This voice inside my head has been eating at me
Will
-Allora, chi abbiamo quest'anno?- affianco Emma, mentre fa scorrere al computer le immagini di quelli del secondo anno che abbiamo selezionato come nuove reclute.
-Dei soggetti molto interessanti, tra cui lei- clicca sulla foto di una ragazza dai capelli rossi, rigorosamente tinti, con il viso ancora da bambina e gli occhi verde ambrati. Credo di aver già avuto a che fare con lei, anche se non ricordo in quale occasione. –Beatrice Everly Williams Greyson, ci hai litigato un paio di volte lo scorso anno-
-La femminista radicata. Quando ha scoperto il libro nero me lo ha fatto bruciare seduta stante, tanto mi ha rotto le scatole- ricordo molto bene, adesso, di averla maledetta in più di un'occasione. Non sarà facile darle accesso al mio regno.
-Ho sentito che si vuole candidare lei quest'anno come proctors-
-Fa parte del Balliol College, anche se risiede con altre due ragazze, una del Lady Margaret Hall e l'altra del Linacre-
-Secondo anno di scienze politiche, massimo dei voti, ha frequentato il secondo semestre del primo anno alla Sorbonne di Parigi grazie ad una borsa di studio Erasmus-
-E' tanto fastidiosa quanto intelligente, deve assolutamente essere selezionata-
-Il problema è se accetterà. Non ha un caratterino facile, per niente-
-Che cosa sappiamo di lei?- le chiedo. Se vogliamo avere una chance, dobbiamo conoscere ogni suo singolo punto debole.
-Sua madre possiede lo studio legale di maggior successo di Londra, dove lavora anche suo padre-
-Sono soci?-
-No non hai capito, è solo di sua madre nessun associato né niente-
-Questo spiega tante cose, e fammi indovinare, il cognome Williams è il suo-
-Sì, tra l'altro lo usa spesso, si presenta solo con quello alle volte-
-Problemi col padre come con te- mostro il terzo dito in direzione di Leo, che sghignazza. –Scegliete tante belle ragazze quest'anno, mi raccomando-
-Certo, perché hai fatto scappare tutte le altre- ci raggiunge anche Ethan, ridacchiando divertito. –Ehi, lei è quella che ci ha fatto bruciare il libro nero!-
-Sì, a quanto pare è una candidata perfetta per il Phoenix Club-
-Non vi avevo mai visti così tanto interessati alla cerimonia dei prescelti, nemmeno quando si trattava di voi- dice Emma, leggermente seccata.
-Questo perché nessuno aveva mai tenuto testa così tanto a Will come lei lo scorso anno, persino il vice cancelliere ha paura di lei, sua madre è l'avvocato più importante di tutta Londra, e lei è tipo la prima della classe-
-E' stato quando si è rivolta direttamente a lui per quella storia del figlio di Cameron?-
-Il suo caro papino è scappato con i sodi di mezzo Regno Unito a Santo Domingo e il nostro caro Louis è stato ostracizzato, e Birdie è partita in quarta, visto che anche il professore di economia ci dava giù pesante-
-Com'è che non gliel'hanno fatta ancora pagare?-
-Perché la metà dei genitori degli studenti sono clienti di sua madre, semplice Emma, credo che tu non ti renda conto di quanto sia importante-
-Sarà davvero un piacere metterla in riga come si deve, mi stavo annoiando recentemente-
-Sei seriamente convinta che te lo lascerà fare?-
-Ottengo sempre quello che voglio, tu dovresti saperlo bene Will-
-Mi risulta il contrario recentemente- le sorrido falsamente. Sbuffa, era davvero convinta di poter sistemare anche noi due. –Comunque, se vuoi avere seriamente avere una chance con lei, dovresti coinvolgere le sue amiche-
-Madeleine O'Connor e Jessamine Roberts-
-Chi chiama la propria figlia 'Jessamine'?- borbotta Leo.
