Capitolo 18: Sei bloccata qui, mia cara Moon.
«Stai bene? Ti vedo un po' distratta oggi.»
Luna girò un po' la testa verso Grace e scosse la testa, e provò a inventarsi qualche scusa.
«Non ho dormito molto» mormorò alla fine, per poi tornare a guardare il foglio bianco che sarebbe dovuto essere pieno di appunti.
La verità è che a Luna non andava di essere a lezione, in quel momento, e soprattutto non le andava di essere seduta vicino a Grace.
Da una parte si sentiva in colpa. Dopotutto, Grace era sempre stata gentile con lei, la voleva includere nel suo gruppo, le teneva il posto e a volte le proponeva di rimanere a mangiare insieme a lei. Era simpatica e a Luna piaceva parlare con lei. Ma poi ripensava a Daiana. E non riusciva più a parlarle come se niente fosse. Non riusciva a sedersi accanto alla ragazza che faceva stare male Daiana. Anche se non capiva tutta la loro relazione, aveva sempre pensato che la scusa "sì, ma a me non ha fatto niente" era orribile, e detestava essere quella persona in quel momento.
Daiana non le aveva mai parlato male di Grace, ma... c'era qualcosa di strano. Luna sentiva che non sarebbe dovuta essere lì.
Luna si mordicchiò le labbra e pensò che aveva bisogno di sapere. Aveva bisogno di sapere quello che era successo o che stava succedendo tra loro, non troppo nei dettagli ma abbastanza da smettere di sentirsi in colpa se le piaceva la compagnia di Grace. Dopotutto, Daiana non era sua amica? Luna cercò di non imbarazzarsi pensando all'ultima volta che l'aveva vista, e tornò ad ascoltare la lezione.
Quando la lezione finì uscì dall'aula ma sentì il suo nome. Si girò e vide Grace camminare verso di lei.
«Sei di fretta?»
«Devo solo andare a comprare qualcosa da mangiare.»
«Anche io! Oggi le altre non ci sono a pranzo... ho pensato che magari avresti accettato di mangiare insieme a me? Immagino che ti mette un po' a disagio mangiare con le altre, ma questa volta speravo dicessi di sì, visto che ci sono solo io.»
Luna le fece un sorriso e cercò di non dirle che era proprio perché era sola con lei che avrebbe voluto dire di no, ma si ritrovò ad annuire.
«Dove compri da mangiare di solito?»
«Allo Shake Café. Hai presente, è proprio qui accanto... già, ti avevo vista lì l'altra volta, chiacchieravi con Daiana.»
Luna annuì e cominciò a sentire caldo. Avrebbe preferito qualunque altro posto. Non voleva che Daiana la vedesse con Grace. O forse non voleva vedere Daiana e basta. Era passata poco più di una settimana da quando si erano viste l'ultima volta... ancora Luna non era pronta a vederla sobria. Aveva paura che la prendesse in giro... o che la stuzzicasse come suo solito, e non aveva per niente voglia di ritrovarsi nella situazione della settimana prima.
Aveva provato a non pensarci, e a dirsi che alla fine non era successo niente di che... ma sperava che Daiana non ritirasse fuori l'argomento. Voleva solo fare finta che non fosse mai successo.
Mentre seguiva Grace, si maledì per non aver trovato una scusa valida in tempo, e quando entrarono nello Shake Café sperò che Daiana non ci fosse, ma non fece in tempo a pensarlo che la vide, stava parlando con il collega che prendeva sempre le pause per andarsi a fumare le sigarette.
Luna si morse il labbro ma cercò di non dire niente. Grace si avvicinò al bancone e quando Daiana la vide le fece un sorriso leggero. Poi vide anche Luna e sorrise anche a lei, ma in un modo un po' strano. Subito dopo distolse lo sguardo e tornò a guardare Grace.
«Potete sedervi lì, poi vengo a prendervi l'ordine.»
