Diciassettesima Parte - L'Attesa Conclusione

Era tutto finito. Agata, a cui Fratello Sangue aveva spezzato il cuore, era stata sconfitta e uccisa da Lucifer. Gli eroi avevano salvato il mondo.

- Tocca sempre a me risolvere i problemi - ironizzò Lucifer scuotendo il capo.

La Justice League osservò lo sgangherato gruppo di eroi magici e ne fu orgogliosa.

- Complimenti, ragazzi. Avete fatto davvero un ottimo lavoro - sorrise Superman. - I vostri sforzi sono stati determinanti per la nostra vittoria. A nome di tutta la Justice League, posso dire che ora siete dei veri eroi!
- Ti ringrazio, fustacchione - rispose Constantine.
- Abbiamo apprezzato molto il vostro aiuto - affermò Wonder Woman. - Zatanna... Il fatto che tu sia parte di questa formidabile squadra è davvero rincuorante per me. Sono fiera di te.
- Grazie, Diana - si commosse la maga.
- Avete scelto un nome per il gruppo? - domandò Green Lantern, cambiando argomento.
- Justice League Dark - trillò tempestivamente Shazam, euforico.
- Non è particolarmente originale... Ma funziona - notò Black Canary.
- Molto bene, Justice League Dark - disse Martian Manhunter. - È arrivato il momento di salutarci.
- Già stanco di noi, verdolino? - chiese Nightmare Nurse con voce acuta.
- Speriamo di collaborare ancora con voi - asserì Aquaman.
- Sarebbe un castigo degno delle eterne torture di Baal - brontolò l'Incantatrice, dando le spalle ai supereroi. Flash si fece scappare una risatina e il re di Atlantide gli rifilò un'occhiataccia.

I due gruppi si salutarono e la Justice League tornò alla Torre di Guardia nello spazio: Superman, Wonder Woman e Martian Manhunter si alzarono in volo seguiti da Green Lantern, che trasportò gli altri in una sfera creata con l'anello. Anche la Justice League Dark fece ritorno alle proprie case. Sulla strada verso il motel in cui alloggiava John, lui e Zatanna, rimasti soli, ebbero modo di conversare.

- Senti, Zee, devo dirti una cosa... - cominciò l'uomo misteriosamente.
- Dimmi.
- Te l'ho nascosto perché non volevo ti preoccupassi...
- Così però mi spaventi, John - rispose lei.
- Il fatto è che... - mormorò prendendole le mani. - ... Io sto morendo...

Quelle parole furono come un pugno dritto al petto per Zatanna. Le mani le tremarono, digrignò i denti e strabuzzò gli occhi, corrugando la fronte. Una lacrima le rigò la guancia.

- J-John... - singhiozzò la donna. - I-io non...
- Sono malato... È da un po' che tossisco sangue - confessò John, carezzando il viso della donna e facendo un sorriso fugace. - E, visto che non so per quanto ancora potremo stare insieme...

Zatanna lo fissò con gli occhi lucidi, blu come il cielo, continuando a singhiozzare, mentre il labbro inferiore le tremolava.

- ... Vuoi sposarmi? - propose Constantine, inginocchiandosi.

La maga sussultò, coprendosi la bocca con le mani. Piangeva e provava tanto dolore quanta gioia.

- Sì! - esclamò, stringendo l'uomo a sé e dandogli un dolce bacio.

Nessuno dei due volle sottrarsi a quell'abbraccio. Zatanna continuava a versare lacrime e John socchiuse gli occhi, inspirando ed espirando. Non aveva idea di quanto tempo gli sarebbe rimasto, ma giurò a se stesso che l'avrebbe trascorso insieme alla donna che teneva fra le sue braccia, assicurandosi che lei fosse sempre felice. Altrove, nel loft di Sebastian, questi e Lucifer stavano chiacchierando e bevendo vino.

- Allora... Riprendiamo il discorso dell'ultima volta? - canticchiò l'arcangelo.
- Non... Non penso che potremo stare insieme - disse lui, schiarendosi la voce. - A te piace divertirti, un po' con chiunque, a dirla tutta... E io non sono un tipo da cose serie e stabili...
- Immaginavo che sarebbe stata questa la tua risposta - rivelò l'interlocutore. - E in effetti hai ragione... Io mi diverto e basta - annuì.
- Però stasera... Io avrei voglia... - sussurrò con vaghezza Faust, finendo il suo bicchiere di vino.

