Capitolo 23: Andrà tutto bene
LYDIA
Mi fermai per un secondo. Avevo fatto su e giù per le scale di quella fortezza circa cinque volte ed i miei polmoni, ben poco allenati, mi chiedevano un attimo di pausa.
Una mano delicata mi si posò sulla spalla. Mi voltai ritrovandomi di fronte il dolce volto di April.
«Niente?» chiese.
«Niente.»
«Prima Octavia, e adesso Chris.... Mi chiedo che fine abbiano fatto» continuò dubbiosa la mia compagna.
«Sembra che queste mura li abbiano risucchiati neanche fossero sabbie mobili» risposi, poggiando la schiena al muro.
Era da quando avevamo messo piede in quell'edificio che non mi sentivo a mio agio e, guarda caso, i nostri compagni avevano iniziato a scomparire esattamente da quando Capo si era rifiutato di aiutarci.
Era una accusa troppo azzardata da fare, ma negli occhi di April riuscivo a leggere la mia stessa preoccupazione ed i miei stessi miei dubbi.
«Forse avevano solo bisogno di stare un po' da soli ...»
«Forse...» ripetei, cercando di capire se con quel "soli" intendesse soli separatamente o soli... insieme.
«Tè?»
Spostai la testa di lato e scorsi, oltre la spalla di April, Ilan che teneva in mano due tazze fumanti.
Come fa ad essere così tranquillo?
«Come fai ad essere così tranquillo?» disse April, dando voce ai miei pensieri.
«Mi fido. In più, se avessero provato a catturare Chris, credetemi, metà delle pareti di questa base sarebbero già crollate» le rispose, porgendole una delle due tazze.
«Dove hai trovato il tè?» chiesi, prendendo la tazza che il ragazzo mi porgeva.
Avevo deciso di fidarmi delle sue parole. Non erano stati catturati, nessuno di noi sarebbe stato catturato.
«Ho visto una signora carica di pacchi e l'ho aiutata a trasportarli al piano superiore. Credo sia la moglie di Capo, non ci sono molte altre donne in questo posto. Ad ogni modo, ha insistito ad offrirmi qualcosa di caldo, e così ho pensato di portarne un po' a voi.»
È decisamente troppo buono, questo ragazzo, pensai, mentre le mani mi si scaldavano a contatto con la tazza bollente.
«Come sta il tuo fianco, Hika?» chiese poi Ilan voltandosi verso di lei.
Il suo fianco? Cos'ha che non va il suo fianco?
Anche April mi sembrò molto sorpresa della domanda.
«Cos..?» chiese con un sussurro.
«Il tuo fianco destro» ripeté il ragazzo.
«B...bene, grazie. Ha... ha smesso di sanguinare un paio di giorni fa» rispose, un po' confusa, mentre si abbassava il lato destro della maglia che indossava.
«Mi era parso così, ma volevo esserne certo» sorrise Ilan.
April è ferita? Ma dove?... No, dove lo so... Ma quando? Come? Forse l'hanno ferita quando è stata aggredita nel deserto prima che Ilan ed Octavia andassero a salvarla...
Ma perché non aveva detto niente a nessuno? E perché non me ne ero accorta? Ma soprattutto: come aveva fatto lui ad accorgersene? O era uno stalker o era veramente un ragazzo troppo buono che metteva sempre gli altri davanti a sé stesso.
Improvvisamente un'ombra scura e veloce si mosse alle spalle di Ilan.
«Attento!» urlai mentre, non sapendo cos'altro fare, lanciai la tazza ancora piena di tè bollente contro la figura in nero.
L'aggressore schivò senza troppi problemi la tazza che avevo lanciato, che andò a frantumarsi contro la parete opposta, e protese le braccia verso il collo del mio compagno.
Con tutta la scioltezza possibile a questo mondo Ilan si accucciò a terra, allungando una gamba di lato e facendo lo sgambetto alla persona che lo stava assalendo, facendolo cadere rovinosamente a terra.
«La vuoi smettere, Chris? È da quando abbiamo dieci anni che cerchi di sorprendermi senza alcun successo» disse soddisfatto il ragazzo biondo cenere, rialzandosi.
«Chris?» chiesi confusa.
Perché mai indossa una divisa del Regno della Foresta?
«Come hai fatto questa volta?» domandò il ragazzo afferrando la mano che il suo amico gli aveva porto.
«Riconoscerei il tuo passo da rinoceronte anche in un campo di battaglia» rispose Ilan aiutandolo a rialzarsi.
Ancora non capivo bene come facesse quel ragazzo a percepire la presenza di altre persone, sapevo solo che era qualcosa legato ai suoi "poteri da Rheol".
«Ma sei idiota o cosa?- la voce tagliente di Octavia seguì il suo ingresso. Anche lei portava una divisa come quella di Chris «Ti sembra il modo giusto per "passare inosservati?- chiese, calciando un coccio della tazza che avevo lanciato.
«Volevo solo sorprenderlo, non pensavo di provocare grida e lanci di tazze» rispose, voltandosi verso di me.
«Adesso sarebbe mia la colpa?» chiesi incredula «Vorrai scherzare spero!-
«Non dare a lei la colpa!»