Grace annuì e andò a sedersi. Luna le disse che voleva guardare cosa c'era in vetrina e che l'avrebbe raggiunta. In realtà non voleva guardare le cose in vetrina.
«Ciao» disse a Daiana.
La ragazza alzò lo sguardo verso di lei e si avvicinò.
«Sei indecisa su cosa prendere? Ho fatto questi stamattina» disse, indicando dei brownies.
«No, no, prenderò un'insalata.»
«Hai detto che volevi guardare cosa c'era in vetrina.»
Daiana aggrottò le sopracciglia. Luna appoggiò i gomiti al bancone e mise le guance sui palmi delle sue mani.
«Volevo sapere come stava andando il lavoro.»
Daiana alzò le sopracciglia e si girò e pulire una tazzina di caffè.
«Pensavo non volessi più vedermi dopo quello che è successo l'ultima volta.»
«Non ho detto questo...»
Daiana mise a posto la tazzina e annuì.
«Okay» disse, «Puoi andare a sederti, comunque. Arrivo subito.»
Luna fece di sì con la testa e andò a sedersi.
Che strano, non si era aspettata di vedere Daiana comportarsi in quel modo con lei. Luna sì maledì, perché realizzò che in realtà avrebbe preferito se l'avesse presa in giro, e se non avesse fatto quella faccia strana. Le era sembrata imbarazzata, o forse era solo stanca per il lavoro... Non ne era sicura, ma non le piaceva molto come l'aveva liquidata, e come non l'avesse chiamata Moon nemmeno una volta.
Si sedette di fronte a Grace e diede un occhiata al menù.
«Hai salutato Daiana?»
«Sì» annuì, «Era da un po' che non la vedevo.»
Grace mise giù il menu e appoggiò la schiena alla sedia. Indossava una maglietta rosa scuro a maniche lunghe, un po' attillata, che le arrivava fino a sotto l'ombelico, ma lasciava un piccolo spazio della sua pelle bianca scoperta, visto che aveva dei jeans a vita bassa.
«Avete legato molto in questi mesi?»
«Direi di sì... cioè, dipende cosa vuoi dire con "legato". Ma penso che siamo amiche.»
«Sì, intendevo quello. O anche se... insomma, magari ti piace.»
Luna smise di guardare il menù e alzò gli occhi su Grace. La stava guardando come se cercasse di intuire la risposta dalla sua espressione o dal suo linguaggio non verbale.
«Mi piace?»
«Sì... non è mica un crimine, me lo puoi dire, sai» le sorrise, e Luna scosse la testa.
«No, cioè, non in quel senso.»
Grace annuì e fece per dire qualcosa, ma Daiana la interruppe per prendere l'ordine. Grace prese un bagel al salmone e Luna un'insalata. Guardò Daiana scrivere quello che le avevano chiesto e andarsene velocemente.
Luna si domandò perché Grace le avesse fatto quella domanda. Pensava che si stesse frequentando con Daiana? Era gelosa?
«Voi invece siete molto amiche, giusto?» le chiese, cercando di capire qualcosa in più.
«Non proprio... cioè, lo eravamo qualche anno fa, ma poi ci siamo un po' allontanate. Ho pensato che il progetto di teatro poteva essere un'opportunità per legare di nuovo.»
Luna sorrise e annuì, anche se non era sicura di aver capito bene. Non le era sembrato che Grace volesse "legare" con Daiana. Si domandò se si comportasse diversamente da quello che aveva visto, o se le stesse un po' mentendo.
«Come stanno andando le ripetizioni per il ruolo di Giulietta?»
«Bene! Il ragazzo che fa Romeo è molto bravo, mi piace ripetere con lui.»
Luna sorrise.
«Intendi Finn, giusto?»
«Lo conosci?»
«Sì, è il mio migliore amico, ci conosciamo da quando siamo bambini.»
