✿Floral Randomness - Yoriichi x Reader✿
Di gente anormale ne ho incontrata molta - io stessa lo sono - ma tu sei sempre stato appartenente ad un mondo a parte, immerso nel tuo mondo che nessuno è in grado di distruggere, fermare.
Sei una forza della natura, immani gentilezza da tutti i pori, e quando mi sei accanto non riesco a rimanere tranquilla. Sei strano e confortante assieme.
Non sopporto vederti in completa solitudine, vorrei che interagissi di più con le persone che ti stanno attorno, eppure preferisci non farlo. Rimani fermo, indifferente, chissà con quali pensieri per la testa.
L'unico in grado di poter aver anche solo un lieve cenno di vita da parte tua è Michikatsu - non siete inseparabili, non dipendete l'uno dall'altro, ma percepisco il legame che avete come altrettanto strano. Fai questo effetto? Rendi le persone bizzarre?
È una domanda stupida da porsi, me ne rendo conto, ma ti adoro. Adoro come riesci a essere così dannatamente sincero e apparentemente menefreghista. Adoro la bontà che il tuo animo emana ogni giorno che passa. Adoro come il tuo talento sia usato esclusivamente per porgere una mano al prossimo, ai più deboli, e non per sporchi fini.
Sei speciale. Chi ti parla alle spalle è geloso della tua forza e della tua originalità in quanto essere umano. Perché non capiscono? Perché non capiscono quanto tu sia essenziale per il bene di noi tutti, per lo sterminio dei demoni?
Per me?
Il tuo sorriso è caldo e non risulta essere troppo distante. Forse mi ricordi il sole, sai? E non per il tuo Respiro, no, ma per la tua particolare bellezza. E non mi riferisco ad una bellezza estetica, superficiale.
Sei solo - per scelta o per timidezza? - e altruista. Il sole fa lo stesso, si tiene distante dalle bianche e soffici nuvole eppure diffonde luce e dà vita. Senza il sole - senza di te - nessuno sarebbe qui. Il mondo non sarebbe stato mai in grado di preservare il proprio autentico fascino.
- Un giorno vorrei, anche solo per qualche istante, essere coinvolta in una conversazione con te. Sarebbe bello essere la prima persona, al di fuori di tuo fratello, a riconoscere il tuo valore. La tua grandezza interiore... Yoriichi.-
La prima volta fu un incidente, una sorta di casualità. Una bizzarra, alquanto insolita, casualità.
(T/N) e gli altri Pilastri si stavano prendendo una pausa nel giardino della tenuta Ubuyashiki e Yoriichi aveva appena finito di addestrare i primi Pilastri, insegnando loro i Respiri.
Forse (T/N) era stata l'ultima a ricevere l'insegnamento.
Non a causa di un sistema ingiusto dal più forte al più debole. Altri volevano semplicemente andare per primi e lei li lasciavi andare prima di te con sconcertante cortesia. Era come se stesse trovando interessante guardare i suoi compagni allenarsi, ma si stava annoiando parecchio.
Ma non si stava lamentando, specialmente con Yoriichi, che era incredibile oltre ogni confronto. Il modo in cui combatteva era affascinante, come guardare una danza. Ma sembrava anche divino, quindi era più simile a una danza cerimoniale. Qualcosa che una persona ordinaria come lei non avrebbe osato interromperla e renderla sacrilega.
Yoriichi stava insegnando a tutti il segreto della sua abilità, cambiandola ogni volta per accogliere il suo nuovo utente e senza chiedere nulla in cambio. Ha reso la Respirazione ancora più speciale di come lo fosse già. Yoriichi non era solo un modello per tutti gli Ammazzademoni, ma una brava persona in tutto e per tutto.
"Come fa ad essere così buono, dannazione?!"
A (T/N) dava fastidio che non chiedesse nulla per compensare i suoi insegnamenti. Non che si sospettasse che avesse secondi fini, ma si sentiva in colpa per non poter dare nulla in cambio. Perlomeno lei, perché la maggior parte dei presenti invece pareva far finta di nulla.
Respirando l'aria primaverile si era sdraiata sull'erba, guardando un mix di di petali fiori di ciliegio e di glicine che le cadevano intorno con la brezza che muoveva con estrema eleganza le foglie degli alberi o i fiori appena sbocciati.
(T/N) stava rischiando di addormentarsi - la pace generale era una camomilla con effetto imminente, paradisiaco - ma si costrinse a rimanere sveglia. Un giovane Pilastro le lanciò uno strano sguardo, molto probabilmente di rimprovero poiché stava dando più importanza ad un possibile sonnellino pomeridiano piuttosto che ad un incessante allenamento.
E poi lo vide.
Guardando i fiori che cadevano dolcemente, i suoi occhi catturarono un particolare fiore di ciliegio. Non particolarmente speciale in alcun modo, forma o colore, no, è solo che le era capitato di guardare proprio quello mentre lentamente si spostava verso un cespuglio e rimaneva bloccato su di esso.
Sbattè le palpebre assonnata. Il cespuglio frusciava. No, non frusciato-
"Si è spostato? I cespugli non si muovono così, giusto? E perché era tutto rosso...?"
Aspetta-
I suoi occhi si aprirono di colpo rendendosi conto di star guardando non un cespuglio dal particolare color rossiccio ma bensì la schiena dell'utilizzatore del Respiro del Sole. Il petalo di fiore di ciliegio era rimasto impigliato nella morbida coda di cavallo di Yoriichi, il rosa pastello era in netto contrasto con il bordeaux dei suoi capelli.
(T/N) era senza parole.
"Quando è arrivato qui? Non l'ho notato!"
Guardandosi frettolosamente e pulendosi con le mani di fretta e furia l'haori sporco di terriccio e i capelli disordinati, (T/N) si preoccupò di cosa Yoriichi avrebbe potuto pensar di lei, sdraiata casualmente sull'erba e mezza addormentata.
"Non avrei dovuto abbassare la guardia!"
Tornando ad analizzare Yoriichi, si aspettava quasi che le lanciasse uno sguardo feroce per essere così rilassata e scansafatiche. Ma proprio quando l'idea le era entrata in testa, la respinse. Da quello che sapeva di Yoriichi, era tranquillo e piuttosto disinvolto, ma le sue parole e azioni a volte tradivano quanto tenesse davvero alle persone che lo circondavano. Quindi non doveva essere il tipo da giudicarla per una cosa del genere, non importa quanto si sentiva in imbarazzo.
