CHOCOLATE, CUPBOARDS AND MEMORIES
Devo smetterla di piangere. Piangere non risolverà niente. Certo, nemmeno stare seduta in uno sgabuzzino a strafogarmi di cioccolato non risolverà niente, ma me ne sto qui comunque. Dicono che per le ragazze cioccolato e sesso siano allo stesso livello cerebrale e che le femmine ricevano dal cioccolato tanto piacere quanto ne ricevano dal sesso. Vi dirò, se potessi tornare alla festa di compleanno di James, mangerei tanto cioccolato da sembrare incinta, piuttosto che far davvero sesso. Comunque il cioccolato è molto più piacevole. Il cioccolato non ti mette incinta e non esce con tua cugina. Il cioccolato non ti lancia sorrisetti maliziosi nei corridoi perché ti conosce intimamente. Il cioccolato non ti giudica. Se ne sta semplicemente lì, pronto per quanto tu ne hai bisogno, urlando "maaaaaangiami". E quando lo fai, non ti devi sentire il colpa, perché è ciò che il cioccolato voleva.
Ma di che diavolo sto parlando?
Comunque, ho deciso di nascondermi in questo ripostiglio per poter pensare. Quale posto migliore? Mamma e papà sono andati a casa - beh, mamma è andata dove cavolo se ne sta a Hogsmeade e papà è tornato a casa, immagino. Non li ho salutati. Sono solo sgusciata fuori dallo sgabuzzino (che è nell'atrio d'entrata) e li ho visti andarsene. Non so se sono felice di non doverli più vedere o se voglio che tornino indietro e risolvano i loro problemi. O è troppo tardi?
È così irritante. Vorrei sapere cosa è stato che li ha fatti andar giù di testa quella notte prima che tornassimo a Hogwarts. Non può trattarsi solo della mia gravidanza. Voglio dire, se fosse così, perché si sarebbero fatti vedere entrambi a scuola? Oh, non so, è tutto così confuso. Forse è successo qualcosa - forse papà ha tradito mamma! Forse è per questo che lei l'ha buttato fuori di casa. Ma papà non sembra il tipo che tradisce... o invece sì? E comunque, chi lo vorrebbe? Personalmente mi chiedo come diavolo mamma sia finita con lui. Non fraintendetemi, adoro mio papà (il più delle volte), ma è un bambino troppo cresciuto. La maggior parte del tempo è peggio di Hugo! Mamma è sempre così metodica e matura. Sono completamente opposti. È un miracolo che siano addirittura sopravvissuti a diciannove anni di matrimonio.
Non so che fare. Un anno fa non mi sarei mai aspettata che io, Rose Weasley, secchiona assoluta e prefetto, avrei affrontato problemi come il divorzio dei miei genitori e una gravidanza imprevista. Ero così concentrata sugli esami. Tutta la mia vita era studiare per i GUFO. Ma poi questi sono arrivati e sono finiti e io ho scoperto che non avevo più niente da fare. Certo, c'era sempre il Quidditch, ma persino quello diventa noioso dopo un po'. Non mi interessavano nemmeno i ragazzi - non sul serio. Voglio dire, c'è stato Carl di Corvonero che ha rotto con me di fronte all'intera scuola, ma ero giù di morale più per l'umiliazione piuttosto che per averlo perso. L'unico ragazzo peri cui abbia mai avuto occhi è Teddy.
In questo momento ho bisogno di Teddy più che mai... ma lui mi odia, proprio come papà. Perché ho dovuto essere così dannatamente infantile per la faccenda del fidanzamento? Dovrei essere felice per Teddy e Victoire. Lui la ama tantissimo - chi non lo farebbe? È addirittura più bella di sua madre e suo padre (entrambi sono così affascinanti che stare accanto a loro mi fa sembrare un troll). Non ha nessun difetto. Persino nonna Molly e il nonno le vogliono bene più che a tutti perché è la loro prima nipote. Nonna e nonno Granger non mi preferiscono perché sono la loro nipote primogenita, cosa che trovo totalmente ingiusta.
"Non voglio sentirlo, Malfoy," sento sibilare una voce fuori dallo sgabuzzino. Spingo la porta, appena un poco, e sbircio nell'atrio dell'entrata. Dom e Malfoy sono fermi alla porta d'ingresso del castello. Il viso di Dom è davvero rosso e non si è cambiata ancora la divisa da Quidditch e Malfoy (anch'egli vestito con i suoi abiti da Quidditch) sembra pallido proprio come quando gli ho detto che volevo dare il bambino in adozione.
