Capitolo 7

Il giorno arrivò presto e i raggi del sole invasero quella popolata terra.
Seven, quel giorno, decise di saltare le lezioni. Aveva tutta l'eternità per studiare. In più, lei sapeva già tutto, anzi, poteva sapere tutto, quindi perché caricarsi di tomi inutili, quando aveva il suo libro?
Il suo libro perfetto, contenente ogni risposta ad ogni domanda.

Tutte... eccetto una.

Quel rosso.

Quel dannatissimo rosso.

Non riusciva a mettersi l'anima in pace al pensiero di quel rosso, però, si divertiva.

Il gioco che aveva tanto cercato, lo aveva trovato. E non riusciva nemmeno a descrivere quanto si stesse divertendo.

Quella, in breve tempo, si prospettava essere una giornata di pioggia. Il vento freddo aveva già iniziato a soffiare contro gli innumerevoli passanti, occupando parte dei loro schiamazzi con il suo soffio. In giro non vi era un singolo giovane, in quanto indaffarato con la scuola, e Seven si era ritrovata a passeggiare in mezzo a gente anziana e mamme con bambini... oppure erano le baby sitter, di sicuro la ragazza non seppe dirlo.
Lei camminava senza una meta precisa, intenta solo a guardarsi intorno. Voleva solo esplorare quel nuovo mondo. Quel nuovo universo.

Non poté nascondere il fatto che si sentì osservata per tutto il suo tragitto. Ciò sarebbe stato dato, con molta probabilità, dalle telecamere poste fuori dai negozi. Oppure, dai numerosi passanti che, occasionalmemte, soffermarono l'occhio sulla sua figura.

Dun tratto, le tornò in mente il dolce sapore dei dolci assaggiati un giorno prima.
Si chiamavano macarons, giusto?
Beh... ora aveva proprio voglia di mangiarli ancora.
Non sapeva bene perché li volesse di nuovo. Era strano per lei, visto che non conosceva la fame e qualsiasi sua derivante. Fino al giorno prima, non aveva nemmeno mai mangiato qualcosa e ora, di colpo, aveva fame.
Più tardi avrebbe consultato il suo libro per avere maggiori informazioni. Ma adesso, non esitò un secondo di più a dirigersi verso una pasticceria o un bar. Sicuramente, non poteva andare al bar del giorno prima, visto che i macarons non erano ancora all'interno del menù. Forse fra qualche settimana o mese avrebbe potuto vedere il loro nome scritto su quel pezzo di carta.

Finalmente giunse alla sua destinazione: una pasticceria. Già dall'esterno era possibile sentire il dolce profumo dello zucchero. Dato l'orario, all'interno non vi era quasi nessuno, fatta eccezione per i dipendenti. Solo un'anziana signora intenta a ordinare una torta, forse per il compleanno di un suo nipote.
Quando aprì la porta in vetro, un gradito tintinnio di un campanello, attirò l'attenzione di una delle dipendenti, che salutò cordialmente Seven.

-Buongiorno.-

-Buongiorno.- Rispose la corvina, entrando all'interno del locale.

La ragazza si guardò velocemente intorno, godendosi le gradevoli sfumature rosate che contornavano le pareti in crema. L'odore dolciastro del locale si fece ancor più forte e gradevole, a detta della ragazza. Altre persone avrebbero definito l'aria disgustamente dolce.
Posò lo sguardo su un frigo, posto dietro al bancone. Al suo interno intravise diverse torte gelato, alcune piene di decorazioni -in caramelle, probabilmente- ed altre più semplici, con qualche schizzo di panna.
Poi volse gli occhi rubino sulla vetrata: un'infinita quantità di pasticcini di ogni genere e biscotti. Infine, li vide: i macarons. La maggior parte di essi erano posti dentro una ciotola in vetro, mentre altri avevano una funzione più scenica, in quanto messi in perfetto equilibrio per formare una piramide multicolore.
Gli occhi di Seven parvero illuminarsi a quella visione celestiale. Tutti quei colori e tutti quei gusti. Dovrebbero essere stati buonissimi!

-Cosa posso fare per lei?- Domandò cordialmente la ragazza in divisa dietro al bancone. Il suo tono di voce gentile e dolce, proprio come i pasticcini che vendeva. Aveva anche un bel profumo di rose, che andava a contrastarsi con l'odore di zucchero che infestava il luogo.

Seven indicò con un dito i macarons, in particolare, quelli al cioccolato.

-Me ne dia un intera confezione.-

-Piccola, media o grande?-

-Quella grande.-

Si... stava ordinando una quantità enorme di macarons. La commessa avrà forse pensato che sarebbero stati per una festa di compleanno, quindi, da condividere con qualcuno, ma Seven aveva in mente di tenerli solo per sé. Non li avrebbe mai condivisi con qualcuno. Mai!

La giovane si apprestò a mettere un enorme quantità di macarons al cioccolato dentro la confezione. La scatola rosa venne poi posta sopra il bancone, all'interno di una graziosa bustina.

-Ecco a lei.-

Seven prese la busta, mentre l'altra le comunicò il prezzo.

Si udì nuovamente il tintinnare del campanello, per cui, inizialmente, pensò che l'anziana fosse appena uscita, ma, al contrario dei suoi pensieri, lei era ancora lì ad osservare il frigorifero trasparente.

La corvina mise una mano in tasca alla ricerca dei soldi necessari per pagare, ma un'altra persona si affrettò a mettere una mano sul bancone, pagando i macarons di Seven.

-Ci penso io.- Una voce calma e tranquilla si presentò accanto a lei, mentre la mano del giovane si posò sul bancone, lasciando i soldi.

