Atto 6. Fifty shades of Pain
Dolore. Solo dolore.
In quel momento non riuscivo a provare altro all'infuori del dolore, non puoi dirlo di averlo veramente provato finché non ti prendono a frustate.
Lui, l'uomo del primo giorno, accese la musica per coprire le mie urla e per "restare a tempo".
Appunto a ritmo di musica, erano 3 tempi mi frustava, era musica classica e finché non ne avrete ascoltata una come questa.. Non capirete mai, neanche un minimo del dolore che stavo provando.
1..2..3..4..5..6 e si ricomincia, 1..2..3..4..5..6 ancora una volta! 1..2..3..4..5..6 e così via..
Le mie urla di dolore erano miste a gemiti, non c'è la facevo più. Con essi riuscivo a trasmettere tutto il dolore che provavo, non ci auguro di sentirli.
E ad un certo punto, smette di frustarmi e spegne la musica.
Prende una siringa piena di un liquido bluastro... E stranamente non me la infilò nel braccio, ma me ne spruzzò un poco sul occhio sinistro... Quel liquido, non so cosa fosse... Ma riuscì a farmi un dolore osceno, vedevo sfocato, sentivo un bruciore all'occhio e provavo troppo dolore.. Un nuovo tipo di dolore.. Avevo paura.. Di cosa? Non lo so effettivamente.. Ma avevo paura.
Senza nemmeno accorgermene, ho lanciato un grido osceno... L'ho capito dalla faccia del mio torturatore, si è tappato le orecchie e ha imprecato..
In quel momento è entrata di corsa Alice sconvolta... Riuscivo a percepire la rabbia anche da mezzo rincoglionito, tsk.. Povero uomo.
Corse da me e cominciò a guardare le ferite, nel mentre continuava a chiedermi se stavo bene... Non stavo bene cazzo. Riuscì ad accennarle un sorriso, dovevo sopportare quel dolore.. Lei è la mia unica chance.. Per vivere ancora una volta...
Prese la chiave e mi liberò dalle catene, ah emm.. Piccolo dettaglio ero incatenato al muro senza maglietta, non cambia molto no? Dicevamo!
Lei mi porto in infermeria, e cominciò con i vari disinfettanti,creme,bende, ecc.. Mioddio sa fare tutto quella ragazza.
-sei magrolino eppure resisti molto, mi sorprendi..-
"Ehi girl,What did you experct?"
-che scemo... Mi hai fatto spaventare sai?! Non permetterò che ti facciamo più del male..-
Fini di bendarmi e mi riporto nella mia cella di vetro, e dopo svariati antidolorifici finalmente potei sdraiarmi sul letto..
Era molto tardi.. Chissà quanto tempo ero stato in quella stanza... La schiena andava meglio, dio santifichi gli antidolorifici... Anche oggi lei mi ha salvato, mi chiedo perché si impegni così tanto.. Dopo domani ci sarà la "grande fuga".. Quindi devo assolutamente riprendermi..!!
Cosi..Forse per gli antibiotici o per la stanchezza... Mi addormentai su quel "comodo" letto..
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