Capitolo 26

All'inizio del quaderno della morte vi erano innumerevoli regole su come poter utilizzare quell'arma. Andavano dal come uccidere fino ad arrivare a dare qualche appunto sugli Shinigami, come che spesso essi non conoscevano tutte le regole a memoria.

Tra quelle regole ve ne erano due molto curiose. Così curiose, che facevano a pennello per Light, dato che lo scagionavano completamente dalle accuse e impedivano che il quaderno fosse distrutto.

-Se il possessore del Death Note non uccide entro i prossimi 13 giorni dall'ultimo omicidio, lui/lei morirà.-

Leggendo quella regola, tutti gli agenti erano convintissimo che Light non era più Kira e che nemmeno Misa era il secondo. Stavano dando tutti la colpa a Kyosuke Higuchi. Ormai era palese che fosse stato lui. Dopotutto, aveva confessato, no?

Tuttavia, era evidente che qualcosa non tornava. L'immagine iniziale che Kira fosse uno studente era stata ormai dimenticata da tutti. L trovava che fosse palese che Higuchi non è sempre stato Kira. Era solo stato una pedina del gioco del vero Kira. Il Kira che si trovava accanto a lui anche in quel momento, attendendo con ansia che facesse un qualsiasi tipo di errore per essere ucciso da un arresto cardiaco.

-Se il Death Note viene bruciato, distrutto o danneggiato in qualsiasi modo, tutti quelli che hanno toccato il quaderno moriranno.-

La regola che impediva all'arma stessa di venire distrutta. Si era creato uno scudo di immunità che rendeva quel quaderno ancora più pericoloso di quanto non fosse già.

Dinanzi a tale regola, L non poteva rischiare che tutte le persone che avevano toccato il quaderno morissero. Potevano essere stati solo loro ad averlo toccato, oppure, Kira poteva essere stato così folle e deviato da farlo toccare a una quantità immensa di persone. In quel caso, si sarebbe verificata una strage. Un vero giudizio universale.

Con la punta dell'occhio, vedeva Seven sfogliare il suo libro. Sussurrava un flebile -Non c'era prima.-, mentre le sue dita viaggiavano velocemente fra quelle infinite pagine.

Non gli ci mise un altro secondo per capire che quelle due regole erano false. Regole scritte da Kira stesso per ingannarlo. Ora doveva solo farlo intuire ai colleghi, già gioiosi che il loro adorato Light era sempre stato innocente.

L si voltò verso lo Shinigami. -Queste regole sono tutte vere?-

Silenzio.

Gli agenti si voltarono confusi verso il castano.

-Che vuoi dire, Ryuzaki?- Domandò Soichiro quasi infastidito. Stava forse insinuando che il suo amato Light fosse Kira? Era così cocciuto da non voler accettare la sconfitta?

-Sto semplicemente chiedendo se queste regole siano tutte vere. Nel quaderno non vi è nessuna regola che impedisce al possessore di inserirne delle false.- Si voltò ancora una volta verso Rem. -Riformulo la domanda: queste regole sono tutte vere?-

Rem parve pensarci un minuto, guardando con la punta dell'occhio anche Light, come per cercare il suo consenso. -Si, sono tutte vere.-

-Uhm.- Mugugò in seguito il detective.

-Sospetti ancora di me?- Domandò Light con fare innocente. -Mi hai tenuto chiuso in cella per settimane. Sarei morto il tredicesimo giorno se fossi stato veramente Kira. Cos'altro devo fare per dimostrarti la mia innocenza?-

L si portò il pollice al labbro. -C'è il due percento di possibilità che tu sia Kira. Puoi anche aver perso la memoria, ma il mio compito di detective è quello di azzerare anche la più piccola percentuale.- Poi si voltò verso di lui. -Mi sto solo preoccupando che il mio unico vero amico possa essere stato Kira.-

Soichiro sospirò sonoramente. -Cosa vuoi fare per scagionarlo?-

-Bisogna testare il quaderno.-

Di nuovo silenzio.

-Testare il quaderno!? Vuoi uccidere qualcuno!?- Gridò Matsuda sorpreso e spaventato. Non si sarebbe di certo mai immaginato una cosa del genere da L!

-Qualcuno deve pur farlo.- Si giustificò lui, mostrando la regola dei tredici giorni. -Scriverò un nome di un condannato a morte. Dopo non toccherò più il quaderno per tredici giorni. Se, passato quel lasso di tempo, sarò ancora vivo, significherà che questa regola è falsa.-

-Ciò condannerebbe immediatamente Light come Kira e Misa come secondo Kira...- Sussurrò Soichiro, continuando la frase di L.

-È esatto, Soichiro.-

Finalmente li aveva entrambi in pugno. Avrebbe vinto la guerra che ormai andava avanti da anni con diverse battaglie.

C'era solo un problema ora: Rem era scomparsa.

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