cap 20: LADRI AL FAST FOOD

GUNTER'S POV
"Perfetto Gunter, così sei proprio un bel figurino, sai?" esclamò Cameron, pulendomi il soprabito il quale mi avevano costretto d'indossare.

Eravamo all'entrata del fast food dove lavorava Cindy, la donna a cui volevo chiedere di sposarmi.

Dina mi aveva consigliato di provare a parlare di più con lei, per poter capire meglio se le potessi interessare oppure no.
Se mi fossi portato Cameron a seguito, mi avrebbe poi detto se lei mi ritenesse solo un semplice cliente, come tanti altri, oppure un buon partito.

"Io mi sento solo ridicolo. Forza torniamo all'Archivio. Non ho più voglia di stare qui!" dissi.

"Dai, Gunter fai poche storie, forza entriamo! Oggi dove l'hai lasciata la tua solita grinta, l'ha mangiata un gatto?" mi spinse all'interno del locale, sbuffai rumorosamente non ne volevo proprio sapere.

"Ciao, ben arrivati!" ci accolse Cindy con il suo gran sorriso, quello cui ogni volta mi toglieva il fiato e mi faceva imbambolare, non a caso Cameron mi diede una gomitata incitandomi a risponderle.

Dopo di che, prendemmo posto ad un tavolo, quel giorno il locale era piuttosto affollato e oltre le diverse coppie, di fidanzati o di amici, che tranquillamente mangiavano il loro pasto e parlavano amabilmente, il mio sguardo venne catturato da dei ragazzi che sedevano scomposti davanti il bancone del bar.
Che avessero in mente di compiere qualcosa di losco?

"Ehi, Cameron li hai notati?"

"Chi? Cindy? Si è una donna molto bella e se scoprissi che ha un debole per te, andrei immediatamente a comprarle paio d'occhiali da vista, per accertarmi che ci veda bene." scherzó.

"Idiota! Maghetto guarda bene i ragazzi che siedono là davanti. Sembrano nervosi, non hanno quasi mangiato nulla dal piatto che gli è stato servito." gli feci notare.

"Non tutti possiedono lo stomaco di un maiale, Gunter caro."

In quel momento Cindy tornò da noi a prendere l'ordine e mi sembrò non riconoscere il favoloso mago Cameron Black. Solitamente tutti quanti facevano la fila per avere un autografo da lui, ma lei nulla, quasi lo ignoró.

"Io prendo un caffè. Tu Gunter?"

"Io pure!"

"Oggi non prende la torta che tanto le piace, signore?" mi domandò.

"Ma certo, il nostro caro amico la prenderà. Oggi è un po' svalvolato a causa di una brutta giornata lavorativa. Spero che usualmente non si comporti così!" s'intromise il mio amico mettendomi sotto cattiva luce, in tutta risposta gli diedi un calcio sugli stinchi.

"È sempre di poche parole. Ma è un bravo cliente che non ha mai dato fastidio a nessuno." rispose cordialmente con le guance leggermente arrossate e, spostandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio, mi guardò un po' di sbieco, "Bene, ora vado. Vi porto subito l'ordine!"

"Ehi, aspetti!" la fermai, lei si girò e mi regalò un altro stupendo sorriso, "Li conosce per caso quei tipi laggiù?"

"Ehm... sì... cioè non proprio... in realtà sono un po' di settimane che vengono qui quasi tutti i giorni. Perché la stanno infastidendo?" mi rispose.

"No, no affatto. Grazie!"

"Gunter! Un po' di contegno, mi hai fatto male con quel calcio. Sii riconoscente, lo sto facendo per te, caro! E poi poverina, l'hai spiazzata con l'ultima domanda. Se ne aspettava una completamente diversa." mi fece notare il Pallone Gonfiato.

"Non ti sembra che tutto questo sia un po' da gay? Ora ciò che ci manca è che tu mi prenda per mano ed il gioco sarà fatto. E' questa la tua tattica per aiutarmi?" stavo perdendo la pazienza.

"No affatto. Anzi, io sono più che convinto che tu le piaci. Hai visto come ha reagito quando ho parlato di te? E tutti i segni del corpo che ti sta mandando? Gunter hai fatto centro!" esclamò Cameron esaltato.

"Abbassa la voce, idiota!" proprio in quel momento la cameriera tornò appoggiando sul tavolo l'ordine.

"Grazie!" bonfocchiai e su incitamento del maghetto, che pretendeva che le facessi dei complimenti o che provassi a condurre la conversazione, le dissi che il tempo era fantastico.

