Un piede nell'amore, l'altro nell'odio
Barbossa decise di partire il giorno seguente.
Prima doveva mantenere una promessa fatta a sua nipote.
- Alycia pronta? - chiese l'uomo vedendo salire a bordo la nipote.
- Per cosa? -
- Ma come? È da dieci anni che aspetti questo giorno -
Alys allora capì di cosa stesse parlando.
- Meglio di no - rispose per poi chiudersi in cabina.
- Sparrow che le hai fatto? - ringhiò contro l'altro capitano.
- Chiediglielo a lei - disse il pirata seccato portando il figlio in una cabina e tornando sul ponte.
Barbossa prese un lungo respiro ritentò la conversazione.
- È per lo Spagnolo? - intuì il capitano.
- Da quando ti importa di ciò che penso? -
- Da quando mia nipote Ti ama -
Jack si sorprese nel sentire barbossa pronunciare il verbo amare.
- Be'... se mi amerebbe non mi nasconderebbe certe cose -
- Magari è proprio perché ti ama che nasconde, io la conosco da quando era in fasce e la sua gelosia è molto diversa dalla tua, lei non lo da a vedere e tu sì, è per questo che non ha voluto dirtelo, temeva che succedesse ciò che è successo - disse Gibbs arrivando in quel momento.
Jack rimase muto.
- Lei ti ama e tu la ami Jack - disse allora il capitano.
- È sentimento...- sbuffò lui.
- È chiaro che non lo ammetterai mai, ma è così...- disse infine Barbossa.
Jack rimase sul cornicione a riflettere, quando vide Alys tuffarsi in mare agitata e raggiungere la riva in pochi secondi e decise così di seguirla.
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- Nis! - esclamò Alys non vedendo più la sorella che fino a poche ore prima era legata all'interno della pozza.
La sirena comparve non appena sentì chiamarsi e abbracciò affettuosamente la sorella minore.
- Quello non era veleno, mi aveva solo addormentato - rivelò poi.
- Non avrei sopportato la tua morte -
- Cosa faresti senza di me? - rise la maggiore.
- Niente... ed a proposito di ciò, devi aiutarmi con Johnny -
- Cos'ha? - si preoccupò la zia.
- Il quartier mastro di Barbanera l'ha ferito ed ha perso molto sangue, ora respira a malapena -
- Alys... io posso solo riportare in vita le persone, non posso guarirle quando sono ancora vive -
- Quindi... deve... per forza...? - cominciò a singhiozzare la ragazza.
- Sì...e dovranno passare ventiquattro ore prima che io possa riportarlo in vita -
- Ma con me hai...-
- Ogni volta che uso questo potere passeranno sempre più ore prima che possa usarlo -
- Ventiquattro ore senza mio figlio...- disse improvvisamente la voce di Jack.
- Tu che ci fai qui? - domandò Alys infastidita.
- Sapevo che saresti venuta a chiedere aiuto a Nisea, tutto qui, ora torno alla nave dato che sei in buone mani - e detto ciò ritornò alla Revenge.
- Che cos'ha? -
- Ha che si crede sempre di aver ragione e per averla è disposto a tutto, ti ricordi di Anibal Buendia? -
- Lo spagnolo? -
- Sì, lo abbiamo incontrato alla fonte, ed ha rivelato che io e lui... insomma... -
- Ho capito, Jack è geloso...-
- Non solo geloso, ma è come se avesse preteso che io non avrei dovuto avere rapporti con nessuno, mentre lui cambiava donna ogni sera in quei dieci anni...-
- La gelosia maschile è la peggiore sorellina...-
- Ma lui esagera...-
- E sai perché? -
Alys fece cenno di no.
- Ti ama -
- Ma non me lo ha mai detto...- sbuffò la ragazza.
- Pensi realmente che Jack Teague Sparrow ammetterebbe mai di amare qualcuno? - sorrise Nisea.
- Piuttosto si farebbe rimangiare dal kraken - rise Alys per poi tornare seria.
- Mi ha chiamata per intero...-
- Non è buon segno...-
- Lo so...-
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- Sparrow, dov'è mia nipote? - domandò Barbossa vedendo ritornare a bordo il capitano.
- Assieme all'altra tua nipote...- sbuffò lui facendo per andare sotto coperta.
- Le hai parlato? -
Jack non rispose.
- Sparrow ti ho chiesto se hai parlato con Alycia -
- Basta! Alycia qui, Alycia là! Sembra che tra noi due esista solo lei! Si! Si le ho parlato! Ora finiscila di assillarmi! - esclamò il pirata lasciando allibito Barbossa e andando dal figlio.
