Capitolo 4 - Come interrogare un deviante 'D'
/CENTRALE DELLA POLIZIA DI DETROIT/
/6 NOVEMBRE 2038/
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||00:41:04||
[RAGGIUNGI LA STAZIONE DI POLIZIA CON IL TENENTE E IL DETECTIVE]✔️
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[NESSUN ATTUALE AGGIORNAMENTO]
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Il tenente Anderson stava seduto di fronte al deviante nella grigia e anonima stanza per gli interrogatori, uomo e macchina, uno di fronte all'altro; l'uomo, che stava cercando di far uscire qualcosa dalla bocca del deviante con i polsi legati al tavolino, anch'esso come le sedie metalliche su cui le due figure sedevano era grigio come la stanza, mentre il deviante di quello che ormai era stato Carlos Ortiz aveva la testa china, lo sguardo fisso e immobile come la bambola o la macchina che doveva essere.
Ma quello era ormai un deviante, con delle ''emozioni'' giudicate dalla Cyberlife e dall'RK700 come degli errori nei software che portava gli androidi a imitare le innumerevoli emozioni umane; e l'unica cosa che faceva capire che la macchina era ancora attiva e non una bambola composta da biocomponenti, era il LED sulla tempia non disattivato ma rosso brillante, peccato che il LED posto sulla tempia che non dava al lato del grande specchio a due via che era posto su un lato della stanza.
Parlando di sudetto specchio, dietro di esso, vi erano l'androide citato prima, l'RK700, il figlio del tenente, il detective Reed e l'ufficiale Chris.
Tutte e quattro le figure stavano guardando in silenzio l'interrogatorio che non sembrava andare avanti, l'androide dai capelli (T/C) (T/CC) assieme al detective Reed erano gli unici in piedi, soltanto che la macchina era perfettamente, troppo perfettamente, diritta con la schiena e le mani unite dietro ad essa; mentre l'umano dai capelli corti castani, la barba rasata, una cicatrice sul naso e vestito in modo casual con un giubbotto marrone, una maglietta a collo a V verde scuro quasi grigio sottostante alla giacca e dei pantaloni scuri sulla quale cintura vi era il distintivo, stava con le mani incrociate al petto contro al muro distanziandosi da tutti gli altri con aria quasi da straffottente.
"Allora? C'è qualcuno in quella cazzo di testa?" Disse come sempre scorbutico e ormai irritato, il tenente alla macchina mentre gli schioccava le dita davanti alla faccia per ricevere un qualsiasi, QUALSIASI, movimento da parte dell' intrerrogato, ma non ricevendo nulla in risposta, non si muoveva, né respirava, dopotutto le macchine non ne avevano bisogno, facendolo solo per assomigliare di più agli umani.
Il tenente sbatté le mani sul tavolo "E CHE CAZZO! BASTA! IO CI RINUNCIO!" finalmente sbottò, era ormai da minuti che Hank tentava in vano di provare a tirar fuori una confessione dall'androide davanti a sé, così, incazzato uscì dalla stanza entrando poi dagli altri nella stanza dietro allo specchio e sedendosi su una sedia vicino al figlio.
"Se vuoi, posso provarci io." Chiese cordialmente Connor, non volendo far innervosire il padre più di quanto già non lo fosse "Come se a te darebbe più ascolto." Rispose Hank verso al figlio ma allora il detective Reed parlò quasi come se quello che avrebbe detto subito dopo fosse la cosa più ovvia al mondo "Possiamo sempre usare le maniere forti..." Tutti i presenti si voltarono verso di lui, persino (T/N) "...voglio dire, in fondo è solo una macchina."
Ma togliendoli il momento di gloria (T/N) parlò "Proprio perché è una macchina, Detective Reed, non possiamo farlo, sarebbe inutile, non sentirebbe dolore e perderemo soltanto delle informazioni importanti se finiamo per disattivarlo." Alla sua entrata in scena l'uomo con straffottenza la guardò male "E allora, Sherlock, cosa consigli di fare, mh?! Sentiamo." Non ci volle nulla per rispondere rivolta verso tutti gli altri "Potrei interrogarlo io."
