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So che non è giusto, non lo è per me. Mi sento persa e l'unica cosa a cui riesco a pensare è "Ora basta". Perciò è così egoista per me cercare un aiuto.
(Dark side)
Era ancora presto, non aveva percorso molto, ma il piccolo insediamento era già distante e pareva un insieme di punti lontani, forse era anche un effetto del caldo che cominciava a salire.
Si girò e proseguì, non sapeva dove stava andando, ma stare un po' lontana da tutto era ciò di cui aveva bisogno. L'unico difetto era che quel posto le ricordava molto Jakku, non che ci fosse proprio affezionata, durante gli anni aveva imparato ad odiare in parte quel pianeta, soprattutto a causa di Unkar, quel mercante era odioso e...disgustoso, sembrava che non gli importasse di esserlo e, piuttosto che vergognarsi, dava l'impressione di mostrare questa sua particolarità come un vanto.
Aveva visto solo sabbia e rottami da quando era bambina, nulla di più. Aveva conosciuto l'universo dalla parte peggiore, ma sapeva che non c'era solo quel piccolo avamposto, Niima era la gabbia in cui era cresciuta, tra pezzi di ferro e caldo.
E poi era casa sua alla fine, era il mondo che aveva conosciuto per molti anni, per quanto potesse odiare i suoi abitanti non poteva essergli indifferente.
Mentre saliva una formazione rocciosa mise male il piede, scivolò, non era molto in alto, ma bastò comunque a farle prendere qualche colpo durante la caduta. Quando aprì gli occhi iniziò a tossire, era coperta da uno strato sottile di polvere, la terra sembrava scottare sotto di lei.
Si alzò e non si stupì di aver le braccia e le mani ricoperte di tagli, provò uno strano bruciore alla guancia e scoprì di avere una ferita anche lì. Prese la maglia che aveva portato di cambio dalla borsa e si ripulì, forse non era stata una buona idea avventurarsi da sola nel deserto.
Ricominciò a camminare, questa volta con più attenzione per dove appoggiasse i piedi.
La console iniziò ad emettere vari "bip" incessanti e allarmanti. BB-8 si avvicinò frettolosamente, ma prima che potesse accedere ai comandi un uomo lo spintonò per passargli davanti. Voleva dire qualcosa per protesta, ma notando l'espressione concentrata e preoccupata che la persona aveva sul volto non disse nulla.
Poe mosse frettolosamente la mano sul pannello di controllo, rilesse e rilesse velocemente i dati fino a che non ne memorizzò ogni particolare con sempre più stupore e allarmismo in viso.
-Scusa BB-8, ma sono di fretta.-
Poe uscì di corsa dalla sala, lasciando il droide indietro e dirigendosi verso due figure poco distanti. Sembravano impegnate in una discussione seria, forse non doveva interromperle, ma era importante anche quello che aveva lui da dire. Quando si avvicinò il wookie sollevò la testa nella sua direzione, Leia si voltò seguendo la direzione del suo sguardo.
-Generale, devo riferirle alcune notizie, sono importanti.-
Con un gesto della mano fece segno a Chube di seguirla per andare incontro al pilota, sempre più serio man mano che si avvicinava.
Quando furono faccia a faccia nessuno parlò, ci fu un momento di silenzio, poi Poe prese parola.
-È arrivato un messaggio dalle navi di pattuglia, hanno rilevato alcuni vascelli da ricognizione del Primo Ordine nel sistema di Tatoo, fanno rotta verso Tatooine generale, l'arrivo della nave principale è previsto tra 8 ore al massimo.-
Chube latrò alcuni versi, commentando contrariato la situazione in cui si trovavano.
-Hai ragione.- poi Leia si rivolse a Poe. -Tra 8 ore massimo...bene, informa il resto della flotta, ma gli ordini sono di non partire subito, chiaro?- il miglior pilota della resistenza annuì inizialmente, ma poi rivolse un'occhiata interrogativa al generale. Le sue decisioni avevano tutte un senso, bisognava solo capirlo.
-Va a cercare Finn, raggiungetemi alla sala comando.- Poe fece un cenno di assenso col capo e si voltò.
