7
Karen rientrò in casa una decina di minuti prima del fratello, giusto in tempo per accendere la tv e stendersi sul divano: si era persa ben due episodi della sua serie tv preferita, ma ne era valsa la pena, al massimo li avrebbe guardati in streaming sul telefono.
-"Roman, ti sei divertito?"
-"Sì. Tu invece?"
-"Abbastanza, anche se mi sono annoiata un po'." Disse lei, mentendo. Annoiata? Scappare di casa senza farsi scoprire dal fratello era stato euforico, altroché!
-"Io vado a dormire, buonanotte Karen."
-"Notte Roman."
Dopo un po' anche la ragazza si sdraiò nel letto, ma non riusciva a chiudere occhio: quando era andata a casa del professor McCoy, si sentiva osservata da quello strano burattino, avrebbe giurato di aver visto i suoi occhi muoversi un paio di volte. Ma continuava a ripetersi che era impossibile: insomma non poteva aver vita propria!
Vita propria o no, se prima la metteva in soggezione, adesso ne era terrorizzata...che diavolo ci fa una persona come McCoy con un burattino del genere? Magari nel tempo libero è un ventriloquo... e questo spiegherebbe perché alcune volte lo trovava in posti diversi rispetto al suo studio.
Se fosse stato così, sarebbe sembrata una cosa alquanto normale: infondo tutti noi abbiamo qualche hobby particolare, e quelli di alcune persone sono davvero bizzarri.
Con questi pensieri provò ad addormentarsi, il giorno dopo doveva andare a scuola e non voleva far tardi; la aspettava un'importante interrogazione e aveva passato tutta la mattinata a studiare.
La mattina seguente si era alzata stanchissima, aveva dormito poco e male, troppi pensieri le frullavano in testa. Andò a scuola, seguì distrattamente tutte le lezioni, alla ricreazione parlò del più e del meno con Annie e altri suoi amici, tornò a casa e per tutto il pomeriggio alternò lo studio al giocare con il telefono: in poche parole, la classica routine di tutti i giorni.
Mentre controllava se i problemi di matematica risultavano corretti, sentì il suo cellulare squillare: era Annie.
-"Ehi Karen! Come va?"
-"Tutto bene, ho appena finito matematica, te?"
-"Bene bene. Pochi minuti fa mi sono sentita con Logan..."
-"Con Logan? Non dirmi che vi siete messi insieme!"
-"No, no e ancora no. Ancora con questa storia? Sai benissimo che non mi piace, è il mio migliore amico, per me è come un fratello"
-"Annie Lynn Blondeau! Mi stai forse nascondendo qualcosa? Passate tanto tempo insieme, e poi non hai visto come ti guarda...?"
-"Che lui mi guardi sempre con dolcezza non significa che il sentimento sia ricambiato. E poi sarei io quella a nascondere qualcosa? Secondo me, sei innamorata persa di qualche ragazzo che non ti considera di striscio, e stai sempre a pensare a come attirare la sua attenzione... magari ti posso aiutare."
-"E va bene, lo ammetto. Ti ricordi che sto andando a ripetizioni di geografia?"
-"Sì, e allora?"
-"Beh il professore è un figo pazzesco!" Karen sentì l'amica dall'altro capo del telefono ridacchiare.
-"Uh, dimmi come si chiama che lo cerco su Instagram e Facebook."
-"Si chiama Andrew McCoy, ma non esagerare! Altrimenti mi ritroverò in meno in venti minuti il suo albero genealogico fino al 19° secolo, ti conosco bene Annie."
-"È una sfida per caso? Comunque, tornando al discorso di prima, Logan ci ha chiesto se vogliamo andare a casa sua per vedere un film."
-"Per me va bene, dammi un'oretta di tempo e sono lì."
-"Ok, ci vediamo dopo."
-"Sì, a dopo."
Karen chiuse la chiamata e si precipitò in bagno per farsi un doccia veloce. Dopo si mise un semplice paio di jeans neri e una maglietta a maniche lunghe del medesimo colore. Raccolse i suoi lunghi capelli in una coda alta e scese nel salotto dove trovò Roman intento a bere una tazza di tè.
-"Mi puoi accompagnare a casa di Logan?" Il fratello la squadrò mentre beveva un altro sorso, poi annuì.
-"Fammi finire di bere il tè e ti porto."
Nel frattempo, Karen andò dalla madre per avvisarla che lei e Roman sarebbero usciti.
***
Karen ed Annie parlavano tranquillamente nel salotto a casa di Logan.
-"Ho scoperto alcune cose interessanti su questo Andrew McCoy."
-"Lo sapevo... sei sempre la solita stalker...dimmi tutto!"
-"Negli ultimi anni ha vissuto a San Diego, è tornato a Ravensville solo pochi mesi fa."
-"Interessante... che altro hai scoperto?"
-"Guarda questo post!" E le porse il cellulare, mostrandole una foto che ritraeva il professore di fianco a una ragazza dai capelli rossi e gli occhi blu.
-"E chi sarebbe questa?"
-"Si chiama Seline Talbott, a quanto pare sono molto amici."
-"Pensi siano qualcos'altro?"
-"No, non credo. O forse sì, chi lo sa." Intanto le due ragazze guardavano una ad una le foto postate da Seline. Però,ad un certo punto, Karen rimase immobilizzata dallo stupore: in una foto c'era la rossa che si baciava con un uomo, lo riconobbe quasi subito, era Sam Kroger. Le tornarono in mente le parole del fratello, magari il professore conosceva anche Sam. E se lo avesse ucciso lui per gelosia?
Ma che andava a pensare? Il suo ragionamento non aveva senso, tutte le raccomandazioni di Roman la stavano facendo diventare paranoica.
-"Che film vediamo?" Chiese dopo Annie che, nel mentre, si era spaparanzata sul divano.
-"Ho alcuni dvd, lo scegliamo insieme." Rispose Logan entrando nella stanza con delle ciotole di pop corn e patatine in mano. Intanto Karen leggeva i titoli dei vari dvd cercando qualcosa di interessante.
-"Che ne dite di Io prima di te?" Propose ai due.
-"Bleah, troppo sdolcinato. Che ne dite invece di un horror?"
Annie annuì felice, mentre Karen non era molto d'accordo: lei odiava quel genere.
-"Dai Karen, ogni tanto nella vita ci vuole un po' di brivido!" Esclamò Annie
– "E poi è solo un film, non esiste nella vita reale." Continuò.
A malincuore, la ragazza acconsentì. Logan scelse quello che, a suo parere, era uno dei migliori film horror di sempre: Dead Silence.
Non appena i protagonisti del film aprirono il misterioso pacco che trovarono vicino alla porta di casa, Karen cacciò un piccolo urlo.
-"Ehi, guarda che questa è una delle scene meno paurose." Ridacchiò Logan.
Ma a spaventarla non era stato di certo il burattino in sé, no. A spaventarla era stata l'inquietante somiglianza tra il burattino del film e quello del professor McCoy.
***
-"Sa troppe cose..."
-"Quindi che facciamo? Lo uccidiamo?"
-"No, lei inizierebbe a capire..."
-"E allora che facciamo con lui? Io non ho idee."
-"Oltre a sapere troppe cose, la controlla assiduamente. Bisogna allontanarlo di casa per qualche tempo."
-"E come pensi di farlo, Travis?"
-"Semplice, Andrew. Un piccolo incidente non farà insospettire nessuno." Un' espressione sadica si dipinse sul volto ligneo del burattino
– "Con Roman fuori gioco, la ragazza sarà completamente sotto il mio controllo...poverina, presto si spezzerà come un tamaeshiwari in legno."
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top