-Le persone senza gusto e che non possono vantare natali come i nostri-
-Siamo nel duemilasedici Emma, ancora fai queste stupide distinzioni?-
-Sei diventato troppo buono Will, che cosa ti ha fatto ammorbidire?-
-Niente, te lo posso assicurare-
-Benissimo, perché sarai tu a consegnare le rose a lei e alle sue amiche-
-Ci sono altri ragazzi in questa società che non ricoprono un ruolo nel Consiglio, perché devi mandare proprio me che sono il presidente?-
-Fatti a compagnare dagli altri due moschettieri, visto che siete così tanto interessati quest'anno-
-Ahhh quindi stai avendo un attacco di gelosia- tira un colpo di borsa ad Ethan, chiudendo velocemente lo schermo del computer.
-Emma, tra noi due è finita da sette mesi ormai, pensavo che fossi già andata avanti-
-Non è la prima volta che ci lasciamo, sarà successo una decina di volte da quando avevamo quindici anni ad ora-
-Sì appunto, prima ne avevamo quindici e ora ventuno, per quanto tempo saremmo dovuti andare avanti così?-
-Fino a quando non mi avresti dato l'anello di tua nonna che è stato promesso a te in quanto primo nipote e che, se non sbaglio, doveva arrivare alla festa di Natale di questo dicembre-
-Vado a lasciare le rose davanti a casa di Birdie, credo che sia la cosa migliore da fare-
-Lo accompagniamo- Leo afferra Ethan per il colletto, io le tre rose in questione e usciamo dall'edificio.
-Questa è solo ed esclusivamente colpa dei miei genitori. Siamo nel duemilasedici, io sono nato nel novantacinque, vi pare normale che esistano ancora matrimoni combinati?-
-Non parlerei di matrimoni combinati, quanto piuttosto del fatto che tu sei il duca di Norfolk, lei una contessina e le vostre famiglie hanno spinto in modo che la vostra fosse più che una semplice conoscenza-
-Okay questo poteva andare bene prima, ma questo sentimento non si è evoluto, è rimasto fermo, che cosa avrei dovuto fare Leo?-
-In realtà ti sei comportato benissimo, hai fatto la cosa migliore, devono finire di organizzarti la vita-
-E' più mio padre in realtà, mia madre è più tranquilla-
-Dov'è in questo momento?-
-A New York Ethan, tutto pur di stare lontano dal mio vecchio- mi rigiro tra le mani le rose, sospirando. –Porterà solo guai comunque-
-Cosa?-
-Avere Birdie nel Phoenix, Leo. Non è il tipo che sottostà ai comandi soltanto perché deve, ed io conosco Emma, lo scontro sarà inevitabile-
-Beh era ora che qualcuno le tenesse testa no? Le hai dato troppi poteri in questi anni-
-Più era occupata con la società più lasciava in pace me, si chiama sopravvivenza-
-O pura follia, dipende dai punti di vista- incenerisco Ethan con lo sguardo. –In tutto ciò dove stiamo andando?-
-A casa di Birdie e delle sue amiche, non c'eri arrivato?-
-Questo lo avevo capito, volevo sapere come fai a conoscere l'indirizzo-
-Il fascicolo, e poi non sto lontano dalla scuola-
-Come mai non sta al Balliol?-
-Nemmeno noi stiamo a Brasenose, o Emma al St.Catherine-
-Nel nostro caso lo hanno deciso i nostri genitori perché, beh, siamo quel che siamo-
-Sì beh magari è arrivato il momento di decidere noi con le nostre teste, che ne dite?-
-Non capisco, ti è sempre andato bene tutto quello che i tuoi genitori dicevano-
-Ethan quest'anno ci laureiamo, ed io non so se il piano che ha in testa mio padre mi piaccia oppure no, anche perché non si tratta più della scuola da frequentare o della ragazza con cui stare, ma delle mia vita-
-Sei andato in tilt per caso?- incenerisco Leo con lo sguardo.
-Lasciamo queste rose e andiamo a dormire, sto morendo di sonno-
🏹🏹🏹
Mentre parlo con i ragazzi, l'indomani mattina, subito prima dell'annuale inaugurazione del nuovo anno accademico, sento un leggero picchiettio sulla mia spalla.
Mi volto e dietro di me, a braccia conserte, ritrovo Birdie, che mi guarda con un sopracciglio alzato.