"Dom, devi credermi -"
"Perché dovrei credere a qualsiasi cosa tu dica?" strilla lei, la voce che riecheggia nell'atrio.
"Ti ho detto che mi dispiace!" dice Malfoy esasperato.
"Ti dispiace?" urla. "Ti dispiace? Non pensi che 'mi dispiace' sia un tantino riduttivo in questa situazione? Hai messo mia cugina - la mia migliore amica - incinta! E pensi che un 'mi dispiace' basterà? Sei patetico, Malfoy!"
"È stato prima di stare di con te," dice Malfoy "Eravamo d'accordo di non dirlo a nessuno. Non sapevo nemmeno che fosse incinta!"
"Come hai potuto chiedermi di uscire dopo essere andato a letto con Rose? Sei malato! Almeno ti è piaceva? O la stavi solo usando?"
Oh dio.
In questo momento, non sono sicura se voglio che dica che ama ogni minima parte di me o che voleva solo del sesso. Immagino che una parte di me voglia solo prenderlo a calci nell'inguine e l'altra parte (una parte molto piccola) voglia che lui mi abbracci e mi dica che va tutto bene.
"Io..." inizia Malfoy. "Ero ubriaco. Certo deve essermi piaciuta in quel periodo... ma ora mi piaci tu, Dom."
Quel piccolo furetto! Solo l'altro giorno diceva di come non fosse felice con Dom e quanto gli piacessi io! Dagli un calcio nelle palle, Dom!
"Beh è un po' tardi ora," dice, e posso sentire le lacrime nella sua voce. "State per avere un bambino."
"No, non è vero," dice Malfoy. "Rose vuole darlo in adozione."
È difficile dire come si senta a riguardo. I suoi lineamenti sono rigidi e privi di emozioni e la sua voce è monocorde. I ragazzi sono davvero difficili da leggere.
Dom lo fissa per un minuto e la sua espressione si ammorbidisce in una smorfia triste.
"M-ma non capisco," dice Dom. "Rose non lo farebbe."
Come può saperlo? Non è che abbiamo mai discusso di cose di questo genere.
"Non lo farebbe!" insiste Dom. "La stai costringendo, vero?"
"No!" protesta Malfoy. "È stata tutta una sua idea! Io l'ho appena scoperto, non ho avuto nemmeno tempo di rendermene conto!"
Rimangono in silenzio per alcuni minuti.
"È vero che hai preso a pugni tuo padre?" chiede Dom talmente piano che riesco a malapena a sentirla.
"Sì," dice Malfoy con nonchalance. "E allora?"
"Perché l'hai colpito?"
Malfoy rimane in silenzio.
"Ha detto qualcosa su Rose?" insiste Dom. "La stavi difendendo?"
Lui annuisce. Che idiota! Perché non poteva semplicemente mentire? Sembra essere un esperto in quello.
"Lei ti piace," dice Dom. "Lo sapevo."
"Dom-"
"Vado a dormire," sospira. "Ti parlerò quando mi sarò calmata. In questo momento ho solo voglia di lanciarti un Oblivion."
Corre via, per le scale. Malfoy rimane nell'atrio all'entrata e si mette a prendere a calciare con rabbia il portone. Non l'ho mai visto così arrabbiato. A dire il vero, non l'ho mai visto nient'altro che calmo e controllato. Forse dovrei andare da lui e cercare di calmarlo... oppure di me non ne vuole sapere? Insomma, io sono quella che gli ha mentito. Ma a quanto pare oggi il mio cervello e le mie gambe non vogliono collaborare, perché sembra proprio che stia uscendo dallo sgabuzzino e lo stia raggiungendo. Che strano.
"Da quanto tempo sei lì dentro?" sbotta Malfoy appena mi nota.
"All'incirca quattro ore," dico indifferente. "Avevo bisogno di riflettere."
"... In uno sgabuzzino?" chiede Malfoy, le sopracciglia inarcate.
"Quale miglior posto?"
Mi guarda come se fossi pazza. Immagino di essere davvero una specie di pazza. Beh, difficilmente in questo momento posso essere descritta come una persona sana, no?
"Allora..." dice Malfoy a disagio.
"Perché cazzo hai mentito a Dom, prima?" chiedo bruscamente.
"Non l'ho fatto!" protesta.
"Mi avevi detto che non eri felice con lei. O era solo così, per parlare? Immagino tu ti penta di tutte quelle palle che hai detto sul fatto che ti piaccio, ora che sono da buttar via."