Ci fu silenzio, probabilmente gli umani nella stanzetta pensando se fosse o meno il caso di farla provare, ovviamente però quello che parlò per primo fu proprio il detective Reed "Ha!..haha..divertente, questa è bella." Disse facendo per qualche istante una risata breve.
"La risata del detective Reed...possibile dire che la trovo 'irritante'" Pensò (T/N) quando sentì la risata corta e sarcastica dell'uomo.
"Beh...che abbiamo da perdere? È tutto tuo." Affermò infine Hank, che probabilmente voleva solo farla finita con tutta questa situazione e non rivedere più quell' androide.
"Molto bene allora." Annuì (T/N) e fece per dirigersi alla porta, appoggiando poi la mano sul pannello facendo ritrarre la sua pelle sintetica ma prima di uscire sentì Connor chiamarla e lei si voltò a guardarlo.
"Ecco...buona fortuna." Disse all'androide con un sorriso incoraggiante a cui l'RK700 ripose con un altrettanto sorriso, sempre meccanico e a chi lo vedeva probabilmente lo guardava, inquetante "La ringrazio detective, si fidi, riesco sempre a completare la mia missione." E uscì dalla stanza lasciando il giovane detective con in volto un sorriso.
CONNOR^
Fiducia
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[MISSIONE AGGIORNATA]
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[OTTIENI LA CONFESSIONE DEL DEVIANTE]
Riappoggiando la mano, nuovamente senza pelle sintentica sul pannello, stavolta però della stanza dell'interrogatorio, dove entrò; il deviante all'entrata della nuova arrivata continuò a non muoversi di un millimetro.
(T/N) si avvicinò allo specchio, guardò verso dove sapeva esattamente dov'era Connor, si sistemò la cravatta e un attimo i capelli facendo attenzione che si notasse il LED tra i capelli.
Lei non lo sapeva ma al fatto di sistemarsi fece arrossire leggermente Connor e per la mente gli passò un pensiero "Chissà se i suoi capelli sono morbidi..." Accorgendosi però del suo pensiero lo accantonò subito tornando fisso sulla scena che aveva davanti a sé.
[↩️Apri fascicolo]
[⬇️Siediti]
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[↩️Apri fascicolo]
Una volta aperto il fascicolo sul caso, (T/N) osservò le due foto all'interno, una del cadavere del sign. Ortiz e l'altra la scritta 'I AM ALIVE' sul muro.
Sbloccato dialogo o azione utile
[🔓Foto]
Una volta seduta guardò il deviante davanti a sé in modo serioso e con le mani unite davanti a sé sul tavolo.
∆Analizza
◼️Interroga
(T/N) notò che il deviante davanti a lei aveva, molti particolari che sicuramente non erano lì quando uscì dalla fabbrica, dunque iniziò subito una scansione...nel frattempo i tre umani dietro al vetro osservarono la scena.
"Perché sta in silenzio quella stronza di plastica?" Chiese a nessuno in particolare il detective Reed, ricevendo in tutta risposta una scrollata di spalle da parte di Hank mentre Connor si voltò guardando l'altro detective "Forse sta facendo una cosa da androdi? Voglio dire, solo guardando le prove aveva capito cos'era successo." Ma Hank con il suo profondo odio per gli androidi solo continuò un po' sprezzante "Si, dopo aver ascoltato il briefing che spiegava già tutto."
Connor si voltò allora verso il padre per aprire bocca, ma Gavin, era questo il nome del detective Reed, ribattè "Quindi, in poche parole la stronza lì è inutile." Nuovamente Connor stava proferire parola, ma un rumore di carta spostato sul tavolo metallico attirò nuovamente l'attenzione degli umani verso quella triste e spoglia stanza che era fatta per gli interrogatori.
Durante il discorso tra il tenente e i due detective, (T/N) scannerizzò il deviante.
∆Analizza
_19% SINCRONIZZAZIONE...
