Quattordicesima Parte - Arriva la Justice League

Mentre Shazam e Adam lottavano senza sosta e con violenza, Sebastian percepì un'essenza molto potente nelle vicinanze. Qualcosa di incredibilmente veloce sfrecciò tra i palazzi, afferrò il nemico divino e lo fece schiantare sull'asfalto. Faust non poté credere ai suoi occhi: era proprio l'Uomo d'Acciaio.

- Questa è la mia città, Adam. Vattene, se non vuoi farti male - affermò Superman perentorio.
- Ci sono tanti innocenti da schiavizzare... - mormorò il kahndaqeno.
- Non torcerai un solo capello ai bravi cittadini di Metropolis - ringhiò l'eroe, colpendo in pieno l'avversario con la vista calorifica.

A Gotham, Wonder Woman raggiunse Batman e insieme giunsero al punto dove Circe stava duellando con la strega vestita di verde.

- Circe! Oppositrice della libertà e della verità! - esclamò Diana, estraendo la spada. - Sei strisciata fuori dalla tua tana per invadere la Terra insieme ai tuoi malefici alleati...
- Eccoti, dunque, figlia di Zeus! Osi presentarti al mio cospetto con tanta arroganza? - gracchiò la dea, mentre si difendeva dall'infinita pioggia di maledizioni dell'Incantatrice.

In quel momento, Nightmare Nurse scosse il capo.

- Non è possibile... - farfugliò.
- Che succede? - le domandò Batman.
- Ho perso la connessione psichica con Shazam e Sebastian Faust...

L'Incantatrice fu sbalzata via da un'onda oscura di Circe, la quale ingaggiò uno scontro con Wonder Woman, che era pronta più che mai a sconfiggere la sua nemica giurata in nome della pace. Senza pensarci due volte, Asa approdò su un tetto di Metropolis con la magia e vide che Billy e Faust erano stati battuti. Notò poi che Superman era avvolto da una strana aura negativa e lo guardò volare via insieme a Black Adam. L'infermiera spiccò un balzo e atterrò carponi sull'asfalto, correndo poi a soccorrere gli eroi caduti.

- Shazam e Sebastian sono a terra - comunicò lei con un messaggio telepatico. - Provo a rimetterli in sesto. Voialtri fate attenzione. Credo che Superman sia stato compromesso...

Ricevuta la notizia, John e Zatanna confinarono Fratello Sangue e Agata in un cerchio magico e giunsero a Gotham con un varco. Loro due, Batman, Wonder Woman e l'Incantatrice osservarono Circe sghignazzare, affiancata da Black Adam e da Superman. Gli occhi di quest'ultimo erano completamente neri e attorno alla sua testa fluttuava una sorta di aureola purpurea.

- Grande Era... - mormorò l'amazzone. - Che cos'avete fatto a Superman?
- Ho dato ad Adam un cristallo intriso di magia nera. Lui l'ha usato per trafiggere il kryptoniano nel petto e ora obbedisce solo a me, come una bestia domata.

In quel momento, un portale tecnologico condusse lì altri componenti della Justice League che arrivavano dalla Torre di Guardia. Erano Green Lantern, Flash, Black Canary e suo marito Green Arrow, Aquaman e Martian Manhunter.

- Che ci siamo pers... Oh merda... - esordì Oliver Queen mentre teneva saldamente il suo arco.
- State attenti. Superman è sotto il loro controllo - si raccomandò il Cavaliere Oscuro.

Con un gesto della mano, Circe fece cenno a Superman di attaccare. Egli scattò verso gli eroi e Wonder Woman parò il forte pugno dell'alieno con lo scudo, che però le fu strappato di mano. I due iniziarono a picchiarsi selvaggiamente, finché l'Uomo d'Acciaio prese la guerriera per il collo e la scaraventò contro un'automobile, sfondandola.

- Diana! - esclamò Green Lantern, prima di essere colpito da una spallata di Superman, venendo atterrato. Martian Manhunter trasformò le sue braccia in tentacoli e legò l'eroe impazzito.