"Weasley, sul serio, sei la persona più irritante al mondo!" strilla. "Vorrei non essere mai venuto a letto con te!"
"Il sentimento è reciproco! Non sei stato nemmeno un granchè!"
Questa ci va giù pesante. Sta in silenzio per alcuni istanti, non sapendo cosa dire. Cerco di trattenere le risate.
"Beh," replica. "Non che tu potessi capirlo!"
"Che?" chiedo.
"Dom mi ha detto che eri vergine."
"Sì, beh, a me ha detto che anche tu eri vergine!" urlo.
"Bene..." sbotta Malfoy. "Benissimo! Questo esclude il rischio di malattie veneree!"
Lo fisso per alcuni istanti, prima che scoppiamo entrambi a ridere. Sul serio, le nostre risate riecheggiano per tutto l'atrio. Non sappiamo che altro fare. La situazione ormai non può peggiorare, perciò ce la ridiamo! Non è come mi aspettavo che sarebbe andata. Dico a uno che sono incinta e ci facciamo una bella risata! Sono incinta... ma di sicuro almeno non abbiamo la clamidia!
"Sei un idiota," ridacchio.
"Siamo entrambi idioti," ammette Malfoy e io annuisco concorde.
"Cosa vogliamo fare?" chiedo, continuando a ridacchiare, mentre le lacrime mi percorrono il viso - non saprei dire se sono lacrime di tristezza o per il troppo ridere. Penso di entrambi.
"Non volevi darlo in adozione?" chiede.
"Io... non so cosa voglio."
"Non decidiamo stasera," dice Malfoy dolcemente. "Noi... dormiamoci su."
Ci ho dormito su per le ultime settimane. È tempo di svegliarsi.
"Perché l'abbiamo fatto?" sospiro. "A che stavamo pensando?"
Malfoy scrolla le spalle. Io scrollo le spalle. E ricordo.
***
La festa era già iniziata quando ero tornata in Sala comune dopo la mia piccola vendetta su Carl Bunt, il mio ex-ragazzo. Non ero in vena di festeggiamenti, ma appena James mi aveva visto, era piombato su di me, un doppio Firewhiskey in mano.
"Fatti un bicchiere!"
"Sono minorenne," protestai.
"È il mio compleanno!" disse James, come se questo giustificasse il fatto che mi mettessi a bere senza essere maggiorenne.
"Che c'entra? Io ho sedici anni!"
"Non ti lasci mai andare, Rossa," biascicò James. "Ti condurrai precocemente alla tomba, con tutto quello studiare!"
Roteai gli occhi e buttai giù il Firewhiskey di malavoglia, solo per dimostrargli che sbagliava.
"Ecco! Sono capace di lasciarmi andare!"
Sembrò impressionato.
"Ottimo lavoro, Rossa!"
Scappò via per andare a parlare con una moretta del settimo anno che se ne stava seduta da sola in un angolo della Sala Comune. Io, ovviamente, ero ancora assolutamente imbarazzata per quello che era successo a cena e mi sembrava che tutti stessero parlando di come fossi stata pubblicamente scaricata da Carl. Mi versai un altro Firewhiskey, lo bevvi in fretta, e me ne versai un altro.
"Ferma, donna!" sentii dire Al dietro di me. "Quanti ne hai presi?"
"Tre," risposi, sollevando due dita.
Mi tolse il bicchiere di mano e lo mise da parte.
"Tu non bevi mai! Hai idea di quanto sia forte quella roba?"
"Forte come la tua faccia!" biascicai. Al inarcò un sopracciglio.
"Sembri Harry Potter," dissi.
"Sì, potresti quasi pensare che sia mio padre o qualcosa del genere," disse Al sarcastico. "Forse dovresti andare a riposarti un po'."
"No! Voglio ballare!" dissi, anche se nessuno stava ballando.
"Ti metterai solo in ridicolo!" protestò Al.
"Se la ragazza vuole ballare, lasciala ballare!" disse Malfoy, che era appena apparso accanto ad Al, poggiando un braccio sulle sue spalle. Era davvero affascinante, con una camicia nera e i jeans scuri.
"Perché le feste di James sono sempre piene di idioti ubriachi?" sospirò Al.
"Rilassati, Al!" risi.
"Sì, rilassati, Potter!" concordò Malfoy con il suo intrigante accento scozzese "Perché non riesci a essere un po' più come Rose?"
"Già," esclamai. "O come Scorpius?"
"Già!" disse Malfoy eccitato.
