cap 30: NON È COME SEMBRA!
CAMERON'S POV
Cloe era appena andata a controllare l'appartamento di D.M., per vedere se dopo il blackout fosse rimasta lì oppure l'avesse lasciato.
Se così fosse, c'avrebbe lasciato la possibilità di ispezionare indisturbati l'intera area, per nostra fortuna, i due fuggitivi erano scappati nel cuore della notte.
"Ragazzi, un loro vicino ha affermato di aver visto i nostri cari amici abbandonare l'appartamento questa notte. Raggiungetemi subito qui, abbiamo il campo libero!" ci parlò Cloe dall'auricolare.
"Che noia! Avevi promesso che ce ne saremmo andati. Non avevi specificato il fatto che saremmo dovuti rimanere qui ancora per non si sa quanto!" sbuffò annoiato Gunter.
"Si tratta di una cosa importante, Gunter. Giuro che questa è l'ultima cosa che vi chiederò oggi."
"Pallone Gonfiato promettimi però che dopo aver cercato, non so cosa, dall'appartamento di questa strega, ce ne torneremo subito a casa! Ho bisogno di mangiare e di dormire fino a domani."
"Certo Gunter, basta darci una mossa ora. Ma se rimaniamo qui a lamentarci piuttosto di rimboccarci le maniche, non finiremo più, no? Ora ci basta solo cercare qualche nuovo indizio. Non possiamo farci sfuggire un'occasione simile. Poi saremmo liberi di fare tutto quello che vorremmo, potrai andare a sbaciucchiarti con la tua Cindy, ad esempio." gli spiegai per la millesima volta.
"Uff, non potremmo saltare direttamente alla fase finale?"
"No, Gunter. Non si discute su questo!" sentenziai risoluto.
"Cloe ci siamo! Dobbiamo solo prendere l'ascensore e saremmo da te. Comunque, il distintivo dell'FBI agevola la vita in una maniera magnifica. Cameron sei un genio ad averlo preso, non è certo una cosa legale utilizzare quello di un'altra persona ma è pur sempre utilissimo. Potremmo chiedere alla Deakins se è possibile averne uno anche noi, ci faciliterebbe l'esistenza." esclamò Jordan, ammirando impressionato il distintivo della nostra amica.
"Tranquilli, potete fare con comodo. Io ho mezza giornata a disposizione per potervi aiutare a cercare qualcosa." ci rassicurò la ragazza.
"Io non voglio rimanere qui fino all'ora di pranzo. Per quell'ora voglio uscire e andare a mangiare qualcosa da Cindy, capito Geni?" si lamentò ancora una volta Gunter, aprendo la porta dell'appartamento.
"Wow... ma è magnifico qui dentro!" esclamò l'altro con una punta d'invidia, noi un lusso del genere potevamo solo sognarlo, "Prendiamo qualcosa come souvenir?"
"Scusatemi, cosa devo fare con voi? Ditemelo forza!" ero esasperato, uno si lamentava ventiquattro ore su ventiquattro e l'altro con manie cleptomane,"Meglio mettersi a lavorare, va!"
Iniziammo così a cercare in ogni angolo, ognuno aveva preso una stanza dell'appartamento, almeno avremmo eseguito il tutto più velocemente possibile. Mettemmo tutto l'appartamento a soqquadro: ogni angolo doveva essere ispezionato fin nei minimi dettagli, non potevamo tralasciare nessun minimo particolare, qualsiasi cosa ci sarebbe potuta essere utile.
"Ma è magnifico!"
"Gunter tutto okay?" a causa dell'esclamazione del nostro amico, ci mettemmo in allerta.
"Forza muovete i culi e venite immediatamente qui!" la voce di Gunter era sempre più emozionata.
Con gran velocità, ci precipitammo da lui, probabilmente aveva trovato qualcosa di veramente rilevante.
"Hai trovato qualcosa di interessante?" chiesi immediatamente.
"Sì! L'idromassaggio. È fighissimo! Cameron perché anche noi non ne possiamo avere uno nell'Archivio?" mi domandò Gunter con occhi luminosi.
"Forse perché non possiamo permettercelo?" gli risposi.
"E allora chiedi un aumento alla Deakins: ci serve l'idromassaggio. Ora siamo stati riammessi nella squadra dell'FBI, il nostro aiuto per loro è davvero molto utile. Non a caso siamo stati bravi nel nostro lavoro e grazie a noi hanno avuto la possibilità di chiudere moltissimi casi. Quindi è un nostro diritto averlo!" l'omaccione puntò i piedi, voleva l'oggetto in questione a tutti i costi.
