Che la caccia abbia inizio!

Mi posizionai nel centro del gruppo, la pistola in mano, Erik alla mia sinistra, a difendere il mio lato debole. La posizione centrale era un vantaggio qualora il ghoul avesse deciso di attaccare, un modo per avere il tempo di reagire. Se avessi saputo di che creatura si trattava avrei fatto delle ricerche al riguardo e soprattutto avrei cercato un'arma utile per combatterlo.

-Non disperare, non ci sono armi del tutto efficaci- mi aveva sussurrato Erik vedendo la mia preoccupazione.

-Hai mai cacciato un ghoul?- gli avevo chiesto.

-Ho cacciato di tutto e di più nella mia lunga vita-

-Devo avere paura?-

Erik si era stretto nelle spalle. –Con me al tuo fianco non capisco come tu possa aver paura di qualcosa-

Avevo riso. –Sei tremendo-

-Non è vero-

-Sì invece- ma mi aveva fatto tornare il sorriso. Con Erik al mio fianco non potevo proprio aver paura, perché lui mi avrebbe difesa, di ciò non dubitavo, eppure continuavo ad avere un certo timore.

Steven apriva la fila, un cavaliere senza armatura, pallido e valoroso. Ora capivo cos'avesse trovato Margaret in lui e cosa ci trovava ancora Jenny, la fierezza del guerriero, quella caratteristica così rara da trovare in un uomo del nostro tempo, quella che avevo sempre ammirato in Erik, la certezza che qualsiasi cosa sarebbe successo quell'eroe ti avrebbe difesa e tratta in salvo. Ovviamente non era così. Steven non aveva salvato Margaret, Erik non avrebbe potuto salvare me. Deglutii e scacciai il pensiero di Paul. Chissà dov'era, chissà perché si era preso gioco di me in quel modo così crudele. Un bacio e poi era sparito dalle tenebre dalle quali era giunto. Folle anche solo pensare che mi avesse amata, eppure non potevo fare a meno di pensare alle nostre chiacchierate, a come mi ero sentita a mio agio con lui, una sensazione così piacevole che ...

-Fa paura-

Girai la testa e vidi che John mi aveva affiancata.

-Cosa ci fai tu qua davanti?- ruggì Erik –Vai in fondo, dove meriti di stare-

John impallidì un po', aveva sempre temuto Erik, un timore misto a gelosia ed a riverenza, lo stesso che si prova davanti a qualcuno che non potremmo mai superare.

-In fondo- ripeté Erik con il tono di chi non ammette repliche.

John si limitò ad ubbidire, improvvisamente muto.

-Lo hai rimesso a posto- commentai con un sorriso un po' troppo largo.

-Adoro rimettere a posto i saccenti- mi rispose lui.

Gli sorrisi. Inutile ringraziarlo, però mi faceva piacere che si preoccupasse per me. –Speriamo che la pensi così anche il ghoul-

Erik rise. –Lo possiamo buttare avanti-

-Non è una cattiva idea-

-Già- e proprio in quel momento si sentì uno strano verso.

Afferrai la pistola e la estrassi dalla fondina con un gesto fluido. Tutti avevano i muscoli tesi e restavano in attesa. Notai con la coda dell'occhio John leggermente tremante che si guardava intorno nel disperato tentativo di comprendere da dove quel rumore provenisse. Stava guardando decisamente dal lato sbagliato, menomale che era lui ad aver fatto musica per tanti anni ed a sostenere di avere l'orecchio musicale. Patetico e soprattutto incapace, un vero incapace. E poi il ghoul spuntò dal bosco.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top