___46% SINCRONIZZAZIONE COMPLETA...
_____76% RACCOLTA DATI...
_________100% ELABORAZIONE DATI...
[LED di elaborazione
Segni di instabilità: software
Probabilità autodistruzione: basso]
[MODELLO HK400 - Gestore domestico
Data di produzione: 29/05/2030
Proprietà di: Ortiz, Carlos]
[Segni di colpi
Danni non critici, livello 2
Causati da una mazza da baseball]
[Sangue secco
Analisi DNA: ORTIZ, CARLOS
Data campione: >19 giorni]
[Segni di bruciature
Marcatura ...
16 mesi / causate da sigaretta]
◼️Interroga
[RAGGIUNGI LO STRESS OTTIMALE PER UNA CONFESSIONE]
-- [ ]
35% liv.stress
∆[🔓Paura]
◼️[🔓Foto]
⭕[🔓Ferite]
✖️Nome
◼️[🔓Foto]
Solo una volta analizzato tutto, (T/N) prese il fascicolo che aveva chiuso in precedenza dopo averlo blandamente sfogliato, facendolo spostare sul tavolo fino a che non arrivò davanti a lei e al deviante, voltandolo in modo che fosse dal verso giusto, verso l'androide di Carlos Ortiz.
"Carlos Ortiz, lo riconosci? Coltellato ventotto volte-" affermò con tono deciso l'androide mentre faceva vedere la foto della vittima, per poi continuare dopo aver cambiato la foto "Questo era scritto sul muro con il suo sangue." E attese un attimo, osservando lo stato di stress della macchina malridotta che aveva davanti a lei.
-- [ ]
39% liv.stress
∆[🔓Paura]
"Sto rivelando instabilità nel tuo programma, questo può portare a provare emozioni negative...come la paura per gli umani." Affermò ma il deviante era immobile, il livello di stress non stava né salendo né scendendo; così (T/N) continuò doveva stressarlo di più se voleva attivare la paura e fiducia nel deviante per parlare.
∆Conforta
◼️Rassicura
⭕Minaccia
✖️Incolpa
✖️Incolpa
"Sei accusato di omicidio. Sai bene che siamo programmati per non attaccare o ferire in alcun modo la vita umana. Hai qualcosa da dire in tua difesa?" Provò continuando con un tono calmo ma leggermente accusatorio, provando a farlo sentire incolpa.
-- [ ]
43% liv.stress
∆Empatizza
◼️Minaccia
⭕Sonda memoria
✖️Fiducia
◼️Minaccia
(T/N) cercava di continuare a fare il poliziotto buono, doveva riuscire, era la sua missione dopotutto ora ottenere una confessione senza che si autodistrugga così, continuò stavolta con un tono però più deciso "hai UCCISO un umano, non sembra che tu capisca la situazione. Ti smonteranno, pezzo per pezzo se non dici qualcosa." E finalmente notò il LED del deviante cambiare da giallo a rosso.
-- [ ]
49% liv.stress
✖️Fiducia
(T/N) se poteva farlo in quel esatto momento, avrebbe sospirato, o meglio usando il suo finto ed inutile sospiro che serviva solo a renderla più simile ad un' umana, si avvicinò con il corpo al deviante "Ascolta...devi ascoltarmi e fidarti di me, io voglio solo portarti fuori di quí, ma devi parlarmi."
Allora il deviante finalmente alzò lo sguardo e impaurito guardò prima lo specchio poi l'androide dal completo perfetto davanti a lui, iniziò a parlare ma non intenzionato sicuramente a confessare nulla "C-cosa mi faranno?" Chiese il deviante assassino all'RK700.
⭕ Menti
✖️ Verità
✖️Verità
"Verrai disassemblato e cercheranno a fondo qual'è il tuo problema." Una volta detto ciò il deviante iniziò a tremare.
--[ ]
50% liv.stress
Il deviante, HK400, iniziò nuovamente a porre domande "Perché gli hai detto che mi hai trovato?" Domandò con voce bassa e impaurita.
