3 Capitolo
Eva seguita dalla piccola Sophia è nella sala del Trono, sa che Ethan e' lì, ha seguito il suo potere, la sua traccia, quell'odore inconfondibile di selvaggio e di foresta e non si spiega come ha fatto.
Sembra un Toro infuriato va dritta verso L'Alpha, lo trova con una donna seduta sulle sue gambe che lo sta letteralmente divorando, lui la stringe e con una mano le accarezza una gamba.
Eva dopo una smorfia di disgusto rimane bloccata prova odio, delusione, ira per un attimo i suoi sensi si annebbiano ma si desta e la rabbia prende il sopravvento.
"Senti Alpha dei miei stivali smettila di seguirmi ovunque"
Dice con veemenza.
Ethan si alza velocemente facendo cadere la ragazza a terra che nel frattempo sembra più dispiaciuta dalla mancanza del contatto con quell'uomo che per la caduta.
"Chi ti dice che sono io a seguirti, come fai a saperlo?
E chi ti credi di essere per venire qui e dare ordini a me? Sei soltanto una ragazzina, una schiava...la mia schiava, non puoi dirmi quello che devo fare, non hai nemmeno un po' di classe, sembri un'animale da come ti muovi, vieni mi disturbi non vedi che ho impegni"
La guarda assottigliando gli occhi.
"Tu vuoi morire, stai giocando troppo con la mia pazienza e io non ne ho di pazienza"
Ethan intanto che parla si avvicina minacciosamente a Eva che continua ad indietreggiare, tra loro due si crea molta tensione ed è strano come lui nonostante tutto non ha dato ancora delle direttive ai suoi ragazzi per farla uccidere.
"Io non sono una ragazzina e nemmeno un'animale devi lasciarmi in pace, non devi spiarmi è si...li vedo i tuoi impegni, perché non te ne vai in camera invece di farlo lì davanti a tutti"
Dice facendo segno alla ragazza ancora seduta a terra.
"Sei gelosa?"
"Io gelosa di un prepotente come te? Ma se ti conosco appena"
Risponde Eva a tono puntandogli il dito contro ma Ethan sorride, la guarda intensamente, i suoi occhi diventano neri e Eva rimane bloccata, non riesce più a muoversi.
Nel frattempo anche Miriam e Helena sono arrivate nella Sala e guardano con ansia Eva.
Eva si sente in trappola, non le piace quella sensazione le rammenta qualcosa di negativo, ha paura.
Dentro di lei come una furia si risveglia una forza e un fascio di luce la avvolge, dopo un boato si scrolla di dosso quella tela oscura che la blocca.
Ethan che nel frattempo si era avvicinato viene spostato indietro da un forte vento.
Eva adesso è spaventata perché non sa che cosa è successo, come ha fatto a liberarsi?
Helena mette una mano davanti alla bocca e sgrana gli occhi.
"Oh Eva no"
Dice sussurrando.
"Come hai fatto? Come sei riuscita a liberarti? Nessuno ci riesce, nessuno può farlo"
Dice Ethan mentre si avvicina e la guarda meravigliato continuando a parlare.
"Chi sei tu? Cosa sei tu? Da dove provieni?"
Gira attorno a lei come un'animale fa con la sua preda.
Eva non risponde, inizia a camminare all' indietro spaventata da quel che è successo poi corre e va verso il giardino.
Si ferma vicino ad una fontana è abbastanza grande, nel mezzo ci sono due lupi posti sulle zampe posteriori e quelle anteriori si toccano.
Guarda l'acqua uscire dalla bocca dei lupi che è segno di vita di purezza simbolo di trasformazione.
La sfiora con la mano e gioca con l'acqua cercando di rasserenarsi intanto Sophia la raggiunge.
Eva la prende in braccio e anche Jenny è arrivata.
"Cosa è successo?"
Chiede, Eva la guarda confusa.
"Non lo so ma ho sentito qualcosa dentro come un vortice , un qualcosa che era bloccato che si è svegliato ed ho paura"
Dice accarezzando leggermente i capelli di Sophia poi la allontana ma la bambina si stringe a lei.
