La sua piratessa

- Gibbs, tarda testuggine di mare, ce l'hai fatta ad arrivare prima di me! - lo salutò Jack.

- Sì - rispose il mastro sdraiato su dei tronchi.

- E confido che abbia dato profitto la nostra impresa congiunta -

- Rifatti gli occhi - disse l'uomo mostrando la bottiglia con al suo interno la Perla.

- La bussola mi ci ha guidato subito - continuò mentre Jack fissava soddisfatto la Perla in bottiglia.

- E gli uomini di Barbanera a guardia della nave? - domandò subito il Capitano.

- Ho adottato la medesima manovra che impiegammo a Nuova Guinea - rispose allora il pirata.

- Ah -

- Era un peccato lasciare un'intera flotta, ti pare? - domandò in seguito mostrando un sacco con molte altre navi in bottiglia.

- Peccato mortale - rise Jack seguito da Gibbs.

Poi il capitano prese in mano la bottiglia della Perla e la guardò assalito dai ricordi, quando la scimmia di Barbossa, intrappolata anch'essa nella bottiglia, gli ringhiò contro.

- Ah! Odio quella scimmia! - esclamò.

- Abbiamo la Perla, hai idea di come tirarla fuori? - domandò serio il mastro.

- Ci servono tre capre, una clessidra, una balestra, uno deve imparare a suonare la tromba mentre l'altro fa così...- fece uno strano gesto con le mani muovendo le dita su e giù.

- Conosco uno che ha una capra - disse Gibbs a quel punto.

- Bene...io faccio così! - e rifece lo strano gesto.

- Jack te lo devo chiedere - cominciò il mastro dopo un po' che stavano camminando - avevi i calici, l'acqua, la lacrima, avresti potuto vivere forse per sempre -

- La fonte ti mette alla prova Gibbs, ma è meglio non sapere in quale momento te ne andrai... Passare il corso della tua intera vita aperto all'infinito mistero del tutto e non è detto che non vivrò per sempre: Scopritore della Fonte della Giovinezza! Non ho voce in capitolo Gibbs, la vita del pirata è fatta così, comprendi? -

- Io so solo che penso che ti ricorderanno come un gran bello stupido capitano imbecille, come la sottoscritta - disse una voce alle spalle dei due.

Il capitano si bloccò.

- La tua fidanzata è senza pantaloni Jack - lo richiamò il mastro.

- E tu cosa guardi?! Guardone! - lo rimproverò il capitano coprendo la ragazza dalla vista del mastro che se la rideva sotto i baffi mentre si girava.

- Capitano - lo chiamò poi -...ho preso anche una sottoveste se vi interessa - disse poi lanciandogli un vestito di stoffa leggera.

- Prendere un paio di pantaloni, eh? - disse Jack dando il vestito alla ragazza.

- Odio i vestiti, ma me ne farò una ragione - disse quest'ultima indossandolo sotto lo sguardo malizioso del capitano.

- Ah e altre tre cose: quella scimmia si chiama Jack ed ora mia e quello è il piano più stupido che abbia mai sentito Sparrow - disse quando ebbe indossato la sottoveste, facendosi poi seria.

- Ah e... e...- si bloccò non sapendo più andare avanti così trovò una scusa -... a Gibbs è caduta la tua bussola - disse porgendogli l'oggetto.

- Ah... eh... grazie - si limitò a dire Jack prendendo la famosa bussola e rigirandosela fra le mani fissando Alys, che ricambiò lo sguardo in silenzio.

A rompere il silenzio imbarazzante fu Gibbs che porse ad Alys una bottiglia con dentro una nave con una rosa disegnata sulla vela principale, e che lei riconobbe immediatamente.

- Pensavo che ti sarebbe piaciuto riaverla indietro - sorrise il mastro.

- La Rosa Nera... pensavo che fosse attraccata al porto della Baia, come ha fatto a finire qui? - domandò rigirandosi la bottiglia fra le mani.

- Non ne ho idea, ma se ti fa contenta ho una flotta intera dentro a questo sacco -

- Non ci credo - rise Alys guardando dentro al sacco, che effettivamente era pieno di almeno trenta bottiglie con al loro interno altrettante navi.

- Tu sei pazzo - continuò senza smettere di ridere.

Ciò fece sorridere il Capitano che se ne stava dietro a lei.
La cosa che adorava di più in quella ragazza era la risata cristallina, più cristallina dell'acqua di qualsiasi oceano e di qualsiasi mare.
Avere a fianco lei, anche se faceva fatica ad ammetterlo, lo rendeva felice.

Felice... Una parola che Jack non usava mai, per lui la felicità era scontata, per lui la felicità era sempre stata Tortuga, le locande, le donne, il rum.
Ma dopo dieci anni anni aveva ritrovato la sua vera felicità.

Era quella ragazza dai capelli e dagli occhi castani, che odiava le gonne e preparava torte sensazionali, che faceva amicizia anche con i capitani più spietati e li offendeva come se niente fosse se loro offendevano lei o un membro della sua famiglia, che per otto anni gli aveva dato un figlio, ma che il fato, per metterli alla prova, gli aveva portato via, con la quale era cresciuto e con la quale sarebbe morto, con la quale avrebbe ben presto aiutato la cugina a ritrovare il cugino.
Alla quale aveva insegnato a tirare di spada e ad usare la pistola.
Alla quale chiedeva sempre una regola del codice dato che non se ne ricordava neanche una.

Insomma... lei era una piratessa degna del nome che portava.

Lei era ca... anzi no... Lei era la Sua capitan Alycia Bendanera.

Hey hey hey cricetini
I missed you💕
Ops...neanche un abbraccino gli ho fatto dare, che sbadataggine...(in realtà l'ho fatto apposta 🙃)

Cooooooomunque.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e come al solito se vi è piaciuto lasciate un commento e una stella e ci vediamo nel prossimo capitolo.
Adios 💕

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top