"Cameron proverà a domandarglielo." si intromise Jordan poco prima di sparire per tornare a fare ciò che stava facendo prima di venir interrotto.
"Bene, io mi rimetto al lavoro."
"Idem!" mi fece sapere la ragazza.
Ci ributtammo a capofitto per finire ciò che avevamo iniziato, finché Cloe non trovò lo smart watch che avevo infilato nella tasca del mio gemello per aver modo di localizzarlo.
"Perfetto! Ora nemmeno potremmo sapere dove quei due si siano nascosti. Abbiamo fatto un passo avanti e due indietro!" ero affranto.
"No Cam, ma che dici? Abbiamo le prove dell'innocenza di John, abbiamo trovato due dei loro rifugi, abbiamo l'indizio per andare avanti con la ricerca. E ti sembra di stare indietro a loro? Non credo proprio. Siamo un bel team, Cameron non ti abbattere, stai facendo davvero tanto per il tuo gemello."
"Mamma mia ragazzi, dovete ASSOLUTAMENTE prendere lezioni di incitamento da Cloe. Lei sì che ci sa fare!" stranamente le parole della mia amica mi diedero il sostegno necessario per continuare.
"Guardate che ho trovato, Ragazzi!" Jordan tirò fuori da sotto un mobiletto il cellulare di D.M.
"Questa sì che è una grande mossa!" esultammo felici battendoci il cinque.
"Allora ora possiamo andare a mangiare prima che io mangi voi?" domandò euforico Gunter.
"Sì, possiamo andare da Cindy, ma offri tu Gunter!" dissi felice. Finalmente l'estenuante appostamento e perquisizione dell'appartamento aveva fruttato qualcosa di buono.
"Non dovresti offrire tu, Maghetto? Ci hai fatto stare qui per un'infinità di ore."
"No, no paghi tu Gunter!" parlammo all'unisono come se fossimo un'unica persona noi tre, coalizzandoci contro quest'ultimo.
"Ma non è giusto!" si lamentò l'uomo pelato.
~
"Ora che progetti hai Cameron?" mi domandò Jordan con gli occhi semichiusi per via della stanchezza accumulata nelle ultime ventiquattro ore.
"Ho intenzione di andare nell'appartamento di Kay per sistemare un po' di cose, dato che, tra qualche ora tornerà qui. Chi vuole darmi una mano?" risposi.
"Oh, non contate su di me. Io vado a dormire e non voglio sentire parlare di voi almeno fino a domani, capito?" ci minacciò Gunter.
"Mi dispiace, ora devo assolutamente andare a lavoro sennò farò tardi. Quindi mi tiro fuori tuttavia nel frattempo mi studierò il cellulare della nostra amica." mi rispose Cloe.
"Okay, va bene! Verrò io. In cambio per una settimana intera, laverai tu i piatti." si propose Jordan.
"Affare fatto!" dissi mordendo il mio hamburger.
Non appena finimmo di mangiare Gunter tornò in Archivio, Cloe andò a lavorare e io e Jordan ci dirigemmo verso l'appartamento della mia ragazza.
Una volta davanti alla sua porta, sentimmo della musica sparata ad alto volume, accompagnata da moltissime voci femminili le quali parlavano e ridevano fragorosamente.
"A quanto pare Kay è già rientrata. Bè, io non servo più, torno a casa a riposarmi." mi disse Jordan girando su sé stesso, con l'intento poi di riprendere la strada appena percorsa per ritornarsene indietro.
"No, non penso sia lei. L'ho sentita prima quando eravamo al fast food e mi ha detto di trovarsi ancora per strada, per questo non sarebbe riuscita ad arrivare prima di un'ora." gli spiegai.
"Magari ha voglia di farti una sorpresa ed è già qui!"
"Aspetta solo un attimo, andiamo a controllare, poi sarai libero di fare tutto ciò che vorrai. Okay? Fammi solo questo piccolo favore."
Il mio amico annuì.
Presi la copia della chiave la quale mi diede precedentemente Kay, la infilai nella toppa, girai e tirai giù la maniglia.
Come previsto la detective non era dentro la stanza, al suo posto, trovammo una ventina di ragazze semivestite che stavano dando festa.
La maggior parte di loro stavano ballando, le altre fumavano ed altre ancora se ne stavano tranquillamente sedute sul divano a bere vino.