"Potrei farti del male. Devi rimanere lontana da me"
Anche Helena l'ha seguita insieme a Ethan.
Eva fa scendere la bambina che si avvicina a Jenny e và verso la sua amica.
"Adesso mi dici cosa è successo"
Helena indietreggia.
"Mi dispiace...non posso, non ricordo niente nemmeno io"
"Bugiarda, tu sai cosa è successo dimmelo adesso!"
"Non posso, è per il tuo bene Eva. Meglio che non ricordi in questo momento, ci vuole tempo anche se non ne abbiamo perché non so com'è la situazione là"
Helena è spaventata e non ha mai detto bugie alla sua amica ma deve nascondere la verità ed è confusa perché non ricorda molto.
"In che senso? Dove là? Ti sbatto in prigione se non parli"
Grida Eva.
"Ehi...ehi, stiamo invertendo i ruoli, qua quello che può dare ordini sono io non tu ragazzina"
Dice Ethan infuriato.
Intanto Eva mette un braccio
intorno alla gola di Helena e la trascina contro il muro.
"Uau...violenta la ragazzina. Mi piace!"
Dice L'Alpha ridendo e beccandosi una sguardo truce da Eva.
"Stai zitto tu"
Continua lei imperterrita.
"Allora mi dici la verità?"
"Va bene ti dico quello che ricordo"
Eva allenta la presa sul collo e la lascia respirare.
"Siamo due Guardiane"
"Guardiane? Di chi? Di cosa?"
Chiede lei confusa.
"Non lo so...non ricordo molto ma solo che siamo state addestrate per combattere e il luogo da dove proveniamo è un luogo nascosto"
Ethan si avvicina incuriosito.
"Parli forse di Agharta? Il famoso regno leggendario che si trova al centro della terra? Ma sono leggende...non esiste, l'ho cercato per molto tempo ma non ho mai trovato nessun indizio"
"È un posto segreto, o almeno lo era prima ma non so cosa è successo se siamo fuggite significa che è grave la situazione"
Continua Helena intanto che Eva continua a camminare avanti e indietro come un felino in gabbia chiedendosi il perché lei non ricorda
niente.
All'improvviso inizia a camminare poi corre verso la foresta.
"Ehi dove credi di andare"
Urla Ethan la raggiunge
la afferra per il collo e la trascina contro un albero, si schianta con il suo corpo possente contro quello di Eva bloccandola, respira a fatica, apre la bocca in cerca d'aria.
Lei lo guarda e il contatto con quel corpo le fa venire i brividi, un'oscura bellezza lo avvolge e sente un calore irradiarsi in tutto il corpo.
"Andavi da qualche parte?"
Chiede Ethan, i suoi occhi sono neri il respiro affannoso, sente il suo lupo agitarsi a contatto con quella donna, fa fatica a trattenerlo, vorrebbe uscire allo scoperto.
Con un gesto sensuale fa scivolare la mano sulla scapola sul braccio e poi sul fianco di Eva e con un gesto cruento la tira ancora di più contro di lui.
I suoi corpi diventano un tutt'uno lei non riesce a muoversi sembra soggiogata da lui, dalla sua bellezza selvaggia, dei brividi invadono il suo corpo, le gambe cedono e il suo cuore inizia a battere forte.
"Devo...devo trovare quel posto...devo capire e cercare di ricordare"
"Perché balbetti?"
Ethan sorride e piega leggermente la testa all'indietro alza il mento e mostra la gola in segno di sfida, di superiorità.
"Io...io non balbetto sono soltanto confusa e sono arrabbiata perché non ricordo niente"
Dice a fatica mentre fissa la perfezione delle sue labbra carnose, lui sorride e inizia a sfiorare la sua pelle con i polpastrelli con movimenti lenti, Ethan poggia le labbra in quelle di lei, ne disegna i contorni con la lingua e prepotente entra nella sua bocca.
