Capitolo 9

-Oh, Light!-

Misa gli gettò le braccia al collo.

-Era tanto che aspettavo una tua chiamata ed ora...-

-Ed ora vieni in camera mia.-

-Eh?-

Il volume della voce di Light era misurato perché nessuno oltre a Misa e Rem lo sentisse.

-Dobbiamo parlare.-

Entrata in casa, Sayu li accolse:

-Fratellone! Finalmente è tornata Misa! Possiamo scattarci una foto insieme? Le mie amiche non credono che tu stia con mio fratello...-

-Sayu, non mi pare il caso.-

Intervenne Sachiko.

-Misa vorrà la sua privacy, non ti pare?-

-Grazie, mamma. Misa non cena qui, stiamo un attimo di sopra.-

-Ma davvero?-

Commentò la ragazzina.

-Che farete?-

-Sayu!-

Misa ridacchiò e seguì Light. Non aveva di certo quello per la testa...

-Rem.-

-Light. Ce l'ho fatta. Ho trovato un degno erede.-

-Ottimo. Ci siamo. Possiamo davvero ribaltare la situazione...-

-Light, non capisco: mi avevi detto che eravamo nei guai per via di questa Vera ed io non...-

-Misa. Devo chiederti un favore. Devi rinunciare alla proprietà sul tuo Death Note.-

-Eh?!-

Rem sembrò colpita di quella situazione come la ragazza.

-Ma come sarebbe a dire, Light? Proprio ora che la polizia ha smesso di sospettare di me?-

-Ti devi fidare di me, Misa. Daremo il tuo quaderno a questo erede e sarà lui a finire dietro le sbarre.-

-Ma Light, io...-

-So di dovervi una spiegazione. Ad entrambe.-

Disse Light dando loro le spalle. Ryuk non era sicuro di cosa stesse succedendo, ma era un imprevisto e lo divertiva molto.

-E quindi mi limiterò a dire che ho fatto un passo falso.-

-Tu? Un passo falso? Non ci credo! Tu sei perfetto!-

-E invece è così. Ho sottovalutato Vera ed ho pensato che minacciarla sarebbe stato abbastanza, ma... A quanto pare, non attacca con lei. Ed ora sono costretto a giocare a carte scoperte.-

-In che senso?-

-Fammi capire: ti sei fatto scoprire?-

-Lei sa che sono Kira. Gliel'ho dovuto dire.-

-Ma come, Light? A noi avevi detto che Vera era solo un'esca ignara, eppure...-

-Lo so. Ho trascurato la parte più importante di questo piano, cioè la sua reazione. Invece di frignare e fare quello che le ho ordinato, è andata da L ed ora fa parte della squadra investigativa.-

-Non avrà mica fatto il tuo nome?-

-No. Il che mi stranisce, ma al tempo stesso mi dà un grande vantaggio. Qui entri in gioco tu.-

-E devo rinunciare alla proprietà... Perché?-

-Rem. Credo che tu abbia capito, o no?-

-Sì. Light ha ragione. La cosa migliore per te sarebbe rinunciare ora.-

-Rem! Ma ti ci metti pure tu!-

-Misa: riflettici. Ora che ho sotto osservazione il secondo Kira, dobbiamo dare il quaderno al primo e farli mettere entrambi dietro le sbarre. Così L abbasserà la guardia.-

-E tu uscirai dal quadro.-

-Io non voglio dimenticare tutto, Light! Ti avevo promesso che ti sarei stata utile, ma ora mi stai chiedendo di diventare inutile?-

-Tu continuerai ad amarmi: questo non cambierà, con o senza Death Note. E lo stiamo facendo per un mondo migliore. Ricordatelo.-

Misa cercò le parole.

-Sì, però...-

-Tu devi uscire dal quadro completamente. Tanto, quando arresteranno il mio erede, ci sarà il quaderno. Ed in un modo o nell'atro, ti faremo tornare i ricordi.-

-Misa: ascolta Light.-

La ragazza guardò Rem, poi Ryuk ed infine Light. E sospirò.

-D'accordo. Se è questo che devo fare, lo farò. Ma prima... Come intendi uccidere L se Rem resterà con questo finto Kira ed io perderò gli occhi dello Shinigami?-

Light ridacchiò.

-Ci vuole tempo per quello. Intanto, devo incastrare Vera. Con la nostra nuova regoletta...






La regola dei 13 giorni.-





-Watari.-

-Sì, ho fatto come mi hai chiesto. Ho installato telecamere in casa Almen.-

-Puoi metterle su schermo?-

-Subito.-

L stava mangiando una torta al cioccolato con i piedi arpionati al tavolino di vetro dell'albergo. Era tardi e se n'erano andati tutti a casa, finalmente, dopo un periodo di totale chiusura. Era stato L stesso ad insistere. Voleva controllare le riprese in casa di Vera da solo. La ragazza non gliela contava giusta...

-Fatto.-

-Grazie.-

Vera stava seduta al tavolo della cucina e rimuginava, con un piatto di riso davanti.

-Ora che sono nella Task Force, devo trovare un modo di far sospettare Light più di me.-

L analizzò la situazione ed era esattamente come aveva calcolato: non si era accorta delle telecamere, come la prima volta, ed avrebbe parlato sinceramente. Per la pressione, finì il suo pezzo di torta.

-Ancora.-

Disse a Watari senza staccare gli occhi dallo schermo, porgendogli il piattino. Questi ubbidì ed andò a tagliare un'altra fetta.

-E quindi, mi tocca valutare tutte le mosse che ha fatto Kira finora. Se io fossi Light, cosa farei?-

Era andata dritta al punto. Come con Mitsuru. Vera era convinta che Light fosse Kira e non sembrava nemmeno avere altri indiziati.