-Ma guarda, la ragazza del momento-
-So benissimo che cosa significano quelle rose, e la mia risposta è no-
-Non credo che tu possa rifiutare in realtà-
-Libero arbitrio, ne hai mai sentito parlare? E poi perché 'la ragazza del momento'?-
-Lo scorso anno ti sei fatta notare per tutta quella storia del libro, le tue proteste hanno attirato l'attenzione giusta, senza contare hai deciso di candidarti come proctors, sono colpito-
-Senti, a me questa storia delle società segrete non piace per niente, so tutto del Bullingdon Club e dei danni che hanno combinato in tutti questi anni, compresa quell'eloquente foto che è uscita un po' di tempo fa in cui c'era anche David Cameron-
-Wikipedia e Posh sono un'ottima combinazione-
-Il mio patrigno era membro negli anni ottanta, prima di cominciare a studiare qui mi ha raccontato un paio di cosine-
-Allora uno, il Bullingdon Club non è più attivo da una vita, si limitano a cenare e a giocare a cricket, due, sbaglio o ti sogni una carriera nella politica?-
-Io sogno di diventare scrittrice, e di arrivare al Consiglio dei diritti umani, o ad Amnesty International-
-E allora che cosa stai aspettando? Hai frequentato le migliori scuole del Paese: la North London Collegiate School, la Westminster, Oxford, sei mesi alla Sorbone, senza contare che sei sempre stata la prima della classe e appartieni al Balliol College, da cui si sa, sono usciti molti primi ministri. Il Phoenix Club può essere il tuo trampolino di lancio e lo sai benissimo-
-Sì è vero, grandi scuole e un brillante futuro davanti, ma sono arrivata fino a dove sono arrivata grazie solamente a me stessa. Ho imparato a leggere a tre anni e mi madre mi ha spinto sempre ad essere la migliore di tutti- colgo un barlume nei suoi occhi, un po' di orgoglio, un po' di sfida.
-In effetti tua madre si è creata un impero in questi anni, mi pare che i tuoi nonni non siano laureati-
-Mio nonno materno aveva la terza media e sua moglie studiava per diventare assistente sociale ma poi si è fermata, insegnava ai bambini privatamente, invece mio nonno paterno era avvocato come mio padre...e comunque la famiglia di mia madre non stava male economicamente, non ai livelli a cui siamo oggi e...e perché mi sto giustificando con te?!-
-Non ti preoccupare, tutto quello che mi stai dicendo già lo so-
-Avete fatto ricerche su di me?!-
-Facciamo ricerche su tutti prima di selezionarli- il suo volto cambia rapidamente espressione, impallidendo.
-Che- si schiarisce la voce. –Che cosa avete scoperto?-
-Quello che c'è scritto sui fascicoli, e ovviamente qualche piccola ricerca sulla tua famiglia, ma molto superficiale...hai il doppio cognome perché uno è di tua madre, vero?-
-Anche tu ce l'hai-
-Sì ma perché sono l'unico erede del ducato di Norfolk, sono il primogenito, e i miei nonni hanno avuto solo figlie femmine, infatti abbiamo dovuto fare richiesta affinché Harrington venisse messo dopo...ma comunque non stiamo parlando di me!- esclamo. La ragazza alza le mani e assottiglia le labbra, senza aggiungere altro.
-Ehi, hai fatto tutto da solo-
-Senti, questa sera c'è la prima prova, dovresti venire-
-Dammi un buon motivo- gonfio le guance. Perché deve sempre mettere alla prova le persone? –Coraggio-
-Entreresti nell'élite di Oxford-
-Non m'interessa la scalata sociale-
-Le nostre feste sono le migliori-
-Posso vivere anche senza-
-Puoi conoscere qualche ragazzo-
-Avere un fidanzato non è lo scopo principale della mia vita-
-Insomma fai qualcosa di divertente durante la tua triste e grigia esistenza?!- sbotto. A quel punto lei sorride, inumidendosi le labbra con la lingua.
