Capitolo 5 - Mi piacciono i cani 'D'
INSTABILITÀ SOFTWARE^
/???????????/
/6 NOVEMBRE 2038/
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||09:56:04||
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{GIARDINO ZEN}
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{TROVA AMANDA}
Quando l'RK700 aprì gli occhi si ritrovò nuovamente in quel giardino zen fiorito e con un tempo degno della primavera più bella, esattamente l'opposto di ciò che era fuori ovvero piovoso ed inizio novembre; insomma quel posto quasi paradisiaco era troppo bello per essere persino vero, ma era davvero così? E chi era Amanda? L'unica cosa che l'androide dal modello femminile sapeva su Amanda era che fosse un' interfaccia che la doveva aiutare con il suo compito sui devianti e colei a cui doveva far rapporto, insomma, Amanda era la CyberLife dentro alla "mente" dell'RK700.
Camminò dunque su quel terreno come sempre permetto e cercando Amanda ma mentre stava per raggiungere il ponte per arrivare dalla donna, l'androide non poté far a meno di notare una strana scultura, a vedere sembrava un piccolo arco fatto di pietra con al centro una specie di piccolo piedistallo che emanava una lieve luce bluastra, (T/N) sapeva che non doveva pensarci ma pensò per un attimo che "Se è quí significa che posso interagirvi prima di parlare con Amanda." . Una volta raggiunto notò che su quella specie di piedistallo vi era un impronta di una mano, sentiva il bisogno di toccarlo e mentre avvicinava la sua mano, la pelle sintetica si ritrasse lasciando la sua pelle bianca, plastificata, interfacciarsi con quella strana ma quasi sicuramente non pericolosa...cosa.
(T/N) avvertì, appena tentò di interfacciarsi un impulso potente, facendole ritrarre la mano mentre il suo LED divenne di un rosso acceso, si guardò la mano, ora con di nuovo la pelle sintetica, come se cercasse una risposta, una risposta che non le arrivò e probabilmente non sarebbe mai arrivata, mentre il LED tornò piano sui toni del blu.
Allora decise di ritornare sui suoi passi, su quel ponte bianco in stile futuristico, cubista quasi e l'unica cosa che si sentiva erano i tacchi dell'androide su quel strano ponte fatto di un materiale indefinito.
Infine raggiunse Amanda che come sempre stava potando delle rose ormai morte per poi usare uno spruzzino per bagnare quelle ancora sane "Amanda." Disse quasi con felicità (T/N) una volta arrivata a pochi metri di distanza, la donna si voltò.
AMANDA
Fiducia
"(T/N) che piacere vederti...sono contenta che sei riuscita a trovare e ad interrogare quel deviante, sei stata davvero efficiente." Disse con un certo orgoglio e felicità la donna.
AMANDA⏫
Sentendo Amanda fare i complimenti, l'RK700 fece un sorriso, asimmetrico e innaturale rispondendo "Grazie, Amanda." La donna si voltò nuovamente continuando a potare e a bagnare dove necessario quelle rose.
"La CyberLife ha chiesto alla polizia di prendere il deviante in modo da analizzarlo a fondo...dimmi (T/N)... l'interrogatorio è risultato... impegnativo...cosa ne pensi del deviante?" Chiese Amanda all'unica altra figura umanoide e dotata del dono della parola in quello strano mondo.
∆Traumatizzato
◼️Devianza
⭕Intromissione
✖️ Simulazione
∆Traumatizzato
"Ho notato che l'androide aveva subito parecchi abusi dal suo padrone, credo che ciò lo ha portato ad uno shock...come se la sua programmazione si fosse resettata e riscritta da sola." Spiegò quello che l'RK700 credeva fosse giusto.
"E dimmi, cosa ne pensi del tenente e del detective Anderson?" Sicuramente questo non si aspettava l'androide come risposta alla sua spiegazione.
∆Poco piacevole
◼️Disinfuzionale
⭕Intrigante
✖️Dati non sufficienti
⭕Intrigante
"Trovo il tenente una persona irrascibile e socialmente compromessa, tuttavia è bravo nel suo lavoro e lo trovo intrigante." Finì la frase l'androide non accorgendosi di un piccolo particolare, particolare che ovviamente la donna notò aggrottando leggermente le soppracciglia, un particolare che non doveva esserci nemmeno.
"(T/N)." Proclamò Amanda, ricevendo la completa attenzione dell'androide "Ti ho chiesto cosa ne pensi del tenente e del detective Anderson, se non sbaglio hai parlato al singolare." A quella dichiarazione (T/N) né rimase sopresa non lasciando intendere i suoi pensieri ad Amanda rimanendo con un espressione apatica "Non ho parlato del detective?...piuttosto strano...che non abbia compreso appieno la domanda? Forse i miei circuiti audio sono danneggiati." Con questo ultimo pensiero fece partire una veloce diagnostica che durò poco meno di un secondo e sulla sua visuale uscì la scritta SISTEMI 100% OPERATIVI perciò tutto era sistemato al suo posto. L'RK700 non ci penso più di tanto e continuò.