"Che sappia qualcosa che non può dirci oppure sta cercando di sviare le indagini?"

-Light è Kira ed il secondo Kira ha poteri più grandi, perché ha bisogno solo del volto per uccidere. Il messaggio inviato dalla polizia in diretta intimava il secondo Kira ad arrendersi e dire il nome del primo, ma siccome Light è ancora in libertà... Quindi si sono incontrati. Ed L non si è fatto vedere in TV... Che Ryuga sia davvero L, oppure è solo un sostituto?-

-È davvero sveglia. Non al livello di Light, però...-

Watari annuì e si astenne da fare altri commenti.

-Devo trovare un piano... Come faccio a far sospettare la Task Force di lui? Non posso dirlo così, a cuor leggero. Light troverebbe senz'altro il modo di rigirare la situazione dalla sua parte. Sa essere dannatamente persuasivo!-

Commentò la ragazza strizzando un tovagliolo con rabbia. L aveva finito la seconda fetta e senza chiedere altro, il maggiordomo gliene prese un'altra.

-Dovrei dirlo a Ryuga in separata sede? Dopotutto, anche se fosse solo una figura rappresentativa di L, saranno in contatto per questo motivo. Ma posso fidarmi di lui? Sta sempre appiccicato a Light, è possibile che sia già riuscito a convincerlo della sua innocenza. Se qualcuno che si autoproclama come L mi avvicinasse, proverei senz'altro a farmelo amico... Come ho fatto con Matsui.-

Vera sorrise.

-Non era L, ma era simpatico... Dovremmo davvero diventare amici...-

L bloccò il suo boccone a mezz'aria.

-Ho già un piano.-

-Perdonami?-

-Se le cose vanno male. Ho già un piano B. Ma il piano A è incerto.-

E mise il boccone in bocca. Watari non chiese nulla.

-E se provassi a cercare di portare il sovrintendente dalla mia parte? No, Vera, è suo padre! Figurati se sospetta del figlio...-

Vera sospirò, rassegnata. Prese una foto sul comodino.

-Zooma.-

Watari obbedì. Era la foto di Vera e Yuri, vicine, contente.

-Non importa cosa penserò. Light prevederà tutto e formulerà un piano migliore del mio. Non sarò mai sveglia quanto lui...-

E poggiò la fronte sul vetro della cornice, piangendo. L poggiò il piatto vuoto e tenne la forchetta in bocca.

"Possibile mi che non riesca a capire se è innocente o meno? Non posso escluderla... Tutto ciò che ha detto ora è perfettamente in linea con la mia teoria. Non voglio che lei sia Kira... Ma non ho altra scelta che vederla privatamente e farle quelle domande per dissipare ogni dubbio."

-Watari. So cosa stai pensando.-

-Allora perché non lo stai pensando pure tu?-

-Lo sai il perché.-

Silenzio.

-Sia lei che Light avrebbe potuto uccidere Yuri.-

-Ma non puoi negare che Vera e Yuri fossero più lega...-

-Light e Yuri erano fidanzati. Altro da aggiungere?-

Watari non replicò. Ultimamente, L era piuttosto irascibile. Questo caso si era rivelato molto più arduo del previsto, il che lo stimolava, ma al contempo li rendeva furioso. Tutto ciò sommato al fatto che alcuni dei suoi conoscenti erano morti e gli altri erano in pericolo... Forse era la prima volta che si trovava così diviso tra due sospettati.

-Sta andando a dormire.-

Watari chinò il capo ed anche lui andò a coricarsi.







-AAAAH!-

Vera si mise seduta di scatto, sudata. Si era appena svegliata da un incubo. Quell'urlo colse L di sorpresa. Aveva smesso di controllarla qualche minuto prima, convinto che si fosse davvero addormentata, e si era messo qualche macaron nel piatto.

-Quel Ryuk... Continuerò ad avere incubi. Sono tre giorni ormai...-

Il detective si girò per assicurarsi che Watari non si fosse svegliato e si risedette con un balzo, addentando un macaron all'amarena. Vera si alzò ed andò a sciacquarsi la faccia per poi tornare a letto.

"E adesso Ryuk chi è?"






-Ho fatto tutte le ricerche che mi avevi chiesto, L.-

La mattina seguente, appena L aveva riferito cos'era successo la notte, aveva ordinato a Watari di fare delle ricerche su Vera.

-Risulta Vera Almen all'anagrafe.-

-Ma?-

Watari guardò il detective.

-Ma suo padre, di cognome, faceva Almond.-

L smise di girare il cucchiaino nel caffè ed alzò gli occhi verso il suo tutore.

-Come, prego?-

-Il suo vero cognome non è Almen, ma Almond.-

Il detective rimase immobile per esattamente trentadue secondi, poi tornò a guardare dritto davanti a sé.

"Si è presentata con un nome falso... A noi come a Light..."

-Sospetta della polizia. E soprattutto di Light. Ed è per questo che non ha dato un nome vero.-

-Quindi...-

-20%.-

-Mh.-

-Devo assolutamente parlarle in privato.-

-Ha cambiato il suo nome all'anagrafe e tu vuoi parlarle in privato?-

-Non sono un idiota, Watari. Non riuscirà a gabbarmi così facilmente. La farò parlare, non ti preoccupare...-

-Io non ci posso essere?-

-No. Vorrà stare da sola con me. E si assicurerà della cosa. E poi... Anch'io voglio sapere come reagisce di fronte ad L.-

-Quindi oggi non chiamo nessuno?-

-No. Il nostro deve essere un testa a testa. Ma sarà più un testa o croce...-

E bevve un sorso di caffé.

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