Capitolo 6.

Entro in camera buttandomi sul letto e ritrovandomi sola, comincio a piangere, non sono così forte come credevo e devo ancora abituarmi all'idea che i miei genitori non ci sono più. Ma ricordare qualsiasi cosa di loro fa tremendamente male. Dopo essermi asciugata le lacrime dagli occhi noto sul comodino un bigliettino da parte di Jennifer: 

“ Goditi la serata con Harry, e non fare l'acida come sempre :') 

PS: il mio armadio è a tua disposizione, non metterti i tuoi vestiti, sai che faresti scappare anche un cane. Scusa.. ti voglio bene <3 “

Mi ero quasi dimenticata dell'uscita con Harry, e dopo quello che era riuscito a fare, neanche mi andava più di passare del tempo con lui. Credevo fosse cambiato da quella serata in palestra, sembrava quasi che dopo il mio racconto avesse capito che perdere i genitori non è una cosa bella, e che avesse capito come mi sentivo in quel momento, ma evidentemente mi sbagliavo. Avrà usato queste informazioni solamente per prendermi in giro di fronte a tutti, oltre a Jennifer era l'unico a conoscenza della morte dei miei genitori.

Prendo il bigliettino strappandolo in mille pezzi e lasciando che cadessero al centro della stanza. 

Ho deciso, non uscirò con lui, né questa sera, né mai. Il fatto che poi si sia messo di fronte alla ragazza come se avesse paura che avrei potuto ucciderla mi fa odiare ancora di più entrambi. 

Okay forse l'avrei anche potuta uccidere con le mie bellissime e aggrazziate manine, ma alla fine mi sarei comunque trattenuta. 

Poco dopo sento bussare alla porta e sfoggiando uno dei miei sorrisi più credibili, mi avvento alla porta per poterla aprire, ritrovandomi davanti l'ultima persona che volevo vedere: Harry. Che gu

<< Che vuoi? Vuoi sapere altre notizie riguardo la mia vita per poi spifferarle al resto della scuola? >> gli dico incrociando le braccia al petto aspettando una sua risposta.

<< Sono venuto qui.. solo per scusarmi, veramente.>> risponde e dalla sua postura sembra quasi in imbarazzo. Come se Harry Styles potesse essere veramente in imbarazzo. 

<< Okay scuse accettate, ciao!>> rispondo semplicemente, non volendolo scusare veramente e chiudendo la porta. Ma con il piede la ferma tenendola in questo modo aperta.

<< L'invito per stasera è ancora valido?>> mi chiede. 

Come pretende che dopo quello che mi ha fatto io esca di nuovo con lui? Se lo può anche scordare.

<< Ovvio che no. Ora posso chiudere?>> dico indicando la porta affinché potesse togliere il piede.

<< Senti mi dispiace, gli ho solo raccontato due cose, non pensavo le avessero usate contro di te. Mi farò perdonare stasera. Per favore.>> dice lui quasi supplicandomi.

Non lo capisco più questo ragazzo, è dannatamente strano. Cambia carattere di continuo. In questo momento sono divisa in due; una parte di me vorrebbe dimenticarsi di ciò che ha fatto poco fa, -anzi probabilmente lo ha già fatto- e passare il resto della sera con lui. L'altra invece vorrebbe non uscirci. Alla fine devo accettare, ma so che me ne pentirò.

<< D'accordo, ci vediamo alle nove.>> taglio corto io, mentre toglie il piede e finalmente dopo la prima volta in questo pomeriggio, i suoi occhi si posano sui i miei e ai lati del suo viso si forma immediatamente un piccolo sorriso.  Una volta che Harry si allontaa dal portico della mia casa, lo osservo allontanarsi per raggiungere la sua moto nera, che fino ad ora non avevo mai notato. Per poi rientrare e cominciarmi a prepararmi per la lunga serata in programma. 

Jennifer ha ragione, per una volta devo cercare di essere più “carina”, lei per carina intende andare in giro, in maniera molto poco vestita, ma spero che nel suo armadio qualcosa di coperto ci sia.