⭕ Menti
✖️ Verità
✖️Verità
"Semplice, sono programmata per braccare devianti come te, ho solo eseguito la mia missione." Disse apatica (T/N).
--[- ]
55% liv.stress
L'HK400 continuò ora con un tono di qualcuno che vuole aggrapparsi alla sua vita, vita in questo caso composta da plastica e biocomponenti "I-io..non voglio morire." E a ciò la risposta di (T/N) arrivò immediata, come se non aspettasse altro "Allora parlami." Ma la risposta non era ciò che la negoziatrice voleva "N-non posso."
[SCEGLI APPROCCIO]
∆Metti pressione
⭕ Sonda memoria
✖️Convinci
✖️Convinci
∆Comprensivo
⭕Minaccia
✖️Ordina
⭕Minaccia
"Ascolta, se non parli ti distruggeranno, lo capisci questo? Verrai. Smontato. Pezzo per pezzo." Parlò con tono deciso l'androide mentre osservava il livello di stress salire
--[- ]
58% liv.stress
∆Empatizza
⭕ Indifferente
✖️ Rassicura
⭕ Indifferente
L'RK700 mollò un piccolo sospiro artificiale, non poteva fallire la missione, lo stress era praticamente perfetto ma doveva mettergli ancora più pressione ma in un modo non troppo pesante se voleva riuscire a farlo parlare senza poi autodistruggersi.
"Va bene, non parlare-" iniziò l'androide mentre tornava con la schiena sulla sedia "-perchè dovrebbe importarmi...dopotutto, non sono io quella accusata di omicidio."
--[--]
65% liv.stress
∆Protettiva
⭕Spaventa
✖️Ti avverto...
∆Protettiva
Si avvicinò nuovamente al deviante e gli fece un sorriso per nulla naturale, cercando di esserlo ma fallendo miseramente "Non devi temere, io sono dalla tua parte, se parli, ti prometto che ti proteggerò, ma...non posso farlo se non lo fai."
--[-- ]
63% liv.stress
E fu allora che il deviante parlò, (T/N) lo guardò stupita dal fatto che riuscì finalmente a farlo confessare.
Il tono del deviante per ora era un tono tranquillo ma che lasciava trasparire tutte le emozioni che credeva davvero di provare "Mi torturava ogni giorno...ancora e ancora, finché un giorno ha preso una mazza e non ha iniziato a colpirmi... è per la prima volta ho avuto paura, paura di venir distrutto, paura...di morire e ho capito che non era... giusto, così ho preso il coltello e l'ho pugnalato in pancia, ancora e ancora, proprio come le sue torture finché non è crollato."
Gli agenti del dipartimento dietro al vetro per tutta la durata dell'interrogatorio erano in silenzio ad osservare, solo ogni tanto quando (T/N) non risolveva nulla, il detective Reed faceva un ghigno divertito dal fallimento di quella macchina ma quando il deviante, finalmente iniziò a parlare sia Hank che Connor ne furono lieti, pensando che per quegli istanti di domande poste dalla negoziatrice, senza risposta sembrava davvero un'umana con delle emozioni nella voce, peccato che lei era programmata per addattarsi alle situazioni.
CONNOR^
HANK^
Ma che il deviante ora aveva deciso di parlare e lei doveva approffitarne.
∆[🔓Scritta]
◼️[🔓Scultura]
⭕[🔓rA9]
✖️Soffitta
L'RK700 doveva scoprire i misteri che avevano portato il deviante ad appunto deviare dal suo programma.
⭕[🔓rA9]
"rA9 era scritto sul muro del bagno per 34 volte...che cosa significa?" Domandò l'RK700 con tono da comando "verrà il giorno in cui noi, saremo liberi, saremo noi i padroni...niente più regole, niente più minacce.." confessò il deviante davanti a lei.
∆[🔓Scritta]
"Hai scritto IO SONO VIVO sul muro, perché?" Chiese con tono deciso l'androide; fortunatamente il deviante non ebbe nessun ripensamento e le rispose "Diceva che non ero nulla, che non ero VIVO... l'ho scritto..per fargli capire che si sbagliava."
