cap 27: IL BLACKOUT
GUNTER'S POV
"Scusate ragazzi devo andare!"
"Fermo Jonathan. Dove credi di andare? Non puoi abbandonarci nuovamente!" esclamai desolato, quando vidi il mio amico alzarsi dalla sua postazione e mettersi su il suo giacchetto leggero.
Ero molto affezionato a lui, consideravo Jonathan quasi un figlio, e lo preferivo a Cameron che era sempre in grado di farmi perdere le staffe.
"Jonathan?! Sei tu?" Jordan e Cloe scattarono su come due molle e li vidi increduli.
Ancora una volta, i due gemelli furono in grado di ingannarli e nessuno di loro era riuscito a fare due più due e capire che davanti a noi c'era Jonathan e non Cameron.
"Sì ragazzi, sono io! Scusatemi se vi ho mentito. Io devo andare, a breve Cameron tornerà e vi darà ogni spiegazione. Scusatemi!" e ci lasciò con un palmo di naso, di nuovo con un gran vuoto dentro.
"Tu lo sapevi e non ci hai detto nulla? Perché? Non ti fidi di noi?" Jordan si accanì contro di me per avergli taciuto un simile particolare.
Ero in grado di percepire la sua rabbia tuttavia, quando, quella mattina avevo portato il maghetto in disparte, gli promisi di non dirlo a nessuno, nessun altro doveva scoprire dello scambio in atto.
Di conseguenza dovetti lasciare credere ai miei amici del fatto che con noi c'era Cameron.
"Non volevano che si sapesse! Ti credevo più sveglio Nanerottolo. Come hai fatto a non riconoscerli? Poi perché mai dovrei dare spiegazioni a te? Persino tu avevi coperto le spalle a Cameron quando venne rapito dalla Donna Misteriosa. Ti ricordi d'avere mentito a tutti noi? Siamo a pari, Jordan!" incrociai le braccia con fare minaccioso.
Per il piccoletto non sarebbe stato un gran affare continuare ad affrontarmi.
"Ragazzi dai non litighiamo per cose futili, aspettiamo l'arrivo di Cameron e sentiamo che ci dirà e cos'ha scoperto. Ehi, guardate qua: qualcuno ci sta mandando un codice Morse. Chi è in grado di decifrarlo?" Cloe inidicò la finestra dell'ultimo piano, dove a diversa intermittenza, la luce veniva spenta e riaccesa.
"È vero! È codice Morse, e io, per vostra fortuna, lo conosco. Aspettate, prendo nota!" Jordan prese carta e penna e iniziò a riportare il messaggio.
"Pivello, vuoi vedere che te lo traduco senza carta e penna, facendo prima di te?" lo sfidai.
"Non ci giurare, Gunter!" rispose.
Guardai con attenzione e, qualche minuto dopo, esclamammo all' unisono:
"Scambio... Scambio... Scambio...''
"Bè, siete stati bravi entrambi!" si complimentò la ragazza.
L'osservai per bene, non aveva nulla di particolare e pareva avesse la puzza sotto il naso.
Non riuscivo proprio a capire per quale motivo a Jordan piacesse.
"Adesso che facciamo?" chiese il mio amico sventolandomi una mano davanti alla faccia.
"Facile, aspettiamo Cameron... cioè, il vero Cameron. Tra l'altro deve raccontarci ogni singola cosa." Cloe riuscì a battermi sul tempo e a rispondere prima di me.
"Esatto, faremo proprio come hai detto tu!" esclamai a mia volta.
Fortuna volle che l'attesa non durò più di una ventina di minuti.
CAMERON'S POV
"Ehi, ben svegliata!" era già tardo pomeriggio quando D M. rinvenì, "Dormito bene?"
"Che cazzo mi hai dato?" mi chiese con voce impastata dal sonno e massaggiandosi la fronte.
"Ringraziare no, eh? Non potevo certo ricucirti senza usare dei sedativi. Tieni, prendi queste ora! Sono antidolorifici." le passai il blister e un bicchiere d'acqua.
"Non vorrai avvelenarmi, spero! Non mi sarò comportata bene con te, ma ora sono cambiata e ho intenzione di dimostrartelo."
"No, se ti avessi voluta morta, ti avrei semplicemente lasciata lì dove eri a morire dissanguata." le dissi chiaro e tondo.
Mi guardò male, infine, convinta, prese gli oggetti tenuti in mano da me e, con un limpido bicchiere d'acqua, buttò tutto giù.
"Brava, così si fa... allora come stai?" le domandai.
"Bene. Ora scusa ma devo fare una cosa importante!"
Si alzò dal letto, si vestì elegante e gettò qualche altro indumento sopra ad esso, infine, qualche minuto dopo uscì dalla stanza. Tirai un sospiro di sollievo, la sua momentanea assenza dall'appartamento, avrebbe reso più facile lo scambio tra me e Jonathan, il quale, avrebbe ripreso il suo posto accanto alla sua Donna Misteriosa, mentre io sarei tornato dai miei amici.
A quel punto, mi avvicinai alla finestra e con il codice Morse, dissi ai miei amici che era giunto il momento dello scambio.