Mi faccio una doccia veloce infossando uno dei suoi vestiti, forse era ora che rinnovassi il mio guardaroba con dei vestiti e qualcosa di più adatto alla mia età.

Indosso una gonna azzurrina che arriva a metà coscia e una canottiera nera con delle righe dietro che tengono scoperta la schiena. Dato che Harry è molto più alto di me, decido di mettere i tacchi almeno sarei arrivata alla sua altezza, o quasi. Mi trucco leggermente non volendo apparire troppo esagerata.

Alle nove precise suonano alla porta e si presenta Harry in tutta la sua splendida bellezza, indossa i suoi semplici abiti, dei pantaloni neri con una camicetta bianca, ma ogni cosa indossata da lui lo avrebbe fatto sembrare tremendamente perfetto.

Mi guarda per un po' incantato finché non scuoto la mano sopra i suoi occhi per farlo parlare. << Sei semplicemente bellissima! >> mi dice ritornando qui con noi e alle sua parole non posso fare a meno di sorridere mentre le guance cominciano a diventare rosse, infondo era il primo complimento che mi faceva e detto da lui era ancora meglio.

<< Grazie, anche tu sei molto bello.>> dico mentre lui mi porge la mano per uscire da là.

Scendiamo le poche scale, camminando per un po' arriviamo così davanti alla sua moto, Harry sale sopra prendendo due caschi e porgendomene uno mentre l'altro se lo allaccia in testa.

<< Devo salire in questa cosa? >> chiedo reggendo ancora in mano il casco.

<< Se non vuoi andare a piedi, penso proprio di si. >> dice lui guardandomi, sbuffo facendolo ridacchiare mentre mi infilo il casco allacciandolo e salendo sulla moto stando attenta a non farmi alzare di troppo il vestito. Noto lo sguardo divertito di Harry guardarmi attraverso lo specchietto della moto.

<< Ammettilo lo hai fatto apposta a venire con la moto. >> dico guardandolo.

<< Probabile.. >> divaga con lo sguardo ridacchiando. << Tieniti forte piccola.>> dice lui e metto così le mani intorno alla sua vita reggendomi forte per non cadere. << Non chiamarmi piccola.>> sbuffo appena.

Arriverò sana e salva in qualunque posto abbia deciso di portarmi?

Non ero mai salita su una moto prima d'ora e la cosa era incredibilmente forte, mi piaceva sentire il vento sul viso che faceva volare i capelli che uscivano dal casco, vedere tutto intorno che si muoveva  non si sentiva nient'altro se non il rumore che emetteva la moto, ed ogni minima cosa si muoveva intorno a noi, però stava correndo un po' troppo secondo me, e infatti attraversa un semaforo rosso, a quello successivo però si ferma.

<< Harry, potresti andare un pochino più piano? >> urlo perché possa sentirmi.

<< Come desidera lei mia piccola Charlie. >> dice con la sua voce roca facendomi ridacchiare e dandogli un piccolo colpetto sulla spalla. Non mi piaceva essere chiamata piccola e lui lo sapeva bene, ma continuava lo stesso a farlo.

Dopo svariati chilometri alla fine arriviamo a destinazione, Harry parcheggia la moto e così scendiamo da essa. Mi abbasso ripetutamente la gonna, non ero abituata ad uscire vestita in quel modo e mi sentivo molto a disagio, soprattutto dopo aver viaggiato così vicina ad Harry e con la gonna che copriva una minima parte delle gambe, mi sfilo il casco scuotendo i capelli perché si sistemassero dato che il casco me li aveva appiattiti.

<<Guarda che non si vede niente.>> mi dice Harry, senza girarsi, ma intento a sistemare i caschi di entrambi all'interno della moto.

<< Mh? >> divago con lo sguardo.

<< Nulla.>> ridacchia porgendomi la mano che io afferro subito scrollando la testa e ridacchiando.

Entriamo in un ristorante molto carino decorato in modo non troppo elegante però con una certa classe, Harry dice il nome al signore che si trova all'entrata che poi ci guida fino al nostro tavolo.

Sembra che tra i due ci sia un'amicizia da tempo, da come si scambiano le parole.

