CAPITOLO 3: IL CAVALIERE DELLA STRADA

deku pov:

mi risvegliai in quello che sembrava un boschetto e, ah si ora ricordo.....teschio fiammeggiante.

<< tu sei degno>> chissà che voleva dire. mi rialzai e notai che i miei vestiti erano distrutti. i pantaloni erano pieni di buchi fumanti e la maglietta che portavo era ridotta a degli stracci e, aspetta ma... il mio braccio!

iniziai a toccarlo ripetutamente, ero sicuro che quel nomu me l'avesse strappato, così provai a darmi un pizzicotto per vedere se era un sogno e.... non lo era.

mi rialzai e iniziai a camminare in quel boschetto << che strano, mi sembrava ci fossero più alberi.>> guardandomi attorno notai che gli alberi e il terreno erano bruciati. che strano. 

era mattina presto, saranno tipo le 5 del mattino.

uscito dal boschetto iniziai a camminare in quella che era una zona residenziale e vidi un orologio vicino ad una fermata del bus che confermò l'orario che avevo ipotizzato.

a parte qualche macchina che sentivo in lontananza c'era silenzio, quiete ed era piacevole.

poi passai vicino ad una casa e vidi dei vestiti lasciati ad asciugare e li "presi in prestito" a tempo indefinito.

dei jeans azzurri, una maglietta bianca, delle calze nere, un berretto rosso e per mia fortuna c'era anche una giacca nera che qualcuno aveva dimenticato fuori.<< carina.>>

mi avviai per le strade di tokyo che da lì a poco iniziarono ad animarsi di persone che ruppero quel silenzio... peccato.

camminavo senza meta per quelle strade passando come un fantasma senza essere fermato da nessuno finché non arrivai ad un bar. mi era venuta fame.

per mia fortuna nella giacca c'era un portafogli. 

entrai nel locale ed era pieno di persone che avevano fretta di andare al lavoro. mi posizionai in una zona abbastanza appartata e ordinai un cappuccino con una fetta di torta.

quando arrivò quello che avevo ordinato non durò più di 2 minuti sul tavolo che divorai tutto.

ero così intento a divorare tutto che non mi accorsi che stavano trasmettendo il tg del mattino.

" BENE, PASSIAMO  AL FATTO DELL'ALTRA NOTTE DOVE C'E' STATO UN ATTACCO DA PARTE DELLA LEGA DEI VILLAINS AD UN TRENO." 

"A QUANTO PARE DALLE IMMAGINI CHE SIAMO RIUSCITI A TRASMETTERVI IN DIRETTA SEMBRA CHE 'IZUKU MIDORIYA' GIA' NOTO HAI MEDIA COME IL TRADITORE DELLA UA SIA STATO ATTACCATO DA DEI NOMU E CHE ABBIA PERSO IL BRACCIO DESTRO. PROBABILMENTE O è STATO CATTURATO O è MORTO NELLO SCHIANTO DEL VAGONE."

" PURTROPPO NON POSSIAMO DARVI IMMAGINI DETTAGLIATE SU QUANTO è SUCCESSO IN SEGUITO DATO CHE IL VAGONE SUL QUALE SI TROVAVANO è DERAGLIATO  MA DALLE TESTIMONIANZE DELLE PERSONE CHE SI TROVAVANO A BORDO POSSIAMO DIRE CHE MIDORIYA IZUKU ABBIA DIFESO CON TUTTE LE SUE FORZE LE PERSONE DEL TRENO. "

"ABBIAMO ANCHE LA TESTIMONIANZA DI UNA BAMBINA CHE SI TROVAVA A BORDO DELLA PARTE DERAGLIATA DOVE TESTIMONIA." mi ha salvato mettendo da parte la sua stessa sicurezza e la sua vita, è stato un vero eroe." ADESSO RICOVERATA ALL'OSPEDALE XXXXXXXXXX"

eri!