"Ti godi il panorama?" D.M. era tornata e mi abbracciò.
"Ma dov'eri sparita?" mi irrigidii a causa del contatto del suo corpo contro il mio, tuttavia cercai di darlo a notare il meno possibile.
"Tra poco lo scoprirai, amore! Ancora non ti sei vestito? Tra una decina di minuti ti voglio trovare pronto, okay?" mi rispose lei prima di dileguarsi nuovamente.
Era tornata per prendere la carta di credito, a quel punto, mi domandai se il mio gemello avesse ricevuto il messaggio e se fosse pronto per lo scambio.
Pochi minuti dopo, qualcuno bussò alla porta, andai ad aprire e trovai un Jonathan tutto trafelato.
"Eccomi... Eccomi!"
"Era ora!" dissi.
"Cosa? È colpa tua Cameron, non mi hai fatto alcun segno quando ancora dormiva."
"Io ho eseguito il codice Morse a dovere. Se non lo conoscevi, lo potevi dire prima, però!" lo presi in giro.
"Io sono in grado di capirlo il codice, tu hai aspettato l'ultimo momento per farlo, non cercare di farmi fesso! In ogni caso, Cameron che stai facendo? Ti stai realmente mettendo i vestiti che dovrei mettere io?" domandò accigliandosi.
"Bè, tu tardavi, che dovevo fare? Aspettare che tornasse e farmi trovare com'ero vestito prima?" mi rispose tranquillamente.
"Okay, okay. Hai almeno trovato la chiavetta?" lessi nei suoi occhi tanta speranza, era la sua unica via per non essere più perseguitato dalla legge e io l'unico in grado di aiutarlo.
"Quale chiavetta?" finsi di non capire.
"Come quale? Sai bene a quale chiavetta mi riferisco! Quella la quale prova la mia innocenza."
"No, non ci sono riuscito!"
"Cazzo Cameron, era la nostra unica possibilità. Possibile che tu abbia fallito? Sapevo di non dovermi fidare di te, non dovevo acconsentire a questo stupido scambio, almeno da solo sarei stato in grado di trovarla a differenza tua. Sappi che questa è l'ultima volta che mi spaccerò per te. Forza, ora fuori di qui!" lessi negli occhi del mio gemello amarezza e tanta ira.
"Ma John... devo ancora mettermi i pantaloni!" mi lamentai.
"Bè, il problema quale sarebbe? Puoi uscire benissimo così."
"Sai che ti odio! E se vedendomi così mi denunciassero?" protestai.
"Non sono affari che mi riguardano... Ah, comunque di là, nel palazzo di fronte, ci sono gli altri e la tua futura sposa."
"Kay è già rientrata?" chiesi speranzoso.
"Non mi riferisco a Kay... è Cloe che ti sta aspettando. Mi hanno appena accennato quanto combinasti e io mi sono perso questa scena epica. Pensa te!"
"Bè, perché ti sei schierato dalla parte sbagliata." risposi.
"Tu sai che non sono in squadra con nessuno. Comunque ora meglio se te...." non terminò la frase, i dieci minuti lasciati da D.M. a Jonathan per prepararsi, erano terminati e lei era già qui.
"Sei pronto, Jonathan?"
"Ehii... Ciao... Come sto?" mio gemello girò su sé stesso per farsi notare da lei.
Io, dal canto mio, feci appena in tempo a nascondermi dietro alla porta della camera da letto, per non essere scoperto.
"Bene, perché ho un buon gusto!" sentenziò lei dandosi un po' di arie.
"E io che credevo essere il modello a rendere questi vestiti più belli. Okay! Dove si va?" domandò lui, cercando in ogni modo di nascondere l'agitazione la quale lo stava divorando.
"Forza andiamo!" D.M. prese Jonathan per mano e uscirono dalla stanza.
Tirai un sospiro di sollievo, tutta l'operazione sarebbe potuta andare a farsi benedire se in quei minuti D.M. si fosse accorta della mia presenza.
Il mio gemello aveva proprio ragione nel definire "stupidi piani" tutte le mie stravaganti idee.
Solo quando fui realmente sicuro che potessi abbandonare l'appartamento in sicurezza, mi precipitai fuori da lì, correndo fino a quando non arrivai dai miei amici.
Mi stavano aspettando nella palazzina di fronte, proprio come io e Jonathan avevamo stabilito la notte precedente.
"Eccomi! Sono tornato..." eclamai felice non appena spalancai la porta, "Sono andato a controllare la strada. Penso proprio che abbiamo scelto il giorno ideale per rubare le informazioni su di lei. Tra poco l'appartamento sarà tutto per noi!"
"Come ti è saltato in mente di fare tutto ciò, Cameron?" mi spintonò una Cloe alquanto preoccupata.
"Pallone Gonfiato, non hai pensato che ci potevi rimettere le penne?"
"Già e tra l'altro potevate avvisarci del piano tuo e di Jonathan. Vi avremmo coperto, siamo o non siamo amici vostri?" Jordan fu quello la quale se la prese di più rispetto gli altri due.
"Ma non è vero! Io sono sempre stato con voi." mi guardarono malissimo.