Ci accomodiamo nel tavolo, un tavolino appartato in fondo alla sala con un enorme finestrone alle nostre spalle da cui posso vedere il meraviglioso paesaggio che c'è fuori: si intravede il mare e nel cielo brilla qualche stella. E' magnifico qui. Non credevo che questo ragazzo potesse avere dei gusti così speciali.

<< Ti piace? >> mi chiede guardandomi facendo spuntare le sue bellissime fossette.

<< Si, è veramente molto bello.>> rispondo ancora sorpresa guardandomi intorno, noto solo ora che sul muro ci sono dei quadri che raffigurano il mare, e attaccate varie conchiglie di ogni genere, e di ogni grandezza, probabilmente prese in posti differenti.

Sono curiosa di sapere quante altre ragazze ci ha portato qui, cosa che non dovrebbe importarmi però vorrei tanto saperlo. 

<< Ci vieni spesso qui? >> chiedo poggiando la borsetta sulla sedia

<< Ci venivo spesso con la mia famiglia, quando ero piccolo. Niente di più.>> dice facendo un sospiro alla fine, il tono che usa per rispondere mi fa capire che non ha molta voglia di continuare questo discorso, e perciò decido di non andare oltre.

Arriva poco dopo il cameriere portandoci i nostri menù, con due birre. Ordiniamo due semplici pizze e nell'attesa mi squilla il telefono, lo prendo dalla borsa notando “numero sconosciuto”. Ecco che la paura si impossessa di nuovo di me, ma non voglio rovinare la serata perciò levo la suoneria e lo riposo nella borsa.

<< Chi era? >> mi chiede Harry bevendo un sorso della sua birra.

<< Nessuno di importante.>> rispondo sorridendo per fargli capire che non c'era niente da cui preoccuparsi.

Poco dopo arriva il cameriere con il nostro cibo, l'odore che proveniva dai piatti era buonissimo, segno che dovevano essere davvero buone. 

<< Ecco a te, bellissima signorina.>> mi dice il cameriere posandomi la pizza davanti sorridendomi e guardandomi. Ero un po' a disagio da quello sguardo che continuava a puntare dritto su di me, ma cerco di non farlo notare << Grazie mille.>> speravo  se ne sarebbe andato ma invece inizia a parlare del più e del meno, facendo qualche battuta, nonostante fossero pessime, rido comunque per non fargli fare brutta figura, subito dopo da la pizza ad Harry, mantenendo però lo sguardo sul mio.

<<Puoi anche andartene ora. Il tuo lavoro sarebbe portare da mangiare alle persone non provarci le belle ragazze che vengono qui sai? >> comincia Harry con fare minaccioso << Non penso che il tuo capo, sarebbe molto contento di vederti filtrare con le clienti.>> continua lui, congedando il cameriere che impaurito, mormora quelle che a me sembrano “scusate tanto.” e subito dopo se ne va. Harry lo segue con lo sguardo finché non scompare dietro le cucine. 

<<Harry, non c'era bisogno che gli rispondessi così.>> gli dico. 

<< Ci stava provando con te! >> dice lui esasperato.

<< E quindi? Era anche carino.>> dico ridacchiando per vedere che reazione avesse, di certo non positiva << Sei geloso per caso?>> gli chiedo guardandolo e aspettando una sua risposta. << Chi io? No no, per niente.>> risponde con una scrollata di spalle per poi cominciare a tagliare la pizza.

Dopo aver finito di mangiare e aver pagato, usciamo dal ristorante incamminandoci verso la moto.

<< Ti va di fare un giro? >> mi chiede Harry fermandosi per un attimo.

<< Si va bene, però solo se andiamo in spiaggia. È il mio posto preferito. >> rispondo sorridendo e muovendo ripetutamente le ciglia per convincerlo.

<< Era una mia idea portarti lì. Piace anche a me, moltissimo.>> mi dice soddisfatto.

<< Allora affare fatto!>> mi prende la mano tornando indietro fino all'entrata della spiaggia. 

Camminiamo per un po' sulla spiaggia mano nella mano conoscendoci sempre di più. Harry non è così antipatico come da a vedere, bisogna conoscerlo per capire che in realtà è un ragazzo simpatico e anche molto dolce, forse troppo ossessivo.