stavo ascoltando il tg e devo dire che le cose che dicevano non mi interessavano fino a quando non parlarono di eri, era la tutta sola, devo fare qualcosa.

mi diressi fuori dal locale e mi incamminai verso l'ospedale indicato, nell'uscire andai a sbattere contro una persona ma col berretto non riuscii a vederla in faccia, continuando a guardare basso chiesi scusa e continuai per la mia strada.


fuori dal bar quando izuku era ormai lontano:

shoto:" hey uraraka, che succede?"

uraraka:" quella persona... mi sembrava di conoscerla."

shoto:" e chi era?"

uraraka:" no, forse mi sono sbagliata."



arrivai all'ospedale e andai verso da stanza indicata dall'infermiera. arrivai alla camera indicata e prima di entrare guardai dentro senza farmi vedere. c'era lei.

se ne stava seduta sul letto con le coperte che le coprivano le gambe e lei rimaneva a fissare il vuoto. decisi di entrare e lei mi guardò mentre un grande sorriso gli si formava in volto.

" deku-kun!"

<< hey eri-chan, stai bene? come va?>>

"deku-kun! sono felice che tu stia bene e, il tuo braccio! è guarito!"

<< eheh, hai visto ? te l'avevo detto che non dovevi preoccuparti!>>

si muove verso di me e mi abbraccia." grazie " il primo gesto di affetto dopo tutto questo dolore. mi sento in dovere di proteggerla da tutto e da tutti. mi piace la sua compagnia, quasi quasi..

<< hey eri.>> le chiedo e lei alza lo sguardo verso di me.

<< hai dei genitori?>> a quella domanda lei abbassa lo sguardo e il suo sorriso si trasforma in uno sguardo triste,

" no, sono sola."

bhe, arrivati a questo punto perché non tentare?

<< senti, ti andrebbe diventare la mia sorellina? così diventerei il tuo fratellone. ti va?>>.

" dici davvvero?"

<< si, dico davvero, ti prometto che nessuno ti farà del male.>>

a quelle parole alcune lacrime iniziarono a scendere dal volto di eri, ma non di tristezza, di felicità.

" nessuno mi aveva mai chiesto una cosa del genere, si ti prego! non voglio rimanere da sola!"

<<eheheh, va bene, allora è deciso>> le diedi un'altro abbraccio.

nelle settimane a seguire trovai un appartamento disabitato con alcuni mobili ancora integri e dopo aver firmato tutte le carte adesso legalmente eri è sotto la mia custodia e ora o sono il suo fratellone.

ma adesso avevo ancora una cosa da fare. VENDETTA.


skip time di 1 anno.


nel seguente anno la vita al'interno della UA era cambiata, soprattutto nella 1A, all'inizio tutti pensavano che deku era uno sporco traditore, ma dopo l'incidente tutti si erano ricreduti, i compagni, che sentendosi in colpa per averlo cancellato dalle loro vite avevano cercato di riscattarsi e lo avevano cercato in lungo e in largo senza trovare traccia di nulla, i professori si pentirono per averlo mandato via, volevano chiedere perdono ma non potevano, all might, tra tutti era quello che si sentiva più in colpa di tutti. aveva deluso il suo successore, che razza di eroe era? e uraraka, lei fu quella che soffri più di tutti, dopo averlo rinnegato anche se era rimasta l'unica che credeva nella sua innocenza,  alla notizia della sua presunta morte cadde in depressione per un paio di settimane e grazie a shoto e lida, sostenuti da i suoi compagni di classe si riprese, anche se non era più la ragazza solare che era prima.

il tempo passo per tutti, all might si ritirò dal ruolo di simbolo della pace per intraprendere il lavoro da professore mentre mirio, uno dei più cari amici di deku era diventato un top hero nella classifica dei top 10 e il suo costume aveva cambiato colore e designe in onore dell'amico caduto. da lì a pochi giorni ci sarebbe stato il festival culturale delle UA a porte chiuse, in onore ad un vero eroe che purtroppo non era più con loro.