∆Piacevole
◼️Fiducia
⭕Intrigante
✖️Dati non sufficienti
◼️Fiducia
"Sembrerebbe che il detective provi fiducia nei miei confronti e al contrario del tenente non è irrascibile e a volte sembra riuscire a calmare il padre, non sarà difficile conquistare ancor di più la sua fiducia." Disse l'androide con un lieve sorriso innaturale, aspettando la risposta dell' interfaccia umanizzata, risposta che non si fece attendere.
"Sfortunatamente abbiamo l'obbligo di lavorare con entrambi; come hai intenzione di approcciarti?" Chiese Amanda.
∆Amichevole
◼️Adattamento
⭕Indifferenza
✖️Dati non sufficienti
◼️ Adattamento
"Mi adatterò al carattere di entrambi, entrando in sintonia, per evitare di disguidi o litigi per il bene delle indagini." Affermò con un sorriso quasi orgoglioso della sua risposta (T/N).
AMANDA🔽
Amanda non era evidentemente felice con la risposta che l'androide le aveva dato perciò fece un passo verso la macchina dalle sembianze femminili facendo un lungo discorso "(T/N), sempre più androidi mostrano segni di devianza e se diventano instabili quello che ne seguirà saranno conseguenze catastrofiche; tu sei il prodotto più avanzato della CyberLife-" Parlò Amanda mentre passava un pollice sul numero di modello, luminoso, sulla giacca grigiastra del prototipo, continuando "-è soltanto tu puoi capire e risolvere questa situazione..." Iniziò poi ad allontanarsi finché non si girò un ultima volta "Presto (T/N), ce poco tempo." E con gli occhi che sbatterono in velocità e il LED giallo, l'androide si ritrovò fuori dal giardino zen già a metà strada verso la stazione di polizia, probabilmente andando avanti automaticamente.
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/CENTRALE DELLA POLIZIA DI DETROIT/
/6 NOVEMBRE 2038/
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||10:00:08||
[NUOVA MISSIONE]
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[CERCA IL TENENTE E IL DETECTIVE ANDERSON]
HANK^
Cordiale
CONNOR^
Fiducia
L'androide entrò dunque dalla porta di vetro nella stazione di polizia, subito notò il grande e lungo banco informazioni mentre alla sua destra sul lato del muro che dava all'esterno vi erano delle sedute, probabilmente per chi era in attesa e una televisione che mostrava le novità del giorno; davanti alla macchina umanoide appena arrivata vi erano vari androidi, modello femminile del modello ST300, modello androide per la funzione di segreteria; questo modello aveva i capelli castani racchiusi in una coda professionale lasciando la frangia con la riga di lato cadere sul lato destro del volto, gli occhi "spenti" anche essi marroni, il volto coperto da lentiggini e un sorriso troppo finto per essere reale.
Quando l'RK700 si avvicinò ad un ST300 libero riuscì a notare la loro divisa, un semplice ma futuristico abito blu degno della CyberLife con il logo del dipartimento sul petto destro, senza maniche e mostrando sulla nuda pelle del braccio sinistro che dove solitamente gli androidi avevano la fascia distintiva, in realtà coprivano una "fascia" illuminata sulla stessa pelle.
"Posso aiutarla?" Chiese la macchina segretaria "Sì, sto cercando il tenente e il detective Anderson." Entrambe le macchine dall'aspetto femminile parlavano con tono anonimo "Ha l'autorizzazione?" Ovviamente ST300 era obbligato a parlare ai visitatori dando del Lei, non essendo nemmeno mai programmato che un androide parlasse ad un ST300 e invece...ecco quí un androide detective a cui un altro androide aveva dato del Lei senza nemmeno battere ciglio.
"Sì." Affermò soltanto la negoziatrice passando l'autorizzazione tramite dati, facendo lampeggiare il LED di giallo e gli occhi sbattere le palpebre in velocità più volte, sicuramente un' azione inumana nella normalità quotidiana.
Ai dati inviatoli l'androide dietro al bancone indicò con la testa l'ingresso all'interno della stazione alla sua sinistra o destra se si prende in considerazione l'RK700 "Non sono ancora arrivati ma può aspettarli dentro." E ovviamente il prototipo rispose con un cenno "Grazie." Iniziando a dirigersi alle basse porte che si aprivano solo grazie all'autorizzazione o per chi lavorasse lì, infine passò altre due grandi normali porte di vetro sempre con impresso quello che vi era ovunque, il logo del dipartimento.
