Capitolo 4
Vera cercò il suo portafoglio nella borsa, ma Light la fermò:
-Lascia. Offro io.-
-Sicuro? Perché ho...-
-Non dire sciocchezze! Sono stato io ad invitarti e pago io.-
-Oh... Grazie mille...-
Disse la ragazza arrossendo. I due camminarono con i loro gelati in mano.
-Allora, dimmi: tu e Yuri siete amiche da tanto?-
-No, no... Da quest'anno. Non avevo amiche all'Università prima di parlare con lei.-
-E quindi ci tieni a lei?-
-A volte mi innervosisce come stia sempre a parlare, le persone estroverse mi danno sui nervi... Però sì. Le voglio molto bene in fondo.-
"Quindi farebbe di tutto per lei. Interessante... Una ragazzina orfana di padre con un'unica amica. Sarà spassoso! Ryuk: è questo quello in cui speravi?"
Lo Shinigami stava ridendo dietro di lui.
-Parlami di te, ora! Quanti siete in famiglia?-
-Quattro. Io, mia sorella Sayu, mio padre Soichiro e mia madre Sachiko.-
-Quanta confidenza! E se io fossi Kira? Dirmi tutte queste informazioni sarebbe rischioso, non trovi?-
Light rimase leggermente perplesso da tutta quella schiettezza, ma poi rise.
-Sono sicuro che una come te non può essere Kira. Una ragazza così carina... E poi, con i tuoi genitori, devi avere un senso innato della giustizia.-
Vera arrossì ancora di più ed annegò l'imbarazzo nel gelato.
-Perché? Tu, invece? Tuo padre è il capo della polizia...-
-Tsk, no. Il capo della polizia è L.-
-Ah, ecco, mi chiedevo. Anche a te si è presentato un tizio dicendo di essere L?-
-Già.-
-Ed era un sostituto, vero?-
-Indubbiamente. Ho conosciuto il vero L.-
-Davvero?-
-Mi è stato concesso di partecipare alle indagini su Kira.-
-Ma non mi dire! Sei coraggiosissimo!-
-Ahahah! Beh, finché si tratta di stare dalla parte della giustizia...-
"Menomale, questa crede a tutto quello che le dico... Le donne sono facili da manipolare. Bastano due complimenti e diventano subito morbide come il burro."
-E quindi di questo secondo Kira?-
Light si fermò.
-Come?-
-Perché è ovviamente una persona diversa dal Kira originale. Ha ucciso poliziotti che non c'entravano nulla e giornalisti. Semmai fosse stato il vero Kira, avrebbe scelto, che so, qualche criminale minore. Povero Ukita... Lui e mia madre andavano tanto d'accordo.-
"Sono davvero fortunato che sia una credulona! Questa sa troppo ed è anche sveglia. Ma tanto... Ce l'ho sotto scacco."
-Tua madre, invece? Come sta?-
"Non sa che mia madre è morta. Se fosse davvero Kira, dargli troppe informazioni su di me potrebbe giocare a mio sfavore. Già è tanto che non sa il mio nome."
-Non c'è male... Lei ed un suo collega stanno lavorando ad un caso su un evasore fiscale che è scomparso dal Kanto da un po'. Si sono diretti ad Ehime.-
-E quindi ora sei da sola?-
Vera morse il suo cono.
-Già.-
-Mi ricordo del caso dell'anno scorso... È stato davvero difficile risolverlo.-
-Mh?-
-Oh. Non te l'avevo accennato prima?-
I due erano fermi al semaforo rosso.
-Ho aiutato la polizia l'anno scorso! Con quel caso dell'evasore fiscale...-
-Ah! Ma dai! Avevo letto che un giovane aveva aiutato le indagini, ma non avrei mai immaginato che fossi tu!-
-Hanno fatto tutto loro... Io ho dato solo una mano.-
-Ti riesce davvero bene la parte dell'umile, eh, Light?-
Gli disse Ryuk, senza aspettarsi nessuna risposta.
"Ma allora se ha già aiutato la polizia, vuol dire che l'hanno davvero accettato nella Task Force! Ho tuttto quello che volevo sapere: Light non può essere Kira."
-Wow. Guarda che ora si è fatta a forza di parlare! Devo andare, o si chiederanno dove sono finito.-
Il semaforo passò al verde.
-Io vado di qua. Grazie per questa chiacchierata e a domani a scuola...-
-Non so se verrò, ma spero di sì!-
E salutò, attraversando la strada. Vera si sistemò una ciocca dietro l'orecchio e sorrise al vuoto.