Insistetterono tanto affinché raccontassi la verità ed ebbero la meglio.
"Comunque volete sapere la cosa bella? Ho questa! Dentro questa chiavetta è presente il video con il quale scagioneremo Jonathan. Si vedono chiaramente degli uomini tirare fuori il corpo incolume della Donna Misteriosa e sostituirlo con quello della donna da loro uccisa in precedenza. Jonathan sarà presto un uomo libero." informai i miei amici, facendo un sorriso a trentadue denti.
"Sei un grande, Cameron. Dammela, la porto subito in centrale, almeno il mio caro Jonathan potrà tornare da noi." esclamò euforico Gunter facendo quasi i salti di gioia.
"No Gunter! Non è il momento adatto. Se D.M. venisse a sapere tutto quanto e del tradimento di Johnathan, non penso che rimarrà tanto felice, metteremmo il mio gemello in serio pericolo. Aspettiamo ancora un po' di tempo, l'importante è avere la prova." spiegai loro.
"Che strazio che sei."
"Ah! Cameron, il tuo cellulare non ha fatto altro che squillare oggi." Jordan me lo porse.
"Almeno John si è degnato di rispondere?" volli sapere con una strana sensazione.
"Non proprio a tutte!"
"Dannazione! Lo odio quando fa così... me la dovrò vedere con Kay, giusto?" controllai tutte le chiamate perse e mi stupii nel notare d'aver risposto a Kay solo a due chiamate, snobbando tutte le altre dieci, "Già giusto, dovrò fare i conti con Kay! Jordan e Cloe, mi dispiace dirvelo, ma ora tocca a voi. È arrivato il vostro momento di gloria. Non vi sarà difficile entrare in casa, dato che, ho nascosto dentro l'apertura di essa una moneta. Jonathan mi ha assicurato che la distrarrà il più possibile, e sinceramente non ne dubito. Quindi fate un bel lavoro, veloce e pulito. Andiamo a rubare i suoi file... i suoi segreti!"
"Dobbiamo per davvero? Io ho già paura." esclamò impaurita Cloe.
"Nah, Cloe non temere, sarà un semplice gioco da ragazzi. Tra l'altro ci sono io con te!" Jordan, per infonderle coraggio, le passò una mano dietro le spalle e le diede un buffo abbraccio.
JORDAN'S POV
Una decina di minuti dopo eravamo dentro il lussuosissimo appartamento, sia io che lei ci guardammo in giro a bocca aperta meravigliati.
"Possiamo portarci via una bottiglia di champagne? D'altronde abbiamo vinto una battaglia." chiesi speranzoso.
"No Jordan, non ruberete nulla se non i file del pc."
"Già! Tra l'altro, Nanerottolo devi muovere il culo o preferite che vi scoprano?"
"Va bene. Ma dateci aggiornamento suoi due piccioncini. Che cosa fanno?" domandò con spasmodica curiosità Cloe.
"Oh, sta andando alla grande. L'atmosfera si sta riscaldando e i due si stanno baciando. Ma Cameron toglimi una curiosità: per quanto tempo dovremmo tener d'occhio i due?" volle sapere Gunter.
La voce roca, dell'uomo pelato, risuonò all'interno dell'auricolare il quale ci teneva in continuo collegamento.
"Abbi pazienza Gunter! Non per molto... credo. Magari qualche giorno, settimana... mesi oppure anni... dipende dai fatti." rispose il biondo.
"E dovremmo pure osservarli mentre fanno sesso? Almeno una mera consolazione, perché oggi avrei avuto il mio secondo appuntamento con Cindy." sbuffò l'omaccione.
"Gunter sei disgustoso!" storsi il naso, "Non farci caso: Gunter non sa nemmeno che significhi quella parola." giustificai alla mia amica il comportamento sconsiderevole dell'uomo.
"Ehi Stronzetto, ti ho sentito! Se tornerai vivo, ti spezzerò tutte le ossa." mi minacciò.
"Per fortuna avete Dina, l'unica in grado di tenervi a bada. Immagino sennò il bordello che si scatenerebbe, giusto per rimanere a tema... Comunque, parlando di cose interessanti... manca davvero molto poco per poter impossessarci di tutti i segreti della megera. È proprio una questione di tre secondi... uno... due..."
Al tre, tutte le luci della città si spensero. Avevamo appena causato un blackout!
NDA: ciau cari :) come promesso eccomi qui!
Allora, allora, allora.... Cameron ha finalmente la chiavetta con cui potrà presto riabilitare il nome di Jonathan.... ma quando accadrà? :)
Poi altro piccolo appunto... avete capito per quale motivo ho fatto "allontanare" momentaneamente Kay di scena? È per via dello scambio, se Kay fosse stata lì con loro Jonathan e Cameron come potevano scambiarsi? Ve li immaginate Kay e Jonathan.... beh io no assolutamente... però tranquilli tornerà molto presto!
Comunqueeee il prossimo capitolo inizierà da poco prima il blackout e poi si proseguirà (ok scusate la spiegazione del cavolo, non sono riuscita a formularla meglio XD)
Ciao e alla prossima!
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