◼️[🔓Scultura]
"La scultura, nel bagno... l'hai fatta tu vero? Che cosa rappresenta?" Provò a chiedere (T/N) e nuovamente il deviante rispose iniziando a guardare diritto negli occhi la macchina che aveva davanti "È un'offerta per essere salvato." Disse semplicemente.
∆[🔓Offerta]
⭕ Soffitta
✖️Motivo
∆[🔓Offerta]
"Hai detto che era un'offerta, ma un'offerta...per chi?" A ciò il deviante la guardò un attimo perso, come per capire se la macchina davanti a lui davvero non l'avesse capito, quindi con un tono sempre tranquillo ma con ovvietà rispose "rA9, solo rA9 può salvarci."
∆[🔓 Insisti su rA9]
A ciò l'androide iniziò a spazientirsi, perché questo deviante stava complicando le cose e non stava facendo una perfetta confessione? Ma... spazientirsi era un'emozione umana e fortunatamente (T/N) era un prototipo programmata per addattarsi e fingere emozioni a differenza dei devianti che le emulavano credendo di possederle "rA9! Chi.è.rA9?" Ma a ciò non ricevette alcuna risposta.
⭕Soffitta
"Perché ti sei nascosto in soffitta?" Provò con un tono più gentile (T/N) ormai il deviante aveva confessato, ma alla Cyberlife non bastava, doveva capire perché e come fosse diventato un deviante.
"Perché avevo paura, per la prima volta nella mia vita non c'era più nessuno a dirmi-" si bloccò, non volendo continuare la frase ma la sudetta continuazione risuonò nella mente dell'androide nella divisa perfettamente pulita marchiata Cyberlife "-cosa fare".
Potevano sembrare due semplici parole ma avevano fatto zittire il deviante prima di completare la sua stessa frase, sentendosi probabilmente in quel momento come un bambino che non sa cosa fare senza un genitore, accorgendosi però che uccidendo il genitore si era sentito perso, indeciso se su quello che aveva fosse stato giusto o sbagliato, andando a rifugiarsi in un posto a lui famigliare ma al tempo stesso angusto e buio probabilmente per "pensare" la soffitta allora era il luogo perfetto.
✖️Motivo
"Quando hai iniziato a provare delle emozioni?" Questa era la domanda che l'RK700 stava cercando di tirare fuori dall'inizio ma prima aveva dovuto giostrarsi il deviante a suo favore in modo da farlo parlare, ebbe il suo esito "Prima mi picchiava, torturava e io stavo zitto ma un giorno...ho capito che non era...giusto e ho iniziato a provare rabbia, odio, disprezzo... è ho capito cosa dovevo fare, era l'unico modo." E dopo ciò il deviante ritornò nel suo silenzio e mentre la missione si aggiornava, (T/N) si alzò dalla sedia dirigendosi ora ad interrogatorio finito verso alla porta; ma prima di alzarsi con tono serio e professionale annunciò verso lo specchio "Ho finito."
[OTTIENI LA CONFESSIONE DEL DEVIANTE]
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[MISSIONE AGGIORNATA]
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[CONFESSIONE OTTENUTA ✔️]
Fu allora che entrò con aria da straffottente il detective Gavin Reed assieme a Chris comandando quest'ultimo e indicando il deviante "Chris, prendilo." Ovviamente all'agente che tentò di toccare il deviante, quest'ultimo si ritrasse impaurito "Lasciatemi. Non toccatemi." Disse semplicemente, con il LED ora che lampeggiava di rosso e lo stress sempre in veloce aumento; nel frattempo entrarono anche il tenente e il detective Connor.
Ma ovviamente Reed non ascoltò minimamente la macchina, perché dovrebbe? Sono solo macchine dopotutto, come una lavatrice con semplici sembianze umane "Che cazzo fai Chris? Muoviti!" Urlò il detective Reed al collega che continuava a provare a smuovere il deviante dalla sua posizione seduta inutilmente e quest'ultimo tentando di ritrarsi al tocco dell'umano, nel frattempo l'RK700 stava come sempre perfettamente ritta con la schiena vicino alla porta d'uscita.
