Guerra
"Non ti sento ragazza, il tempo è scaduto, vi avevo avvertiti, ora si fa a modo mio, passo e chiudo"
L'uomo abbassò l'antenna del walkie-talkie interrompendo la comunicazione
"Capo...guarda"
David si voltò lanciando uno sguardo stupefatto fuori dal finestrino della macchina
"Porca puttana, accosta, accosta"
Esclamò poi l'uomo, allungando le mani verso il volante e suonando ripetutamente il clacson.
L'intero convoglio si arrestò al comando, mantenendo i motori accesi.
David scese dall'auto con la bocca spalancata e gli occhi sbarrati, fissi verso l'enorme nube nera che si stava alzando verso il cielo
"Cosa cazzo significa tutto questo..."
"Capo viene dallo..."
"...Stadio! No, non può essere cazzo...No! No! No! Neil, cerca di metterti in contatto con il resto del gruppo, dobbiamo fermarli!"
"Le comunicazioni sono bloccate, la radio non funziona!"
Esclamò il soldato colpendo invano il walkie-talkie
"Riprova!"
"Non funziona!"
"Dammi qua!"
Ruggì l'uomo strappando l'apparecchio dalle mani di Neil
"Qui David, abortire la missione, abortire la missione, passo"
Dalla radio non proveniva altro che un rauco rumore indefinito
"Qui David, abortire, abortire, passo!..."
Il rimbombo frenetico di alcune mitragliatrici cominciò a scoppiettare intorno al convoglio, mentre una pioggia di proiettili andava scagliandosi violentemente contro le auto e contro chiunque fosse troppo esposto
"Tutti a terra cazzo!"
David afferrò Neil per un braccio lanciandosi dietro ad uno dei blindati.
Alcuni uomini della squadra caddero atterra travolti dalla raffica di piombo mentre altri tentavano invano di ripararsi dietro ai mezzi
"Ci hanno teso un'imboscata, cazzo! Rimanete a terra!"
I colpi provenivano da sopra ad una collinetta a lato del convoglio.
David poteva scorgere in lontananza alcuni uomini appostati a terra armati di mitragliatrici pesanti e altri in piedi, schierati come pedoni su una scacchiera, con in mano fucili e pistole
"Lassù! Fuoco, fuoco!"
Urlò David ai suoi uomini.
I soldati cominciarono a riversare scariche di proiettili verso la collina, facendo crollare a terra uno a uno i ribelli appostati
"Restate nascosti! Ce ne saranno sicuramente altri! Quei bastardi cercano di fotterci, ma noi siamo più furbi di loro!"
"David! A sinistra, dietro a quelle case!"
Esclamò un soldato nascosto dietro ad una delle camionette.
L'uomo si voltò giusto in tempo per vedere un mezzo blindato spuntare da dietro ad un condominio
"Merda...giù!"
La torretta fissa calibro 50 del mezzo cominciò a sparare incessantemente verso il fianco sinistro del convoglio.
Il soldato rotolò istintivamente sotto all'auto dietro alla quale si era nascosto durante il primo attacco, mentre il fragore dei colpi rimbombava sopra di lui accompagnato dalle grida dei suoi uomini, crivellati dalla pioggia di piombo scatenatasi contro di loro.
Il corpo esanime di Neil cadde a terra accanto a David scosso da una raffica di proiettili
"Cazzo! Cazzo! Cazzo!"
Gridò l'uomo, ancora nascosto sotto alla macchina con il fucile in mano
"Volete divertirvi figli di puttana?! Bene, vi faccio ridere io!"
Una volta cessato il fuoco, David approfittò della pausa di raffreddamento della torretta per rotolare nuovamente fuori dalla macchina correndo all'impazzata verso il lato opposto.
Con una rapida mossa, l'uomo aprì lo sportello dell'auto dalla quale era sceso inizialmente, afferrando poi il lanciarazzi ancora appoggiato sui sedili posteriori
"Vuoi qualcosa per cui ridere Oscar?! Ci penso io!"
Esclamò David con la bava alla bocca, sollevando l'arma sulla sua spalla destra e puntandola verso il mezzo nemico.
Il razzo schizzò sibilando fuori dalla canna del lanciamissili, andando ad infrangersi inesorabilmente contro al blindato e facendolo saltare di qualche metro, avvolto da un turbinio di fiamme e fumo.
David vacillò leggermente, travolto dall'onda d'urto
"Torna sotto terra stronzo, qui su comando io!"
Gridò l'uomo ridendo di gusto
"Mio dio..."
Sussurrò poi David, alzandosi e guardando attorno a sé lo spettacolo raccapricciante che quel conflitto aveva creato.
L'uomo sembrava essere l'unico sopravvissuto a quella crudele battaglia.
Il fumo nero era ancora vivido alto sopra allo stadio e David poteva intravedere i primi cadaveri barcollare fuori dalla struttura come puntini in lontananza
"Tutto questo non va bene, no, devo assolutamente..."
