14
Rey avvertì l'aria percorrerle la gola, raggiungere i polmoni ed essere spinta fuori con forza. Una sensazione di calore la invase, facendole formicolare le dita, che si contorsero. I suoi occhi vagarono per l'ambiente che la circondava, soffermandosi sui soldati privi di coscenza a terra. Sentiva la sua energia instabile, pronta ad esplodere. Forse era rabbia, dolore, era riuscita a sentire ogni emozione di quella ragazza, fino al nulla, la sua mente si era fermata all'improvviso, lasciando un vuoto improvviso.
Fece un passo indietro nel silenzio di quei corridoi, ma la sua mano destra urtò qualcosa. Era un tessuto rigido che la portò a ritrarre istintivamente il braccio e portarlo a stringere un lembo della giacca che indossava talmente forte che le nocche le diventarono bianche.
Si allontanò mentre si voltava, trovandosi Kylo a poca distanza.
Corri.
Riuscì a formulare un unico pensiero.
Svoltò a destra, non stette a riflettere, e, quando qualcosa di freddo le circondò il polso, il respiro le si bloccò.
Fu un attimo, la stretta aumentò e lei, costretta ad arretrare, si trovò imprigionata contro una paratia.
Un gemito di dolore le sfuggì per il colpo che aveva preso e per qualche istante chiuse gli occhi, mostrando una lieve smorfia di dolore.
Quando li riaprì si rese conto della situazione: non poteva muoversi.
Kylo era riuscito a bloccarle ogni via di fuga bloccandole i polsi in una stretta salda sopra la testa; si sentì quasi sollevare mentre le dita le formicolavano e l'unico contatto con il pavimento che aveva era possibile solo attraverso le punte dei piedi, che stentavano a darle un equilibrio, se lui avesse lasciato la presa in quel momento non sarebbe riuscita a stare in piedi.
Il suo respiro le sfiorava il viso, ma Kylo si teneva a debita distanza, non poteva allontanarsi di troppo ma quel poco spazio che li separava costituiva una barriera più che sufficiente. Rey notò che, seppur lei fosse in punta di piedi, lui la sovrastava ancora di poco. Si sentì in trappola. Iniziò a strattonare la presa, divincolandosi, ma ottenne solo una stretta più forte.
Kylo espirò.
-Tenta la fuga di nuovo, e io ti uccido.-
Rey si bloccò, un brivido gelido la percorse, fino alla base del collo, dove le ciocche disordinate dei suoi capelli le sfioravano la pelle, non si era nemmeno resa conto di aver perso l'elastico che li teneva legati, aveva pensato solo a correre.
La sua mano era fredda attorno ai suoi polsi, le emozioni che Rey percepiva lo erano, perchè non sentiva nulla, come il silenzio in una grande stanza, l'eco dei loro respiri si infrangeva contro le paratie metalliche, una goccia di sangue si abbatteva lieve a terra, colando sulla pelle chiara; lei non l'aveva notato fino a quel momento, quando, poco sotto l'occhio sinistro, avvertì un bruciore. Doveva essere accaduto durante lo scontro di prima, contro il soldato, le aveva procurato un taglio, non molto profondo, ma abbastanza da permettere al liquido rosso di fuoriuscire, percorrendo la sua guancia per poi precipitare.
Teneva la testa china, cosa poteva fare? Come poteva liberarsi? Perchè era ferma? Perchè non si muoveva?
Strattonò di poco la presa di Kylo, tirando, cercando di ruotare i polsi, fino a quando le piccole gocce rossastre che cadevano dal suo viso si scontrarono non più con il pavimento metallico ma com una superficie pallida: una mano.
Il sangue ne percorse il palmo, macchiandolo, lasciando scie lucide. Rey smise di respirare, sollevando lo sguardo percorse la figura di Kylo, fino a scontrarsi con i suoi occhi.
Lui la osservò, il petto che si alzava e abbassava al ritmo veloce del suo respiro, l'espressione confusa, l'energia che emanava, sì, poteva avvertirla, la forza che aveva, quasi potesse toccarla, era un potere instabile, pericoloso.
-Liberami.- Kylo interruppe bruscamente i propri pensieri.
-Cosa?- il tono della voce era serio, ma Rey non si lasciò sfuggire lo sguardo di Ren, che parve quasi celare un sorriso soddisfatto.
Kylo le avvolse alcune ciocche di capelli dietro il collo con le dita gelide tirandole e obbligandola ad alzare di più la testa, voleva che rispondesse, voleva sentire quella parola pronunciata da lei.
-Liberami.- un sussurro, la rabbia repressa, intrappolata in gola, quella parola era stata detta con rassegnazione, le iridi di Rey riflessero la luce proveniente dall'illuminazione del corridoio, nella sua mente un pensiero iniziò a ripetersi, insistente: reagisci.
