Capitolo 24.
|| CIAO! Scusate se ci ho messo parecchio ad aggiornare, ma la scuola mi sta uccidendo, ho tre mila cose da studiare e non appena trovo un po' di tempo libero cerco sempre di mettervi il capitolo. Le letture sono aumentate e siamo già ai 7,200! Per me è tantissimo questo, vuol dire che seguite la storia e che vi piace, perciò grazie mille davvero! ❤️
Però ho notato anche che ci son solamente le solite due persone che commentano (mi fa piacere lo stesso però che commentate!) vorrei solamente qualche commento in più e qualche vostra opinione.
Probabilmente chiedo tanto però voglio provare a fare così. Aggiornerò ai prossimi 10 commenti e 10 voti, ci state?
Non per essere cattiva o altro, però davvero voglio sentire i vostri pareri, i vostri cosigli, le vostre critiche. Poi non rompo più, lo giuro! :)
Magari non scrivete solo "continua" anche qualcosina in più.. Okay scusate sono una rompi scatole!
Ho finito di scrivere, vi lascio subito al capitolo!
- Chiara <3 ||
Dentro l'edificio si respirava un atmosfera pesante, c'era un odore misto tra bruciato, e sudore, e si vedeva la tensione che c'era tra ognuno di noi. Stavamo tutti quanti lottando tra la vita e la morte, nonostante il dolore che provavo alle ossa, adesso la mia mente era focalizzata su Harry, ero spaventata a morte all'idea di perderlo.
<< Merda, si è liberata!>> urla furioso Jace, facendomi sobbalzare, cercai più di prima di nascondermi ma dovevo stare anche attenta a come mi muovevo, le assi di legno non avrebbero retto ancora a lungo.
<< Come vedi, è intelligente a differenza tua. Non penso che la valigetta te la darà mai.>> gli risponde Harry tenuto stretto da i due uomini quando Jace gli si avvicina e gli tira un calcio sullo stomaco, lo vedo piegarsi in due dal dolore mentre Jace comincia a ridere.
<< L'amore fa male, caro Harry.>> risponde passeggiando nervosamente per la stanza per poi continuare a parlare, non sembra minimamente preoccupato di uccidere quello che è un tempo era suo nipote << Quella ragazza è dannatamente brava, e intelligente, ma per una cosa, o qualcuno lei farebbe tutto...>> dice ancora con il sorriso stampato sul volto. Lasciando che la parole finissero nella stanza.
Una parte di me voleva scendere e levargli il sorriso a forza di calci e pugni, e magari ucciderlo del tutto, prima che potesse uccidere lui noi, un'altra parte di me, forse quella più responsabile e razionale, avrebbe voluto rimanere qui, rintanata e nascosta. Ma non volevo nello stesso tempo vedere Harry soffrire.
<<Se non mi darà la valigetta di sua spontanea volontà, allora sarà stimolata dal tuo dolore. Vedendoti soffrire farà di tutto per assicurarsi che tu stia bene e che rimanga vivo, così mi darà tutto quello che voglio. E intendo tutto tutto.>> ride divertito aggiungendo dopo un lungo sospiro, c'è sicuramente un doppio senso nella frase che ha detto, questo per scatenare ancora di più l'ira di Harry, credo.
<< Lei non ti darà proprio niente! Levati dalla faccia quel sorriso del cazzo e smettila di provocarmi!>> sbraita Harry.
<< Sennò che mi fai?>> continua Jace ridendo, dandogli piccoli schiaffi alla guancia con quella che doveva essere una risata malefica ma risultando solamente suoni stani provenienti dalla gola.
<< L'amore fa questo effetto, vedi la persona cara soffrire e sei spinto a fare ciò che non faresti mai, fortuna che non mi innamoro mai io, altrimenti sarei fottuto.>> prosegue lui senza dare il tempo ad Harry di rispondere.
<< Nessuno si innamorerebbe mai di te.>> dice Harry tenendosi ancora lo stomaco, ma lo sguardo ancora fisso sull'uomo davanti a lui, non riesco a vedere l'espressione di Jace, ma sicuramente non è felice. Non riesco neanche a vedere bene da qua, ma sento che sta per succedere qualcosa... l'aria si fa ancora più pesante e si sentono di tanto in tanto le assi scricchiolare sempre di più, e la polvere scendere lungo gli spazi lasciati tra una linea e un'altra.
<< Non glielo permetterò, non ti darà una cosa con la quale tu uccideresti migliaia e migliaia di persone.>>
<< Sei così testardo. Eppure prima ti divertivi a fare questi giochetti con noi, o mi sbaglio?>>
<< Ero diverso, ora sono cambiato e ho capito solamente che sei un coglione e che tutto quello che hai fatto era per distruggere e non per creare come mi hai sempre detto.>>
<< Eri troppo stupido per capirlo, facevi ogni cosa che ti chiedevo e poi tutto ad un tratto ti sei ribellato e rivoltato contro di noi.>> si avvicina a lui, il mio cuore comincia a battere più velocemente, ho paura.