Un tremendo fragore nel silenzio riecheggiò nell'aria, seguito da uno straziante grido di dolore.
David cadde a terra con il volto contratto in una smorfia e con le mani strette intorno alla gamba
"Que pasa Pendejo?! Ti stai godendo lo spettacolo?!"
L'uomo lanciò uno sguardo alla tibia destra mentre un copioso rivolo di sangue cominciava a sgorgare dai suoi jeans
"Oscar! Tu! Lurido figlio di puttana, guarda cosa hai fatto! Ci hai condannato tutti!"
"Cos'ho fatto Io?! Questa è tutta colpa tua! Se devi condannare qualcuno, condanna te stesso e la tua cupidigia, bastardo! Non sai da quanto tempo aspettavo questo momento"
"Finiscila con queste stronzate! Non sei in grado di comandare! Non lo eri un tempo e non lo sarai mai"
Ruggì sbavando David, mentre il dolore andava aumentando sempre più.
Oscar avanzava lentamente verso l'uomo ferito, con un sorriso stampato in faccia e il fucile ben saldo davanti a sé
"Piccolo e stupido verme...non vedi cos'hai fatto alla tua gente? L'hai condannata...i tuoi uomini qui sono morti, le altre squadre sono state appena eliminate, i civili al campo tra poco incontreranno gli affamati...rassegnati, il tuo impero è finito...sei solo e morirai solo, ed io, bhe, io riprenderò ciò che mi hai rubato"
"Tu non riprenderai proprio un cazzo! Con quella tua geniale idea di far saltare in aria lo stadio hai condannato l'intero accampamento...tra qualche minuto non avrai nessun posto dove tornare, razza di idiota..."
David gemette ribaltando la testa indietro e stringendosi la ferita
"Sinceramente preferisco purificare la città in questo modo, piuttosto che lasciarla a te... e se necessario cambieremo posto, migreremo, non preoccuparti...l'importante ora è vederti a terra, come il verme che sei"
Oscar puntò il fucile al petto di David
"Ah, dimenticavo, ovviamente non ti sparerò in testa...quale pena sarebbe più esemplare, per uno come te, del vagare in eterno insieme ai tuoi prigionieri?"
"Tu, maledetto bastardo! Non sei niente!"
Oscar accennò un sorriso
"E tu invece...tu oggi paghi il tuo debito"
Un colpo d'arma da fuoco rimbombò per tutta la vallata.
Oscar barcollò in avanti colpito alla spalla, gemendo dal dolore.
Neil era accasciato contro al fianco della macchina, ancora vivo, immerso in una pozza del suo stesso sangue ma con il viso contratto per lo sforzo atroce e la mano destra, quella con la quale impugnava la pistola, sollevata verso Oscar.
L'Ispanico digrignò i denti voltandosi di scatto e scaricando l'intero caricatore del fucile contro al ragazzo morente
"Muori, bastardo!"
L'uomo continuò a premere il grilletto fino a terminare i colpi.
Lo scattare metallico di una sicura fece raggelare il sangue nelle vene di Oscar, il quale stava ancora mirando verso il corpo di Neil dando le spalle a David
"Il gioco è finito vecchio amico...hai perso"
David si era sollevato faticosamente da terra mettendosi in equilibrio su una sola gamba, ed ora stava puntando la sua pistola verso l'uomo
"Che cosa credi di fare, eh?"
"Ristabilire l'ordine"
"Ordine...sei sempre stato insubordinato e mi parli di ordine...anche se mi uccidi,non hai più nulla, sei ferito a morte e il tuo impero è caduto...per quanto ne so, sei tu ad aver perso"
"Vederti morire per me è già una vittoria"
"Già...e lo stesso vale per me!"
L'Ispanico si voltò di scatto lasciando cadere a terra il fucile e tentando di afferrare la pistola nella fondina.
David premette il grilletto senza esitare un istante, rompendo per l'ennesima volta il silenzio tombale della vallata.
Oscar cadde rovinosamente con il viso sul caldo asfalto, circondato da un miscuglio di sangue e cervella che colava dalla sua fronte madida di sudore fino ad imbrattare la strada polverosa
"Non valevi un cazzo un tempo e non vali un cazzo neanche ora"
Sussurrò David sputando in direzione del cadavere dell'avversario, lasciandosi poi cadere a sua volta a terra con gli occhi rivolti verso l'alto.
L'uomo sospirò stremato dalla fatica.
Nella vallata era tornato finalmente il silenzio.
Il cielo stava cominciando a rannuvolarsi; di li a poco avrebbe sicuramente piovuto.
David osservava respirando a fatica il grigio che avanzava verso di lui
"Almeno la pioggia laverà tutto questo schifo..."
Disse l'uomo ridacchiando e tossendo contemporaneamente.
Anche nel dolore, David era sempre riuscito a trovare il lato comico;
questa volta però era diverso, non era come le altre volte, questa volta l'uomo sapeva che la tempesta sarebbe stato l'ultimo problema di quella giornata infinita.
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