Si chiese perché fosse lì però, e cosa stesse facendo. Inoltre, quando quel cespuglio - essendo Yoriichi - si era spostato in precedenza, non aveva ancora fatto alcuna mossa da allora. (T/N) suppose per una frazione di secondo che da come era seduto e dalla sua lama Nichirin sull'erba al suo fianco, sembrava stesse meditando. L'ambiente era l'ideale visto come gli altri Pilastri se ne erano andati durante la pausa per motivi propri e il giardino era così tranquillo. Tanto che (T/N) stessa era sul punto di dormire poco prima. Il pensiero la fece diventare rossa.
Il vento si alzò leggermente, ma era abbastanza per spazzare via i fiori di ciliegio dai capelli di Yoriichi. Con grande confusione e sorpresa, (T/N) si sentì triste vedendoli spazzati via dalla crudeltà del venticello. Forse la noia la stava prendendo, ma era davvero convinta che i petali di ciliegio e di glicine stessero bene sui capelli di Yoriichi. Qualcosa di così fragile e morbido sui suoi lineamenti scuriti e aguzzi, anche se non l'aveva mai veramente visto dritto negli occhi.
Sapeva che la noia l'aveva colpita gravemente perché quando colse un petalo di fiore di ciliegio di passaggio - proprio quello volato via dai capelli di Yoriichi prima - ebbe il forte ed inspiegabile desiderio di rimetterlo a posto.
Prima che potesse cambiare idea, si avvicinò a lui con il petalo in mano. Si fermò prima di fare un piccolo passo avanti, aspettando che percepisse la sua presenza. I sensi di (T/N) erano sempre a posto, ma con suo sollievo - e con orrore della sanità mentale residua - non compì alcuna mossa per riconoscerla o allontanarla. Quando fu abbastanza vicina, a un braccio di distanza - abbastanza spazio per scappare se si sarebbe girato - si allungò in avanti e mise il petalo proprio in mezzo ai suoi capelli. Non ci volle molto sforzo prima che il petalo rosato si perdesse nelle sue ciocche e, soddisfacendo le sue aspettative, non venne spazzato via.
Si sedette ad ammirare il suo lavoro, prendendo altri petali svolazzanti e compiendo le medesime azioni, attendendo che Yoriichi se ne accorgesse. Ma erano passati svariati minuti e non si era ancora girato.
La soddisfazione della (c/c) svanì in men che non si dica, ciononostante...
"Non è abbastanza."
Spostandosi in posizione seduta, le sue gambe entrano in contatto con più petali colorati. Guardò di nuovo Yoriichi, poi i fiori e poi di nuovo lui prima di maledire la sua noia e rassegnarsi al suo destino.
"A mai più. Quanti fiori posso mettere tra i suoi capelli prima che se ne accorga?"
Poi, di colpo, optò per i fiori.
Lentamente e meticolosamente, raccolse i fiori meno calpestati e li mise nel suo bouquet improvvisato. Si fermò prima di aggiungere un altro fiore, in attesa di una reazione in modo da poterlo anticipare e andarsene prima che avesse la possibilità di avvertire la sua presenza.
"Merda!"
(T/N) si congelò. Uno dei fiori aveva iniziato a cadere e persa nella sua concentrazione nel metterne più che poteva, si era mossa per prenderlo. Prima che potesse tirarsi indietro, realizzando il suo errore, la sua mano sfiorò i capelli di Yoriichi.
Li aveva toccati, si, ma non dubitava che l'avesse sentita.
"È giunta la mia ora Ecco come muoio. Non da un demone, no, per mano del più grande Cacciatore di Demoni conosciuto dall'umanità intera."
La mano era immobile, congelata nel tempo, ancora protesa e a pochi millimetri dai capelli di Yoriichi.
Attese. Ogni secondo che passava (T/N) impallidiva.
"È pazzo? È per questo che non si muove?"
Aspettando ancora un minuto, la Ammazzademoni imprecò prima di ritirare esitante la mano. La tenne con l'altra come se si fosse appena scottata e aspettò, ancora.
Ma niente.
Lui... non la sentiva? Veramente?
Tirò un leggero tremante sospiro di sollievo. (T/N) scrutò il suo capolavoro: più di due manciate di minuscoli fiori di ciliegio gli decoravano i capelli, piccoli fiori di glicine gettati con distrazione qua e là.
"È abbastanza per ora." (T/N) si alzò in silenzio.
-Posso voltarmi ora?-
Dire che avesse sentito il suo cuore cadere sarebbe stato un eufemismo. Era abbastanza sicuro che avesse sentito il suo cuore e lo stomaco crollare e tutto il suo corpo fermarsi completamente. Avrebbe potuto anche cadere in ginocchio, se le gambe non fossero state congelate.
In realtà la (c/c) non registrò le sue parole, riconobbe soltanto che Yoriichi sapeva che eri lì, che le aveva parlato e non si era voltato, né si era guardato dietro. Era estremamente sorpresa quando riprese a spiccicare parola, ma anche inorridita perché aveva - come al solito - aperto bocca prima di pensare chiaramente a quello che avrebbe detto e fatto.
-Da quanto tempo sapevi che ero qui...?- sussurrò (T/N) grata almeno che il tono di voce non risultasse spezzato. Tuttavia, non significava che non fosse terrorizzata da morire.
Yoriichi non rispose per un secondo.
-Da quando ti sei seduta dietro di me.-
Il sangue nel suo corpo tornava a essere circolare, tutto sembra andare dritto nella sua testa perché prima che se ne rendesse conto, era arrossita e stordita.
Voleva schiaffeggiarsi. E lo fece. Aiutava a chiarire i suoi pensieri, ma la faceva sentire peggio. Perché ora poteva pensare con lucidità e rendersi conto di essere in una situazione critica e fuori dal comune.
-Posso voltarmi?- quando parlò per la seconda volta di fila, lo senti forte e chiaro.
-NO!- si coprì la bocca, sorpresa dal suo stesso sfogo.
Perché stava accadendo? Che il volere divino la volesse punire?
-Voglio dire... no, per favore. N-Non voltarti. Per favore. Mi dispiace.-
-Va tutto bene.- fu sorpresa quando lo vide non muovere un muscolo, ma questo la faceva sentire anche peggio di come si sentiva già: -Ma posso chiederti di restare? Vorrei parlare con te, se me lo permetti.-
"Sì. Ecco come morirò."