Sicuramente non gli importa niente se muore o no, ma a me importa più della mia stessa vita. Mi sento in dovere di fare qualcosa, fosse anche l'ultima cosa che farò. Ora sono entrambi di spalle, non riesco a vederli più come prima, e questo mi terrorizza ancora di più.
La mia mente comincia a vagare, aggrappandosi ad ogni tentativo, ad ogni possibilità per salvarlo, dovrei piombare dietro di loro, alle loro spalle per far si che non mi vedano...
...Spero....
<< Ero un ragazzino, un ragazzino senza genitori che credeva alle cazzate tue e della tua combriccola.>> risponde Harry mantenendo il contatto visivo << Ora sono un uomo, un uomo che darebbe la sua stessa vita per salvare quella delle persone che ama.>>
Se qualcuno deve dare la vita, sono io non lui. Non riesco a sentire la risposta di Jace, sono troppo concentrata ad elaborare un piano, un qualsiasi cosa di sensato da fare, magari per salvare entrambi.
<< Bel discorso, davvero un bel discorso!>> esclama battendo le mani, e poi continua come se non avesse detto niente << Charlie non andrà lontano sapendo che tu sei in pericolo, perciò so che starà ancora qui, vero Charlieee!?>> ride e allunga l'ultima parole mentre fa un cenno del capo a i due uomini che capiscono al volo e lasciano cadere Harry a terra che dopo il calcio sembra essersi un po' indebolito. Entrambi gli uomini si avviano alle scale per venirmi a cercare.
"Si sono qui, e sto per ucciderti." risponde al posto mio la vocina dentro la mia testa, se prima ero al sicuro adesso non lo sono più.
<< Comunque stavolta hai scelto proprio una bella ragazza, non troppo alta, magra, due occhi bellissimi e un fisico da paura...>> lascia la frase in sospeso continuando a tenere il suo sguardo fisso su quello di Harry, ora girato dalla mia parte, riesco a vedere che ha gli occhi velati da una rabbia assoluta, il verde dei suoi occhi di solito verde chiaro e splendente adesso è diventato verde molto più scuro quasi nero.
Corre addosso a Jace spingendolo finché quest'ultimo si ritrova con la schiena fissa sul muro ed Harry gli urla contro con fare minaccioso bloccandolo tra le sue braccia.
Harry è di qualche centimetro più alto di Jace, e quindi torreggia su di lui e sembra essere anche più forte, ma il mio cuore comincia a battere all'impazzata, so che Jace tiene una pistola nella tasca dei pantaloni, potrebbe tirarla fuori puntarla in testa di Harry e ucciderlo in un colpo solo, da un momento all'altro, in questo caso la forza non serve se si possiedono armi pericolose così.
<< Ti conosco Jace, so quali sono le tue intenzioni oltre a quella maledetta valigetta, e se provi solamente a toccarla con un solo dito, sei un uomo morto sempre se non lo diventi prima.>> urla Harry sferrando un pugno all'altro uomo di fronte a lui, che nel frattempo si gira e tira un calcio ad Harry.
Le mie labbra lasciano uscire un grosso sospiro, che non sapevo neanche di star trattenendo, non appena vedo Harry parare molti colpi, Jace sembra ridotto peggio, ma non si mai...
<< Se tu muori io posso fare quello che voglio, senza che tu veda niente e possa fare qualcosa per salvare la tua fidanzatina!>> continua Jace con il respiro affannato.
Lui non risponde, si limita semplicemente a dare e parare pugni e calci a dismisura, non posso guardare oltre, sono entrambi sudati e coperti di lividi e sangue.
<< Ciao bellezza!>> una voce maschile mi riporta alla realtà, mi giro ritrovandomi di fronte i due uomini con sorrisi vittoriosi sul volto, ora sono veramente fottuta.
Pensa Charlie, pensa!
Siamo solo al secondo piano, perciò se mi lancio giù dallo spazio segnato dalle scale al corrimano non credo di farmi tanto male, spero. Ma sono circondata, le scale sono bloccate perciò il mio istinto dice di correre, e senza che neanche me ne accorgessi le mie gambe corrono alla velocità della luce raggiungendo il terzo piano, con l'affanno cerco di nascondermi il più possibile ma niente da fare dopo alcuni secondi eccoli di nuovo intorno a me.
Sembrano essere ovunque questi due uomini. La fortuna non è dalla mia parte ultimamente, anzi non lo è mai stata dal momento in cui sono venuta al mondo.
