Ero giovane quando ho iniziato a scrivere, e altrettanto giovane quando ho capito che la mia arma più potente non era il vuoto che mi faceva da scudo, né la solitudine che avevo imparato ad accettare perché le persone non mi piacevano e, d'altro canto, io non piacevo a loro. Ho capito che la miglior arma era un pezzo di carta e una penna.

Ho iniziato a scrivere sui muri della mia stanza, sui fazzoletti di una caffetteria, e man mano che le parole venivano trascritte dalla forza della penna e dalla profondità dei miei pensieri, il vuoto dentro si colmava. Passo dopo passo, carta dopo carta, parola dopo parola, ho trovato un nuovo senso di completezza.

Per questo motivo, la scrittura è diventata parte di me. Non c'è modo più elegante, incisivo, particolare e delicato di mandare a quel paese qualcuno.

Si può essere eleganti e fini, volgari e schietti senza che risulti, ai più delicati, rozzezza.

Mi piace pensare che non tutte le persone del mondo siano invadenti. A volte, anche un semplice sguardo può far capire che non è importante come tu voglia mostrarti, ma quanto tu possa offrire al mondo. È nei piccoli gesti e nelle attenzioni che si rivela la vera essenza di una persona, e spesso sono proprio questi dettagli a fare la differenza.

Differenza di non chiedere quanto tempo mi resta da vivere.

Le parole, essendo armi, possono ferire e mandarti al tappeto. O a volte, siamo noi stessi a mandarci al tappeto. Forse dovrei ringraziarmi, o ringraziare la parte buona di avermi resa forte come un diamante.

Certo, un diamante può scheggiarsi, rivelare uno spigolo, una crepa, ma è proprio nelle crepe che la luce entra.

GRAZIE nonna, sei la mia anima. Un pezzo del mio cuore non esiste più da quando sei morta. Mamma disse che è stato Dio a portarti via, ma perché mai avrebbe dovuto? Mi manchi. Torna nei miei sogni, o torna da me. Ti aspetto quando tramonterà l'ultima alba.

GRAZIE a te, mamma, per i tuoi continui incoraggiamenti e per essere, da sempre, la mia fan numero uno. Il mio bene e il mio amore per te sono inestimabili. Sei la mia roccia e la mia guida in ogni momento difficile.

GRAZIE a papà. Anche se non sarai capace di comprendere questo libro, ricordo quando ti inviai i primi capitoli. Per te, ero poetica. La tua fiducia in me mi ha dato la forza di continuare a scrivere.

GRAZIE a Davide, il mio fratellino. Non sono romantica e non lo sarò mai, ma tu sai che il mio amore per te è incondizionato. Katarina e Adonis ne sono la dimostrazione.

GRAZIE a Tina, la mia migliore amica. Questo libro non sarebbe stato possibile senza di te. Grazie per avermi spinto e per essere stata una delle mie prime lettrici su WATTPAD. Grazie per aver creduto in questa storia prima ancora che lo facessi io. Sei la mia Ellen.

GRAZIE Bryan, il mio migliore amico. 

ESPRIMO la mia gratitudine per la disponibilità e il talento degli artisti Alessandro Borrelli e Geremia Andriani che hanno sapientemente illustrato alcune scene del libro, arricchendone il contenuto e rendendolo ancora più coinvolgente, che presto pubblicherò su Instagram.

RINGRAZIO Marianna, Emelie, Brenda, Andrea, Marika, Amelie e Sandra.

GRAZIE a tutte le mie lettrici. Vi abbraccio.

GRAZIE ad Amanda, la ragazza a cui ho esteso la mia amicizia e stima. Più persone come te nel mondo, perché meriti di fare grandi cose. Grazie per tutto.
Non sono il tipo da smancerie, perciò sottolineatelo con la matita: ti voglio bene.

GRAZIE a Genny, il mio ragazzo. Ci sono stati momenti in cui non ci siamo compresi, momenti in cui sembrava che scrivere un libro fosse una passeggiata (credimi, non lo è; faccio fatica anche solo a scrivere questi ringraziamenti), ma ho sempre avvertito il tuo supporto. Hai sempre rispettato il mio lavoro, la mia passione, il mio sogno. Viviamo una relazione di grande amore da sei anni e io non ho mai smesso di amarti come la prima volta.

A volte sei testardo come Adonis e io insistente come Evangeline, ma non è forse per questo che siamo entrambi legati al filo rosso del destino?

RINGRAZIO, soprattutto, a tutte quelle persone che sono andate avanti per la loro strada e, nonostante i problemi, sono riuscite a rinascere.

GRAZIE a voi, GRAZIE a Eris, ho avuto il coraggio di basarmi sulle mie vicende personali.

Infine, DEDICO questo libro alle vittime di abusi e a coloro che soffrono a causa di una società impegnativa.

Se avete bisogno di aiuto o supporto, vi prego di contattare i seguenti canali che possono aiutarvi ad affrontare qualunque difficoltà. Non esitate a cercare aiuto. La vostra salute mentale e il vostro benessere sono importanti.

DEATH IS A WOMVN tornerà.

È impossibile sfuggire a questa storia.