Non proprio in grado di contraddirlo, la (c/c) si sedette di nuovo. Si chiese se nel momento in cui si era seduta su quello stesso tratto d'erba avrebbe potuto letteralmente scavare la tua tomba.
Sembrava così.
Yoriichi aveva interpretato il tuo silenzio come una conferma.
-Cosa stavi facendo laggiù?- la domanda era innocente e diretta, ma a (T/N) venne voglia di brontolare ad alta voce. L'aveva intrappolata in un interrogatorio.
-Potevo sentire le tue mani tra i miei capelli, ma non so cos'altro.-
"Dovrei semplicemente dirgli che stavo giocando con i suoi capelli? Voglio dire, i suoi capelli sono davvero vaporosi, quindi avrebbe senso, giusto...?"
(T/N) aveva una mezza intenzione di portare a termine il suo piano prima di scuotere la testa. No. Gli altri avrebbero visto tutti i fiori e lo avrebbero tartassato di domande. E lui poteva intuire se la sua fosse una menzogna o meno.
"Che verità sia, allora."
-Io...- la voce le morì in gola e quasi si alzò per fuggire via, ma si sforzò di restare e di non umiliarsi ulteriormente: -Ho messo dei fiori tra i tuoi capelli.-
Il silenzio che seguì la fece contorcere dal panico, le guance che rischiavano di diventare della stessa tonalità dei gigli rossi.
Yoriichi aveva semplicemente inclinato la testa di lato, gli orecchini che indossava ondeggiavano alla vista di (T/N) mentre si muoveva. Non si era girato e quindi non vedi la sua espressione - ma dubiti che sarebbe cambiata. Un fiore o due erano caduti fuori posto, ma questo era molto al di là delle tue preoccupazioni in questo momento.
-Perché?-
Ah. La domanda d'oro. Perché cavolo l'ha fatto?
"Perché ero annoiata? Accidenti. Questo mi fa sembrare una bambina. E mi fa sembrare che lo abbia disturbato senza motivo."
Allora perché?
-Ho pensato che sarebbe stato adorabile.-
Oh, dei.
Gli occhi di (T/N) erano spalancati, un sorriso congelato sulle sue labbra. Era convinta che non solo fosse annoiata al punto da aver disturbato qualcuno, ma che era anche diventata completamente impazzita. Non sapeva cosa le era preso per dire una cosa del genere, ma era troppo tardi per pentirsene.
Voleva colpirsi così forte da mettersi al tappeto da sola. Ma prima che potesse fare qualcosa, qualsiasi cosa, scorse con la coda dell'occhio Yoriichi alzare le spalle.
-Pensavi che con indosso dei fiori sarei stato adorabile?-
No, non un'alzata di spalle. Le sue spalle tremavano. E dal momento che era abbastanza sicura che la sua stupidità non fosse stata abbastanza per farlo piangere, allora quello poteva significare...
"Oh."
La risata di Yoriichi era profonda, sembrava provenire dalle profondità del suo petto prima di esplodere in piccole onde. Era ovvio che stava cercando di soffocarla dal modo in cui le sue spalle tremavano. Il suono la faceva sentire leggera.
-Sono onorato che tu l'abbia pensato.- lo disse, ma sentirglielo dire tra una risata e l'altra la fece venir voglia di seppellirsi sei piedi sotto terra.
-Prego.- sbuffò appena, e sebbene Yoriichi non poteva vederlo poiché troppo occupato a reprimere le sue stesse risate, l'angolo destro della bocca di (T/N) si incurvò verso l'alto. L'ombra di un sorriso divertito aveva solcato il suo volto delicato.
-Ma…- mentre le sue risate si placano, rabbrividisci. (T/N) voleva che fosse la sua fine. Quanto ancora Yoriichi voleva infrangere il suo orgoglio?: -È tutto qui?-
(T/N) sbatté le palpebre, perplessa.
-Scusa?-
-Perdonami. Sento che c'è dell'altro oltre a questo.-
"Urgh. Cosa vuole di più?"
Non è che ci fosse nessun altro motivo. Era annoiata, aveva pensato che i fiori potessero stargli bene sui capelli e...
-Pensavo che ti sarebbero piaciuti. I fiori rendono felici le persone, giusto? A-Almeno, a me rendono felice.- sussurrò, fissando alcuni dei fiori che gli erano caduti dai capelli man mano che si muoveva: -Sei... sei sempre triste quando ti vedo. E, considerando la nostra professione, è comprensibile, ma ho pensato... che loro... avrebbero... o meglio, questi fiori... ehm...-
Le parole le morirono in gola e seppellì il viso tra le mani, sperando che la terra la inghiottisse per intero. Sapeva bene di star balbettando in questo momento, ma la pressione di dover parlare con quell'uomo stava arrivando - e quando si sentiva sotto pressione, balbettava - e per gli dei, quell'uomo aveva esercitato una pressione così intimidatoria da farti bloccare il respiro.
Era un'abitudine che avrebbe finito per ucciderla, ovviamente.
Dietro i suoi occhi chiusi, (T/N) sentì un fruscio e un'altra brezza passeggera, ma Yoriichi era ancora silenzioso. Quindi rimase al sicuro dietro le tue mani, il petto ricolmo di strana ansia.
-Tu non hai torto…-
Yoriichi aveva sempre una voce dolce, ma quando parlava sembrava quasi che incutesse rispetto. L'aveva costretta a credere nelle sue parole. Quando parlava, la gente ascoltava.
E anche lei ascoltava. Non ne poteva fare a meno; non aveva un udito sviluppato, neppure un olfatto fuori dal comune, tuttavia poteva avvertire il bisogno immane di piangere quando rimaneva al suo fianco più del dovuto.
Rimosse esitante le mani dal viso e, dopo essere stata momentaneamente accecata per un secondo, si ritrovò a fissare Yoriichi. Era di fronte a lei, un'espressione quasi neutra sul viso, ma il sorriso non gli mancava. Non si era mai resa conto di quanto fosse alto. Anche da seduto, la sua forma la oscurava, facendola sentire minuscola. Sarebbe stato soffocante e l'ansia l'avrebbe sopraffatta totalmente se non si fosse ritrovata immersa in quel mare di pensieri che le creavano un lieve mal di testa.
"Non ho sbagliato…?"