- Parli del diavolo è spuntano le corna... Alycia che succede fra te e Sparrow? -
- N...niente, un piccolo litigio, ma vorrei parlargli, dov'è adesso? - rispose lei sorridendo.
- Con John, sicura di star bene? -
- Certo tranquillo, ah... c'è Nisea se vuoi passare del tempo con lei - disse poi indicando la sorella maggiore che stava arrivando in quel momento.
Barbossa annuì vedendo scomparire Alys sotto coperta.
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- Avanti - disse Jack sentendo qualcuno bussare alla porta.
Quel qualcuno era Alys che entrò dicendo un flebile "ciao".
Jack la squadrò e disse:
- Sto tentando di fargli scendere la febbre -
Nel mentre stava cambiando il panno che John aveva sulla fronte con uno inzuppato d'acqua fresca.
Alys si avvicinò vedendolo un po' impacciato.
Gli prese la mano la mano e lo aiutò a tamponare la fronte del figlio.
- Se la tamponi in questo modo l'acqua la stoffa si riscalderà più lentamente - disse con voce leggermente tremante.
Jack fece come aveva detto e finalmente si girò a guardarla negli occhi, sorridendole.
- Scusami...- disse dopo un lungo silenzio - non ragiono quando parlo e sono... sono...-
- Geloso? - lo aiutò Alys.
- Ecco, quello...-
- Perdonato, in fondo ciò dimostra che per me provi il sentimento che tu detesti tanto - rise la ragazza.
- Sai una cosa? -
- Cosa? -
- T...ti...-
- Ti...? - lo incoraggiò la ragazza, sapendo cosa stava tentando dire.
- A...a... Ah...non riesco a dirlo... è più forte di me...-
Alys sorrise.
- Ripeti dopo di me: Ti...-
- Ti...-
- A -
- A..-
-...mo -
-...mo -
- Riproviamo: Ti...-
- Ti...-
- Amo -
- Ti... amo -
- Anch'io! - esclamò la ragazza abbracciandolo, emozionata per aver sentito ciò che desiderava da diciotto anni.
- Qualcuno si è ricongiunto o i miei occhi mi ingannano? - rise Nisea poggiata allo stipite della porta.
- Sparrow che dice "ti amo"... conservati questo ricordo sorellina, perché temo che non avrà più il coraggio di fare la figura da damerino un'altra volta - rise la maggiore.
- Di certo non davanti a te Bendanera - la schernì Jack.
- È successo qualcosa? - domandò poi Alys non avendo chiaro il motivo della presenza anticipata della sorella nella camera di John.
- Ecco... sì... cioè no..
cioè più o meno...-
- Dritta al punto - la invitò Jack.
- Riguarda John...-
- Riuscirai a salvarlo, non è vero? - sì preoccupò Alys.
- Sì, salvarlo sì, ma...-
- Ma..? - fecero insieme i due capitani.
- Ecco... per salvarlo dovrò ricorrere al metodo che ho usato con te -
- Cioè vuoi dire che...-
- diventerà un tritone...- la precedette Nisea.
- Un trito... che? - domandò Jack confuso.
- Un tritone, è una sirena, però maschio -
- Ed io dovrei avere per figlio un bambino che quando vorrà giocare con l'acqua di uno dei porti in cui attraccheremo si trasformerà in un mostro con una coda e delle branchie?? -
Ad Alys le si bloccò il respiro e rimase al tempo stesso a bocca aperta.
Jack si rese conto troppo tardi di ciò che aveva detto.
- No cherì, non...-
- È...questo che pensi?? Che...che io quando mi trasformo divento un... un mostro...con...con la coda e...e le branchie?! - balbettò la ragazza.
- Io non intendevo...-
- Ho capito benissimo cosa intendevi! - esclamò correndo fuori dalla cabina.
- Alys! - la rincorse Jack fino a quando non riuscì ad afferrarle per il polso mentre erano sul ponte.
- Dimmi la verità: sono davvero così ripugnante quando mi trasformo? -
- Ecco... io non mi sono ancora abituato a quella "cosa"...-
- "Cosa"?! Ho sentito abbastanza...- lo interruppe la ragazza liberandosi dalla presa e correndo verso il parapetto per poi tuffarsi in mare.
- Alys! - la richiamò Jack affacciandosi al parapetto nel tentativo di vederla.
- Devo imparare a tenere chiusa la mia maledetta bocca - si disse inginocchiandosi, sentendosi uno stupido.
Te l'abbiamo detto chissà quante volte Jack🙃
Cooooooomunque.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come al solito se vi è piaciuto lasciate un commento e una stella e ci vediamo nel prossimo capitolo.
Auf Wiedershen meine Alpaka
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