"Sì, se lei ritiene bella una giornata di pioggia, io, di sicuro, non ho motivo per ribadire!" guardai fuori ed effettivamente la giornata era una delle peggiori.
In quel momento mi sarebbe piaciuto sprofondare per via della figuraccia madornale, digrignai i denti, era tutta colpa di Cameron.

"Ciò che voleva dire, il mio caro amico, è che oggi è la giornata ideale per passare un tranquillo pomeriggio al cinema. Cosa ne dice? Le andrebbe di passare il pomeriggio al cinema con il mio amico Gunter?" aprì bocca quell'imbecille del mio amico.

Io divenni rosso, più di un pomodoro, questa Cameron me l'avrebbe pagata ed una volta fuori da lì lo avrei sistemato per le feste.
Di sicuro non avrei più messo piede in questo locale per colpa sua, Cindy mi guardò, come se volesse una conferma su ciò che Cameron aveva appena affermato, comunque, prima che potesse dirmi una qualsiasi cosa, molto probabilmente sarebbe stato un netto rifiuto, i ragazzi vicino al bancone estrassero delle pistole e prendendo gli sventurati clienti come loro ostaggi, pretesero l'intero incasso.

Delle fragorose urla investirono il locale, facendo esplodere un gran scompiglio tra gli sventurati clienti.

"Mani in alto! Questa è una rapina! Forza qui l'incasso della settimana, sappiamo bene che lo tenete qui nella cassaforte. Per quanto riguarda voi altri, tacete e soprattutto svuotate le vostre tasche ed i portafogli, vogliamo tutto compresi: gioielli, orologi, cellulari... poi mettetevi tutti contro la parete in fondo! FORZA! Muovetevi prima che io decida di far del male a qualcuno." esclamò quello che doveva essere il loro capo.
Gettò due borse: una alle cameriere per l'incasso e l'altro ad uno dei suoi uomini per raccogliere i nostri beni; mentre il ragazzo più massiccio ci teneva di mira con la revolver, osservando attentamente ogni nostra mossa.

"Gunter, dobbiamo fare qualcosa. Ti ricordi il numero che facciamo di solito nel nostro show?" bisbigliò.

"Quale? Ne abbiamo fatti tanti. Sii più specifico, Maghetto!"

"Hai perfettamente ragione. Io parlavo del 'Moltiplicatore'. È un ottimo numero ed è facile da fare."

"Okay. Cerca di distrarli con questo numero, in ogni caso non credo che ci cascheranno. Non sono stupidi e tieni conto che potrebbero sapere che tu sei un'illusionista." sussurrai a mia volta.

"Ma non possiamo non fare nulla, Gunter."

"Va bene, va bene, Cameron. Tu donna cerca di starmi sempre vicino: farò nero chiunque cercherà di sfiorarti. Cerchiamo un qualcosa di più efficace per poterli fermare." suggerii.

I miei amici cercarono di replicare ma i rapinatori ci ordinarono di alzarci ed incamminarci verso la parte opposta della stanza.

"Gunter hai dei contanti?" mi domandò Cameron.

"Certo, non molti. Se capiranno che stai facendo loro un trucco sarai fottuto, Maghetto."

"Come sempre sei un buon incoraggiatore, Gunter." mi rispose sarcastico.
Cercò, quindi, di prendere il mio portafogli, purtroppo non ci riuscì, dato che un ladro lo spinse contro la parete, a parere suo stavamo facendo troppo casino.
A causa di quel gesto non potei aiutare Cameron perché si ritrovò abbastanza lontano, tanto che il passaggio del portafoglio sarebbe stato intercettato dai malviventi, in più venni costretto da loro a tenere le mani ben alzate.

"Lo prendo io. Tasca destra o sinistra?" s'intromise Cindy, avvicinandosi il più possibile a me, le risposi che era nel taschino destro.
Sentii, a questo punto, la sua mano scendere furtiva nella mia tasca posteriore e prendere ciò che Cameron cercava: i soldi.

Pian piano riuscì ad avvicinarsi a Cam e non appena ci fu il passaggio, lui interruppe tutti i malviventi che con uno scatto fulmineo puntarono le armi contro lui.

"Un altro passo e ti spariamo." esclamarono minacciosi.

"Amici, tranquilli! Sto cercando di aiutarvi. Perché accontentarsi dell'incasso di questo fast food quando potreste avere qualcuno che potrebbe procurarsi tutti i soldi che vorreste con un semplice scocco di dita?" si fece avanti Cameron, sprezzante del pericolo.

Con un gesto rapidissimo, fece apparire in una mano un pezzo da dieci, ci soffiò sopra e accanto alla banconota se ne aggiunse un'altra di un importo maggiore al precedente e continuò così finché non ebbe la mano completamente piena.

"Ci sta imbrogliando. È un mago, è Cameron Black, abbiamo visto un sacco dei suoi numeri." esclamò uno.