Accanto al prototipo femminile, il detective Anderson sembrava titubante su cosa fare o meno, specialmente osservando il LED del deviante, questo perché Connor, come aveva fatto capire sia a suo padre che all'androide che aveva da poche ore conosciuto, si intendeva sulle basi degli androidi e sapeva che il LED rosso sicuramente non era una cosa positiva.
(T/N) scannerizzando Connor accanto a lei notò che il suo battito cardiaco stava aumentando leggermente, come anche lo stress e a giudicare dall'espressione sul suo volto l'androide arrivò alla conclusione che era titubante o quasi impaurito a come tutto ciò si sarebbe concluso, questo la portò a due scelte guardando il deviante "lottare" ancora contro al poliziotto e sicuramente non aiutava nemmeno il detective Reed che continuava ad ordinare a Chris di muoversi.
⭕Intervieni
✖️Lascia stare
⭕Intervieni
"Meglio non toccarlo, si autodistruggerà se-" ma il suo tono monotono venne interrotto da Gavin "Tu, stronza, sta zitta, nessuna macchina mi dice cosa fare."
⭕Intervieni di nuovo
"Voi non capite, se si autodistrugge non risolveremo nulla." E Gavin sempre più innervosito e incazzato urlò al RK700 che si avvicinò di qualche passo quando parlò in precedenza "Ti ho detto di chiudere quella fottuta bocca! Chris, ti muovi con quello stronzo o no?!" Il povero Chris che era troppo debole per spostare un androide che si era impuntato sulla sedia con calma ma stressato ribattè "Ci sto provando!".
Fu allora che (T/N) decise di intervenire, la Cyberlife voleva risposte o forse...anche lei, ma ora i due agenti erano in mezzo. Si avvicinò a Chris "Non posso permetterlo! Lasciatelo!" E lo staccò via dal deviante con una facilità che faceva quasi paura, per questo infatti Chris fece dei passi indietro ma Reed non aspettava altro. Puntando la pistola diritta in faccia dell'androide detective a pochi centimetri dal suo volto "Ti ho avvisata brutta stronza!".
Connor provò ad intervenire facendo un passo avanti, sapeva com'era Gavin e voleva evitare di vedere una pallottola finire nella testa di (T/N), una scena del genere non sarebbe stata bella, specialmente quando succedeva davanti a lui e con un androide dalle sembianze troppo umane; ma suo padre lo bloccò con un braccio, probabilmente volle intervenire lui, probabilmente accettando il fatto che l'androide si era buttato in mezzo intervenendo "Adesso basta."
Disse semplicemente il solito tenente scorbutico, ma ora la sua voce aveva un tono da comando, ma a quanto pare per Reed non era abbastanza dato che non lasciava lo sguardo dell'androide mentre le puntava ancora la pistola contro "Fatti gli affari tuoi. Hank."
Ma non fu così, nel momento in cui il tenente si preparò egli stesso per puntare la sua pistola verso Gavin, probabilmente solo per intimorirlo; Connor ne approfittò per fare quei cinque passi che lo dividevano da (T/N) in pochi secondi, mettendosi, spingendola leggermente indietro in modo da mettersi davanti a lei, stavolta lui con la pistola puntata alla testa.
Il giovane adulto si stupì delle sue stesse azioni, certo, aveva pensato che l'androide fosse una donna carina nell'aspetto e che quando scherzò per quei pochi istanti con lui o che innocentemente chiedeva domande era anche lì carina ma...arrivare a mettersi davanti ad un androide? "Gavin, ragiona, (T/N) ha ragione." Provò a parlargli Connor e Reed solo abbassò leggermente la canna della pistola solo perché Connor era un umano "Forza stronzetto, spostati e fammi fare un buco in testa a quella stronza."
