Capitolo 7

Green Arrow: Come sta?
Black Canary: Io e Alfred abbiamo tolto il proiettile dal suo corpo. Ora si è addormentato.
Green Arrow: Adesso Alfred è con lui?
Black Canary: Sì. Sostiene che sia meglio che ci sia sempre qualcuno che lo controlli. Non si sa mai.
Green Arrow: Mi sembra giusto.
Black Canary: Un attimo.
Green Arrow: Che c'è?
Black Canary: Dove sono Harley e Selina?
Green Arrow: Sono uscite. Selina ha in mente un "piano" per scoprire l'identità del pistolero bastardo.
Dinah si sedette accanto a lui e i due si abbracciarono. Rimasero per un po' in silenzio a guardare il fuoco del camino, per poi parlarsi di nuovo.
Black Canary: Prima o poi dovremo tornare da Connor... Non credi anche tu?
Green Arrow: Quando questa faccenda sarà finita... Saremo liberi di essere i genitori di cui ha bisogno. Te lo prometto, amore mio.
I due si baciarono e dopo Dinah si addormentò tra le braccia del marito. Intanto Catwoman e Harley attraversarono i vicoli più oscuri della città, andando in giro a chiedere informazioni sul misterioso aggressore che aveva sparato a Batman. Dopo molte ore, le due incontrarono una loro vecchia e ben poco gradita conoscenza: Oswald Cobblepot, alias Pinguino.
Catwoman: Oh, porca miseria... Avrei preferito incontrare lo Spaventapasseri piuttosto che te, Oswald.
Pinguino: Non fare la gattina cattiva. Alcuni miei sgherri vi hanno viste girare da queste parti in cerca di informazioni su una persona. È così?
Harley: Sì! Magari puoi aiutarci, vecchia zitella!
Catwoman: Harley!
Pinguino: Non aiuterei mai due creature meschine come voi.
Harley: Senti chi parla.
Pinguino: E comunque... Non so chi sia la persona che cercate.
Catwoman: Andiamo, Oswald, sei un esperto di tutto ciò che riguarda la finanza, il mercato nero, il crimine, il commercio di armi e di droga, dovrai pur sapere qualcosa su quel tipo!
Oswald ci pensò un attimo, accese uno dei suoi sigari e, dopo qualche secondo, sbuffò.
Pinguino: Mi dovete un grande favore.
Harley: Come no. È già tanto se non giochiamo a bowling con i tuoi occhi.
Catwoman: Parla, Oswald.
Pinguino: L'uomo che cercate... Si fa chiamare Cappuccio Rosso. È un vigilante che non si fa scrupoli a uccidere i criminali, a differenza del pipistrello.
Catwoman: Ha sparato a Batman ieri. Sai per caso se si sono già incontrati?
Pinguino: Dovresti chiederlo a "Mister Orecchie Appuntite".
Harley: Lo faremo. Grazie dell'aiuto, dolce gnomo. Alla prossima!
Pinguino: Aspetta, come mi hai chiamato, ragazzina insolente?!
Harley: È esattamente ciò che sei! Sembra che ti abbiano schiacciato con una padella!!
Dopo questo "insulto" Harley scoppiò in una fragorosa risata. Le due tornarono a Villa Wayne e videro Oliver e Dinah addormentato sul divano, abbracciati.
Harley: Oh, che carini. Sembrano due teneri koala. Posso fargli una foto?
Catwoman: No.
Harley: Dai, per ricordo.
Catwoman: No, Harl.
Selina afferrò Harley per uno dei suoi due codini e la portò al piano di sopra. Si tolse la tuta da Catwoman e indossò abiti più comodi. Si recò poi nella stanza di Bruce, con Alfred intento a vegliare su di lui.
Alfred: Buonasera, signorina Kyle.
Selina: Ciao, Alfred. Come sta Bruce?
Alfred: Meglio. Ho rifasciato la ferita. Le vecchie bende erano molto sporche di sangue. Ho visto che la ferita sta pian piano migliorando.
Selina: Che sollievo. Per un attimo ho temuto il peggio.
Alfred: Dove siete state lei e Harley Quinn?
Selina: Abbiamo passato le ultime sei ore a cercare di scoprire qualcosa sull'uomo che ha sparato a Bruce.
Alfred: Ce l'avete fatta?
Selina: Grazie al cielo sì. Il Pinguino ci ha fornito alcuni dati su quello stronzo. L'ha identificato come Cappuccio Rosso. Ci ha detto che è una specie di giustiziere.
Alfred: Mi chiedo per quale motivo abbia voluto ferire il signorino Bruce.
Selina: Quando si sarà ripreso, lo chiederemo a lui. Magari saprà darci una spiegazione.
Alfred: Lo spero proprio. Prima lo staniamo, meglio sarà per tutti.
Selina: Ti lascio, Alfred. Vado a dormire. Sono molto stanca. Domani proseguiremo le ricerche.
Alfred: Allora buonanotte, signorina Kyle.
Selina: Buonanotte.
Il mattino seguente, Oliver e Dinah si svegliarono e si accorsero di aver dormito sul divano anziché nelle camere che Alfred aveva appositamente preparato per loro. Si alzarono e andarono in cucina. Harley li raggiunse poco dopo, saltellando allegramente.
Harley: Ben alzati, dolci sposini!
Green Arrow: Ciao, Harley.
