Capitolo 2
Catwoman si svegliò in una specie di prigione trasparente e si accorse di non avere più armi. Prese a calci il vetro che la circondava ma non si ruppe. Fuori dalla "capsula" era tutto buio, ma all'improvviso si accese una luce, che illuminò un'altra gabbia, nella quale c'era Harley. Anche lei era priva di equipaggiamento. Era un po' spaventata.
Harley: Selina, dove siamo?!
Catwoman: Non lo so! Mantieni la calma.
Harley: Come faccio a mantenere la calma?!
Catwoman: Fallo e basta!
Harley: Dove sono Pamela e Katana?
Catwoman: Suppongo... Vicino a noi...
Si accesero altre due luci che fecero vedere altre due prigioni: proprio quelle di Ivy e Katana.
Poison Ivy: Che posto è questo?
Katana: E lo chiedi a me?
Catwoman: Siamo in... Un complesso... Suppongo.
Harley: Ma chi è che ci ha imprigionate?
Sconosciuto: Io.
Qualcuno si fece avanti nell'oscurità della stanza, interrotta solo dalle luci delle gabbie. Quel qualcuno era Amanda Waller, una malvagia e potente donna, nonché ex agente governativo.
Amanda: Sono Amanda Waller.
Catwoman: Amanda Waller?!
Harley: Conosci questa qui?
Catwoman: Per sentito dire. Mi hanno parlato molto male di lei, Miss Waller. Dicono che è una donna malefica.
Amanda: Questo è vero. Ma so anche essere gentile... Quando voglio.
Poison Ivy: Per quale motivo ci hai rapite?
Amanda: Ho intenzione... Di offrirvi l'amnistia.
Katana: Suppongo che dovremo guadagnarcela, non è così?
Amanda: Esattamente. Ve la offrirò in cambio di un favore da parte vostra...
Harley: Che cosa dobbiamo fare, signora?
Amanda: Dovete unirvi alla nuova task force che sto creando.
Catwoman guardò la donna e sbuffò.
Catwoman: Fantastico... E come si chiama questo gruppo?
Amanda: Il nome che ho scelto è... Suicide Squad.
Poison Ivy: Chi sono gli altri membri?
Amanda: Floyd Lawton, alias Deadshot, Leonard Snart, alias Captain Cold, Waylon Jones, alias Killer Croc e... Eve Eden, conosciuta anche come Nightshade.
Katana: Conosco solo il primo. Ottimo cecchino. Che sanno fare gli altri?
Amanda: Captain Cold possiede un fucile congelante, Killer Croc è un coccodrillo umanoide e Nightshade è una ragazza in grado di manipolare le tenebre.
Harley: Un gruppo pieno di elementi singolari!
Catwoman: Cosa succederebbe se decidessimo di non aderire a questo progetto?
Amanda: Continuerete a vivere la vostra vita... Con tutta Gotham contro. A voi la scelta.
Le quattro donne si guardarono e alla fine, dopo un po', presero una decisione.
Catwoman: Non accetto.
Amanda: Che peccato. Una come te sarebbe stata perfetta nel gruppo... Signorina Quinzel, lei cosa vuole fare?
Harley: Voglio restare accanto a Selina... Quindi rifiuto anche io.
Amanda: Non avevo mai ricevuto due no in un colpo solo. Che delusione... Cos'ha intenzione di fare lei, signorina Isley?
Poison Ivy: Io voglio molto bene a Selina e Harley... Ma accetto.
Catwoman: Ivy! Non puoi farlo!
Harley: Rossa! No!
Poison Ivy: Mi dispiace, ragazze...
Amanda: Molto bene. Aggiungerò la floracinesi alla descrizione della Suicide Squad. Tocca a lei, Miss Yamashiro.
Katana: Mi rifiuto categoricamente di partecipare a una sciocchezza simile. Preferisco lavorare per conto mio.
Amanda: Molto bene.
Amanda cliccò un pulsante e le celle si aprirono, lasciando uscire le quattro. La donna afferrò tempestivamente una pistola e sparò al petto a Katana. La ragazza si accasciò a terra, sanguinante.
Catwoman: No!!
Selina prese la sua frusta e disarmò Amanda, per poi sferrarle un calcio in faccia e stordirla. Harley corse verso quella che sembrava una porta e la sfondò.
Harley: Tagliamo la corda!
Catwoman: Non c'è bisogno di dirmelo due volte!
Le due fuggirono, ma poi Harley tornò indietro, accortasi che Ivy non era con loro. Andò all'entrata della stanza buia e guardò con tristezza la sua amica.
Harley: Rossa, vieni.
Poison Ivy: Non posso, Harl... Perdonami.
Harley: Perché non puoi?
Poison Ivy: Ormai ho accettato. Scusami tanto...
Harley: Deve pur esserci un altro modo!
Poison Ivy: Purtroppo non c'è.
