Preparativi per il ballo

La mattina seguente mi svegliai tardi. Avevo avuto gli incubi quella notte e non mi sentivo per nulla riposata. Mi trascinai giù dal letto e mi stiracchiai. Avevo un sacco di cose da fare e pochissimo tempo. Mi truccai e mi vestii rapidamente con un abito metà di jeans e metà di pizzo. Infilai un paio di ballerine, afferrai la borsa ed uscii. Rapidamente passai in cucina giusto per afferrare un croissant per una colazione che avrei dovuto mangiare di fretta. Smangiucchiandolo cominciai ad installare le telecamere per la sala laddove ci sarebbe stato il ballo, non volevo proprio perdermi nulla di quello che sarebbe successo durante la serata. Ne misi una per ogni angolatura, stando attenta a nasconderle con grande cura in modo tale che nessuno le vedesse. Le registrazioni sarebbero finite direttamente sul mio computer, rimanendo lì registrate. Per sicurezza una copia sarebbe finita anche sul computer che avevo a casa ... nel caso in cui mi fosse successo qualcosa almeno i video avrebbero potuto fare chiarezza sulla questione. Un pensiero triste ma necessario. Il mio in fondo era un mestiere pericoloso. Stavo sistemando le ultime cose quando vidi con la coda dell'occhio Jenny. Rapida nascosi l'ultima telecamera dietro un vaso, quindi mi voltai verso di lei.

-Ciao- esclamai.

-Bev, ti ho cercata ovunque-

-Controllavo due cose per il ballo-

-Questo pomeriggio mi aiuterai a decorarlo?-

-Certo- e ad evitare che scoprisse dov'erano le telecamere.

-Non posso negare che tutta questa storia mi spaventa molto ... Karol parlerà stasera?-

Annuii e sperai che quella sera succedesse qualcosa che avrebbe finalmente risolto la situazione.

La giornata proseguì lentamente, una lentezza quasi angosciante che sembrava presagire qualcosa di nuovo e non per forza positivo. Avevo un forte dolore allo stomaco, probabilmente dovuto all'ansia per ciò che sarebbe successo. Non era l'eccitazione mista a timore che precede una caccia, no, era qualcosa di diverso, era vera e propria paura. Non avrei avuto la pistola a portata di mano durante il ballo, anche se avrei portato con me una piccola tracolla con dentro l'arma. La verità era che in quella situazione avrei potuto essere io la preda e questo mi spaventava, non sapevo cosa sarebbe successo e soprattutto non avevo degli alleati su cui contare davvero, alleati come Erik per esempio. Detestavo lavorare da sola, ma non c'era molta scelta. Questi erano i miei pensieri mentre sistemavo gli ultimi addobbi a forma di farfalle e pipistrelli alle enormi vetrate della sala. Feci qualche passo indietro per osservare il lavoro: perfetto!

-A breve arriverà la fontana di ghiaccio- disse Jenny, arrivandomi alle spalle e facendomi sobbalzare.

-Addirittura una fontana di ghiaccio? Facciamo le cose in grande- commentai per dissimulare lo spavento.

-Beh, questa è una tradizione, un'idea di Margaret, lei ogni anno ne faceva portare una quando organizzavamo il ballo in maschera-

Un'idea un po' eccentrica, proprio come lei.

-Ieri sera sei sparita da tavola- disse Jenny –hai parlato con Johnson?-

Mentire? Perché mai? –Sì-

-Avete parlato di Margaret?-

-Sì- ammisi anche se non avrei mai ammesso la verità, non volevo certo che sapesse di Jessica.

-Pensi che lui c'entri qualcosa?-

-No, non credo- e questo lo potei dire con grande sincerità.

Mia cugina annuì. –Bene- mi sorrise, un sorriso finto –vai pure a prepararti, ci penso io a finire-

-Sei sicura?-

-Certo, vai pure-

Le sorrisi. –A stasera allora-

-A stasera- rispose lei.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top