Delirio
Mi sveglio. Sento il fuoco sulla mia pelle. Una fiamma dolorosa, ma allo stesso consapevole, affettuosa. Chiudo gli occhi e mi schiaffeggio ripetutamente. Riapro le palpebre. Stavolta è un freddo penetrante ad avvolgermi. Guardo meglio la stanza. Di sicuro non è la mia camera. È una stanza vuota, grigia, e claustrofobica. Sembra restringersi ogni attimo. A un certo punto compare un orologio su un muro. "Tic tac, tic tac, il tempo passaaaaa" sembra che dica. Ma non ho più bisogno di tempo, da quando mi hanno investito poco fa. Mi ricordo tutto, nei minimi dettagli. Dalla vespa morta sul tergicristallo della Audi che mi ha colpito al numero di macchie di sudore sulla camicia dell'operaio che lavorava lì vicino.
Guardo di nuovo l'orologio. Il tempo si è fermato, anche se le pareti si restringono sempre di più, di più, di più... Mi schiacciano. È doloroso. Sento le ossa frantumarsi. Crack, crock. Che maaaale, che male che male che male che male.
Ma al dolore ci sono abituato. Sia fisico che mentale. Quanto ho sofferto. I miei compagni, anche i miei amici (non hai amici) mi prendevano sempre in giro. Ho ucciso i miei genitori (eccome se li hai uccisi), per questo stavo scappando (come una gazzella con la coda tra le gambeeeee).
I muri mi schiacciano completamente. Riapro gli occhi. Non c'è più niente. Solo il vuoto. E un vento freddo, che mi sferza il viso. Mi apre lunghi tagli sulla faccia. Tagli che si cicatrizzano in un attimo, dove la lama invisibile passa di nuovo e di nuovo e di nuovo e di nuovo. Kamaitachi, la lama del vuoto, mi pare. Perché me lo ricordo? La mia mente è un labirinto di pensieri dal quale non posso uscire. Ma io lo desidero intensamente. Perché non posso? Perché. Perché. Perché. CHE HO FATTO DI MALEEEEE? (Li hai uccisi brutto bastardo erano i tuoi genitori e tu hai goduto sei un mostro un figlio senza cuoreeeeee). BASTAAAAA. TU CHI SEI PER DIRMI DOVE HO SBAGLIATO? (sono la tua consapevolezza, la consapevolezza che niente tornerà come prima, la consapevolezza che hai sbagliato). NO. NO. NO. BASTA DOLOREEEE. QUESTA FARSA CHIAMATA VITA ORMAI NON È PIÙ DEGNA DI ESSERE VISSUTA!! BASTAAAAA!!
Mi sveglio. Sono in un ospedale. Non riesco più ad addormentarmi. Ho paura. Tanta paura.
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