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DadaNin



LANDO NORRIS


Quando ho messo piede in Australia credevo che correre non fosse la più geniale delle idee ma non ero decisamente pronto a tutto quello che sarebbe successo.

Però potevo intuirlo che la catastrofe era vicina. Perché? Sebastian Vettel aveva tirato un pugno dritto in faccia al George Russel appena quest'ultimo aveva messo piede nel paddock. E se Sebastian tira un pugno a qualcuno la situazione era davvero grave. Penso lo avrebbe ucciso se non fossero intervenuti Charles e Daniel per tener fermo il tedesco e Alex non avesse portato via il pilota della Williams.

Ora la situazione stava degenerando ancora più del previsto. Lewis aveva fatto dichiarazioni pesanti creando un'aria tesa. Nessuno lo diceva ma eravamo tutti d'accordo con lui. 

"Ti ha tradita!" sento urlare dietro di me. Mi giro e mi ritrovo Seb che urla nella direzione di una ragazza dai capelli celesti chiusi un una coda e con un cappellino nero a coprirli. Sapevamo tutti chi fosse. Zaira Locatelli era una delle persone più conosciute del paddock. Suo padre, e suo nonno prima di lui, erano meccanici per la scuderia Ferrari e sua madre era il braccio destro di Mattia Binotto. La ragazza era praticamente cresciuta sui circuiti ed era diventata fotografa ufficiale ancora prima di essere maggiorenne. Sapevo poco di lei, aveva la mia età ed usciva con George e tutte le ragazze la chiamavano principessina, anche se della principessa aveva poco, perché era sempre con qualche pilota o qualche meccanico. 

Persino Kimi stravedeva per lei. 

Pronuncia una frase in italiano mentre il quattro volte campione del mondo sbuffa.

"Lando" mi richiama Carlos, facendomi distogliere l'attenzione da quel bisticcio. 

"Che succede?" 

"Abbiamo un problema" mi risponde nervoso. Se Carlos Sainz Jr era nervoso allora avevamo un problema di dimensioni immense. "Dobbiamo andare al box. Subito".


"Uno dei giornalisti è positivo al coronavirus" afferma il nostro team principal facendomi gelare sul posto. Non era possibile. "Come ha intenzione di procedere la FIA?" chiede qualcuno che in quel momento non seppi identificare. 

"Quarantena in isolamento. Ancora non so dove vi manderanno e con chi ragazzi" ci spiega ancora "Per ora state qui" afferma per poi sparire. 

Il team sparisce in fretta mentre io rimango inchiodato alla sedia. Cosa diavolo voleva dire quarantena in isolamento? Io lo sapevo che dovevo fingermi malato per questa fotuttissima gara! 

"LANDO!" le urla dello spagnolo seduto accanto a me mi risvegliano facendomi cadere dalla sedia e, nel tentativo di non finire per terra, rovesciando l'intero tavolo con i progetti e le telemetrie. Indovinate dove è finita tutta quella roba? Esatto, addosso a me. "vaffanculo a te, vaffanculo ai tuoi antenati, ai tuoi discendenti e alla tua mucca!" esclamo in preda una crisi di nervi. Carlos mi guarda scioccato senza sapere esattamente cosa rispondermi mentre Alex Albon appare nel nostro box. 

"Ragazzi, hanno preso una decisione".

Impreco nuovamente mentre mi alzo e Carlos sparisce a recuperare i nostri zaini. 

"Come c'è finita una matita nella mia scarpa?" chiedo sconsolato. Il pilota Red Bull ride mentre io scuoto la testa. Solo a me queste cose, solo a me. Lo spagnolo torna e insieme cominciamo a camminare verso l'uscita del circuito. 

"George ha fatto una mega stronzata Lan" mi dice il mio amico tailandese. 

"Per prendersi un pungo da Seb deve averla fatta davvero grossa" si inserisce Carlos. "Ha cornificato Zaira con la PR di Daniel". 

Signora e signori ho un amico deficiente. Quando arriviamo all'entrata siamo gli ultimi e non c'è quasi più nessuno. 

"Bene ora che bimbo, latte e chili sono qui possiamo sapere dove stracazzo andiamo?" chiede Max palesemente irritato mentre Daniel gli mette una mano sulla spalla per tenerlo calmo. "Verstappen sei una piaga" borbotta Bottas vicino a Sebastian ed ad una signora anziana con dei candidi capelli bianchi e degli occhi azzurrissimi. 

"Bene" prende parola proprio la signora con un fortissimo accento tedesco. "sono Elvira Keller e voi verrete con me" spiega con tono duro. Mi guardo intorno e noto i capelli celesti di Zaira spuntare da dietro le spalle di Charles. 

"Dove?" chiede una minuta ragazza dai capelli biondi e gli occhi verdi con una maglia della Renault addosso. Ti prego fa che non sia la PR di Daniel perché potremmo avere grossi problemi. 

"In una scuola qui vicino al circuito" 

"In una scuola?!" urla Lewis in coro con la ragazza bionda. 

"Si, dovremo arrangiarci quindi dovremo fare i turni per cucinare, pulire e tutto il resto" continua la signora Elvira. 

"COSA?!" urla in sei volte campione del mondo. "Lei non la sta dicendo sul serio. No, no, questo non può star passando a me. Nono Lewis, calma, è solo un brutto sogno. Ora apri gli occhi e sei a casa tua con i tuoi cuccioli". Guardo il mio connazionale come se fosse pazzo e, quando apre gli occhi e si rende conto che non è un incubo va la cosa più logica da fare. Sviene. 

"Bene qualcuno carichi la principessa e andiamo" 

"No, aspetta sciura. Lei viene con noi?" chiede inorridita Zaira uscendo dalle spalle di Leclerc. 

"Si mia piccola Zazzi. Qualche problema?" 

"Vacca logia impestada! Perché tutte a me. Lo sapevo che dovevo stare a casa mia" borbotta in una lingua che non penso sia nemmeno italiano. 

"Qualche problema bambina?" la prende in giro la bionda. "va da via il cu! Tu e quella testa di cazzo di Russell".

Alzo la mano come quando andavo a scuola.

"Dimmi" 

"Facciamo scorta di latte". 





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partecipanti & ordine

1. DadaNin

2. lucreziasstories

3. elektra_heart

4. artvworld

5. Sunshine295


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