"Benvenuto Cameron. Noi siamo a tua completa disposizione!" esclamarono non appena io ed il mio amico facemmo capolino nella stanza.
"Jordan tappami gli occhi e portami fuori di qui!" lo supplicai disperato.
"Perché? Non potremmo rimanere qui e divertirci alla faccia di Gunter che ha preferito andare a dormire?" mi rispose euforico.
"Jordan ma che dici? Sei impazzito? Ora io sono un ragazzo impegnato e se Kay vedesse tutto ciò, sai alla perfezione che mi mollerebbe subito. Quindi, ora se non vuoi sulla tua coscienza un cuore infranto, tappami immediatamente gli occhi e portami fuori di qui!" gli ordinai con più convinzione, alzando leggermente la voce.
Notammo le ragazze avanzare verso di noi in modo provocatorio, per mia fortuna quella tortura durò poco: Jordan si convinse a mettermi due mani davanti il viso, oscurandomi la visuale, e mi portò di fuori proprio come faceva un cane da guida.
"Siamo nella merda amico!" proferii, appoggiandomi al muro e tirando un sospiro di sollievo.
"Io non c'entro nulla, quindi perché mi tiri dentro? Io non sto con nessuno, non sono io quello nella merda, sei tu che ci stai sguazzando dentro!" mi rispose.
"Oh, ma grazie tante per l'appoggio, amico. Ora noi due dobbiamo sgomberare l'appartamento prima dell'arrivo di Kay, non dovrà mai sapere ciò che è appena successo. Intesi?" dissi a Jordan e lui annuì, "Be', non ci rimane che entrare. Forza, Jordino caro, entra prima tu."
"No ci vacci tu per primo, io mi rifiuto."
"No tu!" Insistetti.
"Tu!"
"No devi andarci tu!"
"Cam?!? Ma mi stai mandando a quel paese?" esclamò sbigottito.
"No, affatto Jordan, voglio solo che entri lì per primo." risposi.
"Okay!" acconsentì un po' titubante.
"Ora che ci siamo capiti forza vai..."
"Cosa ne pensi se lo facessimo insieme?" mi suggerì.
"Perché mai?"
"Perché è più bello!"
"Va bene!" mi arresi.
Di conseguenza afferrammo la maniglia e con forza la spingemmo verso il basso, aprendo con forza la porta.
"Dovete andarvene subito via da qui!" esclamammo insieme tutto d'un fiato.
"Ma noi dobbiamo stare qui a fare compagnia a Cameron Black. Okay sei con un amico, tuttavia a noi non interessa, ci occuperemmo anche di lui sempre se è maggiorenne, non abbiamo certo voglia di essere accusate di pedofilia." ci rispose una di loro.
"Io sono maggiorenne!" Jordan parve scocciato per via dell'esclamazione.
"Allora perfetto, potete scegliere chi volete."
"NO! No, assolutamente, no! Dovete lasciare l'appartamento immediatamente. Tenetevi i soldi anche se non abbiamo fatto nulla." esclamai con il cuore in gola.
Non vedevo l'ora che tutte loro se ne andassero e liberassero l'appartamento della mia ragazza.
"Ma nessuno ci ha ancora pagato, ce ne andremo solo dopo aver ricevuto ciò che ci spetta." ci fecero sapere.
Io e Jordan ci guardammo allibiti, questo era il colmo, che razza di scherzo era mai questo? Ciononostante, sapevamo bene che l'unico modo per liberarci di loro, era dar loro ciò che volevano, ovvero i soldi.
"Quanto volete?" domandai, prendendo il portafoglio.
"Cinquemila dollari." ci risposero.
"State scherzando spero! Cinquemila per non aver fatto nulla?" ero sconvolto.
"Allora tanto vale fare qualcosa con loro. Che ne dici Cam?" mi tentò il mio amico.
"Già il piccoletto ha ragione!" esclamarono in coro le ragazze.
"Jordan, no! Non se ne parla proprio! Uhm... okay... va bene qui ho la carta di credito. Jordan, allora, rimani qui con loro, io vado a fare il prelievo. Fai il bravo, per piacere!" mi assicurai.
Non feci in tempo a fare un passo verso la porta principale perché essa si aprì e la padrona di casa ci fece capolino.
Non appena si accorse di quanto stava accadendo, fece cadere tutte le borse le quali aveva in mano per lo shock.
"Cameron, Jordan... cosa sta succedendo qui?" domandò Kay, con uno strano tono di voce.