-La pausa è finita! Continuiamo con gli allenamenti.-
L'incantesimo si era rotto prima che se potesse accorgere. Guardando oltre la spalla di Yoriichi, osservò alcuni dei Pilastri entrare nel giardino. Per fortuna, erano troppo impegnati a parlare tra loro per notare che lei e Yoriichi erano seduti così vicini l'uno all'altro. Quando Yoriichi si girò appena per vedere a cosa stava prestando attenzione, (T/N) fece una corsa veloce e quasi buffa verso la parte più lontana del giardino e nascondendosi dietro un albero di glicine. Il cuore le martellava il petto e aveva come la sensazione che qualcuno si fosse accorto della sua presenza.
-Yoriichi, da quanto tempo sei seduto qui?- non doveva voltarsi per conoscere quella voce, tantomeno sbirciare dal suo nascondiglio temporaneo. Era simile a quella di Yoriichi nel modo in cui si faceva ascoltare, ma dove pensavi che Yoriichi fosse morbido, gentile da far piangere, Michikatsu sembrava in grado di tagliare il vetro.
-Sei coperto di fiori.-
Voleva rannicchiarsi e nascondersi di nuovo mentre la parte più irrazionale di sé le suggeriva di andare da loro con atteggiamento vago, ma quella fugace decisione scomparve quando sentì Yoriichi parlare in risposta. Lo vide alzarsi e muovere la sua mano su qualche ciocca ribelle, ma non provò a levare da alcune ciocche un paio di petali che nel frattempo erano caduti. Semmai, il modo lento e quasi controllato con cui si muoveva...
"Sta... si sta assicurando che non cadano?" si accigliò e scosse la testa, prima di portare le ginocchia al petto e seppellire il viso tra le braccia.
"No, è stupido. Perché dovrebbe farlo?"
-Non da molto tempo.- sospira Yoriichi: -Andiamo, allora.-
(T/N) trascinò le gambe sulla strada per i campi di allenamento. Il Pilastro della Fiamma, Rengoku*, l'aveva appena chiamata dal giardino, dicendo che era il tuo turno di essere istruita.
In precedenza, pensava che guardare gli altri prima di allenarsi con Yoriichi Tsugikuni fosse eccitante, divertente. Era stata un'opportunità unica nella vita, sia per vedere il più abile dei tuoi compagni in azione sia per vedere le forme della Respirazione del Sole dare sfoggio di tutta la loro maestosa potenza.
Ma dopo tutto - i fiori e le chiacchiere con Yoriichi - non era esattamente entusiasta di avere il suo turno in quel momento. Senza contare che lo aveva lasciato completamente solo non appena si erano palesati gli altri e gli aveva persino fatto spiegare a suo fratello il motivo per cui fosse diventato una decorazione vivente - anche se non aveva risposto bene nemmeno lui; semmai, aveva evitato del tutto una spiegazione, lasciando Michikatsu allibito.
Quindi era ancora sovrastata da un'ansia perenne, cercando di pensare a un modo per scusarti adeguatamente.
"Scusa se ti ho fregato e ti ho trasformato in un bouquet. Non volevo. Voglio dire, l'ho fatto io - i fiori, comunque - e spero che non ti abbia causato troppo fastidio. Scusa anche per averti probabilmente messo in imbarazzo davanti agli altri…. Non avevo intenzione di arrecarti alcun fastidio. Yoriichi-san, avresti dovuto uccidermi sul posto. Sarebbe stato più facile per entrambi."
Quando i campi di allenamento furono messi a fuoco dai suoi occhi (c/o), (T/N) ebbe la mezza idea di cambiare strada e tornare alla tenuta Ubuyashiki. Non aveva bisogno di imparare i Respiri adesso, quindi perché preoccuparsi? Forse poteva migliorare il proprio stile di combattimento quando Yoriichi finalmente avrebbe dimenticato che aspetto lei avesse e cosa gli avesse fatto.
Il problema pertanto poteva essere benissimo evitato.
Si ritrovò ai margini della radura e scansionò l'area con aria tesa. Sorprendentemente, Yoriichi non si trovava da nessuna parte.
"Rengoku-san ha detto che avrebbe aspettato, giusto?"
La (c/c) sorrise e tirò un sospiro di sollievo, grata per la possibilità di riprendersi e evitare altre figure sgradevoli. Non significava che l'allenamento fosse stato sospeso del tutto, ma almeno avrebbe avuto più tempo per calmarsi e rivolgere i propri pensieri altrove.
"O forse l'allenamento è stato davvero interrotto? Forse anche lui non vuole vedere me..."
(T/N) stava valutando se la pulce nell'orecchio che le suggeriva di Yoriichi che non voleva vederla di nuovo fosse un pro o un contro quando sentì un fruscio dietro di sé. Posò istintivamente una mano sull'elsa della sua nichirin, girandosi per affrontare qualunque cosa stesse cercando di avvicinarsi di soppiatto. Ma nel frattempo che si era voltata, il suo gomito esteso aveva urtato qualcosa di duro e fu costretta a fermarsi di colpo.
Non riuscì più a formulare qualcosa di coerente, completamente inorridita, non riuscendo a smettere di osservare Yoriichi che si piegava in due. Si stringeva lo stomaco, gemendo per il dolore appena nascosto.
(T/N) si inginocchiò davanti a lui, non sapendo se dovesse aiutarlo ad alzarsi o stargli alla larga il più possibile. Se voleva evitare di fare altre brutte figure... beh, era evidente che la fortuna l'avesse abbandonata definitivamente.
-Y-Yoriichi-san, io... sono così... mi dispiace...!- poteva sentire i suoi occhi inumidirsi, ma si trattenne e cercò di non peggiorare la situazione dando sfoggio ad un ridicolo ed inutile piagnisteo. Yoriichi parve provare a rassicurarla, perché la mano si posò a malapena sulla sua spalla con dolcezza, la sua testa però era ancora china e l'altra mano si stringeva lo stomaco con insistenza.
"Ho dato una gomitata a Yoriichi-san proprio nel punto dove viene concentrata la sua Respirazione...!" strinse con forza un pugno, cercando di non colpirsi e maledirsi davanti a lui.
"Se Yoriichi non mi uccide di persona, lo farà sicuramente Michikatsu o qualcun altro."
-No, va tutto bene, per favore non scusarti.- lo sentì mormorare, e (T/N) fu a mezzo secondo dal commettere seppuku per i sensi di colpa.
