Indagando
La prima cosa che feci, dopo il delizioso colloquio con John, fu andare nella Galleria. Il lungo corridoio, pieno di quadri di defunti, era stranamente tranquillo. Entrai e mi guardai intorno. Una dama dallo sguardo arcigno sembrava fissarmi. In un posto del genere chiunque avrebbe creduto nei fantasmi e soprattutto nei quadri che muovevano gli occhi. Inquietante, molto inquietante. Mi guardai intorno alla ricerca di qualcos'altro. Quell'andare avanti ed indietro davanti a quei quadri mi ricordava una scena dei "Promessi sposi", Don Rogrido che viene giudicato dai suoi antenati. Già, la situazione non era poi così diversa. E proprio mentre mi sentivo sotto quello sguardo indagatore notai qualcosa. Mi misi sulle punte, quindi andai a prendere una sedia sulla quale mi arrampicai per poter vedere meglio. Sorrisi quando notai ciò che avevo sospettato ci fosse. Scesi e misi a posto la sedia. Cosa fare ora? Inutile parlare, avrei dovuto mantenere momentaneamente il segreto e vedere dove la situazione sarebbe andata a finire. Sospirai ed uscii in corridoio. Nessuna notizia di Mia per ora. Dopo alcuni attimi di esitazione decisi di dedicarmi un po' allo studio. In simili situazioni non restava che aspettare e vedere come le cose si sarebbero evolute da sole prima di intervenire.
Ognuno pranzò per conto suo. Gran bel luogo. Temevo che Jenny non mi avrebbe detto del suo viaggio pomeridiano, invece mandò una cameriera, la stessa biondina che mi aveva servito la colazione, a chiamarmi e a dirmi di trovarmi davanti all'ingresso alle tre. Scelsi un abbigliamento comodo, mi preparai la borsa con tutto l'occorrente ed uscii dalla mia stanza, diretta verso l'avventura, di qualsiasi cosa si trattasse. Percorsi rapida il corridoio, quindi iniziai a salterellare giù dalle scale quando mi ritrovai faccia a faccia con Steven, evitando a malapena uno scontro.
-Scusa- esclamai subito.
-Nulla ... dove vai così di fretta?-
A cercare con chi ti tradiva Margaret. –Un giro, Jenny mi porta a fare un giro in città- mi strinsi nelle spalle –ne approfitterò per indagare un po'-
Steven annuì con aria desolata, quindi abbassò la voce ad un sussurro. –Sono felice che tu sia qui e che passi del tempo con Jenny, lei è distrutta dalla morte di Margaret - sospirò tristemente –tutti siamo stati distrutti dalla sua morte, ma Jenny in particolar modo-
-Quindi tu pensi che stia esagerando?- interessante, molto interessante.
-Sì, molto-
-Indagherò- dissi, per tagliare corto.
-Non posso negare che la scena dei fantasmi mi abbia particolarmente sconvolto- aggiunse.
-Avrebbe scosso chiunque, immagino- sorrisi e scesi di uno scalino, un modo per fargli capire che dovevo andare.
-Io non pensavo che potessero esserci tanti fantasmi in quella galleria-
-Succede ... ora scusa ma devo proprio scappare-
-Scusa- esclamò lui, spostandosi di lato.
-Ciao- lo salutai e corsi via.
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