Una volta entrata all'interno vide molte scrivanie, pochi umani e in fondo un grande ufficio di vetro, sicuramente del capitano Fowler; aveva una missione perciò si avvicinò ad un modello PM700, stavolta un modello poliziotto, sempre un modello femminile, dalla pelle scura e corti capelli neri, scuri come gli occhi, il LED in bella mostra assieme alla divisa da polizia per gli androidi PM "Sai dove posso trovare la scrivania del tenente e del detective Anderson?" Chiese senza dire altro, né presentazioni, né un scusi o scusa prima della domanda...no, tra androidi non esistevano queste piccolezze erano solo macchine per servire gli umani non se stessi o altre macchine, soltanto l'RK700 poteva fingere delle emozioni creata appositamente per essere il collega ideale ed adattarsi a chiunque.
"Lì in fondo, puoi trovarle entrambe." Disse la PM700 indicando un punto dove vi erano due scrivanie e subito (T/N) si avvicinò a tali scrivanie indicate, leggendo sulla prima Tenente Anderson, quella con una sedia in più, usata di solito per le persone se dovevano venire a deporre qualcosa, notò poi la seconda subito di fronte con ovviamente la scritta Detective Anderson.
Ma dei due Anderson nemmeno l'ombra così si rivolse verso un ufficiale che era poco distante uno con cui il prototipo aveva già parlato in precedenza "Mi scusi, Ufficiale Wilson, sa dove sono il tenente e il detective?" Suddetto uomo si voltò verso l'androide dato che fino a pochi istanti prima era rivolto verso il suo terminale e quindi dandole la schiena, sopresa fu l'espressione che l'uomo rivolse alla macchina, ma non gli ci volle molto prima di riconoscerla e fare una risata "Li stai di nuovo cercando? Pensavo che voi androidi ricordaste le cose. No, non sono ancora arrivati."
L'androide fu confusa sul fatto del perché chiedere dove fossero facesse tanto ridere l'ufficiale ma lasciò stare per ora "Sa a che ora arrivano di solito?" L'uomo sospirò divertito "Se hai fortuna, prima di pranzo." Detto ciò, non avendo tempo da perdere con un androide che stava cercando il tenente che a malapena si faceva vedere, l'ufficiale tornò al suo duro lavoro mentre (T/N) decise di sedersi sulla sedia esterna alla scrivania del tenente, aspettando: la sua era una posa sicuramente inumana diritta perfettamente a 90°, piedi perfettamente stabili a terra formando con le ginocchia anche esse un perfetto angolo a 90°, le mani unite perfette in modo tale che poggiassero sulle cosce e infine la testa anche essa perfettamente perpendicolare al terreno e questo perché si sà, RK700, detta (T/N), non è altro che una macchina.
Ma la sua attesa durò ben poco e quando decise di alzarsi dietro di lei sentì la riconoscibile voce di Connor, che sembrava in affanno.
"(T/N) cosa ci fai quí? Credevo che saresti tornata alla CyberLife e non tornassi più." A ciò l'RK700 si voltò notando che effettivamente Connor era in affanno appoggiato alla propria scrivania dietro di lei con una mano, mentre con l'altra si sventolava la giacca e aveva i capelli più scomposti.
[TROVA -IL DETECTIVE ANDERSON]✔️
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[MISSIONE AGGIORNATA]
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[ATTENDI E SCOPRI DI PIÙ SUL TENENTE E IL DETECTIVE]
"La CyberLife ha ricevuto altri casi sui devianti." Disse soltanto l'androide e a ciò il giovane detective non poté che sperare e pensare se avrebbe di nuovo lavorato con loro...era bello avere un nuovo compagno, o meglio, compagna di squadra "Piuttosto detective, la vedo affaticata, i suoi respiri sono irregolari come il suo battito cardiaco, segno di una corsa."
Connor alla scannerizzazione di (T/N) fece solo una risata aggirando la scrivania per sedersi sulla sedia di fronte al terminale.
(T/N) osservò la scrivania nella quale si era seduto Connor, posta di fronte a quella del padre e a differenza di quella dell'uomo dai capelli grigi che era piena di oggetti e confusione, quella del detective era completamente pulita se non fosse per dei peli di cane "San Bernardo." Pensò l'androide dopo averli velocemente analizzati e una foto di famiglia incorniciata da una semplice ma elegante cornice argentea, sudetta foto però era sistemata in modo da essere nascosta dalla lavagna che il tenente sulla sua scrivania aveva come muro e divisore tra i due; incuriosita analizzò pure l'ultima, anzi, unica cosa che aveva come decorazione la sua scrivania.
La foto consisteva in cinque persone e un cane, le cinque persone erano due adulti e due ragazzi che erano sui vent'anni, l'altro un'altra figura a malapena in fasce.
_19% SINCRONIZZAZIONE...
___46% SINCRONIZZAZIONE COMPLETA...
_____76% RACCOLTA DATI...
_________100% ELABORAZIONE DATI...
[Cornice
Colore: Grigio argentato /
Dettagli di fiori e foglie smaltati in argento / Altezza: 12x18 orientamento verticale]
[Foto di famiglia
Foto scattata: 23 Settembre 2029
Particolare della foto: Ambassador Bridge sullo sfondo]
[TENENTE ANDERSON HANK
Età nella foto: 44 anni
Data di nascita: 06/09/1985 // Tenente di polizia
Crimini precedenti: nessuno]
[WILLIAMS, ABIGAIL
Età nella foto: 39 anni
Data di nascita: 25/07/1990 // Giornalista]
[???????, ????