-Non avrei dovuto coglierti di sorpresa. È stato un mio errore.-
-C'è qualcosa che posso fare per aiutarti...?- (T/N) era la padrona principale della Tenuta delle Farfalle, ma per la prima volta in tutta la sua carriera, si era completamente dimenticata di come dovesse aiutare qualcuno: -Lascia che io...-
-No, no, sto bene.- Yoriichi tornò diritto e per la seconda volta nella stessa giornata, si ritrovarono uno di fronte all'altro, il paesaggio circostante che spariva come un insignificante nube di fumo.
Yoriichi cercò di alzarsi in piedi, ma quando tentò di compiere quel movimento senza preavviso, una fitta di dolore lo costrinse a non fare ulteriori mosse. (T/N) lo fissò impotente.
-Sembra che non stia bene come pensavo.- cerca di affermarlo casualmente, ma la Ammazzademoni sbiancò alle sue parole.
-Perdonami. È un disturbo se mi riposo un po'?-
-No, assolutamente! Io-io... vado a prendere qualcosa per...- stette per allontanarsi per prendere una medicina e rimediare al suo errore, ma (T/N) si fermò quando una mano le chiuse il polso. Concentrò lo sguardo su Yoriichi e lui notò il tuo viso pallido e il sudore che le imperlava la fronte.
-Adesso mi sento meglio. Non dovresti preoccuparti. Per favore calmati.- le tirò con cautela il polso, e quando (T/N) calmò il suo respiro, incrociò per la terza volta le sue meravigliose iridi: -Ma ti dispiacerebbe farmi compagnia? Prometto di iniziare l'allenamento dopo una breve pausa.-
"Gli ho fatto del male e promette ancora di insegnarmi...?" (T/N) sospirò tremolante, cercando di calmare il suo battito cardiaco che ormai stava perdendo il controllo.
Yoriichi si accorse della temperatura del suo corpo diventare più calda del dovuto e le lasciò andare il polso. Si sedette e (T/N) si sistemò nervosamente una ciocca di capelli prima di fare altrettanto.
-Non pensavo che potessi colpire così forte come hai fatto.- ruppe poco dopo il silenzio, forse cercando di sollevare l'atmosfera, ma ottenne l'effetto contrario: (T/N) guardava verso il basso, la sua contrattazione soffermata su una piccola coccinella. Non si preoccupò di scusarsi, visto che le aveva già detto che non avrebbe dovuto. Quindi decise di tacere.
A sua insaputa, Yoriichi si era preso del tempo per ammirarla. (T/N) era rannicchiata su sé stessa, il viso coperto dai capelli e completamente silenziosa - come se sperasse che più piccola fosse e maggiore era la possibilità che potesse scomparire. Raccolse da terra un fiore di ciliegio e strofinò un petalo chiaro tra le dita.
Con la testa abbassata, (T/N) sentì un fruscio. Ebbe l'impulso di alzare il capo e vedere cosa fosse, ma si ricordò l'ultima volta che l'aveva fatto e di come fosse stata costretta a trovarsi faccia a faccia con Yoriichi.
Facendosi coraggio, decise che sarebbe rimasta ad osservare la coccinella nascosta tra i fili d'erba fino a quando Yoriichi non avrebbe iniziato un'altra conversazione, che si sperava sarebbe andata abbastanza bene da velocizzare il via all'allenamento. Non aggiunse più niente finché non senti altri fruscii.
"Si è... si è appena seduto di nuovo? Avevo l'impressione che si fosse seduto... è andato da qualche parte?"
-Mi dispiace.- la voce di Yoriichi era al limite di un sussurro, ma (T/N) se ne accorse abbastanza da sopprimere a malapena un sussulto sorpreso.
Alzò la testa così velocemente che Yoriichi si voltò automaticamente verso di lei, chiedendosi se stesse bene, prima che la (c/c) trovasse la sua voce.
-Perché ti stai scusando? Sono io quella che ti ha colpito e...-
Avvertì un solletico piacevole, scorse un petalo violaceo posto con cura sui suoi capelli.
"Cosa? Non mi dire che... lui..."
-Mi dispiace di averti messo a disagio.- spiegò Yoriichi. La stava guardando con così tanta onestà che (T/N) non poteva distogliere lo sguardo: -Non volevo farlo.-
-No...non è colpa tua.- decidendo che era il momento adatto per tirare fuori tutto, prese un respiro profondo prima di voltarsi verso Yoriichi e inchinarsi così in basso che la sua fronte quasi toccò il pavimento erboso.
-Mi dispiace per averti messo dei fiori tra i capelli e di essere scappata. E mi dispiace molto per averti ferito. Accetterò qualunque punizione ritieni più idonea.-
Tenne la testa bassa, anche se diventava sempre più difficile respirare.
-Per favore, alza la testa. Non devi scusarti. Semmai, dovrei ringraziarti.-
(T/N) eseguì la richiesta, incerta, incontrando gli occhi di Yoriichi con confusione: -Yoriichi-san, perché dovresti ringraziarmi per averti dato una gomitata così forte da costringerci a fare una pausa prima dell'allenamento?-
-Non per questo. Sto parlando di...- Yoriichi aprì la bocca, poi la chiuse, prima di posare le dita sul mento con un'espressione accigliata: -Come posso spiegare...?-
Era evidente che stesse anabolizzando i suoi pensieri e (T/N) aspettò, le orecchie tese per udire anche la parola più flebile. La situazione intorno era bizzarra, quindi neanche lei sapeva cosa dire. Alla fine, Yoriichi aveva smesso di rifugiarsi nei meandri della sua mente.
-Ti chiedo di non dirlo agli altri, ma durante la pausa di prima, alcuni dei più, ehm, impazienti Pilastri avevano cercato di convincermi a insegnargli. C'erano anche alcuni Cacciatori di demoni più giovani. Non mi sarebbe dispiaciuto, ma è stato piuttosto opprimente.- sospirò esasperato e (T/N) ne rimase assai sorpresa. Yoriichi sembrava sempre preparato ad ogni evenienza, non avrebbe mai pensato che fosse così facile sopraffarlo. Ma forse si trattava unicamente di un malcelato sintomo di stress: sulle spalle di Yoriichi cadevano enormi responsabilità e allenare una dozzina di persone non doveva essere decisamente il massimo, soprattutto in un periodo di stanchezza così delicato.