mancavano solo 4 giorni al festival ma la classe 3A non era tanto felice per quella data, brutti ricordi tornavano alla mente di tutti e i bei ricordi passati insieme, la vita nei dormitori, la gita su i-island, i momenti passati in classe. era troppo per molti di loro, uno tra i quali bakugou che era diventato meno aggressivo e arrabbiato con il mondo, senza il piccolo broccolo, la sua scalata verso il diventare top hero era nulla. i pensieri vennero interrotti da aizawa che entrò come sempre in classe dentro il suo sacco a pelo.

aizawa:" buongiorno a tutti."

tutti:" buongiorno professore."

aizawa: " bene, come sapete tra qualche giorno si terrà il festival cultura, mi aspetto la massima partecipazione da tutti."

tutti:" si, prof" la maggior parte della classe però rimaneva con uno sguardo triste, come se a tutte quelle voci mancasse qualcuno.

aizawa: sospirò" sentite, so come vi sentite, ma non dovete lasciarvi abbattere, se lui fosse qui non vorrebbe che voi rimaniate a piangere ma che andiate avanti a testa alta."

la classe semplicemente annui.


stesso giorno a 40 km da lì, aeroporto internazionale di tokyo:


un giovanotto vestito con una giacca di pelle nera, dei pantaloni del medesimo colore e dei capelli tendenti al verde scuro scendeva da un'aereo proveniente da los angeles  accompagnato da una ragazza dai capelli biondi e da una bambina dai capelli argentati con un piccolo corno in fronte.

deku:<<etciuuu!>>

melissa: " oh salute deku!"

deku:<<eheh, qualcuno sta parlando di me, e penso di sapere di chi si tratti.>> dissi in modo da sorridere.

melissa:" i tuoi ex compagni della UA?" mi chiese già sapendo la risposta.

deku:<< credo proprio di si. questo è uno dei due motivi per il quale solo voluto tornare.>>

melissa:" il festival culturale, vero?"

deku:<< esatto, volevo parteciparvi sotto falso nome accompagnato dalla figlia dell'illustre david shield.>>

melissa:" ahhh,  tutto chiaro." si mette a ridere.

deku:<< in realtà c'è un altro motivo.>>mi metto a parlare con tono serio.<< penso che ''lui'' voglia fare la sua mossa al festival, e io sarò lì pronto a spedirlo all'inferno.>> inizia a formarsi un ghigno in faccia, ma scompare dopo che la mia attenzione viene chiamata da eri.

eri:" deku-kun quando arriviamo a casa possiamo andare a prendere un gelato?"

la sua innocenza è qualcosa di incredibile, riesce sempre a mettermi di buon umore.

mi fermo e mi abbasso alla sua altezza<< certo, appena arriviamo a casa andiamo a comprare un gelato super!>>

eri:" SUPER!" Dice puntando un pugno verso il cielo e poi tornando a correre intorno a noi.

mi rialzo e riprendo la valigia.

melissa:" hey izuku."

deku:<< che c'è mel..>> non riesco a finire la frase che melissa mi bacia in modo passionale ma non troppo. dopo una decina di secondi ci stacchiamo dal bacio.

melissa:" izuku, " dice mentre appoggia la sua mano sinistra sulla mia guancia." stai attento laggiù, voglio che torni a casa dopo... bhe hai capito." le faccio un sorriso e appoggio le mie mani su i suoi fianchi fino a baciarla di nuovo.

deku: << tranquilla, non vi abbandonerò mai, nessuno di voi due, ti amo melissa.>>

melissa arrossendo: " anch'io izuku, anch'io."

e si avviano verso l'uscita dell'aeroporto. 

angolo autore:

spero che il capitolo vi sia piaciuto, come sempre vi invito a lasciare tutti i vostri commenti e le vostre impressioni relative a questa storia, ci vediamo al prossimo capitolo: bellaaa :3

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