Non sapeva da quanto stesse camminando, forse una o due ore, forse di più.
Si trovava in un punto abbastanza elevato da poter vedere in lontananza, se si voltava, una piccola macchia bianca che stava a segnalare la presenza di un'abitazione in mezzo a tutta quella sabbia. Si sedette a terra e tirò fuori la borraccia, bevve pochi sorsi, sapeva che avrebbe camminato ancora, quindi non poteva berne molta.
Guardò davanti a sé e vide solo dune e formazioni rocciose, anche alla sua destra e alla sua sinistra e dietro di lei c'erano solamente dune e formazioni rocciose.
Avrebbe voluto poter correre ancora nel verde di Takodana, non aveva mai visto un mondo più bello, non che ne avesse visitati molti fino ad allora, ma vederlo era stato come essere accecati. Abituata al caldo torrido e al paesaggio monotono di Jakku non era preparata ad un cambiamento così grande.
Nemmeno ora lo era, quando mai lo era stata dall'inizio della sua avventura? Si sentiva parte di quel mondo in cui era stata spinta con forza e, al contempo, esclusa da tutto ciò che la circondava.
Era difficile da spiegare, ma ciò che la turbata di più era...tutto. La sua vita era stata trasformata, apparentemente ciò non poteva essere invertito, quindi tornare indietro era impossibile, ma lei non voleva tornare, non più, al contrario di ciò che aveva prima, vale a dire pezzi di ricambio e un'abitazione di fortuna, ora aveva tutto da perdere. Non poteva tornare indietro e ora le sembrava di essere ad un bivio: o continuava a camminare, o avrebbe cambiato improvvisamente direzione, come non sapeva.
Riposò per una mezz'ora, poi ripartì.
Quando arrivò su un'altura che torreggiava su un piccolo altopiano decise di fermarsi; era tardi, molto tardi, aveva ignorato troppo a lungo la luce che scendeva di grado in grado e ora era stata sorpresa dall'arrivo della sera. Guardò un'ultima volta alle sue spalle prima di iniziare a scendere.
Il Falcon atterrò di fronte all'entrata, subito C-3PO fece capolino da dietro l'angolo e salutò felicemente un piccolo droide sferico appena sceso dalla passerella.
-BB-8! Che felicità rivederti!- espresse così il suo entusiasmo.
-C-3PO! Dov'è Luke?-
Finn affrettò il passo verso il droide protocollare.
-In casa, signore.-
Senza dire null'altro per ringraziare, cosa che offese leggermente C-3PO, Finn scese velocemente le scale che portavano all'interno dell'abitazione.
Poe lo seguì, ma, al contrario del suo compagno, fece un cenno di saluto all'umanoide di metallo dorato a cui passò vicino.
Luke comparve davanti ai due combattenti della resistenza, evidentemente li aveva visti o sentiti arrivare. Finn restò muto per qualche secondo, ma quando Poe lo raggiunse iniziò a parlare.
-Luke, non c'è molto tempo per spiegare. Detto in breve: il Primo Ordine si sta dirigendo qui, Leia ci ha inviato per riportarvi alla base.-
R2-D2 e C-3PO erano lì, ma mancava qualcuno, Poe e Finn lo notarono subito, preoccupato, l'ex soldato del Primo Ordine si rivolse a Luke.
-Dov'è Rey?-
La sua voce fu sovrastata da un rumore forte, erano il vento, suoni metallici, delle voci.
Rey era a poca distanza ormai, ma stava facendo buio velocemente, si disse di dover aumentare il passo per evitare di camminare al buio. All'inizio, quando guardò in direzione della piccola abitazione, vide luci sfocate, gli occhi le si erano appannati, qualcosa le dava fastidio, un brivido strano, sempre più gelido man mano che si avvicinava.
Non ci fu tempo per pensare, ne per pianificare, iniziò a correre.
Inciampò, ma non cadde, scese alla svelta le scale, convinta di ritrovarsi uno dei due droidi di fronte, ma non c'era nessuno, era tutto troppo calmo, le stanze deserte.
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