<< Comunque in quel ristorante non ci andremo più.>> dice buttandosi a pancia in su sulla sabbia.

<< Ancora con la storia del cameriere? >> rido guardandolo sedendomi a gambe incrociate vicino a lui per evitare che la mia gonna si alzasse.

<< Si!>>

Scoppio a ridere guardandolo, non pensavo potesse essere così geloso con una ragazza che poi conosce da pochissimo tempo, farà così anche con la sua ragazza?

Ovvio che si, ripete la vocina dentro la mia testa.

 << Da quando sei geloso Harry?>> gli chiedo con un sorrisetto sul volto. 

<< Solo con te piccola.>> dice con voce quasi sensuale girandosi di fianco per potermi guardare. 

<< Sei assurdo prima mi odi e ora arrivi ad essere geloso? >> 

<< Uhm.. Si.>> annuisce guardandomi per poi ritornare a sdraiarsi normalmente mettendo le braccia sotto la testa e guardare le stelle, lo seguo facendo lo stesso. 

<< Almeno concordi con me che sei veramente un tipo strano.>> 

<< Solo con te piccola.>> ripete lui divertito usando il tono di prima.

<< Lo hai già detto, neanche mezzo minuto fa.>> dico divertita scrollando la testa.

<< Mh, hai ragione.>> 

<< Come sempre.>> mormoro quasi per non farmi sentire, e infatti sembra funzionare. 

<< Andiamo a fare un bagno?>> chiede Harry con un ghigno divertito sul volto. 

<< Scordatelo! Primo non ho il costume e secondo l'acqua sarà congelata. Quindi no.>> dico scrollando la testa alle sue parole. 

<< Non c'è problema per il costume, penso che sotto tu non sia nuda, no?>> 

<< Se la tua brillante idea, sarebbe quella di farmi il bagno davanti a te con indosso mutante e reggiseno, be' ti sbagli di grosso.>> rispondo semplicemente.

<< Ancora devo capire perchè voi ragazze siete così timide, cioè il costume è praticamente identico alla biancheria intima. Qual'è il problema?>> chiede lui ridacchiando.

<< Cose che non capiresti.>> rispondo facendogli una linguaccia.

Harry si alza posizionandosi davanti a me e incrociando le braccia al petto, allunga poi la mano sperando che la prendessi. << Harry no!>> lo guardo scrollando la testa, ma lui si inchina poi su di me prendendomi in braccio, reggendomi per le gambe e facendomi mettere la testa sopra le sue spalle, diciamo in modalità sacco di patate.

 <<Harry caro mettimi giù!>> dico il suo nome in tono dolce, urlando poi il resto della frase e picchiando forte i pugni sulla sua schiena, sentendo i muscoli della sua schiena tendersi sotto il tessuto leggero della sua maglietta, probabilmente è talmente abituato a dare e a ricevere pugni che neanche sembra accorgersi di quelli che gli sto dando io.

<< No, non mi va.>> dice lui ridendo e incamminandosi verso il mare, si toglie velocemente le scarpe con i piedi per poi entrare nell'acqua arrivando alla giusta altezza e lanciandomi dentro ridendo. 

Questa me la pagherà!

Salgo dopo poco in superficie sistemandomi i capelli, che prima di uscire avevo accuratamente sistemato e che ormai erano andati. << Sei uno stronzo Harry!>> gli urlo contro ma lui comincia a ridere. << Lo so, mi ci chiamano tutti. Anzi è il mio secondo nome.>> annuisce più che convinto dalle sue parole.

<< Sei bellissima anche bagnata sai? Non bagnata in quel senso,ma bagnata dall'acqua del mare, ma credo che anche bagnata nell'altro senso, saresti comunque perfetta.>> ammicca con un sorriso divertito. 

<< Harry! >> gli dico ridacchiando mentre le mie guance si colorano di rosso. 

<< Hai intenzione di picchiarmi ora?>> dice lui divertito e avvicinandosi a me. 

