Si passa all'azione


La tana che i ghoul si erano creati era una piccola grotta accanto ad un laghetto pieno di ninfee, un luogo che, in altre circostante, doveva avere un qualcosa di romantico. Purtroppo i ghoul rovinavano l'atmosfera e rendevano quel luogo orrendo e spaventoso. Io ed Erik ci nascondemmo dietro degli alberi per poter vedere meglio e soprattutto per non essere visti. La situazione ad un primo sguardo, non era molto bella, ma la situazione raramente è bella. Afferrai la pistola e mi preparai ad agire.

-Dietro di me- m'intimò Erik.

-Cosa?-

-Non penserai che faccia andare avanti te?-

-Sì, vado sempre avanti io-

-Non quando ci sono io-

Sospirai. –Va bene-

-Andiamo-

Uscimmo dal nostro nascondiglio e ci dirigemmo, a passo lento e con occhio attento verso la grotta. Erik era un passo davanti a me, la pistola in mano, anche se sapevo bene che non ne aveva bisogno. Lo seguii, passo dopo passo, il cuore che batteva all'impazzata e la voglia di scappare e di tornarmene al castello, nella mia stanza, per rifugiarmi sotto le coperte e dimenticare tutto ciò che era successo.

-Di là- disse Erik, indicando un punto laterale della grotta.

-Okay- sussurrai di rimando, e mi posizionai laddove mi aveva detto lui. Strinsi forte la pistola tra le mani per darmi coraggio.

-Ricordati che vado avanti io-

-Certo-

-Non accetto cambiamenti di programma-

-Lo so-

-So già che me ne pentirò, ma mettiti in posizione-

Con un leggero sorriso mi misi da un lato della grotta. Da dentro si sentivano provenire dei rumori, come dei gemiti e dei grugniti. Non si vedeva nulla perché tutto era avvolto dalle tenebre, i ghoul probabilmente vedevano al buio. Inspirai a fondo. L'aria era fresca e leggera, un'aria che non si addiceva al clima che si stava creando quella sera. Osservai Erik mentre mi faceva segno con le dita, quasi un conto alla rovescia, poi si lanciò in avanti. Io lo seguii un secondo dopo.

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