Allora Hank, puntò totalmente la pistola verso Gavin, sorprendendo l'agente Chris "Ho detto...ADESSO.BASTA." ordinò con tono ferreo, facendo capire a Gavin Reed che lui era ANCORA il TENENTE e lui era dunque un suo sottoposto; Gavin guardò allora con la coda dell'occhio Hank, poi Connor che era davanti a lui e infine l'androide, decise allora probabilmente che non ne valeva la pena "Cazzo! Stavolta non la passerete liscia Anderson!....cazzo!" Finì minacciando i due Anderson, per poi uscire.
"Stai bene (T/N)?" Le chiese Connor guardandola, l'androide lo stava da prima osservando quasi...sopresa "perché si è messo davanti a me? Voleva proteggermi?" Si chiese per tutto il tempo del discorso tra umani.
Sorrise a Connor "Non si preoccupi detective, sto bene, lei invece, non doveva rischiare così per me." A ciò solo Connor sorrise e si fece da parte, Hank avvicinandosi al figlio gli diede uno schiaffo da nulla sulla nuca "Ma sei impazzito?!" Poi il tenente guardò l'androide ricordando le cose che aveva appena finito di dire prima di rivolgersi al deviante ora finito a terra.
HANK^
Cordiale
"Andrà tutto bene, tranquillo. Non ti faranno alcun male." Parlò (T/N) dolcemente all'androide, per poi voltarsi verso a Chris "Lasciate che vi segua da solo e non ci saranno problemi." Il deviante ora tranquillo e dal LED blu, mentre seguiva Chris però, parlò a bassa voce un'ultima volta all'androide dicendo "la verità è dentro."
Azione futura sbloccata
[🔓"La verità è dentro"]
INSTABILITÀ SOFTWARE^
E fu così che il deviante uscì dalla stanza dell'interrogatorio, lasciando soli l'androide e i due Anderson. Hank guardò l'androide e poi prese per la spalla il figlio "Andiamo a casa, figliolo." Connor a ciò, sentendo tutto un tratto la stanchezza di prima solo annuì ma dopo un passo con il padre girato verso alla porta si voltò, (T/N) ancora ferma "(T/N) tu...ecco...ora cosa fai?" Hank guardò il figlio pensando "Che cazzo ti frega cosa fa quella cosa?"
[CONFESSIONE OTTENUTA]✔️
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[MISSIONE COMPIUTA]
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[MISSIONE AGGIORNATA]
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[RITORNARE ALLA CYBERLIFE]
L'androide fece un sorriso anormale e asimmetrico a Connor "non si preoccupi detective, ritornerò alla Cyberlife." Disse tenendo le mani unite diritte contro il proprio corpo in una posa perfetta.
"Oh...capisco...ecco..." Trattenne uno sbadiglio per poi farle un sorriso "Ci vediamo...?" Disse un po' titubante, non voleva dire quello che in realtà voleva, se avesse detto spero che ci rivedremo potrebbe essere che il karma lo ascoltasse e il padre lo avrebbe odiato, anche se non capiva perché il padre era così deciso nella sua teoria sull'odiare gli androidi lui...aveva capito a chi dare la colpa di ciò che era successo.
"Ne dubito detective, non ho altre missioni per ora che richiedano l'aiuto del DPD. Quindi. Per ora, le dico addio." Notò il volto di Connor rattristarsi leggermente e fu portato via da un tenente voglioso soltanto di toccare il letto e dormire fino a che non si sarebbe svegliato; quindi con ciò i due umani se ne andarono e poi iniziò pure (T/N) a dirigersi verso alla Cyberlife.
Nota:
Scusatemi davvero, ma ho avuto impegni la settimana di carnevale, poi un compleanno e non sono riuscita a finire il capitolo anche se mancava pochissimo e ieri sera i miei propositi per completarlo sono volati dalla finestra perché ho letto la bellissima fanficion di Francenigma 😍 è lunghissima ma è ricca di emozioni e feels😂 vi consiglio di leggerla!! Si trova nel suo bellissimo e divertente libro Detroit:Become Human extra file - Almeno un'altra volta.
Detto ciò, scusatemi ancora e spero che il capitolo vi sia piaciuto ❤️😘
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