-Funzionerà?- chiesi a Erik.

-Deve funzionare ... altrimenti tornerai a casa-

Ridacchiai, nervosa. –Da quando mi dai ordini?-

-In realtà posso darteli da sempre, sinceramente non ho capito perché non l'ho mai fatto prima, soprattutto vista la tua giovane età-

-Dici sempre che sono più matura della mia età!- protestai.

-Dico un sacco di cose-

-Quindi anche tutti gli altri complimenti sono in realtà delle bugie!- esclamai, portandomi le mani sui fianchi, indignata.

Erik parve in imbarazzo. –Ma figurati, mia bellezza, io sono sincero con te, quasi sempre almeno-

Lo schiaffo partì subito e che piacere fu colpire con tanta semplicità una creatura così potente e vedere il segno rosso delle mie dita sulla sua guancia. Uno spettacolo!

-Va bene, me lo sono meritato-

-Anche parecchio- incrociai le braccia –lo sai che detesto essere trattata come una bambina-

-Ma tu sei una bambina per me-

Già, solo una bambina da difendere ... possibile che non vedesse che ero una donna? In tutto e per tutto? Ma forse era meglio così, dopotutto essere considerata piccola aveva pur sempre i suoi vantaggi, come essere sempre protetta.

-Manca solo una cosa- dissi.

-Già, te ne occupi tu?-

-Non temere, so dove trovarlo- dissi con un sorriso.

-Okay ... hai bisogno di un passaggio-

Scoppiai a ridere. –In realtà è già presente nel castello-

Erik aggrottò la fronte. –Interessante, molto interessante ... non mi dirai dov'è, vero?-

-Una signora non svela mai i suoi segreti-

Erik sorrise. –E un signore non insiste mai per sapere-

Mi strinsi nelle spalle. –Vado a prenderlo, tu sistema le ultime cose ... e speriamo che tutto vada come deve-

-Perché non dovrebbe?-

-Perché c'è sempre qualche imprevisto-

-Non stasera, un po' di fiducia, Bev, vedrai che tutto procederà alla perfezione-