Liberami

Mi sentii un peso addosso, un'energia densa e soffocante che mi trascinava giù nel buio.

Era come se la mia stessa ombra si stesse insinuando in ogni fibra del mio essere, pronta a reclamarmi.

"Finalmente," ripeté la voce, con una soddisfazione che mi fece rabbrividire. "Lasciami mostrarti ciò che puoi fare."

Un lampo di luce attraversò l'oscurità, e improvvisamente mi ritrovai in un luogo diverso.

La foresta.

Ma non era come prima.

Gli alberi sembravano più alti, le loro sagome contorte, quasi minacciose.

Il cielo era di un nero innaturale, senza stelle, e un vento gelido sibilava tra i rami.

"Dove siamo?" chiesi, il cuore che mi martellava nel petto.

"Siamo nel tuo mondo," rispose la voce. "Questa è la tua anima, Darcie. Un luogo spezzato, in bilico tra luce e tenebra. Ed è qui che deciderai cosa fare."

Feci un passo avanti, il terreno sotto i piedi che sembrava cedere leggermente.

Davanti a me, come un'illusione tremolante, vidi Chris. Era ancora svenuto, il suo corpo appoggiato contro un albero.

Ma non era solo.
Una figura si muoveva nell'ombra accanto a lui, alta e imponente. La creatura.

"No!" gridai, cercando di correre verso di lui, ma qualcosa mi trattenne.

"Non così in fretta," disse la voce, emergendo di nuovo dall'oscurità. "Non puoi affrontarlo in questo stato. Devi lasciarmi fare."

"Fare cosa?" chiesi, con il fiato corto.

"Liberarmi," rispose. "Lascia che io prenda il controllo. Solo per un momento. Solo quanto basta per salvare lui... e gli altri."

Guardai Chris, così vulnerabile, così umano.

Aveva rischiato tutto per cercare di aiutarmi, anche quando non lo meritavo.
E ora era lì, a un passo dalla morte, mentre io continuavo a lottare contro me stessa.

"Non posso," sussurrai, la voce spezzata. "Se ti lascio uscire, chi mi garantisce che non perderò tutto?"

"Nulla è garantito," disse la voce, fredda. "Ma cosa scegli, Darcie? La loro vita... o la tua paura?"

Quelle parole mi colpirono come un pugno. Guardai Chris di nuovo, poi pensai agli altri: le loro risate, i loro sorrisi, i momenti che avevamo condiviso. Non potevo lasciarli morire.

Chiusi gli occhi e respirai profondamente. Dentro di me, sentivo quella presenza oscura pulsare, pronta a emergere. E con un tremito, lasciai andare.

"Allora vieni," dissi. "Fallo. Salvali."

Un'ondata di energia esplose dentro di me, e il buio si riversò fuori come un fiume in piena.

Sentii la mia pelle bruciare, il mio cuore battere come un tamburo impazzito.

Quando aprii gli occhi, non erano più i miei. Erano rossi, brillanti, pieni di una forza che non avevo mai conosciuto.

L'oscurità si riversò fuori da me, avvolgendo la foresta come un manto.

La creatura, che fino a quel momento sembrava invincibile, si fermò e girò la testa verso di me. Per la prima volta, la vidi esitare.

"Lascia Chris," dissi, la mia voce che sembrava rimbombare nell'aria.

La creatura emise un ringhio basso, ma non si mosse.

Ero pronta a combattere.
E questa volta, non avrei avuto paura di ciò che ero.