Giorni dopo, mentre Light stava andando verso la camera d'albergo di Ryuzaki, Ryuk gli chiese, beffardo:
-Quella ragazza sembra essere un problema, eh, Light? Non te la sarai mica scordata?-
Controllando che non ci fosse gente in giro, Light rispose:
-No, Ryuk. È perfetta. Farò ricadere la colpa su di lei ed un'altra persona. Così L non potrà che fidarsi di me... E quando vedrà Misa per la prima volta, sarà game over.-
-E come conti convincerla ad uccidere con il Death Note? Ti ricordo che se lo lasci a qualcuno, ne perderai i ricordi...-
-Sai... Voi Shinigami non avete nessun legame tra di voi e quindi non potete capire, ma... Gli esseri umani sono in costante bisogno di affetto ed altre effusioni amorose totalmente prive di senso.-
-Sai che barba...-
-E invece gioca a nostro vantaggio. Perché posso fare esattamente come ho fatto con Raye Penber. So qual è la persona che più le sta a cuore...-
Digitò il numero di Yuri con un sorriso stampato sul volto.
-E la tengo sotto scacco.-
-Chi potrebbe essere mai il secondo Kira?-
Pensava Ryuzaki a voce alta. Watari stava al computer a trascrivere su un disco di riserva tutte le informazioni relative al caso. L gli aveva ordinato di tenerne due: uno accessibile alla Task Force che doveva essere immediatamente eliminata in caso in cui Kira fosse davvero nella polizia ed una accessibile solo a loro due, di riserva, che sarebbe poi passata alla Wammy's house in caso in cui morissero o avessero bisogno di una mano. La porta si aprì e Mitsuru entrò, buttando il suo giacchetto su un divano.
-'Giorno, Ryuzaki. Watari.-
Watari fece un cenno veloce chiudendo la finestra dove stava lavorando. L non rispose nemmeno: stava sdraiato sottosopra, con la testa sul pavimento e le gambe sull'altro divano. Mitsuru guardò Ryuzaki con una smorfia.
-Ho detto buongiorno, Ryuzaki.-
L lo guardò senza muoversi.
-Ah. Mitsuru. Non ti avevo sentito entrare.-
-Non mi dire... Che stai facendo? Pensavo che dovessi stare seduto come una rana per essere più intelligente...-
Ryuzaki gli lanciò un'occhiataccia.
-Sto scherzando...-
-Non capisco gli scherzi.-
-Si era capito.-
L si raddrizzò e si sedette.
-È inutile che io venga qui a fare rapporto se mi ignori.-
-Scusa. Parla pure.-
-Light se la fa con tre ragazze.-
Watari tossì, cercando di non farsi sentire.
-Totalmente comprensibile, visto il suo ascendente con le donne.-
Mitsuru poggiò il suo blocco per gli appunti sul tavolo.
-Grazie.-
Disse Ryuzaki prima di raccoglierlo mentre il poliziotto si rimetteva il cappotto ed usciva.
-Guarda, guarda... Con Misa Misa... Light ha proprio occhio, non c'è che dire...-
Watari aveva sentito più volte quel nome dalla bocca di L. Era una modella che ultimamente spopolava sulle riviste che si leggeva lui.
-Kiyomi Takada e...-
Ci fu una pausa.
-Watari. Sta uscendo anche con Vera Almen.-
-Questo che c'entra?-
Ryuzaki poggiò il block notes e si mise a riflettere sbocconcellando un croissant.
-Un po' strano che il mio sospettato si avvicini ad un'altra dei sospettati... Non trovi? In più... Light è nella Task Force e sa benissimo chi è Vera. Mi chiedo se sappia anche della madre... Non c'era quando hai portato il giornale.-
Watari non fece commenti.
-Curioso... Forse sarà meglio mettere qualcuno anche alle costole di Vera. Oppure delle telecamere in casa sua di nuovo.-
Yuri si sedette e abbracciò la sua amica d'impulso.
-Grazie, grazie, grazie!-
-Ehm... Non che mi dispiacciano gli abbracci, ma... Perché?-
-Hai parlato con Light! E mi ha chiamata ieri, dicendo che vuole avere un altro appuntamento! Sei stata grande, grazie da morire!-
-Eheh... Figurati, a che servono le amiche, sennò?-
Vera non aveva mai visto Yuri così contenta, ma non poté impedirsi di sentirsi un po' delusa. Light aveva deciso di uscire di nuovo con la sua compagna? Per un momento, aveva davvero pensato di interessargli... Pazienza... Buttò l'occhio ai banchi davanti dove stava seduto il castano e sospirò, prima che cominciasse la lezione.
E invece era arrivato un messaggio.
"Ho avuto il tuo numero da Yuri. Vediamoci il 3 ad Aoyama, alle 16. C'è un locale chiamato Note Blue. Aspettami, se non mi vedi.