"Kay? Kay... ehm... sei già qui?!"
"Sì e a quanto pare ho rovinato chissà cosa. Comunque Cameron ridammi indietro la copia delle chiavi dell'appartamento che ti diedi. Ragazze, mi dispiace dirlo la festa è finita ora vi voglio tutti fuori." esclamò arrabbiata.
Come darle torto: lo scenario, paratolesi davanti, era orribile tuttavia non era successo niente e glielo dovevo dire subito.
"Ma noi dobbiamo avere i nostri soldi." dissero a loro volta le ragazze.
"Dammi la tua carta di credito, Cameron. Vado a fare il prelievo." Jordan con questo pretesto si dileguò.
"Kay... ti posso spiegare tutto, non è come sembra!" mi affrettai a dire.
"Ah no? A me sembra proprio di sì, tra l'altro Jordan sta andando a prendere i soldi per pagarle, quindi più chiaro di così non può essere."
"Kay sii realista. Se mi fossi realmente fatto tutte e venti le ragazze a quest'ora sarei morto per lo sfinimento." risposi.
"Bè, però hai avuto quasi tre giorni, sarebbe potuto essere fattibile."
"In realtà durante la tua assenza ho fatto ben altro, qualcosa di molto utile, te lo posso assicurare. Guarda che sono qui in casa tua solo da pochissimo tempo, avevo intenzione di farti una sorpresa."
"Ho visto che sorpresa." rispose acida, iniziando a raccattare su alcuni rifiuti che avevano lasciato le ragazze in giro per la casa, per poi gettarli nelle diverse pattumiere della raccolta differenziata.
"Ma è la verità fidati di me. Volevo venire qui con l'intenzione di preparare qualcosa di romantico per noi due."
Mi avvicinai a lei con l'intento di abbracciarla e baciarla tuttavia si scostò con disgusto.
In più, la porta che portava in mansarda si spalancò e ne uscì una donna bellissima anche lei vestita in lingerie, questa però aveva in mano una busta.
"Cameron, ma che fai? Mi vuoi fare aspettare?" disse con voce sensuale.
"Assolutamente sì! Tu non dovresti essere in casa mia, quindi ti voglio subito fuori di qui!" disse Kay esasperata.
"Okay, calma ragazza! Anche io come tutte le altre devo essere pagata.''
"Nessun problema, a duecento dollari riesco ad arrivare." dissi tirando fuori fuori il portafoglio, iniziando a contare le banconote al suo interno.
A sentire la somma del pagamento, per la prestazione non avvenuta, la donna si mise a ridere fragorosamente.
"Stai scherzando, spero. Io che vengo pagata duecento dollari? No, no mio caro. Io prendo mille dollari. Forza fuori i soldi, chi ci ha mandato qui ha detto che ci avreste pagato... profumatamente."
"Cavolo così mi metti in difficoltà... mille dollari... mille dollari sono tanti!" esclamai allibito, "Comunque Kay hai visto? Io non c'entro nulla con tutto ciò? Ha detto che qualcuno le ha mandate qui! Io non potrei mai farti una cosa simile, è deplorevole e meschina. Ora mi credi?"
"Hai detto che qualcuno vi ha mandato qui? Chi è stato?" domandò l'agente. Probabilmente, dopo la conferma da parte dell'excort, mi avrebbe creduto.
"È stato un altro uomo. Non era lui, puoi fidarti di Cameron. È davvero bravissimo, ti deve amare molto se ha rifiutato tutte noi e cacciato quasi a calci nel sedere. Chi ci ha ingaggiate ci disse di darvi questo. Ti aspetto giù Cameron, voglio avere i miei soldi!" la donna bionda ci passò una busta.
Ora a me e a Kay non rimase se non aprirla e leggerne il contenuto.
Ciaoooo, come va ragazzi? Spero bene :)
Ecco qui il nuovo capitolo e con il 30 capitolo siamo arrivati a 1K72 di visualizzazioni e 359 voti..... Non mi sarei mai aspettata certi risultati e sono molto felice di ciò.... quindi grazie di cuore veramente!! ♡
Siete fantastici, fatevelo dire :D
Comunque spero che il capitolo di oggi vi sia piaciuto e vi invito a votarlo se è stato di vostro gradimento!
Come promesso Kay è tornataaaa, contenti? :) Beh a questo punto vien naturale chiedere chi sia ad aver giocato questo brutto scherzo... avete idee a riguardo? :)
Ciau e alla prossima ♡
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