Legami
"Andrew aspettami!"
"Torna alla macchina Gerard, lasciami stare"
L'uomo fissava avanti a sé con le mani in tasca, senza nemmeno voltarsi verso il ragazzo
"Andiamo, parliamone, non puoi andartene così!"
"Ah no? Non mi sembravi della stessa idea qualche minuto fa, o forse la tua nuova amica è riuscita a farti cambiare idea"
Gerard fece uno scatto e bloccò Andrew afferrandolo per la spalla
"Ti vuoi fermare un secondo?!"
Esclamò il ragazzo voltando verso di sé l'amico
"Ascolta, siamo tutti scossi dagli avvenimenti degli ultimi giorni, lo capisco, chi non lo sarebbe...è successo tutto troppo in fretta e la storia di Allison di certo non ha aiutato a migliorare la situazione, lo so, però non credo davvero che tu debba andartene, nessuno di noi deve farlo, dobbiamo rimanere uniti se vogliamo sopravvivere, ora più che mai"
Mormorò Gerard con il respiro affannoso
"O lei, o io, Gerard...mi sembra semplice"
"No invece, non deve essere così, non per forza"
"Tu mi stai chiedendo di vivere affianco alla causa della morte della mia famiglia Gerard...non posso farlo, mi capisci? Non posso...e neanche tu dovresti"
"Non puoi condannare una persona per gli errori di qualcun altro"
"Oh si che posso invece, posso eccome...e ora, se non ti dispiace"
Il ragazzo si voltò e ricominciò a camminare.
Gerard sbuffò scocciato e, raggiunto nuovamente Andrew, lo afferrò per le spalle fissandolo dritto negli occhi
"Si, mi dispiace! Mi dispiace eccome...per ciò che ti ho detto, per ciò che è successo, per tutto! Però ragiona cazzo, lei non sapeva nulla...hanno tentato di ucciderla perché non rivelasse ciò che stava accadendo e tu credi davvero che lei ne sia responsabile? In più parliamoci chiaro, se proprio dobbiamo dire le cose come stanno, lei non ha creato il virus, aveva solo il compito di monitorarlo e di sperimentarlo...quindi ti prego Andrew, pensaci"
Il ragazzo sembrava meno furioso e più confuso dalle parole di Gerard
"Io...bhe, anche se non fosse lei la responsabile..."
"Ragiona...è soltanto una pedina, come lo sono io, come lo sei tu, come lo siamo tutti"
"La mia famiglia è morta per quelle pedine!"
"Sarebbe morta comunque!"
Ruggì Gerard ammutolendo l'amico
"Sarebbe morta comunque...magari non sarebbe stata Allison, magari al suo posto ci sarebbe stata una qualsiasi altra persona, ma la tua famiglia...sarebbe...morta...comunque...e per quanto faccia schifo tutto questo, non possiamo incolpare un pedone per gli errori commessi dal re, non possiamo, non è giusto"
Andrew rimase qualche secondo in silenzio a fissare l'amico negli occhi
"Forse...forse hai ragione"
Disse poi l'uomo lasciandosi cadere a terra
"La colpa non è sua, no... è solo che, questi giorni mi stanno uccidendo Gerard, non ce la faccio più, io non ci riesco...non è per lei che sono ridotto così, sto solamente scappando da me stesso, dai miei sbagli...ho approfittato di questo per liberarmi di tutta la rabbia che trattenevi dentro me, ma non posso più mentire né a me stesso e né tantomeno a voi"
"Vuoi parlarne? Ci sono se vuoi"
"Non lo so nemmeno io..."
Gerard si sedette sull'asfalto cocente accanto all'amico
"Io sono qui...e ormai che abbiamo cominciato a parlare, non vedo perché fermarci"
Andrew alzò gli occhi al cielo
"Si tratta di Sarah...pensavo di averla persa e invece...eccoci qua...David ha minacciato di uccidermi al campo, in realtà ha minacciato di uccidere anche lei, in effetti credo stesse con quell'uomo solo per ripagarlo del fatto che lui l'avesse salvata dalla morte, non per altro"
"David è un bastardo, non fatico a credere all'idea che la tenesse in ostaggio...ma quel discorso invece? In macchina intendo, pensi davvero quelle cose di lei?"
"No, non le penso...amavo Elena, ma dopo Alice sembrava essere cambiato qualcosa tra di noi, o in me, non so dirtelo in realtà...amo Sarah, e so per certo che anche lei prova qualcosa per me, ma ho paura, Gerard...ho paura di perderla di nuovo"
"E perché non ne parlate allora?"
"Cosa dovrei dirle secondo te?"
Domandò perplesso Andrew
"Bhe...per cominciare io eviterei i discorsi dell'ultima volta e mi concentrerei di più sul dirle ciò che davvero provi per lei"
"Si...mi sembra un buon punto dal quale partire in effetti"
"Sicuramente meglio del tuo, no?"
Disse sorridendo il ragazzo
"Già...grazie Gerard, chi avrebbe mai immaginato che in mezzo a tutta questa merda, sarei riuscito a trovare un amico"
Gerard ricambiò con un sorriso
"Questo mondo è strano Andrew, molto strano, e in più siamo a combatterlo, meno fa paura"
"Si, credo tu abbia ragione"
"Coraggio allora, torniamo indietro, dopo che avrai parlato con Sarah riprenderemo il viaggio, dobbiamo trovare una nuova casa"
"Si...prima però devo chiedere scusa ad una persona"
Gerard si alzò in piedi ed allungò una mano all'amico aiutandolo a sollevarsi da terra.
Andrew, affiancatosi al compagno, mise il braccio destro intorno alle sue spalle e cominciò ad avviarsi verso la macchina fissando Sarah, ancora distante da loro, immobile, con lo sguardo preoccupato rivolto verso i due amici ed un lieve sorriso disegnato sul volto.
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