Al roteò gli occhi e ci lasciò al tavolo della roba da bere.
"Sei forte quando sei ubriaca," farfugliò Malfoy.
"Sai che cosa è forte... il funk!*" esclamai.
"Hai assolutamente ragione," annuì Malfoy con espressione seria.
"Non c'è niente di meglio del funk," dissi, muovendomi un po' a ritmo della musica.
"Sono d'accordo," disse Malfoy. "Totalmente d'accordo."
"E vai col funky, ragazzo!" lo incitai.
"Yeah!"
Se ne stette lì fermo e poi si strinse nelle spalle. Scoppiammo entrambi a ridere, per nessun motivo apparente.
"Stiamo sparando un sacco di cazzate," osservai.
"Cazzate di qualità, my lady," disse Malfoy.
"Ho bisogno di sedermi," decisi, dato il giramento di testa. Andammo verso i divani accanto al camino e cacciammo alcuni del primo anno che li occupavano. Malfoy si accasciò accanto a me e si stravaccò, così che i nostri visi si ritrovarono alla stessa altezza.
"Hai gli occhi marroni," osservò Malfoy.
"Anche tu," dissi.
"Batti il cinque per gli occhi marroni!"
Alla fine non battemmo il cinque - non eravamo granchè coordinati e rinunciammo dopo sette tentativi e sei schiaffi accidentali.
"Non mi hai mai parlato prima," dissi.
"Invece sì!" insistette. "Al primo anno ti ho detto 'ciao' quando Al ci ha presentati! E penso che una volta in cui avevo bisogno che ti spostassi ti ho detto 'permesso'."
"Ma non abbiamo mai PARLATO prima... intendo avere una vera conversazione... col tuo pesante accento Scozzese!" farfugliai.
"Non è quello che stiamo facendo ora?" chiese. "E non posso evitare il mio accento Scozzese, dato che sono Scozzese!"
"Immagino tu abbia ragione. Allora, quale è il tuo animale da fattoria preferito?" chiese.
"L'anatra zoppa, assolutamente," disse senza sorridere, ma con evidente sarcasmo nello sguardo. "E il tuo?"
"Porcii," risposi. "perché è una parola molto divertente da dire!"
"PORCI!" urlò Malfoy, e un paio di tipi del quarto ci guardarono scioccati. "Oh, non voi..."
La serata andò avanti così, a ritmo di battute assurde. In poco tempo la sala comune si era svuotata o la gente si era addormentata sul pavimento. Non ero sicura di che ore fossero, ma dovevano essere passate di gran lunga le due. Dom era crollata su una della poltrone, Chastity Finch era in terra accanto a lei e Laura Phelps era accasciata su un tavolo accanto alla finestra. Ma io e Malfoy eravamo ancora svegli e giocavamo al gioco 'Io non ho mai'**con una bottiglia quasi vuota di Firewhiskey.
"Io non ho mai... avuto fantasie sessuali su un insegnante!" dissi. Malfoy sorrise con aria timida e bevve un sorso.
"Uuh! Su chi?" chiesi ridendo.
"La Chang," sorrise.
"Chang? Oddio!"
"Ok, è il mio turno!" disse, "Non ho mai baciato l'amica di un cugino!"
Non bevvi, dato che non ho mai baciato nessun amico di mio cugino.
"Ti va di cambiare la cosa?" mi disse sorridendo.
Il cuore mi uscì dal petto alle sue parole. A quel punto della serata i capelli gli si erano tutti scompigliati, rendendolo più sexy che mai. Quale dannata rossa non l'avrebbe baciato? Mi chinai, entrambi voltammo un poco la testa a sinistra, e le nostre labbra si toccarono, all'inizio dolcemente. Poi sentii la sua lingua carezzare le mie labbra, come per chiedere loro il permesso di entrare. Le dischiusi, arrendevole. Non avevo granché esperienza in fatto di ragazzi, ma potevo dire che era bravo - molto bravo. Una delle sue mani era appoggiata sui miei fianchi, l'altra mi teneva dolcemente il viso. Il mio cuore era impazzito - una sensazione che non avevo mai provato prima. La mia mano prese la sua, e lo condussi di sopra, nel mio dormitorio vuoto.
Ci sdraiammo sul mio letto e continuammo la nostra passionale sessione di baci. Per qualche strana ragione, sapevo esattamente cosa stavo facendo. Forse era il Firewhiskey. Forse era quella fitta di desiderio che stavo sperimentando. In ogni caso, sentii che era il momento adatto per sbottonare la camicia nera di Malfoy, mentre lui mi slacciava i jeans. Non mi accorsi nemmeno di quanto stessi tremando, ma Malfoy sì.