- Zatanna! Tu e il tuo gruppo pensate a Circe e a Black Adam. Di Superman ci occuperemo noi! - esclamò a fatica, cercando disperatamente di trattenere la potenza del kryptoniano. Questi si liberò e scatenò la sua vista calorifica contro il marziano, ma J'onn si rese intangibile e l'attacco di energia gli passò attraverso senza neppure scalfirlo. L'uomo dalla pelle verde utilizzò la sua di vista calorifica e Superman venne spinto lontano, pur parando i raggi con le mani.

Mentre Martian Manhunter teneva occupato l'Uomo d'Acciaio, Aquaman gli si aggrappò alle caviglie dopo aver spiccato un notevole balzo, buttandolo a terra, per poi iniziare a colpirlo in faccia. Superman lo prese per la nuca e gli rifilò una sonora testata, tramortendolo. Wonder Woman, ripresasi, legò il collo dell'avversario con il lazo e lo strinse.

- Kal, per favore... - disse Diana con voce spezzata, come se fosse sul punto di piangere. - Non costringermi a farti del male...

Clark afferrò il laccio d'oro e lo tirò a sé, togliendolo dalle mani dell'amazzone, per poi colpirla allo stomaco con un pugno. La donna s'inginocchiò. Stava soffrendo molto, più per il fatto che stava lottando contro un suo caro amico che per i danni che questi le aveva inflitto, ma non intendeva cedere. Zatanna vide che Superman stava per attaccare nuovamente Diana e a quel punto non poté non intervenire.

- Oducs rep iel! - urlò la maga a squarciagola, difendendo con una cupola magica la combattente da un colpo potenzialmente mortale.

Nel frattempo John, senza farsi notare, si fece aiutare dall'Incantatrice per lanciare un sortilegio. Wonder Woman fece volare via Kal-El con un montante e Martian Manhunter aiutò la compagna di squadra a immobilizzarlo. Constantine incanalò il potere della strega oscura e compì una magia che rivoltò i Bestiamorfi di Circe contro di lei. Mentre questa affrontava la propria armata, Black Adam fu colpito in pieno da un fulmine divino che aveva squarciato il cielo.

- È ora della rivincita - disse con fierezza Shazam, portato lì insieme a Sebastian da Nightmare Nurse.

Circe, grazie ai suoi enormi poteri, riuscì a far tornare in sé parecchi dei suoi mostri e li mandò contro gli eroi. A fronteggiarli ci furono Flash, Green Arrow e Black Canary: il Velocista Scarlatto ne sconfisse alcuni con dei pugni superveloci; l'Arciere di Smeraldo scoccò delle frecce esplosive, eliminandone altri; la Bomba Bionda tolse di mezzo gli ultimi rimasti con le sue tecniche di combattimento e col suo grido sonico. La dea dai capelli rossi uccise i Bestiamorfi manipolati da John e si preparò a combattere, venendo affrontata dallo stregone stesso, da Faust, da Zatanna e dall'Incantatrice, mentre Nightmare Nurse assistette Shazam nel duello con Adam. Green Lantern creò un autobus fatto di luce solida verde e con esso investì Superman; Wonder Woman gli arrivò alle spalle e gli bloccò le braccia, permettendo a Martian Manhunter di colpirlo ripetutamente sull'addome e in faccia. A quel punto, l'Uomo d'Acciaio sferrò un doppio calcio contro il marziano, scaraventandolo via; dopodiché fece uno scatto all'indietro e schiacciò Diana tra un palazzo vicino e la propria schiena. Batman sparò a Clark con una pistola stordente, folgorandolo con degli elettrodi, ma il danno inflitto fu infinitesimale.

- Come cavolo battiamo un Superman incattivito? - chiese Green Arrow.
- Provandoci, immagino - rispose Flash.
- E se falliamo?

Flash volteggiò a gran velocità, generando un tornado che allontanò Superman da Wonder Woman.

- Forza, Justice League! - ordinò Batman.

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