Capitolo 20.
Probabilmente era una delle solite giornate a New York, mentre qui in un isola sperduta in mezzo all'oceano c'erano sempre cose nuove da scoprire.
Oggi ad esempio faceva troppo caldo ed Harry ancora dormiva. Decisi così di fare una passeggiata sulla spiaggia, indossai un costume che avevo portato con me, e sopra dei pantaloncini e una maglietta adatti per correre.
Camminai tranquillamente, pensando all'ultima volta che ero andata in spiaggia, ero con i miei genitori, e mi tenevano strette la mani per alzarmi e farmi fare l'aeroplano, uno stupido giochino che però amavo. Era una delle rare volte in cui mi sentivo veramente una bambina, con due genitori normali, che uscivano semplicemente per una passeggiata in famiglia.
Ecco quelli dovevano essere i momenti di cui la mia infanzia doveva essere piena, non le cose che invece ho dovuto passare.
Era bello ricordare, ma nello stesso tempo tremendamente triste. Gli unici ricordi che avevo dei miei genitori erano quelli, due bellissimi sorrisi stampati nei loro volti, quei piccoli momenti, quelle bellissime risate fatte con loro. Ecco erano quelle le uniche cose rimaste, e ne avrei fatto tesoro fino alla fine.
Scossi la testa cercando per un momento di mandare via quelle emozioni, prima che lacrime potessero prendere il sopravvento e di conseguenza farmi cedere alla tentazione di piangere. Ormai ero abituata a reprimere le lacrime, e a dimenticare.
Se non sapevo non potevo soffrire no?
Assorta nei miei pensieri non mi accorsi, che avevo percorso quasi tutta l'isola arrivando al punto di ritrovo che avevo con Harry, c'era qualcuno, qualcuno che mi stava seguendo, notai infatti l'ombra attraverso la sabbia chiara.
Si avvicinò a me mettendomi una mano sul collo così mi girai di scatto dandogli un calcio nelle parti basse, colpo riuscito perfettamente e infatti la persona in questione si accasciò a terra con una mano ben ferma, nelle parti colpite.
Gli insegnamenti di Harry stanno dando il loro risultato devo dire.
<< Non ti credevo così forte..>> bofonchiò l'uomo, e dalla sua voce roca mi accorsi solo ora che la persona a cui ho appena sferrato uno dei miei colpi, n realtà è Harry, maledizione.
<< Oddio Harry! M-mi hai spaventata!>> tentai di giustificarmi, aiutandolo a rialzarsi, appena si alzò in piedi scoppiò a ridere.
<< Se mai un giorno avessi voluto un figlio, ora non potrò più averlo.>> disse con tono divertito tenendo ancora la mano sul punto in cui lo avevo colpito.
<< Senti non è colpa mia, cioè ti ho lasciato che dormivi beatamente nel tuo letto e non pensavo che saresti sceso qui.>> risposi imbarazzata accennando un piccolo sorriso, <<Hai perso i gioielli di famiglia ora.>> risi appena guardandolo cercando di togliere l'imbarazzo che avevo.
Alle mie parole scoppiò nuovamente a ridere guardandomi << Ora dovrai ricomprarmeli. E devo dire che sono anche un ottimo insegnate!>> esclamò divertito.
<< Si si , te li ricomprerò.>> lo guardai annuendo con il capo ancora divertita dalla sua reazione. << Sono un asso a dare i calci! Se vuoi posso fartene vedere un altro, magari impari anche tu.>> dissi orgogliosa con una leggera risata.
Istintivamente ascoltando le mie parole, mise le mani in basso come per proteggersi urlando << No! No, grazie sto bene così.>> rise << però me la pagherai.>> si avvicinò a me.
<<Sai dovresti essere più sicura di te, e non mostrare le tue paure. Perché si vedono lontano un miglio.>> disse sorridendo, mettendo in mostra le sue bellissime fossette. Posò le mani su i miei fianchi iniziando a pizzicarmi delicatamente e facendomi il solletico.
<< Tutto ma non il solletico.>> risi per poi scappare e correre lontano, non ci mise molto a seguirmi, e in poco tempo era ad un soffio da me, allungò le sue lunghe braccia in avanti, con lo scopo di prendermi.
<< Tanto non mi prendi.>> dissi divertita mentre continuiamo a correre come due normalissimi ragazzini, una piccola pietra però mi annullò i piani previsti e così caddi a terra a faccia in su. Harry probabilmente non accorgendosi del fatto che fossi caduta, cadde anche lui sopra di me. Oppure potrei pensare che l'abbia fatto apposta, e dato che parliamo di Harry penso proprio sia così.
<< Ti ho presa.>> sussurrò guardandomi negli occhi, e mentre io mi persi completamente nei suoi bellissimi occhi verdi e giocando nervosamente con il mio labbro inferiore lui continuò a parlare << Ora, hai tre opzioni. Ti bacio, mi baci o ci baciamo. Quale scegli?>>
Certe volte mi stupisco della dolcezza che ha questo splendido ragazzo, che dall'aspetto e dai suoi modi di fare potrebbe sembrare un arrogante, presuntuoso e cattivo ragazzo. Ma sotto sotto, e conoscendolo meglio è un ragazzo d'oro.
<< Magari scelgo tutte e tre.>> sussurrai, e in quel momento le sue labbra sono sulle mie mentre le nostre lingue danzando insieme e si scontrano felicemente, chiudo gli occhi per godermi quel momento perché vorrei non finisse mai e poi mai.
***
- Questa volta ho aggiornato più in fretta, sono tornata da poco dal cinema, il film dei ragazzi è una cosa meravigliosa, vederli di nuovo è stata un'emozione incredibile!
Voi siete andate oppure andate domani?
- Chiara xoxo
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