«Davvero?! Mi era sfuggiata questa cosa, allora devi conoscerlo molto bene! Non c'è niente tra voi, vero?»
«No, no.»
«E per caso sai se ha una ragazza?»
Luna aggrottò le sopracciglia e scosse la testa, un po' insospettita.
«Okay, perfetto allora. Perché fai quella faccia? Non sono il suo tipo?»
Luna non sapeva come rispondere, dopotutto Grace era una bella ragazza, e non sapeva se a Finn sarebbe potuta piacere. Aveva fatto una faccia strana soprattutto perché non si aspettava quelle domande. Se voleva avvicinarsi di nuovo a Daiana, perché le chiedeva di Finn? Non capiva più nulla.
«Vuoi che glielo chieda?»
«No, dai, aspetterò un po'» scosse la testa.
Luna annuì e le disse che doveva andare in bagno. In realtà voleva solo tornare a casa. Si fermò davanti al bancone della cucina e guardò se Daiana fosse lì.
«Stai cercando qualcuno, Moon?»
Daiana aveva i loro piatti in mano e si era fermata proprio davanti a Luna.
«Io...»
«Stai bene?»
«Sì, sì» mormorò, «È solo che...»
Daiana alzò un sopracciglio aspettando una risposta, ma a Luna non venne niente in mente. Si limitò a guardarla sperando che qualcosa le uscisse dalla bocca.
«Quando hai la prossima pausa andiamo in San Marco?»
Daiana la guardò un po' sorpresa.
«Non ho pause oggi... ma se rimani fino alla fine del mio turno possiamo tornare a casa insieme.»
«Okay» annuì.
Luna tornò a sedersi e masticò un po' della sua insalata mentre Grace le raccontava delle ripetizioni di teatro. Dopo un po' le chiese se le piacesse Firenze, cercò di scoprire da dove venisse e cosa faceva a parte l'Università. Luna le raccontò del fatto che facesse la modella e Grace si entusiasmò molto. Le disse che aveva vissuto a Dublino, ma che intendeva rimanere a Firenze per un bel po', insomma le raccontò un po' di lei.
Grace invece era nata vicino a Firenze, ma praticamente viveva lì da sempre, e aveva fatto il classico per poi scegliere la facoltà dove andava anche Luna. Parlarono un po' delle lezioni che avevano in comune, e di altre cose da studentesse.
«Mi dispiace che non passiamo più tempo insieme. Dev'essere stato difficile ricominciare in una nuova città con soltanto il tuo amico al tuo fianco.»
«Sì... ma mi è piaciuto. E poi ho conosciuto nuove persone, sono contenta.»
Grace le fece un sorriso e si sistemò i capelli viola perché non gli arrivassero in faccia.
Continuarono a chiacchierare finché Grace non disse che doveva andare a seguire una lezione che invece Luna non seguiva. Si salutarono e Luna le disse che sarebbe rimasta a studiare un po' lì. Lo Shake Cafè era un bel posto anche per studiare, se il rumore delle altre persone non disturbava.
Quando Grace se ne andò Luna tirò fuori i suoi appunti e sbuffò, perché non le andava di studiare. Non le andava di fare proprio nulla.
«Non hai mangiato niente.»
Luna alzò lo sguardo e vide Daiana sparecchiare il suo tavolo.
«Non ti è piaciuta?»
«Non avevo molta fame» disse.
Daiana la guardò per qualche secondo ma non disse altro e portò via i piatti.
Dopo un'ora a studiare, Luna si mise a riguardare i video tiktok che aveva postato e vide che non stava facendo molti progressi. Dannazione, doveva trovare una tecnica migliore. Quando Daiana tornò verso di lei, Luna fece un sospiro di sollievo perché non ne poteva più di studiare.
«Eccomi» disse la ragazza, «Andiamo che non ne posso più.»
Luna la seguì fuori e cominciarono ad incamminarsi.