Eva sussulta quando improvvisamente la terra inizia a tremare, un'energia si libera violentemente dai loro corpi e una voragine si apre proprio sotto di loro, Ethan salta e riesce a mettere in salvo anche lei.
"Jenny prendi Sophia"
Urla nel frattempo mentre le onde sismiche si attenuano fino a cessare.
Tutti i licantropi sconvolti adesso sono fuori in giardino.
Helena corre verso Eva e la abbraccia che nel frattempo si è allontanata da Ethan.
Quando è tutto calmo Helena parla con l'amica.
"Ascolta io sono con te, è vero dobbiamo andare a vedere cosa è successo ma non siamo preparate, dobbiamo allenarci essere pronte, non sappiamo a cosa andiamo incontro"
Helena è preoccupata e quelle parole sono come un sussurro.
"Hai ragione"
Eva si allontana dall'amica e riflette.
"Dobbiamo cercare di recuperare la memoria per capire cosa è successo realmente, così siamo in un vicolo cieco e non andiamo da nessuna parte. Non sappiamo dove andare né cosa fare"
"Potete allenarvi nella nostra palestra."
Suggerisce Jenny che nel frattempo si è avvicinata e continua a parlare.
"E io posso aiutarvi ad allenarvi e possiamo anche vedere se c'è qualcosa in biblioteca per recuperare la vostra memoria"
Una risata riecheggia nell'aria.
"Voglio proprio vedere cosa sai fare tu minuscolo essere, sei soltanto una ragazzina dove vuoi andare?"
Eva si gira e si avvicina furiosa verso Ethan.
"Tu... Brutto mostro non sai chi sono io e smettila di chiamarmi continuamente ragazzina"
"E dimmi di grazia chi sei tu?"
Eva rimane a guardarlo confusa.
"Io...non lo so"
"Ecco brava ne riparliamo quando il tuo cervello ritornerà al suo posto"
In un attimo è Ethan che si ritrova con le spalle al muro spinto da Eva con forza.
"Uau poi dici che sono io a dovere andare in camera a fare certe cose. Vedo che hai fretta di consumare"
Dice in maniera sensuale.
"Cosa? Che significa? Ma cosa dici?"
Eva lo guarda in maniera strana mentre piega la testa da un lato.
"Scopare...fare sesso, vedo che sei proprio rincretinita, ma da dove vieni dalle caverne?"
Si allontana immediatamente da lui con un'espressione disgustata.
"Sei rozzo e volgare"
"Sono un' uomo ed é normale fare sesso"
"No sei un pervertito. Ci rinuncio basta"
"Sai cosa? Secondo me non vuoi ammettere che sei attratta da me"
Eva inizia a colpirlo ma lui ride di gusto.
"Mi fai solo il solletico, dove vuoi andare in queste condizioni"
"Tu non sai niente di me"
Eva è a un palmo dal suo naso e lo guarda negli occhi.
Lui continua a ridere di gusto mentre Eva è infuriata.
"E per la cronaca tu ti alleni soltanto con me"
Continua avvicinandosi a Eva in tono di sfida.
"Neanche morta"
Risponde lei facendogli un gesto poco signorile.
Ethan raggiunge il limite della sopportazione, la afferra per il braccio e la trascina attraverso la foresta in una radura.
Eva non ha neanche il tempo di vedere dove la sta portando.
"Questo è il luogo dove ci alleniamo noi vediamo cosa sai fare fatti avanti ragazzina"
Eva lo guarda mentre si toglie la camicia, inizia a sudare freddo, piu' lo guarda più non riesce a muovere nemmeno un muscolo, i muscoli di lui guizzano ad ogni movimento in un corpo più che perfetto.
"Chiudi la bocca...non sbavare, siamo qua perché devo farti allenare quindi inizia"
<Sarà una lunga serata> Pensa Eva, guarda il cielo si tinge dei colori del fuoco in un tramonto indimenticabile, quando il sole scende e sembra accarezzare la terra e la luna sale per illuminare la notte.
<E sarà lunga e noiosa>
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