I due si alzarono e si baciarono appassionatamente. Lucifer lo lanciò a terra e gli saltò sopra, strappandogli di dosso i vestiti, cosa che fece anche Sebastian con i suoi. L'arcangelo si unì allo stregone e fecero l'amore intensamente, mentre la Stella del Mattino lo portava con sé da una parte all'altra dell'appartamento volando con le sue grandi ali bianche.
Il giorno seguente, la Justice League Dark andò sulla Torre di Guardia. Insieme a Superman e gli altri, si riunirono nella zona più grande della stazione spaziale, la Navata, che ospitò le nozze di John e Zatanna. Tutti i presenti indossavano vestiti eleganti per l'occasione e c'era molta allegria nell'aria. La maga dai capelli neri, sfoggiando un meraviglioso abito da sposa, si diresse verso l'altare, accompagnata dalla marcia nuziale. Giunta innanzi al futuro consorte, ella si sollevò il velo e rise.

- Sei pronta? - le chiese lui. La donna annuì con un sorriso.

La principessa Diana, con un bellissimo abito greco con una sola spallina, fece scambiare le promesse ai due e poi il piccolo Billy Batson porse loro le fedi nuziali. John la mise all'anulare di Zatanna e quest'ultima fece altrettanto con lui. L'amazzone dell'isola paradisiaca Themyscira dichiarò la coppia marito e moglie.

- Ora puoi baciare la sposa - bisbigliò Diana al mago inglese.

La coppia si scambiò un tenero bacio e tutti gli invitati al matrimonio applaudirono. Durante il rinfresco organizzato subito dopo la cerimonia, molti degli eroi presenti fecero baldoria: sulle note di varie canzoni cantate da Black Canary, si scatenarono Green Arrow, Flash, Green Lantern, Billy, Lucifer e June; Batman restò comodamente seduto a un tavolo a bere del punch insieme a Superman, Martian Manhunter, Sebastian, Wonder Woman e Nightmare Nurse, che parlottava con Xanadu; John e Zatanna attesero che Canary intonasse una melodia più calma e ballarono un lento, sentendo addosso gli sguardi dei presenti, tra chi piangeva, chi sorrideva e chi sospirava per la commozione.

- È proprio una bella festa, eh? - le bisbigliò l'uomo.
- Be', sì, considerando che è stata organizzata ieri... - scherzò lei, facendo ridacchiare anche il suo sposo. - Ehi, sei felice?
- Tanto... - le rispose lui, prima di abbracciarla.

Terminato il ballo, Zatanna si guardò attorno.

- Ragazzi, manca la torta!
- Oh, accipicchia... - piagnucolò Flash. - Ce la siamo dimenticata nella fretta di ieri!

Zatanna scoppiò a ridere.

- Tranquilli, non è un problema! Iaf erirappa anu atrot elaizun! - esclamò lei con tono divertito, facendo comparire dal nulla una torta alta tre piani e bianca come una nuvola. Tutti i supereroi ne presero una fetta e constatarono che era deliziosa.

- Da leccarsi i baffi! - ciangottò Billy mentre divorava un boccone di quel dolce buonissimo.
- Piano, ragazzino - rise Asa, mangiando composta.

La festa durò per tutta la sera e ci fu spazio per tanto spasso. La Justice League Dark aveva salvato la Terra e si era guadagnata la ricompensa per l'impegno. I novelli sposi si fecero cullare dalla positività di quei momenti e si godettero il loro lieto fine.

Gli eventi si susseguirono esattamente come Madame Xanadu aveva previsto...



Angolo autore
ED ECCOCI GIUNTI ALLA FINE DI QUESTO VIAGGIO (IL MIO LAVORO PIÙ LUNGO TRA I RECENTI). SPERO CHE L'ABBIATE LETTA IN TANTI E CHE VI SIA PIACIUTA. DETTO QUESTO, VI AUGURO UN BUON PROSEGUIMENTO (non so di cosa, ma ok). CIAO❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️❤️

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top