«Va bene se andiamo da me? Magari ti puoi fermare un po' a chiacchierare» le chiese Daiana.
«Ti accompagno, ma non so se potrò rimanere.»
«Va bene.»
Luna diede un'occhiata a Daiana e la vide sciogliersi i capelli e pettinarseli con le dita. Si sentì un po' meglio perché le aveva proposto di venire a casa sua. Aveva pensato che non volesse nemmeno tornare con lei a casa, dal modo in cui si era comportata. Non sembrava molto entusiasta, ma forse era solo stanca dal lavoro.
«Volevi dirmi qualcosa?»
«Niente in particolare... volevo solo stare un po' con te. Non ci siamo viste in questa settimana» Luna alzò le spalle.
«Ti sono mancata?» chiese sorpresa.
Luna valutò cosa rispondere ma alla fine alzò le spalle. Perché doveva mentirle?
«Un po'.»
Lanciò un'occhiata verso di lei e vide sul viso di Daiana si stava facendo spazio un sorriso. Daiana si avvicinò a Luna e le mise un braccio intorno alle spalle, la strinsé a sé e le scompigliò i capelli con la mano libera.
«Sei troppo carina, Moon» sussurrò divertita.
«E smettila!» Luna cercò di smettere di ridere e Daiana la lasciò andare.
Luna cercò di sistemarsi i capelli e di calmare il battito del suo cuore. Non si era aspettata quel gesto, e tutto quel contatto fisico era stato improvviso, ma le aveva fatto del bene. Aveva bisogno di rompere di nuovo il ghiaccio con Daiana dopo l'ultima volta.
Camminarono insieme mentre Daiana sembrò ricordarsi improvvisamente come parlare: raccontò a Luna del suo turno al lavoro, e della sua settimana. Non le disse perché non le aveva parlato molto prima, ma Luna non ebbe il coraggio di chiederlo. Era solo contenta che fosse tornata a parlare. Quando arrivarono davanti a dove viveva Daiana, la ragazza cominciò ad insistere per farla entrare.
«Dai, ho dei cookies da farti assaggiare. Se rimani magari ti insegno come si fanno.»
«Non lo so, penso che è meglio se torno a casa, sai...»
Daiana fece un sospiro e fece per annuire, ma d'un trattò si sentì una voce che Luna non conosceva.
«Daiana? Sei tu? Aspetta per salire e vieni ad aiutarmi, ho fatto la spesa!»
Daiana spalancò gli occhi e si girò di scatto. Più in là per strada c'era una donna indiana che doveva avere almeno quarantacinque anni, e che aveva in mano un carretto con la spesa all'interno e alcune buste. Si stava avvicinando a loro e doveva aver riconosciuto Daiana. Luna la riconobbe subito dalla foto che aveva visto l'ultima volta che era entrata in casa sua.
«Mamma un attimo» rispose Daiana alzando la voce perché la sentisse.
Ancora era in fondo alla strada. Luna sarebbe potuta scappare, ma sarebbe stato maleducato non salutarla, giusto?
«Mi sa che sei bloccata qui, mia cara Moon. Da lei non scappi.»
Happy pride month amici!! 🏳️🌈
Eccomi qui!! Scusate, la settimana scorsa non ce l'ho fatta ad aggiornare, e ieri non ho avuto tempo di rileggere il capitolo, ma spero vi piaccia!
In questo capitolo Luna sta un po' con Grace, ma non sembra molto a suo agio... secondo voi cosa dovrebbe fare?
E poi Daiana... ve l'aspettavate che si comportasse così? Secondo voi era imbarazzata o c'era qualcos'altro? E poi... sembra che Luna debba conoscere sua mamma... vedremo che succede!
Se vi sta piacendo la storia, non dimenticatevi di mettere una stellina e di commentare, a me farebbe molto molto piacere!
Baci 🎀
-Gaia 🩷
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