-Così sono venuto nel giardino della Tenuta per fare una pausa. Non mi avrebbero disturbato con Oyakata-sama a portata d'orecchio. Ma tu eri già lì.-
(T/N) era zitta, ferma. Non pensava di averlo disturbato più del previsto. Il senso di colpa crebbe ulteriormente.
Cosa doveva dirgli?
-Non volevo arrecarti alcun fastidio. Perdonami, non era mia intenzione.-
-Stavo per andarmene, ma sembravi stanca e tranquilla.- continuò girandosi dall'altra parte, ma le iridi di (T/N) si allargano quando ti rendi conto che Yoriichi era davvero imbarazzato, la punta delle orecchie tinte di rosso: -Non volevo ma più ti guardavo, più volevo restare. Era come se tu fossi lontana dal mondo, da tutti i suoi orrori, e desideravo un pezzo di quella tranquillità. Ora che lo dico ad alta voce, deve sembrare molto egoista.-
(T/N) fu grata del fatto che Yoriichi aveva focalizzato la sua vista su punti ben indefiniti, impedendogli di comprendere quale la tua espressione. Il suo viso sembrava in fiamme, e (T/N) sapeva benissimo che la sua espressione era molto probabilmente un incrocio tra incredulo, imbarazzato e mortificato. Com'erano finiti a tal punto? Il tutto aveva preso una svolta piuttosto incomprensibile e bizzarra.
"Non riuscirò mai più a guardarlo dritto negli occhi."
-Così sono rimasto. Non mi hai notato per un po', finché non ti sei avvicinato a me. Anche allora, non mi dispiaceva. Non ti sei arrabbiata perché forse ti ho svegliato o ho invaso il tuo momento di tranquillità. Al contrario mi hai accettato.- quando (T/N) ebbe avuto la sensazione che l'avrebbe guardata, sfuggì rapidamente dal suo sguardo magnetico facendo finta di nulla, apparentemente molto interessata ai tuoi pollici che giocherellavano.
-Quindi grazie. La pace che mi hai dato è stata gradita e la tua presenza è stata rinfrescante.-
Gradita? Rinfrescante? Lei?
Onestamente credeva di essere l'incarnazione del caos con tutti i problemi che aveva causato a chi la circondava e in particolar modo quell'uomo, di cui onestamente pensava che fosse un raggio di sole.
Se non fossi stato così imbarazzata avresti potuto ridere a crepapelle, ma non l'hai fatto. Invece, il calore del suo viso si diffuse sul suo petto tanto da percepire un formicolio dappertutto. Non era affatto spiacevole, ma l'aveva fatta anche sentire come se non si meritassi nessuna delle sue lodi.
Con un sospiro tremante (T/N) tentò di spiccicare nuovamente parola: -Pace, eh?- poté sostenere il suo sguardo solo per pochi secondi prima di distoglierlo di nuovo. Pareva essere sincero - fin troppo - da essere quasi snervante.
-Anche quando ti ho dato una gomitata nello stomaco?-
-Anche allora, sì.-
Quando guardò Yoriichi, se ne pentì immediatamente nel miglior modo possibile. C'era un piccolo sorriso sul suo volto. (T/N) rimase a bocca aperta per un secondo.
-Inoltre, ti ringrazio per i fiori. Avevi ragione.- smise di tenere i loro sguardi incrociati e ne fu grata perché un secondo in più e avrebbe potuto avere un mancamento.
-Mi hanno reso felice.-
Questa volta, ti rivolse a lui con un sorriso quasi imbarazzato e ad occhi chiusi: -Oh, uh, prego. Sono davvero contenta.-
Pensando che Yoriichi non potesse fare altro per sorprenderla, (T/N) si sbagliò di grosso quando sentì un peso improvviso sulla testa. I suoi occhi si spalancarono per vedere Yoriichi che le accarezza dolcemente la testa. La sua faccia era curiosa mentre la fissava, osservando e aspettando la tua reazione. Quando non si mosse - o smise di respirare correttamente - Yoriichi ritrasse la mano, inevitabilmente preoccupato.
-Chiedo scusa. Ho oltrepassato i miei limiti?- chiese, ma non lei non riuscì a pensare abbastanza chiaramente per rispondere: -Una persona a me cara era solita farlo con me, quindi ho pensato che ti avrebbe fatto piacere.-
-N-No... voglio dire, va tutto bene.- il sorriso era storto ed era congelata sul posto: -Non importa. Grazie...-
-Va bene.- Yoriichi distolse lo sguardo, quasi come se non avesse notato come (T/N) fosse ancora congelata sul posto: -Cominciamo, quindi? Mi sento meglio ora.-
Le offrì la mano. La mente della (c/c) era ancora sconvolta dal fatto che Yoriichi le avesse appena dato delle pacche sulla testa; strinse la sua mano e lui la tirò su. Quando si girò e si diresse verso il centro della radura, (T/N) si schiaffeggiò di nuovo per trascinarti di nuovo nella realtà. Aiutò un pochino, ma inspirò profondamente un paio di volte prima di dirigersi docilmente verso i campi di allenamento.
"Forse l'allenamento può aiutarmi schiarirmi le idee...? Dei, aiutatemi a dimenticare l'intera conversazione, ve ne prego."
(T/N) rimise la spada nel fodero dopo averla lucidata a dovere. Onestamente aveva pensato che l'allenamento sarebbe stato più difficile. Lo era stato, in una certa misura, ma il suo precedente addestramento con le forme della Respirazione del (t/R) e l'esperienza con la manipolazione della medicina - e dei veleni - erano in realtà piuttosto utili in un sistema circolatorio dove il più forte aveva più probabilità di uscire vincitore. Il metodo di insegnamento di Yoriichi includeva anche principalmente le basi e vari e preziosi esempi, poi l'aveva lasciata imparare il resto da sola, il che spiegava perché era in grado di insegnare a quasi tutti i Pilastri in un solo giorno.
"Non pensavo che avrei vissuto tutto questo, ma eccomi qui."
-Hai fatto un ottimo lavoro.- (T/N) si girò verso destra per vedere Yoriichi annuire verso di lei, i suoi occhi rossi e sinceri quasi orgogliosi, e lei arrossì all'idea che l'uomo che possedeva un talento che nessun altro avrebbe potuto sognare la stesse lodando. Anche a causa di volergli rispondere subito, spinse via rapidamente i suoi dilemmi interiori.