Dal vestito di Ivy sbocciò un fiore di loto che secernette del polline che obbligò Harley ad andare via. Pamela pianse, ma non poteva più tornare indietro. Harley raggiunse Catwoman, che era seduta una motocicletta nera con le sirene della polizia in sottofondo.
Catwoman: Dov'eri finita? Abbiamo il GCPD alle calcagna!
Harley: Ho tentato di convincere Pam a venire con noi, ma non ci sono riuscita.
Catwoman abbracciò la ragazza e le carezzò il viso, sorridendo.
Catwoman: Ci riproveremo, Harl... Promesso. Ora, però, è meglio filare.
Selina fece montare in sella anche Harley e sfrecciò per tutta Gotham fino a raggiungere Villa Wayne. Parcheggiò e bussò alla grande porta. Venne ad aprire un uomo sulla sessantina, alto, snello e dal portamento quasi regale. Era Alfred Pennyworth, il maggiordomo di Bruce Wayne.
Alfred: Miss Kyle? Che ci fa qui con Harley Quinn?
Catwoman: Vi prego, ospitateci.
Harley: Ti prego, Alfy, facci entrare...
Alfred: Miss Kyle, vuole che vada a chiamare il signorino Bruce?
Catwoman: Sì, grazie.
Alfred chiuse per un attimo la porta e poi Bruce la riaprì.
Bruce: Entrate pure.
Catwoman: Ehi, come mai non sei vestito da miliardario playboy?
Bruce: Mi stavo allenando con delle persone nella stanza adiacente.
Harley: Chi sono?
Bruce: Tim Drake e Stephanie Brown.
Catwoman: Ti stavi allenando con Robin e Spoiler? Non credi che ormai dovresti scegliere avversari più potenti?
Stephanie: Mi stai dicendo che sono debole?
Catwoman: Beh, sì. Lo sei.
Tim: Calma, ragazze. Non ci agitiamo, eh?
Bruce: Tim, vai nella tua stanza. Stephanie, buona serata.
Stephanie: Non finisce qui, randagia.
Catwoman: Oh, taci e vattene.
Selina e Harley andarono a sedersi in salotto, mentre Bruce portò loro una tisana e si accomodò davanti a loro, vicino al camino. Parlarono di tutto ciò che era accaduto quel giorno e poi, improvvisamente, Harley sussultò.
Harley: Selina!
Catwoman: Che c'è?
Harley: Quando quella lì... Ehm... Bomber?
Catwoman: Waller.
Harley: Sì, quella... Quando ci ha rapite, credo proprio che Cheetah si sia liberata e sia fuggita.
Catwoman: No, ma dai? Te ne sei accorta solo adesso? Siamo rimaste con un pugno di mosche.
Harley: Bleah, che schifo! Meglio i gattini.
Bruce: Ragazze... Cercate di concentrarvi. Vi viene in mente un motivo particolare per cui Amanda Waller abbia freddato Katana?
Catwoman: No. Presumo che l'abbia uccisa solo perché non aveva accettato di entrare a far parte della Suicide Squad. Probabilmente avrebbe sparato anche a noi, se non l'avessi fermata.
Harley: Già, sei stata una vera forza!
Bruce: Avete rischiato grosso. Tutte e due. Mi auguro che non accada più. Mi piacerebbe potervi proteggere, ma devo pensare anche a far rinchiudere i criminali.
Harley: Non vuoi catturarmi, Bats?
Bruce: No. Ora devo occuparmi della tua salvaguardia e di quella di Selina.
Catwoman: Bruce... Non è che hai degli abiti femminili? Questa tuta è comoda, ma non posso indossarla tutto il tempo. Sto cominciando a sudare.
Bruce: Sì, dovrei avere qualcosa. Forse in camera di Kate c'è qualche vestito che potrebbe piacerti. Harley, non toccare niente.
Harley: Ok.
Harley girò per tutto il maniero, estasiata alla vista di tutte quelle stanze così grandi e ben arredate. Tutti i mobili, i quadri, le finestre erano talmente puliti e lucidi da potercisi specchiare, grazie al "tocco magico" di Alfred. Selina indossò dei jeans, una t-shirt bianca, una giacca di pelle marrone e degli stivaletti grigi, e mise il costume da Catwoman in un borsone. Tornò giù da Harley con Bruce e scesero tutti nella Batcaverna. L'uomo si recò al Batcomputer e fece alcune ricerche, mentre Selina e Harley si sedettero vicino a lui.
Bruce: Voi due... Lavorerete con me e Jaime Reyes, alias Blue Beetle.
Harley: Sarà divertente!
Selina: Calmati, Harl. Allora, quale sarà la nostra prima missione?
Bruce: Dovremo...
Harley: Dai, non tenerci sulle spine!
Bruce: Fermare la Suicide Squad, in un modo o nell'altro.
Selina: Questo vuol dire che dovremo fare del male ad Ivy?
Bruce: Temo di sì.
Harley: Ma è la nostra amica, non è giusto.
Selina: Harley... Non possiamo fare altrimenti. Oramai le Gotham City Sirens non esistono più.
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