Light Yagami"
Vera l'aveva salvato Tsuki Yagami ed ora camminava con la testa per aria rileggendo il messaggio per la quinta volta. Erano solo le 15:45, ma già si trovava davanti al locale. Era impaziente.
-Ma prima chiede di uscire a Yuri e poi a me... Certo che è strano. E poi: non aveva detto che ora stava con Takada e non ne voleva più sapere? Questo Light... È un po' sospetto che abbia chiesto a noi due di uscire. Forse si vuole solo fare un'idea di chi di noi due sia meglio! Sto qui a pensare a voce alta a tutto questo mentre lui...-
Si sentì improvvisamente afferrare da dietro ed una mano le bloccò la bocca. Si ritrovò trascinata in un vicolo stretto e buio, lontano dagli occhi della folla. Il suo cuore, invece che accellerare, sembrò fermarsi. Sentì una risatina inquietante e furba che le gelò il sangue nelle vene.
"Ma questa voce... No, non può essere."
-Salve, Vera Almen. Non ci saranno bisogno di giri di parole, perché io sono Kira.-
Il mondo si fermò.
"Light... Yagami... È Kira. Avevo ragione. Non ci posso credere."
-So che sei sveglia abbastanza da riconoscere una voce che senti tutti i giorni a scuola, quindi non ti è difficile identificarmi, o sbaglio?-
Vera si sentì in dovere di scuotere il capo leggermente, ma non riuscì a muoversi.
-Ascolta... Io uccido e punisco i malvagi grazie ad uno strumento chiamato Death Note. Mi serve il nome di una persona e scriverlo la farà morire.-
"Perché me lo sta dicendo? Cosa vuole da me?"
-Tienilo bene a mente per quando i poliziotti ti interrogheranno. Ora: ti potresti chiedere come so con certezza che ubbidirai ai miei ordini: mettiamola così: se scopro che non li stai seguendo, ti uccido.-
"Solo... Il nome di una persona? Sono fregata..."
-Ti dimostrerò che sono Kira uccidendo una persona. Qui ed ora. E chi meglio della tua migliore amica?-
Vera, sentito questo, prese ad agitarsi per provare a scappare, ma la presa di Light era troppo ferrea.
"Ha chiesto un appuntamento ad entrambe... Lo stesso giorno. Io ero una dei sospettati di L. Vuole far ricadere la colpa su di me. Ha accesso ad informazioni della polizia ed è nella Task Force e nella mia classe. Può benissimo trovare un modo per far ricadere su di me la morte di Yuri. Questo bastardo... Allora è per questo che mi hai avvicinata? Non perché ti interessavo... Ma come? Come può passare inosservata la morte per attacco cardiaco di una ragazzina di 18 anni? Dimmelo, Light!"
Yagami dovette guardarla bene negli occhi per capire cosa le passasse per la mente e non ci pensò nemmeno a toglierle la mano davanti alla bocca: si sarebbe messa ad urlare ed a chiamare aiuto. Quello che stava facendo era rischiosissimo: se fosse andato come sperava lui, avrebbe fatto jackpot, ma se per qualche strano motivo qualcosa dovesse deragliare dai suoi piani, era fregato.
-Capisco... Tu pensi che farò venire un infarto a Yuri. Ma non sono mica così stupido! Nessuno deve sapere che ad ucciderla sia stato Kira, quindi... Guarda.-
Non a caso Light aveva scelto quel vicolo: dava dritto davanti alla fermata di un autobus. Yuri scese, rileggendo il messaggio di Light:
"Takada sta cominciando a fare i capricci e voglio distrarmi un po'... Ti devo ancora una giornata a Space Land, no? Vediamoci alla fermata dell'autobus di Aoyama alle 16. Mezza giornata è un inizio.
Light Yagami"
Vera scosse il capo, sapendo come sarebbe andata a finire. Ryuk stava ridendo a crepapelle.
-Light mi ha detto di trovarci qui, ma non lo vedo ancora... Sarà perché sono in anticipo.-
Light controllò il suo orologio.
Meno 5...
4...
3...
2...
1...
-Ma forse non verrà... Che senso ha vivere a questo punto?-
Le gambe della ragazza si mossero da sole verso la strada. Le grida dei passanti che la avvertivano e chiamavano furono inutili. Un autobus non riuscì fisicamente a sterzare per evitarla.
Yuri Ketsuki
Muore alle 15:53 investita da una vettura
Vera rimase immobile, trattenendo l'istinto di vomitare. Da una parte, voleva farlo, ma dall'altra non si riusciva proprio a muovere. La gente cominciò ad assieparsi intorno al corpo e qualcuno intimava di chiamare un'ambulanza, ma era troppo tardi.