<< No tranquillo, per ora no.. Ma fammi arrabbiare ancora e vedrai tu!>> dico convinta. << Non fai paura per niente piccolina. E non sei neanche più forte di me, quindi.>> dice lui tuffandosi in acqua e riemergendo poco dopo, appena sale su faccio un piccolo saltino per farlo scendere nuovamente sott'acqua, poi lascio la presa perché possa riprendere fiato e mi allontano da lui. << Ehi! Come ti sei permessa!>> mi dice in tono serio per poi prendere dell'acqua e schizzarmi,  mi sposto per evitare che l'acqua mi sarebbe arrivata in piena faccia, ma arriva comunque.

<< Questo è perché hai detto che sono debole e perché mi hai chiamato piccolina. >> dico divertita facendogli poi una linguaccia. << Non ho detto che sei piccolina!>> dice lui avvicinandosi sempre di più a me. << Però mi ci hai chiamato, quindi è la stessa cosa.>> dico guardandolo, mentre lui ride. Ormai il mio corpo, stava perdendo sensibilità, l'acqua era congelata e non era la stagione perfetta per farsi ancora il bagno, sopratutto a quest'ora di notte.

<< Sarà meglio uscire, non voglio che ti ammali.>> dice il riccio davanti a me per poi prendermi braccio e portarmi sulla riva, dopo di che mi posa per terra fissando il mio corpo. << Sai che sono anche camminare?>> dico guardandolo per poi mettere due dita sotto al suo mento per portare il suo sguardo sul mio viso e toglierlo così dal mio corpo, dato che ormai i miei vestiti essendo bagnati si erano completamente appiccicati sul corpo, anche quelli di Harry erano attaccati completamente al suo corpo, rivelando il suo fisico perfetto e mettendo in mostra ogni minimo dettaglio anche il profilo dei tatuaggi che ricoprivano gran parte del corpo. Imbarazzata distolgo immediatamente lo sguardo riportandolo su i suoi occhi verdi, sperando che non si era accorto che lo stavo fissando in quel modo. 

<< Si lo so, è più bello poterti prendere in braccio.>> commenta Harry ridendo. 

<< In genere quando uno parla con un'altra persona, dovrebbe guardare in faccia, non giù.>> dico guardandolo, coprendomi il più possibile il corpo, ma risultava difficile dato che i vestiti essendo zuppi mi si erano appiccicati al corpo. 

<< Si, si..>> dice semplicemente lui mordendosi appena il labbro inferiore. << Facevi lo stesso tu, perciò.>> continua lui alzando le spalle e con una leggere risata.

Mi riaccompagna poi a casa e dandomi un leggero bacio sulla guancia per poi andarsene. Mi tolgo i vestiti ancora completamente bagnati e mi metto subito a letto. Devo dire che questa serata è andata meglio di quello che pensavo, mi sono divertita, era da tanto che non stavo così bene, Harry è davvero un ragazzo speciale, anche se non capisco perchè continua a mostrarsi in modo opposto di quello che è. Ho fatto benissimo ad accettare questo invito alla fine, mi sono sempre sentita a disagio a passare del tempo con i ragazzi, forse perchè ho sempre passato il mio tempo con Jennifer, però sento che c'è qualcosa di diverso con Harry, questa sera sono stata molto spontanea e non c'è stato neanche bisogno che mi sforzarsi per esserlo.

Trovo poi un messaggio di Jennifer che mi avverte che non sarebbe tornata a dormire, troppo impegnata con Louis immagino. Erano una coppia molto carina devo dire. Delle volte mi piacerebbe essere come Jennifer, avere la sua bellezza, la sua grazia, la naturalezza che ha in ogni cosa che fa, purtroppo però io sono così e devo accettarlo. Rispondo velocemente al messaggio della mia amica e mi addormento con i ricordi di quella serata. 

                                                                      *****

Ecco qui il capitolo 6, sono finalmente riuscita a trovare un punto dove prende bene internet, e questa volta non ho avuto problemi a pubblicare il continuo, spero vi piaccia. 

Fatemi sapere cosa ne pensate finora della storia, sarei felice di leggere le vostre opinioni  a riguardo, se volete ci sono anche su twitter, sono @_chiara_scanu_

Al prossimo capitolo :') 

Chiara xx

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