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[DETECTIVE ANDERSON, CONNOR
Età nella foto: 22 anni
Data di nascita: 17/03/2007 //Detective
Crimini precedenti: nessuno]
[DETECTIVE ANDERSON, RICHARD
Età nella foto: 21 anni
Data di nascita: 13/11/2008 //Detective
Crimini precedenti: nessuno]
[Cane
Razza: San Bernardo]
Questo era ciò che lesse (T/N) osservando le persone raffigurate man mano, ora tutte con un'identità o almeno quasi tutti, il piccolo fagotto in braccio alla donna accanto ad Hank era posto in modo che l'androide non riuscì ad identificarne il volto, mentre Connor era davanti ad Hank, a terra con un ginocchio abbassato mentre accanto lui vi era il grosso cane, l'altro ragazzo di nome Richard d'aspetto uguale a Connor se non fosse stato per il colore degli occhi chiari, invece era accanto alla donna in una posa rigida superandola di gran lunga in altezza dato che la signora non superava il metro e sesantotto, donna dai capelli lunghi castani e dagli occhi marroni e infine ovviamente Hank, sicuramente più curato, accanto alla donna e dietro a Connor tutti eccetto Richard che aveva leggermente le labbra serrata ma in un lievissimo sorriso, sorridevano felici alla fotocamera, probabilmente un autoscatto.
Possibile dialogo futuro sbloccato
[🔓Famiglia]
Tutto ciò ovviamente accadde in meno di pochi secondi mentre Connor si toglieva la giacca "Detective." Chiamò l'androide, facendo si che Connor le rivolse lo sguardo "Se non ha nulla da farmi fare, andrò ad ispezionare in giro."
"Oh, no, no...non ho nulla da farti fare." Le rispose Connor un po' corrugando la fronte, doveva farle fare qualcosa? Sicuramente non il suo lavoro "Molto bene allora." L'RK700 allora con un nuovo secondario obbiettivo, si diresse verso un altro punto della stazione, lasciando Connor a prendere un grande respiro e ad aprire il suo terminale, respiro che non passò osservato a Chris che era appena tornato dalla sua pausa, probabilmente aveva appena finito di chiamare sua moglie.
L'agente Chris mise una mano sulla spalla di Connor "Connor, giornataccia?" A ciò Connor solo annuì "Non immagini, mi sono svegliato tardi perché la sveglia che avevo messo sul mio cellulare non ha funzionato, inutile dire che mi sono preparato in fretta e furia, non sono riuscito a svegliare mio padre e per evitare altre urla da Fowler sono corso fuori riuscendo a prendere l'autobus ma...sai...il traffico è una brutta cosa." Disse un po' sbuffando, Chris gli diede un paio di colpetti sulla spalla "Non capisco perché ti ostini a non farti la patente.." parlò Chris mentre tornava alla sua postazione lasciando un Connor un po' rattristato sulla sedia ma si riattivò togliendo la tristezza non appena sentì nel silenzio della stazione la voce di Gavin che arrivava dalla zona ristoro, si sporse a lato per vedere oltre al terminale e notò la scena che si stava svolgendo a distanza tra Gavin e (T/N) "Di nuovo? Ma non può lasciarla sola?" Pensò mentre si alzò e si incamminò verso dov'erano il detective stronzo e l'androide.
Quello che aveva appena visto Connor era successo da pochi istanti, infatti (T/N) per esplorare l'ufficio entrò nella zona ristoro dove prima di fare qualsiasi cosa, venne interrotta dal detective Reed che era ad un tavolo assieme ad un ufficiale di polizia, una donna asiatica nell'uniforme completa mentre bevavano probabilmente caffè dai bicchierini delle macchinette "Non. Ci. Credo...quella stronza è di nuovo quí...EHI!" alzò la voce facendo sì di aver l'attenzione della macchina "Complimenti per l'altra sera, veramente impressionante!" Disse con quella che era ovvia ironia mentre aggiunse al tutto degli applausi.
∆Saluta
⭕Presentati
✖️Ignora
∆Saluta
(T/N) aveva soltanto voltato il suo volto verso il detective, ma ora per intraprendere una conversazione si voltò con tutto il corpo in un unico movimento rigido "Salve detective Reed." Ma sudetto detective "non ha gradito il mio approccio?" Si domandò l'androide mentre osservava Reed avvicinarsi e a guardarla male, fino a parlare "Tu, piuttosto, che modello sei? Non ho mai visto una faccia di cazzo come te tra voi stronzi di plastica."
