Capitolo 12
-Shinitenshi.- Ripeté il corvino, quasi mugugnando la parola. -Temo di non averne mai sentito parlare.-
-Penso sia naturale.- Rispose lei. -Qui non è molto nota.-
-Uhm.- Mugugnò lui con un leggero tono infastidito dato dal cambio di discorso. -Deduco tu abbia viaggiato molto, allora.-
Lei sorrise. -Veramente no. Sono una viaggiatrice in erba. Non ho visto molti posti oltre casa mia. Anzi, a dir la verità, questo è il primo posto che visito all'infuori di essa.-
L annuì. -Capisco. Quindi questa è una creatura mitologica del tuo posto. Tuttavia, ha un nome giapponese.- E tornò a fissarla, nel tentativo di scorgere qualcosa dalla sua figura.
-Ho semplicemente tradotto il suo nome in giapponese.- Sorrise lei con candida innocenza.
Il detective si limitò a mugugnare, quasi infastidito da non aver concluso nulla. -E ha qualcosa a che fare con gli Shinigami?-
Lei sorrise. -Assolutamente niente.- Iniziò candidamente. -Te ne ho parlato solo perché sono creature molto simili.- Due candide dita sottili della ragazza presero con delicatezza il primo dei tre macarons sul piattino. -Tuttavia, non sono una brutta copia degli Shinigami.- Addentò il dolcetto, beandosi del dolce gusto del cioccolato. -Sono creature così simili tra loro, ma anche così diverse.-
-Spiegati meglio.- Ordinò Ryuga, osservandola mentre mangiava il secondo dolcetto.
-Gli Shinigami hanno bisogno di uccidere gli umani per sopravvivere, gli Shinitenshi sono dei giudici per loro.- Accennò lei, mangiando l'ultimo macaron. Diede una veloce occhiata all'orologio, per poi issarsi lo zaino in spalla e prendere il libro. -Meglio che vada.- Sorrise. -A domani, Ryuga.- E se ne andò, lasciando ancora una volta il detective solo con i suoi pensieri. Di nuovo con un pugno di mosche in mano.
"Vai sempre via alle cinque del pomeriggio in punto, Seven. Fino alle sei è ancora possibile localizzarti, ma dopo scompari come un fantasma. Cos'hai da nascondere?" Questo era il pensiero principale del detective, intento a stuzzicare con i denti la punta della sua forchetta ancora sporca di cioccolato, residuo del suo dolciume.
Non sapeva né come, né perché, ma sospettava che Seven era la chiave per scovare Kira e incastrarlo una volta per tutte, prima che quest'ultimo lo uccida.
Light era Kira. Ne era convinto. E anche lui aveva messo gli occhi su Seven. Lo aveva notato semplicemente guardandolo con la punta dell'occhio, mentre parlava con la ragazza corvina subito dopo la fine delle lezioni. Era irritato e sembrava voler urgentemente parlare con la ragazza. Strano che non sia comunque andato da lei, anche solo per chiederle di vedersi più tardi. Di cosa voleva parlare? Che Seven possa essere una complice? Improbabile. Non si sarebbe esposta così tanto con lui, dato che Light l'avrebbe già avvisata. E se fosse stato proprio questo il motivo per cui Light la stesse cercando? Il motivo di quello sguardo? Seven potrebbe non averlo ascoltato, esponendosi a lui proprio per non destare sospetti.
Il giorno dopo avrebbe chiamato il resto della squadra per un confronto straordinario. Voleva conoscere soprattutto l'opinione di Light. Desiderava ardentemente conoscere cosa era Seven per lui. Una sua complice oppure una sua nemica. Lo avrebbe scoperto dalle sue parole.
Il corvino salì sul lussuoso veicolo nero, appollaiandosi al sedile come suo solito. Fissò lo specchietto centrale, il quale gli permise di inquadrare il volto gentile di un'anziana figura.
-Watari, domani convoca la squadra investigativa nella mia stanza d'hotel.- Ordinò lui, con tono deciso e autoritario.
-Certamente, signorino. Il signorino Yagami?-
-Necessito anche della sua presenza.-
Spazio autrice
Eccoci!
Capitolino piccolo, lo sho. Ma spero vi sia piaciuto comunque!
Detto questo, lasciate un commentino, una stellina e noi ci vediamo lunedì!
Zau~
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