Ventuno (Logan)
Dovevo ammettere che avevo fatto proprio un bel lavoro. Non per autocompiacermi, ma la reazione di Shana era stata anche meglio di quanto avessi potuto immaginare.
Le registrazioni erano davvero il massimo, e con il rimbombo della stanza prendevano forma in modo inquietante.
L'unico problema fu che nell'arco di tre giorni si era già lasciata andare completamente. Non toccava cibo, non beveva, non dormiva. Gill intervene prontamente con una siringa usata comunemente per le anestesie. Dopo un riposo indotto, la ragazza sembrava essersi ripresa e aveva persino toccato cibo.
I successi due giorni sembrarono tranquilli, Shana mangiava di più e dormiva grazie ai sonniferi che le scioglievamo nel cibo poco per volta.
A noi serviva viva la ragazza! Non potevamo permetterci che si uccidesse da sola. Come avremmo fatto poi a ricattare suo padre? Non erano i soldi quelli che volevamo da Gerard Wilson, ma la sua resa incondizionata. Le prove delle sue truffe e dei suoi raggiri, quelli che avevano ucciso mio padre.
Gerard Wilson si presentava alle porte dei piccoli imprenditori in crisi come un distinto angelo moderno. Vestito di tutto punto e con la sua miracolosa valigetta ventiquattrore, con cui tirava fuori bilanci e contratti in grado di risollevare un morto.
Questo Re Mida venuto dal paradiso per aiutare, altro non faceva che, illudere i malcapitati, sottraendogli l'unica fonte di redito e unificandola o vendendola a colossi mondiali. Lui si limitava a piccole transizioni di denaro, e vendendo la proprietà di queste piccole imprese andava ad infilare spicci nelle tasche dei potenti, in cambio di quote aziendali.
Un angelo venuto dall'inferno, un Robin Hood malefico che uccideva i poveri per dare ai ricchi.
Buck fu uno dei primi imprenditori truffati dal gelido Wilson. Aveva perso tutto, come mio padre, la casa, gli affetti, una moglie amorevole, ma, a differenza di altri, Buck aveva cominciato a far soldi in un altro modo: la malavita, il traffico di droga, di armi e l'usura. Covava vendetta verso quell'uomo da anni e stava solo aspettando il momento giusto per colpirlo e affondarlo definitivamente. Non voleva togliergli la vita, sarebbe stato troppo facile, lui voleva privarlo di tutto quel che aveva intorno, fargli terra bruciata e obbligarlo a confessare.
Buck conosceva bene la superbia di Gerard e sospettava che il Re Mida del commercio conservasse come trofei i suoi successi lavorativi. Doveva solo trovare il modo di venire in possesso delle suddette prove. Quando finalmente uno dei lavoratori di Gerard lo aveva informato di aver visto una piccola agenda nera di pelle rovinata completamente in contrasto con lo stile e gli oggetti impeccabili di quell'uomo, Buck aveva capito di essere sulla strada giusta.
«Logan! Devi fare qualcosa con l'agente Mills, ci sta alle calcagna da qualche giorno» mi disse quella mattina Buck con fare indispettito.
«Me ne sono accorto anch'io, mi pedina spesso, ma non è così furbo come lo reputavo, non ci vuole nulla a seminarlo».
«Hai fatto un ottimo lavoro con la ragazza, per cui ti affido anche l'agente Mills, vedi di togliermelo dai piedi!»
«Mi attivo subito» dichiarai congedandomi.
Lasciai la custodia di Shana a Gill presi la mia amata motocicletta e mi diressi verso l'abitazione dell'agente Mills.
Lui non era lì, sicuramente lo avrei trovato alla centrale, ma non valeva la pena rischiare andando nel covo della polizia. Lo avrei aspettato.
Non avevo dubbi che per la pausa pranzo fosse sicuramente rientrato.
M'intrufolai all'interno dell'abitazione da una finestra. Non ci voleva nulla a forzare i ganci di apertura e le cerniere laterali, un semplice cacciavite ed ero dentro. Sapevo il punto debole di Mills, una sola stanza l'agente non osava toccare mai. Era una specie di mausoleo, foto sue e di una ragazza bionda, l'armadio ricolmo di abiti femminili, i trucchi sul comodino e un cambio pronto sul letto. Come se vivesse una donna in quella stanza. Ma erano ormai anni che la vedevo sempre identica e immutata. Doveva essere anche la sua vecchia camera da letto, ma Mills oramai dormiva in quella adiacente dove il caos regnava sovrano.
Andai verso la cucina, non vi erano più segni della colluttazione con Shana, anche il corridoio era stato riordinato. Mi sedetti sul divano in pelle nero . Le mani dietro la testa e le gambe incrociate sul tavolino davanti a me.
Accesi la televisione.
La solita noia. Programmi stupidi con ochette pronte a farsi vedere, talk show inutili, dove si parla ma alla fine non si risolve nulla e ci si ritrova con il sangue amaro nelle vene.
In un programma di approfondimento stavano parlando del caso Wilson. Una settimana era passata da quando non si avevano più notizie della ragazza. Il capo della Polizia intervistato, affermava di avere varie piste sulle quali stavano lavorando. Avevano controllato i vari contatti della ragazza, i suoi amici, e conoscenti. Ma non sembrava che tra essi ci fossero indizi concreti, per cui ora si stavano concentrando sulla carriera del padre e dei suoi eventuali dipendenti insoddisfatti.
Mi veniva quasi da ridere. Non riuscivo a capire se veramente le indagini fossero così lente e insignificative, oppure se stessero solo cercando di ammorbare la stampa con insulse informazioni.
Sentii una macchina nel vialetto. Spensi la tv e presi una posizione più consona sul divano per poter parlare con l'agente.
Mills aprì la porta, lo sentii posare le chiavi e il giubbotto e i suoi passi farsi vicini.
Non mi notò subito, ma dovette tornare indietro e guardarmi stupito.
Afferrò la pistola e me la rivolse contro in un batter d'occhio.
«Mani in alto!» urlò.
Alzai le mani con un sorriso beffardo «Stai tranquillo, voglio solo parlare» affermai.
Tirai fuori dalla tasca una foto della ragazza bionda presa dalla stanza «E lei chi è?» affermai curioso, prendendomi gioco di lui.
«Non ti dirò nulla! Sarai tu a rispondere alle mie domande, in centrale!»
«Io non ne sarei tanto sicuro...» risposi sfrontato.
Nota Autrice:
Sí sono riuscita ad aggiornare!! Anche se non sono completamente soddisfatta del lavoro... Comuuunque,
vi ricordate della famosa agendina nera in pelle? L'ho già nominata nel corso della storia... A chi la ricorda manderò in visita Sebastian o Logan a vostra scelta!
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