-Questa è la prova che le tue ricerche sono state meramente superficiali, o avresti ottenuto il video di me ubriaca marcia che ballo sui tavoli del Moulin Rouge il giorno del mio compleanno insieme alle mie coinquiline italiane-
-Cosa ho appena sentito?- un sorrisetto furbo compare sul suo volto. Forse la reginetta di ghiaccio non è così perfettina come vuole dare a vedere. –Okay devi venire assolutamente questa sera, comincia l'iniziazione-
-Sai la percentuale dei ragazzi che muoiono durante queste particolari settimane in America?-
-Ma noi non siamo in America principessa, siamo in Inghilterra-
-Effettivamente noi siamo più bravi a nascondere certe cose...e non chiamarmi più in quel modo, non è carino-
-Di solito le ragazze lo adorano-
-Ti sogneresti mai di chiamare Leo o Ethan o qualche altro ragazzo 'principessa' o 'tesoruccio' o qualsiasi altro nomignolo, anche al maschile se preferisci?-
-No, certo che no-
-Ecco, allora perché con una ragazza puoi farlo invece?- dischiudo le labbra, ma non trovo alcun modo per argomentare come si deve. –In un certo senso anche questo è discriminante-
-Non ci avevo mai fatto caso-
-Visto? Adesso hai qualcosa su cui pensare durante le ore di lezione- mi sorride ed inizia ad allontanarsi, mentre io rimugino su ciò che ha appena detto.
-Ehi aspetta! Quindi ci verrai questa sera?-
-Lo scoprirai solo vivendo- si stringe nelle spalle e saltella fino alla sua aula.
-Ce l'hai fatta?- sussulto, notando Leo che poggia una mano sulla mia spalla.
-Non lo so, però di sicuro l'ho incuriosita, e lei ha incuriosito me-
-Non mi piace quello sguardo, non mi piace per niente. Ricordati che c'è anche la tua ex ragazza all'interno di quel gruppo-
-E' il tesoriere ed io il presidente, sono io che comando-
-Ed io, in qualità di segretario e di tuo migliore amico ti consiglio di non svegliare il can che dorme. Ogni volta che vi lasciate e tu inizi a frequentare un'altra, lei riesce sempre a farle scappare-
-Leo, non voglio sposare Emma, e questa volta sono serio. Sono sei anni che questa storia va avanti, i nostri genitori hanno trasformato una semplice cotta adolescenziale in un contratto matrimoniale-
-Ti ho sentito fare questo discorso mille volte, cos'è cambiato adesso?-
-Ho parlato con mia madre e le ho spiegato la situazione, è saltato fuori che uno, Emma le sta antipatica, due, che devo decidere io con chi passare il mio futuro, e non devo per forza farlo adesso, era mio padre che spingeva sempre su questa cosa- in realtà c'è anche un altro motivo ma, per ora, lo tengo per me.
-Non hanno ancora deciso per il divorzio?-
-Non penso che lo faranno mai. All'inizio pensavo che fosse per me, ma ho ventun anni ormai, posso affrontarlo-
-Beh stanno insieme da quando erano poco più grandi di noi, un po' li capisco-
-Io no, lei si merita di meglio, ed il sottoscritto si è scocciato di ascoltare le sue cazzate quotidiane. Il periodo di Eton è passato, ormai sono grande e vaccinato, è arrivata il momento di finirla-
-Sì okay ma non è un a cosa che devi decidere tu Will, e lo sai- sbuffo, passandomi una mano tra i capelli biondi. –Dai non fare così, pensa a quanto ci divertiremo questa sera-
-Beatrice Everly Williams Greyson, le mie più grandi speranze sono riposte in te- congiungo le mani e guardo verso il cielo. –Ti ricordi la nostra settimana di iniziazione?-
-Non ho mai perso così tanta dignità in vita mia, neanche quando eravamo ad Eton, e ne abbiamo combinate davvero tante in quel periodo-
-Ti prego, evita di ricordarmi come, quando eravamo ancora in collego, abbiamo rischiato una dozzina di denunce penali-
-Non era facile controllarti in quel periodo, per niente- ci guardiamo per un paio di minuti negli occhi, per poi scoppiare a ridere sonoramente. –Bene, dopo questo allegro viaggio nel mondo dei ricordi ti saluto, la mia lezione di anatomia comincia tra poco-
-Sarai un ottimo medico Leo, sei un esperto in questo campo-
-Non quanto te- entro in classe e mi siedo al mio solito posto.
Birdie ed Emma sono praticamente gli opposti sono sicuro che mi faranno fare tante risate.
🏹🏹🏹
-Dove diamine è?- sibila Emma, notando la mancanza di Birdie alla riunione.