-Passerà alle notizie come il suicidio di una ragazza disperata. Sai che novità... Quante persone commettono suicidio, eh? Questo perché la società di oggi è ingiusta! Io sono dalla parte della giustizia: creerò un mondo in cui tutti i buoni potranno vivere in armonia, senza più stress del lavoro, della scuola e delle ingiustizie che questa società ha partorito.-
Light sorrise, un sorriso agghiacciante, soddisfatto.
"È davvero convinto di stare dalla parte del giusto!"
-Light: questa da te proprio non me l'aspettavo! Stai rivelando ad una ragazzina tutto quello che può fare il Death Note? Pensavo fossi più sveglio... E semmai dovesse riferire tutto alla polizia?-
-Ahahah! Ryuk: la polizia non crederà mai all'esistenza di un quaderno che uccide senza cercarlo. Ed io ho già il nascondiglio perfetto, non ricordi? E poi... Lei mi obbedirà. Ne sono certo.-
Vera voleva chiedere chi fosse Ryuk, ma i suoi occhi erano ancora incollati alla strada e poi, avrebbe avuto la sua risposta a breve.
-Ultima informazione importante da dire alla polizia: con me c'è uno Shinigami. Ovviamente, sarà con te quando lo spiegherai. Ti toccherò con un pezzo del Death Note per fartelo vedere.-
La ragazza sentì un pezzo di carta toccarle l'indice, ma fu più disturbata quando il ragazzo la voltò, facendole perdere la visuale dell'ambulanza. Ma visto Ryuk, Vera crollò:
-NNMMNNMNMNNGH!-
Se Light non avesse ancora la mano premuta sulle sue labbra, quell'urlo avrebbe forse attirato qualche attenzione, anche se erano tutti occupati a guardare la ragazzina morta.
-Ti capisco. Anch'io ho avuto paura. Ma è piuttosto amichevole con chi gli dà delle mele.-
-Light! Così mi offendo!-
"Uno Shinigami... Quaderno della morte... È tutto vero. Non sono solo frottole... È tutto vero. Yuri è morta... Questo bastardo... Vorrei picchiarlo, ma chi prendo in giro? Non sarei capace di fargli nulla, ha una presa d'acciaio. Ha ucciso Yuri... Ma allora... Ha ucciso anche quel dirottatore. Si può uccidere in altri modi."
-Per oggi direi che ti ho dato tutte le informazioni necessarie... Attenta a quello che fai, Vera. Ryuk è un dio della morte e ti può vedere ovunque. E poi riferirà a me, se stai infrangendo le mie regole. Ci siamo intesi?-
Era un bluff orchestrato bene, dopotutto. Che ne poteva sapere Vera che Ryuk era costretto a seguire Light ovunque? La ragazza annuì, piangendo.
-Bene. Fai attenzione a quello che fai, Vera. Ci rivediamo a scuola.-
E Light se ne andò, ridendo della sua vittoria su L.
-Perche stai rischiando...-
-Chiederò a Misa di continuare ad uccidere criminali al posto mio e rinuncerò alla proprietà del Death Note. Lo darò a Vera, non dicendole della regola della memoria, ed appena L la incriminerà, avranno tutte le prove necessarie.-
-Scusa, ma se lei decidesse di non...-
-Ovvio, sa del secondo Kira, e le dirò che siamo in contatto e che anche lui può ucciderla in qualunque istante e che tu farai lo stesso se non si attiene al piano.-
-No. Non credo proprio, no.-
-È solo una bugia per metterle paura, Ryuk. So che non lo faresti mai.-
-E quindi? Come la vuoi incriminare?-
-Avrò bisogno di accedere di nuovo al computer di mio padre e cercare informazioni su Tsukiko Reikko. Se avesse qualche nemico, dovrei ucciderlo.-
-Non volevi uccidere solo criminali?-
-A volte i sacrifici sono necessari, Ryuk. Nel mondo che ho in mente, L non c'è. E quindi sono pronto a fare di tutto per eliminarlo...-
-Ma come conti di fare quando perderai la memoria? Io non sono tenuto a riportartelo per fartelo toccare, sappilo.-
-Figuriamoci. Sono nella Task Force: passerà nelle mani di noi tutti per verificare dell'esistenza dello Shinigami.-
-La gente potrebbe interrogare Vera in prigione e se lei morisse, non si insospettirebbero?-
-Non se aggiungiamo una regola...-
-Eh? Una regola?-
-Una falsa. Chiederò a Rem se è possibile. E così... Riuscirò a scagionarmi completamente.-
-Per il secondo Kira? Non sanno chi sia, ma continueranno a cercare.-
-A quello penserò più tardi. Intanto incriminiamo il primo e risolviamo due problemi: togliamo di mezzo le due persone che sanno di quel dirottamento e facciamo sì che L si fidi di me.-
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