∆Rispondi
⭕Rifiuta
✖️Ignora
∆Rispondi
Con quello che si poteva dire, un tono programmato sulla soddisfazione, (T/N) rispose "RK700, sono un prototipo." A ciò Gavin aggrottò le soppracciglia e si voltò con un ghigno malevolo verso la sua collega che stava ancora guardando, forse divertita "Ufficiale Chen, a voi, l'androide detective-" poi guardò di nuovo la macchina con una certa rabbia, quasi volesse sputarle addosso "-quello che ci sostituirà." Ma dopo un attimo di pausa ordinò "Hey! Portami un caffè, puttana!" Ma il prototipo detective, quello che lo sostituirà, solo inclinò la testa, Gavin allora alzò la voce "Non hai forse sentito? Ti ho detto di portarmi un caffè!" Comandò di nuovo e fu questo che sentì e fece muovere Connor.
∆Accetta
⭕Rifiuta
✖️Ignora
∆Accetta
(T/N) come ordinato con volto anonimo si voltò e andò alla macchina, preparando il caffè, alle sue spalle il detective stava prendendo in giro la macchina che da brava stava solo eseguendo il suo ordine. Tornò con il caffè in mano e con il braccio teso verso Gavin, ma a costui ovviamente non andava bene e diede solo un colpo al braccio facendo un smorfia e andandosene via con Tina ma non prima di dirle "Fatti un favore! Non avvicinarti a me!" Approffitando anche per dare una spallata intenzionale a Connor che appena arrivato non riuscì ad aprire bocca dato che Reed se ne era appena andato.
"Cosa me ne faccio? Io non posso berlo." Si domandò confusa (T/N) mentre guardava il caffè in mano ma pure Connor stava osservando il caffè che (T/N) teneva tra le perfette dita, notando anche la sua espressione un po' persa e che quando Gavin se ne andò che il braccio di lei lo seguì come a voler completare la sua missione dandoli il caffè "Anche se è solo una macchina...una macchina che fa delle espressioni carine, voleva solo dargli il caffè come aveva richiesto."
Allora Connor prese la decisione, arrabbiato con Reed, sorridendole in modo gentile si avvicinò a lei e afferrò il caffè "Grazie, (T/N), ne desideravo proprio uno, stamattina non sono riuscito a fare colazione." Disse iniziando a bere ma il caffè era stato fatto nero per l'altro detective e subito Connor lo staccò dalle labbra facendo un sorriso molto simile a quelli che faceva l'androide accanto a lui "Forse è meglio... berlo assieme ad una ciambella." Allungò la mano al tavolo con le ciambelle, che (T/N) non analizzò perché si era voltata per prendere un po' di latte messo vicino alla macchinetta per caffè per chi volesse aggiungerne a piacimento "Ecco a lei detective. Vedrò di ricordare che le piace il caffè leggermente diluito con il latte." Il LED lampeggiò di giallo sistemandolo in memoria facendo un lieve sorriso a Connor "Grazie (T/N)...davvero." nuovamente rispose sincero e sorridente il detective aggiungendo un goccio di latte.
CONNOR^
Sorriso che venne ricambiato dall'androide o almeno cercava di ricambiarlo "Ora. Se vuole scusarmi detective." L'RK700 sapeva che se Connor era lì presto probabilmente, con esattamente il 76% di probabilità, Hank sarebbe arrivato tra pochi minuti, quindi data la sua missione, ora le mancava scoprire di più sul tenente, tornando alle scrivanie degli Anderson, analizzò quella di Hank. L'esplorazione dell'ufficio poteva aspettare, prima la missione prioritaria.
Analizzò dunque la confusionale scrivania del tenente, iniziando da un mp3, prese le cuffie e dopo aver premuto play, nuovamente come in macchina a causa dell'audio forte dovette allontanare le cuffie dai suoi ricettori audio, mentre il LED lampeggiava di giallo in caricamento.
_19% SINCRONIZZAZIONE...
___46% SINCRONIZZAZIONE COMPLETA...
_____76% RACCOLTA DATI...
_________100% ELABORAZIONE DATI...
[Knight of the black death
Heavy Dark Metal /
Data d'uscita: 2001]
Quindi come probabilmente l'RK700 aveva intuito già durante il tragitto verso Carlos Ortiz "Al tenente piace l'Heavy Metal." Ovviamente non si fermò, e iniziò a controllare il resto dopo aver riappoggiato il lettore.
[Tazza da caffè
Caffè freddo /
Tracce di caffeina]
[Acero giapponese
Origine: Asiatica /
Nome pianta: Shishigashina Shohin]
[Ciambelle
Calorie: 452klc / Grassi saturi: 13g /
Colesterolo: 19mg / Carboidrati: 51gr]
[Slogan anti-androidi
Carta, segni di pennarello]
[Berretto pallacanestro di Detroit
Cotone: 90% /
Poliestere: 10%]
[Fiammiferi
Provenienza: Jimmy's bar /
Legno, fosforo rosso]
[Peli
Peli di cane /
Razza: San Bernardo]
[Squadra di intervento Red Ice 2027
Componenti: unità pluridipartimentale/
Responsabile smaltellimento rete di spaccio di Red Ice]
Controllò infine sul muro trasparente, sopra alla foto del distretto con i vari commenti scritti dal vecchio Anderson sui colleghi, tre articoli riguardanti il tenente dove veniva elogiato per essere riuscito ad eliminare gran parte della Red Ice in Detroit e dove divenne il più giovane tenente di Detroit.