<< Dove scappi?>> ride l'uomo più piccolo che nel frattempo è riuscito ad arrivare a me.
<< Io scappare? Ma quando mai...>> rido nervosamente, apro e chiudo gli occhi più volte per mantenere la calma inspirando ed espirando per riprendere fiato e far si che il mio battito cardiaco tornasse normale, il mio cuore potrebbe scoppiare da un momento all'altro e potrei morire anche d'infarto.
<< Jace è furioso che te ne sei andata così, perciò ora verrai con noi.>> continua l'altro mettendomi le sue braccia intorno alla vita per impedirmi di scappare.
Sbuffo infastidita << Non sto scappando, sto solo cercando un modo per togliervi di mezzo!>> i due tizi senza capelli ridono a crepapelle e così ne approfitto per tirare un calcio ad uno di loro che non si aspettava del mio attacco e così barcolla fino a cadere con il sedere per terra, l'altro si precipita all'attacco cercando di tirarmi per un braccio e in poco tempo le sue unghie sono sulla mia pelle. Per essere un uomo ha le unghie piuttosto affilate, le unghie sbucciano la parte della pelle del mio braccio e subito cola qualche goccia di sangue, ma questo non mi impedisce di tirargli un pugno sul naso, ignoro il dolore e vado subito all'attacco. Stavolta l'ho dato talmente forte che le vene della mano cominciano a pulsare dal dolore.
<< Andate a farvi fottere voi due!>> dico con tutta la rabbia che avevo nel corpo, lanciandogli un ultimo sguardo, sono ancora entrambi per terra in preda al dolore.
<< Vieni qui stupida ragazzina!>> urla rialzandosi l'uomo più grosso che ancora barcolla.
Barcolla ma non molla.
<< Una lumaca è più veloce di te.>> urlo ridendo e nel frattempo cerco di elaborare una via di fuga, corro a più non posso raggiungendo così le scale che purtroppo con il peso eccessivo dell'uomo di prima, sono in parte crollate e sarebbe inutile salirci.
Ho alle calcagna i due uomini e così per fare in fretta faccio un salto giù per le scale, durante la discesa l'unica cosa che penso è la mia morte, sono una cinquantina di scalini e l'altezza non è eccessivamente tanta, ma è alto comunque. Sopratutto per una come me, che soffre di vertigini. Durante il salto chiudo gli occhi stringendoli talmente tanto, e osservando il nero con i puntini colorati.
Invece dopo aver barcollato e dopo che l'equilibrio si è stabilizzato scendo su due piedi.
Un salto aggraziato direi. Arrivo dietro le spalle di Jace che ha in mano un lungo coltello mentre Harry cerca di difendersi, anche se a vederli così quello più ferito sembra essere proprio Jace. Ma Harry ha una grossa ferita sul braccio sinistro, dove sicuramente Jace lo ha colpito con il suo coltello che ha effettivamente la lama sporca di sangue.
Continuano a darsi innumerevoli calci e pugni finché Jace comincia a tirare pugni a raffica su tutto il corpo di Harry, che tremante si accascia a terra, dove dalla ferita procurata prima il sangue comincia a scendere. A questo punto Jace tira fuori la sua pistola puntandola sulla testa di Harry e tenendo ben saldo il dito sul grilletto, con l'altra tiene il coltello sollevato in aria pronto a colpire, resto dietro di lui cerco di prendere il coltello ma sono troppo bassa così in poco tempo la lama sfiora il petto di Harry strappando la maglietta e il sangue comincia ad uscire fuori dal suo petto in quantità enormi. Harry lancia un piccolo urlo di dolore.
<< Scommetti che adesso Charlie arriverà?>> ridacchia divertito lui, non curandosi del fatto che Harry stava perdendo molto sangue. Il sogno si sta avverando in parte, la pistola, il sangue, Harry ferito, basta, non riesco più a guardare e intervengo a modo mio.
<< Ora basta! Ti darò quello che vuoi. Ma lascia stare Harry!>> rispondo tenendo lo sguardo fisso sull'uomo che si gira di scatto e sorpreso lascia cadere il coltello, rimbalza a terra con un tintinnio non appena la lama tocca terra. Cerco di mantenere la calma e il nervosismo che si sono impossessati di me. Vedere Harry in quello stato fa male, come se tutto il dolore che in questo momento provasse lo stessi sentendo anche io nella mia pelle.
<< Vedo che hai capito come funzionano le cose.>> risponde sussultando appena nel sentire la mia voce.
<< Charlie non dargli la valigetta.>> dice Harry con un filo di voce, cercando probabilmente di trattenere il dolore delle ferite, è accasciato a terra in preda al dolore, il sudore che scende in quantità enormi dalla fronte e lungo tutto il corpo, e il sangue dal braccio, dal petto, da sopra l'occhio. E ridotto male.