"È vero, è lui! Magari, se l'occasione fosse stata diversa ti avremmo chiesto l'autografo. Siamo tuoi fan." disse l'altro.

"Merda ragazzi! Non distraiamoci, è arrivata la polizia. Forza svelti!" li incitò il loro capo.

"Forte, mi conoscete, che bello!" Cameron si esaltò.

"Ehi, Pallone Gonfiato non è il momento adatto per farsi idolatrare." gli dissi a denti stretti.

"Comunque se volete i soldi lasciate liberi tutti quanti e prendete me. Volevo fare il ladro già da moltissimo tempo e seguire l'orma di mio padre. Oh giusto... voi questo non lo sapete, ma il favolosissimo Sebastian Black aiutava molti criminali durante le loro rapine. Io potrei fare la stessa cosa e aiutare voi!" propose Cameron.

"Zitto! Dannazione siamo circondati. Uccidiamo tutti?" domandò il malvivente più ingenuo del gruppo.

"Pezzente, ma non hai capito ancora nulla? Se noi li uccidessimo tutti ora, finiremmo dritti, dritti dietro le sbarre. Li terremmo in ostaggio e li useremmo come merce di scambio. Però questo bugiardo mi piace, chissà se si meriterà di entrare a far parte del nostro gruppo."

Quello era il momento adatto, erano tutti molto distratti sia per via di Cameron che per la polizia, mi allontanai senza che loro se ne accorgessero e riuscii a prendere un estintore.
Cindy, invece, senza dare nell'occhio, si allontanò e sparì pure dalla mia vista, mi chiesi se dovessi iniziare a preoccuparmi per lei, tuttavia mi resi conto che i ladri non si erano minimamente accorti della sua assenza, quindi riuscii a rimanere tranquillo.

Loro mi stavano dando le spalle, quindi, quello era di sicuro il momento perfetto per attaccarli. Mi feci sempre più vicino e colpii con forza uno di loro alla testa, cadde a terra svenuto.

"Mossa sbagliata. Che cosa credi di fare? L'eroe?" ora gli altri due puntarono verso di me le loro armi e mi obbligarono ad alzare le mani.

Sorrisi soddisfatto perché era proprio quello l'effetto che sperai di ottenere, io avevo fatto da diversivo, non a caso Cameron afferrò un altro per le spalle e lo tenne ben fermo al suolo mettendosi a cavalcioni sopra di lui per evitare che si ribellasse.

A quel punto, la donna, la quale amavo, tornò in sala, da noi, sferrando un pesante fendente all'ultimo uomo rimasto ancora in piedi, aiutandosi con una padella.
Lui, come tutti gli altri suoi amici, si accasció a terra facendo compagnia ai suoi amichetti, infine terminammo il lavoretto legandoli ben, bene proprio come dei salami.

"Bella mossa, Zuccherino. Te l'ho detto che sei la donna dei miei sogni? Hai delle palle grandi così!" esclamai contento per l'ottimo risultato ottenuto e l'abbracciai di trasporto.

"Grazie! A che ora mi passerai a prendere stasera?" mi domandò lasciandomi di stucco, non potevo crederci... le piacevo, le piacevo seriamente.
Magari se le avessi chiesto la mano, come pensai di fare inizialmente, forse mi avrebbe detto sì.

Sul mio viso si dipinse un gran bel sorriso da ebete e a stento riuscii a risponderle.
Bonfocchiai qualcosa di incomprensibile.

Mi sembrò di essere finito in un sogno: in pochissimo tempo ero diventato un eroe e, soprattutto, ero riuscito a conquistare la donna per cui avevo perso la testa.
Tutto ciò che mi riportò sul mondo reale, furono gli applausi di riconoscenza della gente intorno a noi e dalla porta che si apriva per far entrare la polizia e Kay.

"Bel lavoro, Squadra Magica. Non mi sarei mai aspettata una grinta del genere da parte vostra. Attenti a non soffiarmi il lavoro adesso che sono stata nuovamente riammessa." ci salutò Kay ammirata.






Ciau a tutti! Allora inizio col ringraziare tutti, ma proprio tutti, tutti, quindi grazie mille di ♡ grazie per le 964 visualizzuazioni e soprattutto per i 172 voti ♡♡
Allora questo capitolino è si certo molto piatto, ma vi assicuro che i prossimi non lo saranno affatto e aggiungo che Cindy non sarà un personaggio molto ricorrente e fondamentale della storia ma mi dispiaceva lasciare Gunter da solo senza nessuno...
Quindi che ne pensate? Spero proprio che il capitolo vi sia piaciuto.
Ciau e grazie ancora ♡

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