[IL TENENTE ERA UN AGENTE DECORATO]
[SCOPRI DI PIÙ SUL TENENTE E DETECTIVE ANDERSON]✔️
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[MISSIONE AGGIORNATA]
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[TROVA -IL TENENTE ANDERSON]✔️
Appena (T/N) finì di scoprire delle informazioni da usare nel suo approccio con il tenente, l'uomo arrivò con passo svogliato e quando alzò la testa vide l'androide davanti alla sua scrivania "Che cazz-che cazzo ci fai tu quí?" Alla voce roca del padre Connor alzò lo sguardo dal terminale, era tornato al suo posto mentre (T/N) controllava la scrivania del ladre, salutò il padre sorridendo "Finalmente, ben svegliato papà."
Una porta di vetro si aprì e il capitano Fowler urlò "ANDERSON. TUTTI E DUE. NEL MIO UFFICIO!" Richiuse la porta e alle urla Hank sbuffò, Connor una volta alzato dalla sua sedia si massaggiò le mani un po' nervoso, sicuramente aspettandosi una ramanzina per il ritardo e infine (T/N) solo gli seguì in perfetto silenzio, entrando nell'ufficio di vetro.
"Hank, Connor, vi ho chiamati quí perché siete stati assegnati ai casi sui devianti. Prima erano semplici casi chiusi ma ora loro-" disse guardando l'androide fermo in fondo all'ufficio con le mani unite davanti a sé riferendosi dunque agli androidi "-ogni giorno che passa stanno diventando sempre più aggressivi, ora è una vera e propria indagine. Per questo la CyberLife ha inviato il loro androide per aiutare nel caso."
Sentendo questo il nervoso Connor, si calmò sentendo che non gli aveva ripresi sull'orario ma ciò non aiutò, sapeva che il padre non avrebbe lasciato correre; infatti Hank iniziò subito con un atteggiamento aggressivo a parlare "Perché io?! Sai che non mi piacciono questi coglioni di plastica! Non so nemmeno settare il mio cellulare!" Ovviamente Fowler non si faceva mettere i piedi così in testa "Mi dispiace Hank sono tutti occupati." Ma Hank non sembrava accettarlo, sbatté le mani sulla scrivania "Col cazzo! La verità e che a nessuno frega un cazzo di questi androidi! E quindi io sono la ruota di scorta!" Il capitano però non demorse "Hank! Sei un tenente di polizia! Non ho tempo di stare quí a discutere con te-" iniziò ad alzare la voce iniziando ad indicare Hank "-O fai come ti dico o puoi lasciare quí il tuo distintivo e andartene!".
Hank guardò un attimo Fowler come a pensare se non fosse davvero ora di lasciare il suo posto, magari al figlio, ma poi pensando a quello che stava passando... il lavoro era l'unica cosa che lo teneva lontano da casa, lontano da quegli oscuri ricordi e se non avesse più avuto uno scopo per lasciare la sua abitazione sapeva che sarebbe stata davvero l'ora di farla finita "Va bene! Va bene! Indagherò su questi androidi del cazzo! Connor! Andiamo!" Parlò mentre si dirigeva fuori sbattendo la porta per poi dirigersi verso la sua scrivania seguito subito dopo da Connor mentre (T/N) rimase un attimo davanti a Fowler.
∆Anderson
◼️Positiva
⭕File
✖️Vai via
◼️Positiva
"Sono contenta di essere nella squadra sono sicura che-" ma Fowler le parlò sopra "-Chiudi la porta quando esci." L'androide allora dopo attimi di silenzio fece un cenno con il capo "Buona giornata, capitano." E detto ciò uscì dall'ufficio.
[TROVA IL TENENTE E DETECTIVE ANDERSON]✔️
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[PORTA AVANTI IL CASO]
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[INCONTRA IL DEVIANTE]
[CONTATTA HANK]
Dopo aver sceso le scale notò i due Anderson ognuno alla propria scrivania, per ora però voleva parlare al deviante, c'era qualcosa che non aveva ancora compreso e chiesto a fondo. Così camminò dietro l'ufficio del capitano arrivando alle due celle, in una vi era un uomo seduto sul lettino stabilito mentre in quella successiva vi era il suo obbiettivo.
La cella era completamente bianca se non per colpa di qualche scritta e parti rovinate. Il deviante, era fermo ed immobile vicino al vetro, come se fosse spento. Una volta però che (T/N) gli fu davanti esso alzò lo sguardo in silenzio finché non parlò...con tono ormai rassegnato "Mi distruggeranno."
