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Mani fredde sulle menti, come a intrappolarle, una semplice chiave per la distruzione.

-Avrei voluto vedere le loro facce!- esclamò improvvisamente Finn dopo alcuni minuti di silenzio, facendo sussultare lievemente il pilota al suo fianco, che, mostrando uno sguardo serio, proruppe poco dopo in una risata contagiosa.
-Quel povero generale! Ti immagini la sua reazione?-
Dalla cabina continuarono a provenire svariati suoni e C3P-O, preoccupato, sì rivolse a R2.
-Non capirò mai l'euforismo o l'umorismo umano. Credi che la smetteranno prima o poi? Stanno disturbando i miei circuiti uditivi.-
Il piccolo droide bianco e blu emise alcuni bip, commentando il fatto che in fondo non fosse un suono così sgradevole, sempre meglio di qualche esplosione.

Dopo tutto era un bene quando capitavano, tra una missione e l'altra, dei momenti come quelli. Per quanto potessero essere inaspettati, portavano sempre allegria e non si diceva mai di no ad una risata, poiché poche erano state ormai quelle sincere.
Il sorriso celava sempre più spesso la preoccupazione e i ribelli erano sempre più abituati al non darci peso.

Luke sentiva in lontananza le voci dei due amici dalla sua cabina. Non era mai stata una persona spesso sorridente, ma quando mostrava un sorriso era sincero e pochi erano coloro che avevano avuto il privilegio di vederlo: sua sorella, Rey, Han, persino quei due droidi, suoi compagni d'avventura da molto tempo.
Per la prima volta si rese conto di cosa significasse la Resistenza, dì cosa sua sorella fosse riuscita a creare.
Essa non era solo un'insieme di persone unite da un obbiettivo comune, era molto di più, era un qualcosa difficile da descrivere, ma se c'era un termine per farlo era questo: speranza.
Questo era il monito da seguire, anche nelle situazioni più difficili e nei momenti più dolorosi, poiché l'uomo sempre cercherà una luce nell'oscurità e mai sì arrenderà all'idea che non esista.
Leia, pensò Luke, aveva dimostrato di aver un tipo di speranza a dir poco raro, quella delle persone che, nonostante tutto, dimostrano coraggio e, soprattutto, voglia di...libertà.

La suola degli stivali strisciò sul pavimento metallico, producendo un sibilo che fece rabbrividire chiunque fosse presente sulla plancia dello Star Destroyer Finalizer.
Hux non osò voltarsi, volendo dare l'impressione di non aver notato la sua presenza, ma dovette rinunciare quando Ren lo affiancò, dando uno sguardo veloce ad un paio di console come se non vi fosse veramente interessato.
-Novità dalle pattuglie?-
Il generale si sentì obbligato a deglutire prima di dare una risposta che di sicuro non sarebbe stata gradita.
-La Recklar ha intercettato il Millennium Falcon, ma purtroppo, grazie ad una nuova tecnologia in mano alla Resistenza, se lo è lasciato sfuggire.-
Dopo aver finito di parlare Hux non poté fare a meno di notare l'aria cupa che aveva assunto l'uomo al suo fianco. Trattenne il fiato e per qualche secondo gli parve che, anche se stesse tentando di respirare, l'aria non entrasse comunque nei polmoni.
-Nuova tecnologia?- solo a quella domanda il generale poté riprendere a respirare.
-Ologrammi. Rilevamenti identici alle loro navi, impossibili da distinguere se non intercettati con una scarica energetica quali laser o siluri. Seppur inefficaci in uno scontro, permettono alle navi ribelli di avere una via d'uscita rapida. Non lasciano nessuna traccia, se non una sonda. Essa genera l'ologramma, ma è programmata per autodistruggersi dopo l'utilizzo, perciò nessun dato rilevante è stato acquisito.-
Kylo parve non essere interessato più di tanto le parole appena pronunciate, fino a quando una frase catturò là sua attenzione.
-Snoke la attende.-
La pupilla di Ren sì dilatò impercettibilmente e senza dir nulla lasciò la plancia, lasciando solo il silenzio alle sue spalle.

Mettere piede in quella sala fu difficile. Non era per l'aria pesante, la tensione o la convinzione di aver in qualche modo commesso uno sbaglio, ma era per qualcosa di più profondo, del quale persino la persona che indugiava sull'ingresso, ben sapendo che l'ospite all'interno della stanza fosse consapevole della sua presenza davanti alla soglia della porta, aveva timore.
Senza far attendere oltre Kylo sorpassò l'entrata, facendo alcuni passi nella sala, avvicinandosi curioso alla mappa olografica che mostrava alcuni sistemi dell'Orlo Esterno.
Una in particolare delle numerose sfere emanati luce bianca catturò la sua attenzione:  era un pianeta come gli altri...insignificante quasi.
Quel "quasi" lo rendeva differente in un certo senso, poiché in nessun altro luogo si era mai visto un verde così rigoglioso coprire il suolo e mai la bellezza veniva riflessa nelle acque come nei numerosi laghi sulla superficie.
Takodana era di certo un pianeta singolare, sia per aspetto che per gli eventi lì successi.

-È su quel piccolo pianeta che i ribelli si erano rifugiati.-
Kylo distolse velocemente lo sguardo dalla mappa olografica e puntò lo sguardo sulla figura che stava di fronte a lui, dal lato opposto del tavolo olografico.
-Un mondo curioso in effetti. La ragazza, la mercante di rottami, deve esserne rimasta affascinata.-
Osservò il Leader Supremo.

Improvvisamente quelle parole fecero figurare nella mente di Ren l'espressione di Rey quando l'aveva visto per la prima volta, tra gli alberi di quella foresta.  Certo, era stupita, confusa, incredula, ma non terrorizzata. Lei non aveva paura...o almeno  non aveva quel tipo di terrore negli occhi che lui si sarebbe aspettato. Era quel tipo di paura che dimostrano di avere solo le persone forti e lei lo era, Rey era forte.
-Ti resiste.-
Ren sollevò lo sguardo su Snoke.
-E ti resisterà-

Kylo non proferì parola e il Leader Supremo mostrò un ghigno di compiacimento, sapeva di avere ragione.
Uno strano bagliore colpì gli occhi di Kylo a quell'affermazione e per la prima volta si ritrovò a non saper cosa fare.

-L'unico modo per piegarla è colpire i suoi punti deboli, trasformare ciò che ama in dolore.-

Eccomi di nuovo! (Molto in ritardo con i tempi per la pubblicazione... Scusate 😅)
Allora, domani ricomincia la scuola e spero di poter riuscire a scrivere e allo stesso tempo di non finire nei casini con lo studio e i compiti (aiuto) .
Vi auguro un buon inizio scuola e
Che la Forza sia con voi!

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