Si scrivevano quasi tutti i giorni; senza mai parlare di cose serie né delle loro vite private, discutevano di argomenti futili e insensati. Amy aveva scoperto che Peridot aveva l'abitudine di denominare gli oggetti più comuni con bizzarri soprannomi e si divertiva a chiederle di questo e di quello, la bionda l'aveva anche bloccata un paio di volte, quando le freddure della ragazza avevano superato il limite di sopportazione.
Ogni mattina, appena sveglia, Amy controllava le notifiche e poteva star certa di trovare un messaggio della sua Peri. Quella mattina, già solo leggere l'anteprima prima ancora di sbloccare lo schermo le procurò un tuffo al cuore.
"Oggi riuscirò a dichiararmi," recitava, "augurami buona fortuna".
Il messaggio era di due ore prima, orario in cui iniziavano i corsi frequentati dalla ragazza; nonostante il ritardo Ametista rispose ugualmente con un Buona fortuna! seguito da tre faccine sorridenti.
Eppure lei non sorrideva.
Attese con ansia per tutto il pomeriggio che Peridot si presentasse al negozio e la mettesse al corrente di ciò che era accaduto, di cosa la ragazza misteriosa avesse risposto. Voleva che la sua amica fosse felice, ma avrebbe preferito essere lei la causa della sua felicità. Per quanto fosse egoistico, Ametista lo fece: pregò che Peridot fosse stata rifiutata.
Fino all'orario di chiusura, nessuno si presentò in negozio.