∆Sincero
◼️Freddo
⭕Compassionevole
✖️ Indifferente
⭕Compassionavole
"Mi dispiace, non era quello che volevo." Disse (T/N) con il tono programmato sul dispiacere come anche l'espressione; mentre guardava il deviante che ricambiava in totale silenzio il suo sguardo, uno sguardo ormai senza vita o altre emozioni se non rassegnazione...sapeva che fine avrebbe fatto.
INSTABILITÀ SOFTWARE^
"C'è...qualcosa che non mi hai detto." Iniziò nuovamente l'RK700.
∆[🔓Scultura]
◼️Segreto
⭕rA9
✖️Devianti
∆[🔓 Scultura]
"Potresti parlarmi della tua scultura? Devo scoprire il più possibile prima che ti portino via." Ma il deviante rimase in silenzio, uno scambio di sguardi tra due macchine, ma una con un destino ormai chiaro, un destino non voluto e tutto per colpa di un 'virus' "...Sto per morire." Fu l'unica cosa che disse il deviante e ormai (T/N) sapendo che non poteva fare nulla si voltò, andandosene, ma a pochi metri sentì battere sul vetro, si voltò e notò il deviante iniziare ad autodistruggersi, subito provarono ad intervenire degli agenti e l'RK700 se ne andò "Quella vista...mi ha turbato?" Si chiese confusa l'androide mentre tornò dai due Anderson.
∆[...]
◼️Comprensiva
⭕Pragmatica
✖️Costruttiva
⭕ Pragmatica
"Tenente...so che non le piaccio, ma la prego di fare uno sforzo per lavorare al meglio." Iniziò una volta vicino ad Hank l'RK700, con un lieve e storto sorriso ma il tenente solo la ignorò. Ma l'androide non si diede pervinta.
∆[...]
⭕Colleghi
✖️Positiva
✖️Positiva
"Sono sicura che noi tre, assieme, saremo un'ottima squadra specialmente date le sue doti da tenente." Riprovò l'androide sempre con un sorriso inumano sul volto 'sorridendo' solo con la bocca, gli occhi erano fissi. Nel frattempo Connor la guardò con un curiosità "Chissà se convince mio padre." Fu quello che pensava il giovane.
⭕Colleghi
✖️Scrivania
✖️Scrivania
"C'è una scrivania che possa usare?" Provò allora ad andare al dunque, magari il tenente non voleva parlarle per ora e gli occhi leggermente si aprirono dalla sopresa quando il tenente le rispose indicando dalla parte di Connor "Non ce ne sono. Va' pure con Connor." Disse l'uomo quasi svogliato a dover parlare con l'androide, dopotutto le rispondeva? "Non continuerà sicuramente più a parlare" Pensò Hank, quanto si sbagliava.
A quello che disse suo padre Connor guardò suo padre stupito "Aspetta! Perché proprio io?" Ma lo sguardo che gli lanciò il padre lo fece zittire, era uno sguardo da 'Io questa fottuta macchina vicino a me non la voglio' .
(T/N) guardò Connor con un sorriso, sempre asimmetrico sempre quasi inquetante "Non si preoccupi detective vedrò di non disturbare...con permesso." L'RK700 prese così la sedia che era in più fuori dalla scrivania di Hank portandola accanto a quella del detective, detective che non poté non arrossire leggermente alla vicinanza della bella androide ma il rossore svanì quando ella parlò rivolta al padre facendo si che nella mente del giovane vi erano solo poche parole, rivolte al padre "Non distruggerla, contieniti papà."
∆[🔓Cane]
◼️[🔓 Pallacanestro]
⭕[🔓Musica]
✖️[🔓Odio per gli androidi]
∆[🔓Cane]
(T/N) con un tono che sembrava felice, mentre era ferma come sempre nella sua posa perfetta e calcolata "Lei ha un cane vero?Mi piacciono i cani." Connor la guardò sopreso, come anche Hank ma l'uomo adulto era più dubbioso "E tu come lo sai?" Parlò in tono scorbutico, dopotutto davvero un androide sapeva così tanto su una persona? Gli metteva i brividi "Peli di cane. Sulla sedia sua e di Connor. Ha un nome? Come si chiama?" Connor amava il loro cane e alle domande, quanto voleva risponderle raccontandole tutto ma dovette tranquillizzarsi dato che aveva capito che voleva farsi piacere da suo padre "Secondo te?" Tagliò corto il tenente ma l'androide lo guardò confuso "Sumo. Si chiama Sumo."
CONNOR^
HANK^
∆[🔓 Pallacanestro]
◼️[🔓Musica]
⭕[🔓Odio per gli androidi]
✖️Fowler
∆[🔓 Pallacanestro]
Il LED dell'androide lampeggiò di giallo per pochi attimi e continuò a parlare al povero Hank che non voleva aver a che fare con una macchina "Tifa per i Detroit Gear vero? Nella partita dell'altra sera Danton Carter ha segnato il 53% di punti con tiri da 3." L'uomo la guardò con fare ovvio che non avesse visto la fine per colpa della negoziatrice che aveva davanti "La stavo guardando giusto ieri sera al bar." A ciò (T/N) non poté dire altro se non "Oh...".