Black Canary: Oh cavolo, siamo ancora in abito da lavoro. Vieni Ollie, diamoci una sistemata e cambiamoci.
Green Arrow: Arrivo.
I due salirono frettolosamente le scale, incontrando e salutando Selina che era appena uscita dalla sua stanza. Scese anche lei in cucina e vide che Harley si era messa ai fornelli.
Selina: Ehm ehm.
Harley: Sì?
Selina: Ehm ehm.
Harley: Hai la polmonite, Selina?
Selina: Vuoi davvero preparare la colazione? A casa di Bruce? Stando nella cucina che solo Alfred tocca?
Harley: Ehm... Sì?
Selina: Sei proprio Harley.
Harley: Lo so! Io mi adoro alla follia, infatti sono folle! Sorpresa!!
Selina rise, mentre Harley si mise a canticchiare un motivetto infantile ma molto orecchiabile mentre strani rumori provenivano da ciò che stava mettendo sul fuoco. Oliver e Dinah scesero di nuovo in cucina e si sedettero accanto a Selina. Dopo un po' Harley servì la colazione: dei pancake che sembravano abbastanza invitanti.
Dinah: Non c'è niente di vivo qui dentro, vero?
Harley: Non mi risulta che la farina sia viva. Forse quella nelle dispense dei miliardari lo è.
Selina: Assaggiamo.
Oliver: Wow Harley, questi pancake sono deliziosi!
Harley: Lo sapevo! Visto, Dinah? Io e tuo marito ci capiamo al volo! Siamo un'unica grande mente.
Dinah: Ti prego. Insieme non fate un cervello.
Tutti e quattro si misero a ridere per la battuta e i pensieri negativi e i brutti ricordi svanirono lentamente come i lievi soffi di vento mattutini. Più tardi, salirono in camera di Bruce per vedere come stesse. Fecero per entrare, ma la porta era bloccata. Oliver provò a spingere più forte, ma invano.
Selina: Perché è chiusa?
Harley: Non mi piace.
Dinah: Ollie, insieme!
Oliver: Vai!
I due sfondarono la porta a calci e quando entrarono, Cappuccio Rosso era davanti al letto di Bruce, con una pistola puntata contro di lui. Nella stanza c'era anche Alfred, che era accasciato a terra.
Selina: No!!
Cappuccio Rosso: Tranquilli. Non l'ho ucciso. Non ancora, almeno.
Oliver: Tu prova solo a premere quel grilletto e ti faccio sputare i denti!
Cappuccio Rosso: E se per caso... Sparassi a te?
Dinah: Non ci provare, maledetto!!
Dinah usò il suo Grido del Canarino, con cui scagliò Cappuccio Rosso fuori dalla finestra. Harley tentò di svegliare Alfred, ma era stato drogato. Selina trascinò Bruce in un angolo della stanza per tenerlo al sicuro. La situazione sembrava essere sotto controllo, ma il loro rivale spuntò dalla porta e si lanciò contro Dinah, che lo respinse con una ginocchiata sul ventre. L'uomo si rialzò e le sferrò un montante sul mento. Oliver corse nella sua camera e prese l'arco e la faretra. Rientrò nella stanza di Bruce e sparò una freccia congelante contro il nemico. Harley afferrò una stampella dall'armadio e la utilizzò per colpire in testa Cappuccio Rosso. L'uomo aveva in testa un casco resistente come maschera, quindi gli attacchi di Harley non l'avevano minimamente scalfito. La prese per il collo e si accinse a spaccarle il cranio contro il muro, ma venne fermato da Selina, che nel frattempo si era munita della sua frusta, che schioccò ripetutamente addosso all'avversario, allontanandolo dalla ragazza, che corse dietro alla donna.
Cappuccio Rosso: Siete molto coraggiosi. Intervenite sempre prima che uno di voi venga ammazzato... Ma siete tutt'altro che avversari degni di questo nome. Non siete affatto alla mia altezza.
Selina: Ti dai tante arie, ma non hai le palle di dirci chi sei.
Oliver: Se lo costringessimo a dircelo...
Harley: E come? Gli solletichiamo il collo finché non ce la fa più?
Dinah: Avrà anche un casco protettivo, ma vediamo quanto resistono i suoi timpani a una delle mie ninnananne.
Dinah usò nuovamente il suo urlo ultra sonico. Si sforzò così tanto che fece a pezzi il casco di Cappuccio Rosso, rivelando la sua identità. Era Jason Todd, il secondo Robin, che si credeva morto dopo i trattamenti estremi del Joker. Bruce si svegliò e si alzò indolenzito e confuso. Non capiva che cosa stava succedendo, ma quando finalmente realizzò di avere di fronte Jason, cercò di comprendere.
Bruce: Jason?
Cappuccio Rosso: Già. Sono proprio io.
Bruce: Ma... Ma... Perché fai tutto questo?
Cappuccio Rosso: Dovresti saperlo meglio di chiunque altro, Batman.
Selina: Bruce, non ti avvicinare... È fuori di testa. Ti ha già sparato una volta.
Oliver: Evitiamo che ricapiti.
Cappuccio Rosso: Mi spiace... Ora ho da fare.
Dinah: Non possiamo lasciarlo andare così!
Bruce: Lo prenderemo... Un giorno.
Harley: E quando sarà quel giorno? Sono curiosa!
Selina si avvicinò ad Harley e le accarezzò la testa.
Selina: Molto presto, Harley... Molto presto.

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