-Sono con te, come faccio a saperlo?-
-Ti hanno visto parlarci oggi-
-Mi stai facendo spiare? Ancora?-
-Certo che no, le ragazze stavano passando di lì e...-
-Ovviamente, quando ti metti con una ragazza ti metti anche con tutte le sue amiche-
-Non sono preoccupata per lei, voglio dire, non è minimamente...- in quel momento la diretta interessata e le sue fedelissime compagne fanno il loro ingresso in sala. Le sorrido, e lei si stringe nelle spalle. -...era dieci chili in più prima di partire per Parigi-
-Non esagerare, non è mai stata sovrappeso-
-Sì ma adesso le curve si sono proporzionate...non credevo che fosse tanto carina...e vuoi smetterla di lanciarle quegli sguardi?- mi dà una gomitata, beccandomi proprio in mezzo alle costole.
-Emma, non stiamo più insieme, smettila di fare la psicopatica-
-Sei uno stronzo-
-Mi hanno definito in modi peggiori, soprattutto tu- le do un pizzicotto sulla guancia. Faccio un passo avanti e mi schiarisco la voce, attirando l'attenzione dei presenti. –Benissimo ragazzi, se siete qui vuol dire che siete stati scelti come nuove leve del Phoenix. La nostra società, la prima che è stata fondata ad Oxford, può essere paragonata agli Skull and Bones di Yale e, come tali, ha preparato molti dei futuri leader di oggi- guardo Birdie, è totalmente impassibile. –Tuttavia, per potervi fare parte dovrete superare tre prove, dimostrando, in questo modo, di essere degni-
-Questa è la parte che preferisco- Emma fa un passetto in avanti, giusto per posizionarsi nella mia stessa linea d'aria. –Non preoccupatevi, ovviamente sono delle sciocchezze, ma vogliamo vedere fino a che punto siete disposti a spingervi-
-Te l'ho detto, la ricetta perfetta per l'apocalisse- sussurra Leo al mio orecchio.
-Mi dispiace per quella povera ragazza, non avrà per niente vita facile- mormora Ethan.
-Credo che Birdie sia più forte di quel che pensate-
-Bene, per cominciare, come avete notato, qui siamo tutti bellissimi, perciò potete accomodarvi dietro quel separé e lasciare lì i vostri vestiti, vediamo come state in intimo-
-È totalmente fuori di testa per caso? Vuole farci denunciare per molestie?- Oliver si aggrappa alle spalle mie e di Ethan, facendo capolino con la testa. –Che hai combinato Will?-
-Niente, le ho semplicemente detto che non torneremo insieme questa volta...e poi si è inventata che stavo guardando troppo Birdie-
-Dovevamo bloccarla quando potevamo ancora farlo- borbotta Leo. –Adesso ha pure Claire e Vanessa che la sostengono, è una causa persa-
-Sentite, non ne facciamo un caso di Stato okay? Sono stanco di assistere a queste sceneggiate da film americano ambientato al liceo- in quel momento i nostri prescelti iniziano ad uscire uno ad uno con la sola biancheria intima addosso, tutti tranne una.
-A quanto pare abbiamo già la prima eliminata- squittisce contenta Emma, forse con un po' troppa enfasi. –Capisco che ti possa vergognare...-
-Non c'entra questo, sono semplicemente contro il body shaming e le umiliazioni pubbliche. Secondo delle statistiche, il trenta percento di queste cose accade durante le settimane di iniziazione delle confraternite o delle società segrete, ed io non sono qui per questo-
-Okay, quella è la porta-
-Lei resta- m'intrometto a quel punto. –Per me la prova è superata-
-Come prego?-
-Ha mostrato di avere il fegato di dire sia ciò che pensa sia di andare contro di te, e non è un cosa che si vede tutti i giorni-
-Questa è insubordinazione, non posso credere che tu lo stia permettendo-
-Sono io il Presidente qui dentro, tu sei semplicemente il Tesoriere, quindi si fa come dico io, ed io dico che Birdie può restare, fine della storia-
-Adesso le si attacca al collo e la divora, ne sono convinto- mormora Leo.
