Terzo
Il 20 settembre era arrivato. Finalmente stavo per iniziare il mio percorso in una delle più prestigiose ed importanti scuole di magia. Ero in quel mix di emozioni che arriva quando sai che sta per succedere qualcosa di nuovo. Mi tremavano le mani per l'emozione, così tanto che feci fatica a preparare la valigia. Una volta finita tirai un sospiro di sollievo, forse un po' troppo forte tantoché svegliai Griffo che dormiva beatamente. Mi guardò contrariato poi ritornò a dormire. Alzai gli occhi al cielo e sorrisi; quel piccoletto mi aveva già dimostrato un grande amore per me in così poco tempo che fui stupita. Misi a terra la valigia e presi lo zaino datomi da Millie; presi anche la valigetta in pelle che conteneva il resto del materiale.
Misi dentro tutto il materiale scolastico che comprai due giorni prima. Mi arrivò un'altra lettera che ripresi per essere certa di aver letto bene l'orario delle lezioni.
-15:30.- lessi. Guardai ansiosa l'orologio: le 12:15. Ero in perfetto orario sapendo che mio padre era già giù con la macchina pronta per partire.
La zona che Millie mi disse era un angolo di foresta completamente sperduto e dimenticato da tutti; perfetto per costruirci una scuola di magia e non farsi notare. Presi lo zaino, la valigia e la valigetta in pelle.
-Griffo? Dobbiamo andare.- dissi al piccolo grifone che si stiracchiò e mi seguì contento.
Aprì la porta di camera mia e mi ritrovai davanti Shu e tutti gli altri. Lo strinsi a me e lui fece lo stesso; poi ci fu un abbraccio di gruppo.
-Mi mancherete...- dissi triste di lasciare la mia famiglia lì.
-Tuo di più.- disse Shu baciandomi la fronte. -Ora vai o si farà tardi.- sorrise. Mi lasciai scappare un sorriso anche io e mi diressi con Griffo alla porta. Sorrisi di nuovo al gruppo e mi avviai giù per le scale.
-Killer aspetta che ti do una mano con quella valigia.- disse mio padre aiutandomi a caricare la valigia in macchina. Griffo si mise sui posti di dietro a dormire; io entrai poco dopo mettendomi davanti con lo zaino tra le gambe.
-Pronta per partire mia piccola killer?-
-Sì, papà. Non c'è bisogno di chiamarmi così però. Non sono più una bambina.- risposi.
-Lo sarai sempre per me.- sorrise lui mettendo in moto la macchina e partendo a gran velocità.
Non vedevo guidare mio padre da anni ormai. Spesso mi portava in giro per boschi ma non eravamo più soliti farlo. Sospirai a quel ricordo e misi un po' di musica per tranquillizzarmi.
-I Trick Or Treat?- chiese curioso aggiustandosi il cappello.
-È una delle mie canzoni preferite Evil Needs Candy Too e dovresti saperlo ormai.- risposi sorridendo per prenderlo in giro.
-Touché.- rise lui.
Mi girai a guardare Griffo che dormiva beato sui sedili posteriori. Il viaggio sarebbe stato lungo.
3 ore dopo.
Guardai fuori dal finestrino dell'auto e notai la foresta incontaminata che si stagliava di fronte a noi.
-Killer ti devo lasciare qui. Sono le tre e un quarto quasi e devi andare.- sorrise.
-Grazie papà.- sorrisi anche io uscendo dall'auto. -Griffo?- picchiettai sul finestrino posteriore e lui si svegliò guardandomi; gli aprì la portiera e scese. Mio padre mi diede la valigia e Griffo prese la valigetta.
-Grazie piccolo.- lo accarezzai.
-Mi raccomando-
-Studia, fai la brava, fai valere il nome dei Krueger e uccidi se necessario. Lo so, papà.- risi divertita.
Sorrise e mi abbracciò affettuosamente.
-Ti voglio bene killer.-
-Anche io.- dissi tenendolo stretto. Ci staccammo e presi a camminare con Griffo nel folto della foresta.
-Bosco Atro ha una vegetazione meno fitta.- dissi quasi a me stessa. Ed avevo ragione. Gli alberi toccavano talmente tanto che i raggi solari facevano fatica a passare. Inciampai più volte in rami o pietre perché non facevo distinzione tra il tappeto di foglie cadute ed il resto della foresta.
Quando vidi far capolino tra i rami i primi raggi capì che eravamo vicini all'uscita.
Finì la vegetazione poco dopo e la Dark Woods si ergeva imponente in mezzo a quella vegetazione. Un edificio massiccio, scuro. Il portone era in mogano e le scale davanti davano un'aria di antico. Alzai lo sguardo e vidi tre torri di diverse misure e dimensioni ergersi al di sopra di tutta la struttura.
-Wow...- dissi stupefatta vedendo quell'immagine impressionante. Con Griffo feci la mia entrata nella scuola e l'energia che perpetrava da essa era indescrivibile.
Due scalinate simili a quella all'ingresso si dirigevano a destra e a sinistra dell'edificio; il piano terra era un'enorme biblioteca con scaffali e scaffali di libri vecchi e nuovi. Presa dallo spettacolo che mi trovai di fronte non mi accorsi che qualcuno mi prese. Tentai di dimenarmi ma la vista mi si annebbiò. Sentì di essere portata in una specie di camera di ibernazione dove sentì solo il rumore di una porta che si chiuse prima di perdere completamente i sensi.
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