-Ti ringrazio, Light.- Ringraziò Seven, voltandosi verso di lui. -Tuttavia non è necessario.- Continuò, dando i soldi alla ragazza in divisa, costringendo Light a riprendere i suoi.

La corvina ringraziò cordialmente la giovane, per poi uscire dal locale, seguita dal giovane genio dai capelli castani e dal suo Shinigami, intento a sghignazzare divertito.

-Ti ha rifiutato, Light.- Ridacchiò il Dio della Morte, evidenziando il suo inquietante sorriso.

Al contrario di come suggeriva il sorriso cordiale del genio, nel suo interno avrebbe desiderato, più di ogni altra cosa, zittire il suo Shinigami. Ma Seven lo avrebbe dato per pazzo e si sarebbe inevitabilmente allontanata da lui. Non poteva assolutamente permetterlo.

Non avrebbe mai pensato, che Seven vedesse già Ryuk.

-Come mai ti trovavi qui? Oggi c'erano le lezioni.- Domandò Seven, voltandosi verso di lui.

Domanda più che fondata, visto che chiunque potrebbe essersi sentito spiato da questa singola azione.

-Ho preferito saltarle per aiutare mia madre con la spesa.- Iniziò lui, mostrando un sacchetto bianco in plastica. La corvina riuscì ad intravedere anche un leggero colorito rossastro a dipingere la busta dall'interno. Gli occhi dello Shinigami parvero illuminarsi, così Seven pensò si trattassero delle mele citate più e più volte durante l'orario delle lezioni dalla divinità. -Ti ho vista entrare e volevo salutarti.-

-E offrirmi i macarons?- Lo interruppe lei quasi infastidita da quel gesto. Sapeva bene quando qualcuno tentava di trarla in inganno per dei fini personali. Lui voleva qualcosa da lei oppure... voleva impedire a lei di fare qualcosa. La stava considerando una minaccia? Una minaccia per cosa?

Light, inizialmente sbalordito da tale risposta, ridacchiò.

-Volevo farti un regalo.-

-Un regalo?-

-Si, un semplice regalo tra amici.- Ripeté lui con convinzione. Sembrava sincero, non stava cercando una scusa per nascondere qualcosa.

Seven parve rilassarsi e, nello stesso momento, Ryuk iniziò a ridere.

-Ci sta cascando, Light.- Ridacchiò l'orrenda figura. -Sei proprio un genio a sparare cazzate.-

Questa fu un ulteriormente conferma da parte di Seven che Light stava tramando qualcosa. Qualcosa che nascondeva sotto il suo sorriso gentile e cortese.

-Grazie per il pensiero, però non pretendo alcun regalo da nessuno. Mi sarei sentita in debito con te, capisci?-

Forse era proprio a questo a cui puntava Light: un debito. Doveva tenere Seven zitta e buona, perché aveva subito capito che sarebbe stata una minaccia per lui e per il suo mondo perfetto.

Lui sorrise ancora, per nulla infastidito o addolorato da tale rifiuto.

-Ti capisco, Seven. Però i regali non sono fatti per ricevere qualcosa in cambio, non avrei preteso niente da te.-

-Come io non ho preteso niente da te, Light.-

A ciò non ci fu alcuna risposta.

Seven si fermò nel bel mezzo del marciapiede vuoto, a causa della zona poco popolata e dalle nuvole grigie che stavano minacciando i passanti con i loro rombi, e Light fu costretto a fare lo stesso. Persino Ryuk si soffermò un secondo a guardare attentamente la figura girata della corvina, domandandosi cosa avesse in mente di fare.

-Ho sempre pensato che ognuno di noi avesse una particolare capacità: abbiamo gli atleti, dotati di un corpo forte e allenato, capaci di compiere acrobazie mozzafiato e di battere ogni record. Gli artisti, capaci di infondere emozioni tramite parole, immagini, suoni o persino odori. Ci sono gli intellettuali, grandi amanti della letteratura e geni capaci di risolvere il più complicato dei problemi in pochi istanti.- Ci fu una leggera pausa, nella quale lei si scostò una ciocca di capelli dal viso, sistemandola dietro l'orecchio. -Potrei continuare così all'infinito, sai?-

"Dove vuole andare a parare?" Era questo il pensiero fisso di Light, sempre più confuso ed irritato dal continuo vociare della corvina. Quel tono di voce non gli piaceva affatto. Stava importunando il Dio di un nuovo mondo!

-Io faccio parte di una categoria molto particolare. La chiamo "Lo spettatore". "Osservatore", se ti piace di più. Tuttavia il significato è lo stesso. Faccio parte di quella categoria ristretta che è capace di inquadrare in pochi attimi chi ha davanti. È facile capire le intenzioni di una persona da semplici gesti o dal tono di voce. Nonostante, gran parte delle volte, preferisca lasciar scorrere gli eventi così come stanno, senza mettermi in mezzo. Come dice il nome della mia categoria, preferisco osservare ciò che mi sta intorno come un normale spettatore.- Lei si voltò verso di lui, mettendo in mostra uno sguardo serio, forse intento a spaventare il suo interlocutore. -Ciò mi ha permesso anche di capire in cosa sei più abile tu.-

-Suppongo sia l'intelligenza, dato che sono lo studente migliore del Giappone.-

Seven scosse la testa, irritando ancor di più Light e mettendo in seria difficoltà la sua pazienza.

-Tu sei il più grande bugiardo che io abbia mai visto.-

Spazio autrice

Ed eccomi di nuovo!
Puntualissima! ù.ú

Uh uh~
Seven sta iniziando a importunare Light. Non penso la prenderà molto bene XD

Vi è piaciuto il capitolo? È troppo noioso? Ci sono orrori grammaticali? Aspettate il prossimo?

Fatemelo sapere con un commentino e una stellina!
Noi ci vediamo lunedì!
Zau!

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