La giornata continuava, dopo ore e ore sui banchi di scuola, suonò la campanella della pausa pranzo.

Solitamente, Lucia, passava la pausa con le sue amiche e alcuni ragazzi "popolari". Questa volta però, arrivata in mensa, con sorriso sincero, andò verso il tavolo del gruppetto, con il vassoio in mano, si mise vicino alle sue amiche, ma senza sedersi. Aveva notato qualcosa di diverso, qualcosa era cambiato. Melissa fece cenno di non sedersi a Lucia, le chiese perché mai non volesse che si sedesse lì con loro, ma lei disse soltanto che non era più alla loro altezza.

Lucia non capendo, provò a cercare risposte negli sguardi degli altri che da tanto erano incentrati su di lei, ma erano tutti uguali. Concordanti a quanto pare con Melissa.

Lucia decise di andare a sedersi a un altro tavolo e mentre camminava pensava tra sé e sé, con gli occhi lucidi e la testa leggermente chinata. Camminava più lentamente del solito e mentre percorreva dritta tutti quei tavoli, le persone la fissavano basite da quanto successo, ma lo furono solo per un momento perché subito dopo cominciarono a riprenderla con il cellulare e a parlare ridendo su di lei.

Proprio quella comitiva di ragazzi, in quel momento la stava filmando. E proprio in quel momento la ragazza cadde a terra in avanti, rovesciando il vassoio, sporcandosi tutta. La ragazza, impotente, si rialzò e corse in bagno con le lacrime che le scorrevano sul viso quasi per intero.

Arrivata in bagno, appoggiò le mani sul lavandino e si guardò per qualche minuto allo specchio. E, mentre la sua immagine si rifletteva, pensava. Pensava a come fosse stato possibile un tale comportamento da parte di quelli che reputava amici.

Rifletté anche sul fatto che era proprio vero che in un'estate la gente cambia, non si sa perché, non si sa come ma è così. Giunse alla conclusione che al contrario dei loro "amici", lei non sarebbe cambiata mai per niente e nessuno.