-Anche tu.- si inchinò, prima di alzare la testa con un sorriso luminoso: -E grazie per avermi offerto il tuo aiuto, Yoriichi-san.-
La fissò, apparentemente senza parole, prima di voltare la testa e dirigersi verso l'area in cui (T/N) si era seduta prima. Yoriichi non disse niente e lei divenne taciturna, non sapendo cosa fare.
-Uhm, dobbiamo andare?- offrì timidamente, ma era come se Yoriichi non l'avesse sentita mentre si accucciava dietro ad un albero. Provò ad andare avanti: -Gli altri potrebbero starci aspettando. Ho sentito che Oyakata-sama voleva avere un breve incontro prima che i Pilastri partissero per le loro pattuglie.-
Si girò senza aspettare una risposta e iniziò a camminare verso la Tenuta di Ubuyashiki. Ascoltò attentamente i segnali che stava seguendo. Per fortuna, anche se era già un po' lontana, finalmente lo sentì avvicinarsi. Rallentò un po' quando lo sentì che stava quasi cercando di raggiungerla.
-(T/N).-
Smise di camminare. Certo, correvano voci che Yoriichi non era cresciuto abbastanza normalmente e sembrava riferirsi a tutti per nome, ma era comunque un po' stridente sentirlo pronunciare il suo nome. No, non stonando - era stato abbastanza piacevole sentirlo, davvero.
Si voltò e le mancò il respiro quando si trovò faccia a faccia con un petto ricoperto di kimono rosso, stupita dal fatto che Yoriichi fosse così vicino.
Come aveva fatto ad avvicinarsi così velocemente? Non aveva nemmeno sentito la sua presenza.
"Grazie agli Dei non l'ho colpito di nuovo."
-Yoriichi-san...-
-Ti stanno meglio.-
(T/N) sbatté le palpebre: -Uhm, ti riferisci ai petali?-
-I fiori.- Yoriichi fece un passo indietro, così da avere un dialogo migliore e una visione più spaziosa. La fissò per un momento, prima di girarsi intorno e continuare ad andare in direzione della Tenuta. (T/N) sbatté un paio di volte le palpebre da gufo prima di correre per raggiungerlo.
"Che cosa…?"
-Sei l'utilizzatrice della Respirazione del (t/R), giusto?- chiese, vedendo la confusione sul suo viso mentre erano fianco a fianco: -Hai detto che i fiori mi stavano benissimo, ma penso che ti stiano meglio. Ti conferiscono più sicurezza e delicatezza. Sei perfetta.-
Non ebbe bisogno di uno specchio per sapere che il suo viso era più rosso dei suoi occhi- Aha... haha... grazie, Yoriichi-san.-
Il resto della strada del ritorno fu silenzioso. Piacevole per Yoriichi, come lo era sempre stato, ma per (T/N) era stato piuttosto snervante a causa del suo improvviso complimento. Forse si stava preoccupando troppo, ma la sua spiegazione le era parsa insufficiente.
Quando arrivarono, gli altri Pilastri erano già inginocchiati davanti all'apertura del giardino, quindi lei e Yoriichi prenderono rapidamente posto alle estremità opposte della fila di Pilastri. (T/N) lanciò un'occhiata agli altri quando si accorse del loro insolito comportamento e silenzio e si sporse un poco in avanti per notare tutti che la fissavano. Se non avevano sguardi interrogativi, le sorridevano, molto divertiti.
-Perché mi fissate in quel modo?-
Il Pilastro della Fiamma fu il primo a rompere il silenzio, ridendo di gusto: -Davvero all'altezza del tuo titolo di Pilastro, non è vero, (T/N)-san?-
Si morse il labbro, confusa più che mai: -Cosa intendi?-
Rengoku e altri due risero, aspettando di vederla ridere in loro compagnia. Ma quando continuò a fissarli, non capendo la battuta finale, tanto meno la battuta stessa, la risata si spense e la fissarono quasi altrettanto confusi.
-Tu... non lo sai?- Rengoku smise di ridere, facendo apparire un sorriso congelato sul posto.
(T/N) scosse la testa, in attesa di una spiegazione e il Pilastro del Tuono accanto a Rengoku indicò la tua testa. O qualcosa in più.
Si toccò con calma i capelli, per scoprire di non sentire le sue ciocche familiari, ma invece qualcosa di morbido e vellutato. Utilizzò anche l'altra mano, sentendo la stessa cosa. Era stesa sopra la sua testa. Non dovevavtirarsela via per sapere cos'era.
"Una corona di fiori. Ma quando-"
Gli occhi di (T/N) si spostarono sullo spadaccino in lontananza.
Yoriichi si era allontanato da lei. Osservò il suo profilo mentre faceva roteare un singolo fiore di ciliegio nella sua mano. Le pareva quasi di sentire il s sguardo perché le lanciò un'occhiata prima di riprendere il proprio cammino. Ma (T/N) si accorse ugualmente dell'impercettibile movimento della sua bocca, un piccolo sorriso rivolto esclusivamente a lei. Soltanto a lei.
Pose il fiore a terra, tra tutti gli altri caduti, e l'evidenza era sparita: si chiese se non avesse sognato di scorgere quel sorriso diafano.
-Devi aver dimenticato di averlo messo tra i capelli, (T/N)-san.- rise di nuovo Rengoku, ora a causa della sua espressione sbalordita: -Chi altro te lo avrebbe messo tra i capelli?-
-Ahah…- (T/N) rise, abbassando le mani, attenta a non interrompere il regalo sopra i suoi capelli (c/c): -Giusto. Devo aver... dimenticato...-
-Sei davvero andato ad allenarti con quello?" la risata del Pilastro del Tuono suonò come un ruggito: Sono sorpreso che tu abbia resistito. È piuttosto impressionante.-
All'insaputa di (T/N) e dei Pilastri mentre chiacchieravano per passare il tempo e attendere l'arrivo del loro padrone, Michikatsu si accigliò nel vederla indossare una corona di fiori sulla tua testa.
C'era qualcosa che non gli quadrava.
-Non dirmelo…- i suoi occhi si spostarono da (T/N) al fratello gemello accanto a lui, che era sospettosamente silenzioso: -L'hai fatta tu, Yoriichi? Ricordo di aver visto la ragazza passare quando era partita per l'allenamento e di certo non ce l'aveva con sé.-
Yoriichi si rivolse a Michikatsu con un'espressione assente, ma se l'avesse conosciuto abbastanza bene, (T/N) avrebbe visto una grande - era un eufemismo - dose di amore nei suoi occhi.