"Non dobbiamo -" sussurrò, ma io misi un dito sulle sue labbra.
"Lo voglio," sussurrai in risposta...
***
"Uhm, Weasley?" chiede Malfoy, strappandomi dai miei sogni a occhi aperti.
"Hmm?"
"Hai passato gli ultimi cinque minuti a fissare il vuoto," dice con aria preoccupata.
"Io... meglio che vada," dico. "Buonanotte, Malfoy."
Scappo via e per tutta la strada fino alla Torre Grifondoro, i ricordi del compleanno di James restano freschi nella mia mente. Anche solo pensarci mi fa scoppiare il cuore. Non pensavo nemmeno di ricordare così tanto, ma se mi sforzo, posso ancora ricordare il tuo tocco - mi ha fatto tremare. Ma è desiderio, uno dei sette peccati capitali. E sono abbastanza certa che ci sia anche 'essere una stronza bugiarda e traditrice con tua cugina'.
Parlando del diavolo, Dom è sul suo letto nel dormitorio, quando vi faccio ritorno. Sta piangendo nel suo cuscino, ma si ferma e alza lo sguardo quando entro. All'inizio penso che stia cercando la sua bacchetta per lanciarmi una maledizione, ma poi prende semplicemente un fazzoletto e si sfrega gli occhi.
"Alla fine sei tornata," dice con voce tremante.
"Senti, Dom, mi d-"
"Non osare dire che ti dispiace, perché non mi importa un cavolo," dice. I suoi occhi sono rossi e gonfi, proprio come sono sicura siano i miei.
"Come hai potuto non dirmelo?" singhiozza. "Pensavo che fossimo più che semplici cugine, Rose. Siamo migliori amiche."
"Lo so," dico, mi sento talmente in colpa che sto per mettermi a piangere. "Avrei dovuto dirtelo... Ma io e Malfoy non abbiamo sentito il bisogno di dirlo a nessuno, dato che eravamo così ubriachi quando è successo. È stata solo una cosa di una notte."
"Sì, e guarda il risultato."
Annuisco con aria seria.
"Volevo dirti che ero incinta, sul serio."
"E allora perché non l'hai fatto? Non è che tu non ne abbia avuto possibilità. Dividiamo il dormitorio! Ci siamo viste ogni giorno dopo Natale!" urla.
"Lo so," dico. "Ma stavo cercando di abituarmi all'idea prima di dirlo a qualcuno. E poi, quando ero pronta a dirtelo, tu mi hai detto che stavi uscendo con Mal- uhm, Scorpius."
"Avresti dovuto dirmelo," dice piano. "Avrei capito."
Sì, certo - avrebbe capito proprio come papà.
"Mi dispiace, Dom, sul serio," dico.
"Lui ti piace? Scorpius?"
I suoi occhi scavano nei miei, in cerca della verità. Dubito che la troverà, se nemmeno io riesco a trovarla in me stessa.
"È stata solo una cosa da una notte," dicco. "Riesco a malapena a ricordarla."
Bugia.
"Ma Rose, hai sempre detto che la tua prima volta sarebbe stata speciale... perché l'hai fatto? Se sempre stata così sensibile," dice Dom, scuotendo il capo.
"Firewhiskey," dico. "Ed ero giù di morale perché Carl mi aveva umiliato davanti a tutti. Si è trattato di qualcosa per consolazione, niente per amore - né per cose del genere."
Dom sospira forte, e inizia a mordicchiarsi l'unghia del pollice.
"Non importa, comunque," dice. "Non è che posso continuare a stare con Malfoy, ora."
Inspiro. C'è qualcosa che devo fare.
"Senti, Dom, a Malfoy piaci tu, non io," dico, andando al suo letto e sedendomi accanto a lei. "Darò il bambino in adozione - tra pochi mesi tutta questa faccenda sarà chiusa. Malfoy non ha fatto nulla di male, ok? Quindi... sii felice, Dom. Non lasciare che il mio stupido errore rovini la tua vita oltre che la mia."
Mi guarda con aria scettica e poi annuisce.
"Forse hai ragione," sussurra insicura. "Forse non dovrei rompere con lui."
Una parte di me non è per niente contenta di sentirlo. Una parte di me si sente in colpa, perché ho appena detto a mia cugina un'enorme bugia.
Un'altra parte di me sente che ho appena fatto il secondo più grande errore della mia vita.
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