È da un po' che ti osservo anch'io; ti ho visto sbirciare nella mia direzione per poi abbassare lo sguardo non appena incroci il mio.
Avvicinati, non mordo, sai?
Vieni, dai, beviamo qualcosa insieme, ti parlerò di me, farò questo sforzo immane.
Sono timida, ma mi celo dietro una falsa sicurezza. Una sicurezza imponente, che impaurisce con una sola occhiata. Sorrido, per abbattere quell'aria intimoritrice dalla quale mi piacerebbe circondarmi perennemente. Mi piace, mi fa sentire distaccata da tutto.
Fingo. Sì, fingo, perché in realtà sono meno indifferente di quel che sembra. E odio vedermi fragile. Ma odio anche vedere coloro che mi circondano spaventati da un mio sguardo, intimoriti dal rivolgermi la parola.
Tengo tutti a distanza, poiché, quando tengo a qualcuno, finisco per farmi del male da sola. Preferisco non concedermi il privilegio dell'essere sensibile. Ma cado sempre nello stesso errore, non sono così brava e fredda come credo.
Mi sono sempre sentita estremamente a disagio nel dimostrare affetto, gratitudine. Ma mi sforzo di farlo per non ferire nessuno. Mi impongo cordialità e gentilezza, per non sfociare nella maleducazione che, in realtà, è solo eccessiva timidezza.
Quasi dimenticavo! Su questa piattaforma sono conosciuta come testatralepagine. Semplicemente, amo odorare i libri. Trovo inebriante, soprattutto, il profumo dei libri vissuti, quelli che mi hanno accompagnata in esperienze incredibili. Quelli che mi hanno dato rifugio.
Mi è sempre piaciuto leggere: ho cominciato con Diabolik, quando ancora ero una bambina, per poi passare di romanzo in romanzo, l'uno più complicato dell'altro.
Sono solita osservare la bellezza in ogni stile di scrittura, apprezzare i punti di forza di qualsiasi scrittore. Però, vi riesco solamente se la grammatica ha poche imperfezioni.
Sono molto pignola, quando si parla di grammatica. Ricerco la perfezione, poiché non riesco ad apprezzare un'opera appieno se la punteggiatura non è corretta, se la sintassi è errata e se la concordanza verbale non viene rispettata. Posso individuare il più piccolo degli errori, persino in un testo all'apparenza perfetto. Mi infastidisce vedere un accento acuto al posto di uno grave o non vedere lo spazio dopo una virgola, così come vedere parole straniere scritte in modo sbagliato.
Non amo i cliché, solo se utilizzati con originalità o ironia. Mi piacciono i thriller, gli horror, i gialli, i fantasy, le fanfiction, il paranormale e il mistero. Non leggo solo per piacere, ma anche per sforzare la mia mente, allenarla. Adoro le storie intricate, ma non con troppe trame che si intrecciano fra loro.
Dunque... questo drink?