∆[🔓Musica]
◼️[🔓Odio per gli androidi]
⭕Fowler
✖️Inizia a lavorare
∆[🔓Musica]
"Ascolta l'heavy metal? La trovo una musica carica di energia e-" Hank la guardò in modo stranito alzando un soppracciglio "Ti piace l'heavy metal?" Anche Connor guardò l'androide ma in modo curioso "No, ma vorrei ascoltarlo assieme ad altri tipi di musica." Rispose infine (T/N).
HANK^
✖️Inizia a lavorare
"Se ha dei file sui casi assegnatoci vorrei darci un'occhiata." Chiese al tenente l'androide, che rispose indicando il terminale di Connor "Il computer è lì, arrangiati." Sbuffò guardando il proprio terminale.
(T/N) guardò Connor "Posso detective?" Indicando il terminale e a ciò Connor tolse le mani dalla tastiera in velocità, un po' imbarazzato "Certo, è tutto tuo." L'androide annuì e avvicinò le dita alla tastiera interattiva sul tavolo e la pelle sintetica si ritrasse, facendo apparire i casi assegnati a loro e fece scorrere in millesimi di secondo tutti i file, lasciando un Connor che guardava il tutto leggermente a bocca aperta, cosa che notò Hank "Figliolo, chiudila o ti entreranno le mosche." E Connor fece come detto, in velocità.
"243 casi, il primo avvenne nove mesi fa e poi iniziarono a diffondersi per tutta Detroit...Un AX400 ha ucciso un umano la scorsa notte, hanno già indagato nella scena del crimine ma potremmo iniziare da dove è stato visto l'ultima volta." Connor ascoltò e annuì, alzandosi "Mi sembra un'ottima idea." Questo fece nuovamente sorridere in modo strano (T/N) ma Hank evidentemente non aveva la stessa idea, restando in silenzio.
∆Diretta
◼️Agressiva
⭕ Professionale
✖️Comprensiva
✖️Comprensiva
Così (T/N) si alzò e si avvicinò al tenente "Tenente...posso capire che non le piaccio ma credo debba ascoltare suo figlio e venire con noi." Ma Hank non ne voleva sapere, prendendo un tablet e voltandosi dall'altra parte.
∆Determinata
⭕Abbandona la missione
✖️Minaccia
∆Determinata
L'androide appoggiò la mano sulla scrivania, avviciandosi di molto alla figura ricurva del tenente "Ascolti, io ho l'ordine di completare questa missione e non aspetterò che lei rimugini sui suoi dilemmi personali."
Quello che non si aspettava avvenne, Hank l'afferrò per i baveri della giacca bloccandola al muro della scrivania. Connor si mise in linea d'aria in mezzo ai due, uno incazzato l'altra anonima, forse quasi soddisfatta "Papà, per favore.." Ma suo padre non né voleva sapere "Sta zitto Connor! E tu! Fottuto pezzo di plastica, ascoltami! Se fosse per me vi butterei in un cassonetto e gli darei fuoco, quindi non venirmi a dire cosa fare, chiaro?!" Affermò con rabbia la voglia di uccidere quell'androide gli faceva prudere le mani, ma fortunatamente Chris arrivò un po' impacciato "Emh...Tenente? L'AX400..ci sono novità, è stato visto nel distretto di Revendale.".
Hank fece una silenziosa gara di sguardi con l'androide che rimaneva impassibile, li odiava, li odiava tutti, come faceva Connor ad essere così diverso e a decidere di essere neutrale? Mollò la presa "Andiamo. Connor. Tu. Muovetevi e non vi aspetto." Disse iniziando a muoversi verso l'uscita.
(T/N) si sistemò la giacca e cravatta, facendo tornare tutto perfetto "Stai bene? Mi dispiace per mio padre." Le chiese gentilmente Connor mentre si grattava la testa dopo aver preso la sua giacca per rivestirsi "Non si preoccupi detective, non mi ha fatto nulla, non posso provare dolore." Connor la guardò in silenzio per pochi attimi "Già..." Dopodiché entrambi uscirono andando verso la macchina di Hank.
[NUOVA MISSIONE]
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[TROVA L'AX400]
Note:
Finito un altro capitolo, mi dispiace davvero per il ritardo ma ultimamente ho libere solo le sere tardi...spero vi sia piaciuto e mi dispiace se le scelte non sono come quelle che avreste scelto voi.😅 💚
Una curiosità...vi ispira mese e giorno che ho assegnato a RK900 detto Richard?😂(Gli altri nomi per me sono orribili e pochissimi lo chiamano Richard putroppo)
Perché c'è lo vedo come segno dello scorpione e il giorno...beh da 'Venerdì 13' mi ispirava.
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