-Non so di cosa tu stia parlando, fratello.-
••❀••✧| BONUS❀ ==✿==
-(T/N).- non dovette girarsi per vedere chi fosse. Aveva sentito quella voce numerose volte negli ultimi mesi, da quando aveva deciso che era una bella idea decorare i suoi capelli con dei fiori.
-Cosa fai?-
(T/N) si rimboccò le maniche del kimono mentre continuava a scivolare lungo le tue braccia, ma si arrese quando si accorse che si erano già sporcate di fango: -Oh, ho solo pensato di piantare un albero di fiori di ciliegio qui.-
Quando Yoriichi non rispose, ma percepì ancora la sua presenza dietro di sé, si fermò. Fu momentaneamente accecato dalla luce del sole sopra di lui prima che i suoi occhi rimettessero a fuoco e potesse scorgere il fiore di ciliegio che germogliava nelle mani di (T/N). Inclinò la testa, confuso e incuriosito.
-Bene.- (T/N) fece un respiro. Non aveva mai detto a nessuno il motivo del suo improvviso desiderio di piantare alberi, ma quel qualcuno era Yoriichi, e non poteva essere considerato un tizio qualunque: -So già che non vedrò il giorno in cui i demoni se ne saranno andati. Voglio che qualcuno - o qualcosa - sia lì quando arriverà il giorno fatidico, quindi è come se assistessi all'evento in prima persona. E non solo io; tutti noi.-
Contemplò in silenzio mentre finì quello che stava facendo, mormorando un trionfante "Ah!", prima di alzarsi e spazzolare lo sporco con le mani sul kimono vecchiotto.
-...hai scelto un buon posto. L'area è aperta, quindi il sole può raggiungerla ogni volta.- Yoriichi annuì.
Giusto. Il Sole.
Lanciò un'occhiata a Yoriichi. Stava fissando intensamente il germoglio ai suoi piedi, pertanto (T/N) si prese del tempo per ammirare il suo profilo. Il sole al tramonto aveva magnificamente enfatizzato la sua forma e quello spettacolo le tolse il fiato. Dava l'illusione che stesse andando a fuoco o fosse circondato da un alone ardente. Assomigliava a quando usava la sua Respirazione del Sole, tranne per il fatto che non doveva mai sguainare la spada. Quando finalmente si girò verso di lei, gli sorrise, e (T/N) fu costretta a ignorare il familiare calore delle sue guance che era tanto frequente quanto le visite di Yoriichi alla sua Tenuta delle Farfalle.
-Lo chiamerò “Vittoria”**. Cosa ne pensi?- (T/N) ridacchiò allo sguardo confuso che le lanciò Yoriichi.
-Non sarebbe più appropriato chiamarlo "Legame"?- (T/N) apprezzò davvero il fatto che Yoriichi non avesse messo in dubbio la logica delle sue azioni. Non sarebbe stato audace da parte sua presumere che trovasse tutto divertente e semplicemente non lo aveva mai mostrato da come si era sempre comportato.
-Non dubito che un giorno vinceremo contro i demoni, ma deve ancora succedere. È lì per assistere all'estinzione dei demoni per il nostro bene, quindi "Legame" non sarebbe più appropriato per sottolineare la collaborazione di tutti noi Ammazzademoni, uniti per sconfiggere Kibutsuji Muzan?-
-Ci ho pensato, ma vincere non è importante solo per me.- emise uno sbuffo divertito: -È per tutti noi. Quindi non voglio che questo albero indichi la nostra alleanza, bensì desidero che ci dia la possibilità di mostrarci un mondo privo di quelle creature immonde.-
Yoriichi la guardò a bocca aperta per qualche secondo prima di tornare a scrutare il germoglio. Lo vide pronunciare il suo nuovo nome in silenzio prima di guardarla, i suoi occhi brillavano nel sole al tramonto.
-Sì, suppongo che sia più appropriato.-
(T/N) tornò alla Tenuta delle farfalle.
-Allora, perché sei giunto qui?- sorrise a Yoriichi. Il suo viso rimase vuoto, ma (T/N) notò dopo qualche secondo quanto fossero rosse le sue orecchie, quasi più scure del sole dei suoi orecchini.
-Ho terminato la mia missione ed ero nelle vicinanze.- sospirò gentilmente quando si accorse della tua risatina.
-Giuuuusto.- disse (T/N) con voce strascicata. Andò in punta di piedi per accarezzargli la testa, e lui in cambio la abbassò leggermente solo per permetterle di raggiungerla correttamente: -Certo che eri nelle vicinanze. Proprio come l'ultima volta. E quella prima ancora.-
-Mi aggiravo solo per caso in zona.- ripetè, ignorando completamente ciò che aveva appena detto. Non poteva credere di essere stata così intimidita da Yoriichi mesi prima.
-Così ho pensato di farti visita.-
Vero. Una casualità.
Ma (T/N) era abbastanza sicura che, a differenza delle precedenti, quella non fosse proprio una casualità.
*Rengoku = in questa One-Shot si fa riferimento - ed è dunque presente - l'antenato di Rengoku Kyojuro.
**Vittoria = nel penultimo capitolo del manga, Kanao osserva quest'albero assieme a Tanjiro spiegandogli le sue origini. Fu piantato dal primo Pilastro dei Fiori, ma in questa One-Shot ho optato per far decidere a voi lettori quale Respirazione avere.
❇️Angolo Autrice❇️
Oddio, non mi sembra vero di essere tornata a scrivere! Adesso che la scuola è terminata, prometto di essere il più regolare possibile e di pubblicare una One-Shot ogni 1/2 settimane.
Ma comunque, ci tenevo innanzitutto a dedicare questa One-Shot alla carissima Fujikiyo che oggi compie gli anni. Sono davvero grata di averti come amica e spero di esserlo ancora per molto tempo! Inoltre, passa un felice compleanno mi raccomando UwU - considera la One-Shot anche come un regalo per essere diventata matura ieri. Congratulazioni 💜
Parole usate = 7212
Curiosità = una delle primissime bozze iniziali prevedeva che la One-Shot fosse ambientata nei giorni nostri, dove (T/N) era un'aspirante musicista. In un'altra ancora, pensavo di dare l'illusione al lettore che Yoriichi fosse vivo- alla fine ho scelto il finale e il contesto più felice XD
Alla prossima,
- LadyFraise💜
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