Regalo di compleanno

Palpatine era morto da due anni. Due anni quel giorno, infatti, ricordo brevemente Luke dopo che si era svegliato e aveva gettato uno sguardo alla data sulla sveglia. Due anni dallo scontro sulla Seconda Morte Nera, da quando i raggi di Forza dell'Imperatore avevano attraversato tutto il suo corpo lasciando pallide cicatrici ancora visibili, da quando aveva trascinato suo padre dall'Alleanza e aveva chiesto che gli venisse risparmiata la vita. Quasi due anni dalla dichiarazione della Nuova Repubblica e dalla rinascita di suo padre come uno dei fondatori del Nuovo Ordine Jedi. C'era voluto del tempo e parecchi sforzi da parte di tutti, ma l'Ordine era sulla buona strada per tornare quello di un tempo.

Luke sgusciò fuori dal sua camera e attraverso l'appartamento che era stato una volta quello di Padmè Amidala e che ora condivideva con suo padre, dirigendosi verso la cucina. Avrebbero potuto facilmente permettersi anche qualcosa di più grande e lussuoso, nonostante Anakin avesse investito molte delle sue ricchezze nella ricreazione dell'Ordine. Ma a nessuno dei due piacevano le stravaganze e quel luogo era stato la cosa più simile ad una casa che Anakin avesse mai avuto, quando viveva lì con Padmè. Nessuno dei due voleva rinunciare all'aria di casa che si respirava lì.

Anakin era già in cucina e stava preparando la colazione dando le spalle a Luke, mentre spalmava di crema la cioccolato su dei biscotti alderini preparati da Leia. Era sempre sveglio prima di Luke, non importava a che ora Luke si svegliasse, forse perché doveva riabituarsi a dormire un normale numero di ore per notte. Ed entrambi avevano ancora gli incubi, anche se la loro intensità e frequenza sembrava stesse diminuendo, anche se lentamente.

"Giorno, papà." Disse Luke mentre entrava in cucina. C'era una tazza di caffè davanti al suo posto a tavola, anelli di fumo che si alzavano da essa, e Luke sorrise. Tuttavia la superò e si infilò sotto il braccio si suo padre, dandogli un breve abbraccio.

Anakin lo tirò vicino. "Buon giorno, furbetto." Disse perdendosi per un attimo nelle orbite azzurre di suo figlio.

"Uno di questi giorni, dovrai lasciarmi preparare la colazione." Disse Luke, anche se sapeva che anche se avesse accettato in quel momento, suo padre poi non glielo avrebbe concesso davvero.

"Magari domani." Disse suo padre. Luke gli diede una gomitata leggera e sgusciò via da sotto il suo braccio. Tornò al tavolo e prese la sua tazza. Era ancora piacevolmente caldo, e prese un sorso per testarlo. Non gli bruciò la lingua, ma non era nemmeno troppo freddo. Perfetto.

Suo padre chiuse il barattolo di crema al cioccolato portò il piatto con la colazione al tavolo. Mangiarono in un confortevole silenzio, e una volta che ebbero finito, Luke tirò fuori il suo portafoglio.

"Ho, ehm, qualcosa per te." disse, senza guardare direttamente suo padre. Estrasse due biglietti dal portafoglio e li tenne stretti in mano sotto il tavolo. "Ho pensato, sono passati due anni, e ci farebbe bene una pausa da tutta la cosa di ricostruire la galassia, e festeggiare. Non so ancora quand'è il tuo compleanno, ma oggi è un giorno buono come un altro, giusto?" alzò lo sguardo e vide suo padre che lo osservava con curiosità. Luke prese fiato e tirò fuori i biglietti, parlando velocemente. "Corrono una gara annuale per commemorare la nascita della Nuova Repubblica e la caduta dell'Impero, e pensavo che magari ti sarebbe piaciuto venire... con...me... cosa c'è?"

Anakin si stava mordendo il labbro inferiore, cercando di non ridere, ma i suoi occhi azzurri brillavano di divertito imbarazzo. Alzò la sua mano guantata, stringendo due biglietti identici. Luke sbuffò e lasciò ricadere la testa sul tavolo proprio nel momento in cui suo padre perdeva il controllo e scoppiava a ridere.

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