Per la prima volta vidi Octavia difendermi. Mi parve, quasi, di sentire un coro di angeli provenire dall'alto.
«Cosa ci fate vestiti così?» domandò finalmente qualcuno, April per la precisione.
«Cercheranno di oltrepassare i confini» disse un ragazzino, spuntando fuori dal nulla.
E chi è questo adesso?
Avevo la testa completamente in pappa, non ci stavo capendo più nulla.
«Ragazzi,» la voce di Chris si alzò sopra quella di tutti noi «abbiamo un piano» disse, sfregandosi le mani e sfoggiando uno dei suoi solito sorrisi convinti.
Ci misi un po' a capire il piano, ma quando lo ebbi appreso, preferii aver capito male.
In pratica stavamo andando a farci imprigionare e a pregare che quei due non fossero scoperti.
Geniale.
Neanche la spiegazione del piano B riuscì a tranquillizzarmi.
L'unica parte intelligente di quel piano era fingere che Chris ed Octavia non stessero insieme sin dall'inizio, ma far finta che si fossero incontrati sulla via del ritorno, in modo tale che se Chris fosse stato scoperto almeno Octavia sarebbe potuta rimanere sotto copertura. Che poi mi chiedevo: veramente Octavia era così simile a questa Aylen Coltrow?
«Non abbiamo molto tempo prima che Capo venga a sapere cosa stiamo facendo: allora? Ci state oppure no?» concluse Chris.
«Ci scusi un secondo?» chiesi a Sebastian con un sorrido forse fin troppo gentile.
Non appena il ragazzino si fu allontanato mi avvicinai a Chris.
«Questo è un piano folle ed ho forti dubbi sulla sua riuscita, ma se voi ci credete io mi fiderò. Ho solo una domanda: come facciamo con la richiesta del ragazzino? Come facciamo a ritrovare suo fratello? E non mi dire che gli stiamo mentendo e che non lo aiuteremo, perché in quel caso mi rifiuterò di partire con voi» sussurrai, cercando di farmi sentire solo e soltanto da lui.
«Così mi insulti, milady! Non mi sono mai rimangiato la parola in vita mai. Perché mai dovrei iniziare proprio oggi?» mi rispose con un sorriso storto dei suoi «E poi quanti ragazzi di nome Erick Gray con occhi eterocromatici possono essere stati catturati dal Regno della Foresta? Loro segnano ogni cattura ed ogni spostamento. Controlleremo i loro registri, lo troveremo e lo riporteremo a casa» concluse, come se fosse la cosa più semplice dell'universo.
Si rendeva conto che se mi avesse chiesto di preparare un perfetto tiramisù, bendata, mentre ero in equilibrio su una corda tra due grattacieli, lo avrei ritenuto più fattibile?!
Fece due passi indietro «Bene, non ho sentito obbiezioni» disse, alzando la voce in modo da farsi sentire da tutti «Siamo pronti?»
Nessuno rispose esplicitamente con un "sì", facemmo tutti un silenzioso cenno di assenso col capo. Ognuno di noi era troppo immerso nei propri pensieri per proferire parola. Mi chiedevo a cosa stessero pensando. Io personalmente mi ripetevo in continuazione "andrà tutto bene" , come fosse un mantra.
Andrà tutto bene, pensavo mentre ringraziavamo Sebastian e fuggivamo da una porta di servizio.
Andrò tutto bene, mentre per miracolo non ci facevamo scoprire dalle sentinelle della Fortezza.
Andrà tutto bene, quando, arrivati vicino al confine nemico, mi facevo legare le mani e imbavagliare da Chris e Octavia.
Andrà tutto bene, quando Octavia urlò alle sentinelle: "Aprite, sono il Tenente Aylen Coltrow. Abbiamo prigionieri".
Angolo Autrice
Ragazzi è l'ultimo dell'anno! Soddisfatti di questo 2015? O non vedete l'ora che incominci un nuovo anno?
Che dire? Ah si, che è dal primo capitolo della storia che volevo introdurre un personaggio con occhi eterocromatici (colori diversi), e finalmente adesso sono riuscita ad inserirlo... ebbene si, con ciò vi sto già spoilerando che Erick Gray, il fratello di Sebastian, ricomparirà nella storia! Suggerimenti per il colore degli occhi? (ad esempio uno nocciola e l'altro verde... o uno marrone e l'altro azzurro... ditemi voi!)
Sono stata un po' ridondante con questo capitolo e ho fatto muovere di poco i personaggi, ma era voluto, non volevo subito gettarli nel piano... non volevo correre troppo.
Se avete domande o dubbi chiedetemi tutto senza alcun timore, non mordo!!
TRIVIA
Il nome di Octavia è stato ispirato da Octavia Blake della serie televisiva "the 100", sorella del mio unico grande amore (al pari con Stiles) Bellamy Blake.
Non so se qualcuno conosce la serie, per ora sono uscite solo due stagioni... ad ogni modo ritengo che Octavia sia decisamente il personaggio più cazzuto della serie, anche se non il mio preferito. È indipendente, coraggiosa,intraprendente, generosa, non si ferma alle apparenze... insomma un personaggio veramente bello.
Buon anno a tutti!
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