Voleva scuotersi, contrastarlo, combatterlo, ma i suoi muscoli erano immobili, lei sapeva di potersi muovere, ma, contro ogni logica, non ci riusciva, restando intrappolata.
Ren si avvicinò di poco al suo volto.
-Stai cedendo.- lo sussurrò. Quelle parole raggiunsero la parte più nascosta di Rey, quelle parole le scavarono nel profondo della mente, lasciando il nulla.
È solo questione di tempo.
Era il pensiero che si ripeteva da ore nella mente del generale.
Sì, era questione di tempo. Loro, il Primo Ordine, avrebbero annientato la Resistenza, fino al più lontano avamposto.
Era un obbiettivo prefissato da molto, troppo tempo, e non poteva accettare una sconfitta, non avrebbe accettato nessuna resa.
Il Leader Supremo Snoke lo aveva scelto per una ragione: non mostrava rimorso.
Hux era una persona meticolosa, ma troppo impulsiva a volte, spietata, ma facile da sottomettere. Era una pedina perfetta agli occhi di Snoke.
Tuttavia, qualcosa di nuovo era entrato in gioco e minacciava di ostacolare il raggiungimento del suo scopo; la Resistenza e la sua nuova arma difensiva erano state un inconveniente, qualcosa che minacciava di portare ad un esito fino ad allora mai considerato: una sconfitta.
Hux era sicuro però, ne era certo, non avrebbe mai permesso una cosa del genere, non sotto il suo comando.
-Signore, devo dire ai miei uomini di avanzare?-
Phasma distolse il generale dai suoi pensieri.
-No, Ren sa cosa fare, si limiti alla sorveglianza dei corridoi adiacenti.- poi c'era quella ragazza, la mercante di rottami. Era pericolosa e, lo doveva ammettere, temeva che anche lei costituisse un altro punto a loro sfavore. Ma, in quella confusione di pensieri, Hux sapeva che, più di ogni altra cosa, si doveva concentrare sullo scopo finale: la distruzione di ogni opposizione al Primo Ordine.
-Dai, solo questa volta, ti giuro che non te lo richiederò-
-Ne abbiamo già parlato, non provare a convincermi.- potresti anche riuscirci pensò Poe mentre osservava l'espressione di Finn mutare da speranzosa a delusa.
Era la decima, ventesima, venticinquesima volta, ormai non lo sapeva più, che gli chiedeva di fare pratica di volo con il suo Ala-X, ma lui aveva sempre rifiutato, sostenendo che fosse sì per una questione di preoccupazione visto che il suo amico eccelleva esclusivamente nell'uso degli armamenti, non nel pilotaggio di navi, anche se fino ad allora Finn non si era dimostrato un pessimo elemento a livello di manovre di difesa e di attacco, e poi, in parte, la ragione stava nel fatto che mai e, voleva specificare, mai, qualcuno aveva pilotato la sua nave a parte lui.
-Lo so che, fino a nuovo ordine, non avrai una nave tua, ma pazienta, vedrai che se dimostrerai buone credenziali i capi squadriglia ti affideranno un Ala-X... Certo, nessuno sarà mai veloce come il mio.- disse Poe appoggiandosi alla propria nave. -Giusto BB8? -
Il piccolo droide sferico bippò qualcosa in risposta, probabilmente dando ragione al pilota.
-Finn...- Poe si interruppe, notando gli occhi dell'amico fissi a terra.
-Scusami, recentemente mi fisso con cose poco importanti.-
Senza che se ne accorgesse, un peso si poggiò sulla sua spalla, la mano di Poe lo distrasse in parte da quello stato pensieroso in cui era finito.
-È solo che non riesco a star qui con le mani in mano, non sappiamo niente, l'attuale posizione Rey è ancora impossibile da stabilire e tutto quello che facciamo sono esercitazioni e analisi di dati e massaggi intercettati.-
Il pilota sorrise sotto lo sguardo stupito di Finn.
-La finirai, prima o poi, questa guerra contro te stesso? Non guardare solo il lato negativo.
Te lo prometto, troveremo Rey e, puoi esserne certo, nessuno di noi si arrenderà, mai.-
Ehilà!
Sono tornata! 😄
Perdonatemi per la lunga attesa, ma ho avuto una serie di problemi difficili da risolvere e ogni volta che aprivo wattpad la mia testa si spegneva senza motivo. Per questo ho aspettato così tanto prima di pubblicare.
Volevo augurarvi buon Natale, mi raccomando di passare delle buone vacanze e, spero presto, ci risentiamo al prossimo capitolo. 😘
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