-E la prima prova è annullata, non vogliamo beccarci una denuncia per molestie sessuali, non dovevi farli spogliare-
-Hai qualcos'altro in mente?-
-In realtà sì. La vicecancelliere tiene una scorta di bottiglie di scotch nel suo ufficio, in un cassetto col doppio fondo, prendetene una a testa. Ovviamente non basteranno per tutti voi, perciò coloro che riescono a tornare con qualcosa in mano passeranno alla seconda fase- i ragazzi parlottano tra di loro e, mentre si affannano per capire come entrare in possesso delle chiavi, Birdie, silenziosamente, fa un cenno del capo delle sue amiche (e al ragazzo bruno con cui sta sempre), e si dileguano prima di tutti.
-Non dovresti fare preferenze- mi rimprovera Emma. So benissimo che a parlare è la gelosia e non un improvviso attacco di zelo da parte sua.
-Non ha fatto nessuna preferenza, abbiamo rischiato davvero tanto per la tua sparata alla Mean Girls- sbotta Oliver.
-Nessuno di voi, però, mi ha difeso quando Birdie si è rivolta a me in quel modo-
-Emma, una persona difende un'altra quando le è stato fatto un torto ma, nel tuo caso, sei tu ad averlo fatto ad un altro-
-Fottiti Ethan-
-Puoi evitare di fare l'isterica? Senza contare che hai questo tu esplicitamente di avere Birdie in squadra- roteo gli occhi. Mi chiedi quand'è che si darà una calmata.
-Questo era prima...-
-Che cosa?-
-Questo era prima che mi rendessi conto che l'avevi puntata!-
-Non ho puntato nessuno Emma! Voglio stare da solo in questo periodo storico della mia vita, è così difficile da credere?-
-Qualcuno spera ancora nell'anello-
-Quell'anello andrà a lei Leo, è già scritto- anche Claire, la sua migliore amica, s'intromette nella discussione, ed io vorrei soltanto urlare a squarciagola.
-Quell'anello andrà a chi dico io, fine della discussione. Siamo nel duemilasedici, non si dovrebbero nemmeno avere discussioni del genere-
-Che significa?-
-Significa che sono stati i nostri genitore a decidere che questo Natale avrei dovuto regalarti l'anello di fidanzamento dei miei nonni, non io-
-Mi stai dicendo che non hai mai provato niente nei miei confronti?-
-Emma, io ti voglio bene, ma sono sette mesi che facciamo questa discussione quindi ti prego, non rendere le cose più difficili di quanto già non siano e, soprattutto, evitiamo di lavare i panni sporchi in pubblico-
-Oh andiamo, tanto lo sapremmo comunque, lei parla con me e con le ragazze e tu con i tre moschettieri qui dietro-
-Noi non parliamo così tanto Vanessa, fidati-
-Falla finita Leo, a questa storia non ci crede nessuno-
-Siete di buon umore questa sera devo dire- borbotta Oliver. –E tutto perché quella ragazza ti ha tenuto testa-
-Non si tratta solo di questo, ma anche...-
-Abbiamo tutti capito il concetto, ti prego, non lo ripetere per l'ennesima volta perché potrei dare di matto- Ethan si massaggia le meningi e sospira, stiamo mettendo su un teatrino. –Ragazze, giuro che, alle volte, non le capisco-
-C'è un modo per risolvere la situazione: Will deve promettere che non si avvicinerà a Birdie-
-Stai scherzando Claire?-
-No, è un'ottima idea invece. Hai detto che non t'importa di lei- Emma incrocia le braccia al petto, sfoderando un sorriso sornione.
-Ed è così, ma qua stiamo parlando di una privazione della mia libertà, e su questo non ci sto- prima ancora che qualcun altro possa ribattere, Birdie arriva correndo, insieme alle sue amiche.
-Quell'uomo ha una distillerie lì dentro, come è possibile che non lo abbiano ancora sospeso?- consegna la bottiglia direttamente nelle mani di Emma, assottigliando le labbra.
-Come hai fatto a prendere le chiavi? E' praticamente impossibile-
-So dove le tiene il bidello, il signor Wilkinson. Gli porto il pranzo ogni giorno, sua moglie è molto malata-
Sbaaaaam!
eccomi qui, con 3 pubblicazioni in un giorno, di cui una è una nuova storia. Dark Heaven, infatti, a differenza di quelle che avete letto fin ora è ambientata nel Regno Unito, più specificatamente tra Oxford e Londra, e non è un fantasy (o forse sì?). Insomma, una storia che non è come sembra e che potete scoprire solo...leggendo
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