<< Zitto tu!>> ringhia l'uomo cattivo dando un ultimo calcio sullo stomaco di Harry che comincia a tossire spuntando sangue sussulto sentendolo gemere dal dolore, rivolgo uno sguardo preoccupato ad Harry, ricevendo da parte sua un semplice sorriso rassicurante, non sta bene.
<< Stai tranquillo, andrà tutto bene.>> mormoro ad Harry cercando di avvicinarmi a lui che in questo momento sembra stia cercando di rimanere sveglio ma il dolore temo sia troppo e non ci riesce, cerco di avvicinarmi a lui, voglio stargli vicino, ma Jace mi blocca tenendomi per un braccio.
<< Scusa...>> mormora Harry chiudendo gli occhi.
<< Resta sveglio ti prego..>> sussurro guardandolo preoccupata, mentre le lacrime escono dagli occhi, non ho mai avuto così tanta paura in vita mia, neanche quando i miei genitori mi lasciavano da sola.
<< Prima le mie cose e poi farai tutto quello che vuoi al tuo ragazzo.>> ghigna lui tenendo forte il mio polso tanto da non sentirmi più pulsare il sangue in quel preciso posto.
Possibile che tutta l'umanità se ne sia andata lasciando il posto ad un mostro?
Un mostro che è in grado solamente di uccidere, di portare terrore.
<< Non è così semplice come credi. Come faccio ad essere sicura che non ci ucciderai dopo che avrai ottenuto ciò che vuoi?>>
Dobbiamo andare via da qui, devo portare Harry all'ospedale o non credo sopravviverà, ma devo ancora finire qui.
<< Penso che il tuo ragazzo stia lo stesso per morire, che differenza fa?>>
Seguito da un lungo silenzio Jace butta a terra la pistola in segno di resa e allunga una mano verso di me aspettandosi ciò che vuole, oltre la spalla di Jace noto Harry riaprire debolmente gli occhi, allunga una mano verso la pistola raggiungendola e nascondendola dietro di se, ricambia il mio sguardo con debole sorriso prima di alzarsi lentamente.
"Ce la farà, ce la deve fare." Penso.
<<Oh andiamo non fare la difficile e dammi quella dannata valigetta.>>
<< Penso proprio che stavolta hai vinto tu.>> dico con un alzata di spalle sfilando i fogli dalla tasca e mettendoglieli su le mani, spunta un sorriso vittorioso sulle sue labbra.
Quando vedrà che i fogli non sono quelli originali mi ucciderà sicuramente, ma ne varrà la pena. I seguaci di Jace nel frattempo scendono di sotto causando il crollare delle scale che non reggono il troppo peso e rotolano a terra, sbattendo l'uno con l'altro.
<< Siete degli idioti!!>> urla Jace andando da loro e rimettendoli in piedi, esamina i fogli con un cipiglio sul viso mentre mi rivolge un aria minacciosa. Probabilmente restano pochi secondi prima che si accorga del mio scherzo.
Raggiungo Harry che è poggiato sul muro con le gambe tremanti e il viso stanco.
<< Andrà tutto bene, te lo prometto.>> dico avvicinandomi a lui, annuisce stringendomi tra le sue braccia, chiudo gli occhi per impedire alle lacrime di scendere e dopo poco mi stacco, facendolo sedere a terra. << Non ci metterà molto ad accorgersi che sono finti, ma esci da qui adesso per favore.>> lo imploro.
<< No... n-non ti lascio da sola..>> risponde lui con voce soffocata mentre cerca di alzarsi in piedi.
<< Allora resta seduto qui, sei conciato male non voglio vederti soffrire ancora di più!>>lui annuisce alzando gli occhi al cielo, sorrido leggermente e poi mi allontano da lui. Finché posso devo proteggerlo, è colpa mia se sta così.
<< Questi non sono i fogli originali!>> urla Jace in preda alla rabbia.
Si avvicina nuovamente a me, scaraventandosi come una furia, provo a scappare a colpirlo, ma non riesco a fare niente, mi alza per il collo della maglietta, ho i piedi ad un centimetro dal pavimento, alzo un piedi per dargli un calcio, ma sento il respiro mancare, sta stringendo la mano nel mio collo adesso, non respiro più, incomincio a vedere tutto annebbiato, tutto è ricoperto di bianco. È quello l'unico colore che riesco a vedere. Mi lancia a terra con una tale furia che sento le ossa frantumarsi, sotto il potente colpo e la testa cedermi.
<< Charlie!>> urla Harry alzandosi cercando di mascherare il dolore e correndo verso di me. Sbatto la testa e non riesco a vedere più niente se non il buio e le ultime parole di Harry.
Se questa è la morte allora non è tanto brutta come dicono...
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