Capitolo 16.

Ciaoo! 

Eccomi qui con un altro aggiornamento prima di lasciarvi a questo capitolo, volevo dirvi una cosa,  ho appena pubblicato il prologo della mia nuova storia "Little pieces of hope" se vi va, passate a dare un occhiata, la trovate sul mio profilo, ci tengo molto.  Grazie per chi lo farà <3

- Chiara xx

<< Pron->>

<< Vi abbiamo trovato.>> una voce metallica rimbomba dall'altro lato del telefono con una risata malefica facendomi sussultare a quelle parole, lascio cadere il telefono che si schianta contro il metallo del pavimento, Harry corre da me mettendomi una mano sulla spalla in segno di conforto.

<< Charlie, chi era al telefono?>> domanda in tono preoccupato.

<< C-ci hanno trovato.>> rispondo balbettando lasciandomi cadere a terra, prima che potessi raggiungere il pavimento, Harry mi prende tra le sue braccia facendomi sedere sul piccolo divanetto che occupava un angolo della stanza.

In questo momento avrei voglia di piangere, la paura si sta impossessando di me nuovamente. Quello che riesco a pensare è paura, paura per i miei amici, paura per Harry e paura anche per me.

<< Non ci troveranno mai qui, quest'isola è difficile da raggiungere per chi non conosce la sua posizione non è un isola che si trova nella cartina geografica, e so per certo che loro non sanno dove sia.>> risponde guardandomi sedendomi di fianco a me, passandosi una mano nei capelli.

<< Dobbiamo tornare in città.. devo affrontarli.. e se dovessero arrivare ai nostri amici? O ad uccidere quelle povere ragazze?>> rispondo frustata solo a quei pensieri.

<< Dobbiamo affrontarli, non ti lascerò da sola!>> sottolinea Harry, per poi continuare

<< Inoltre dobbiamo continuare ad allenarci, domani mattina saremo lì. Andrà tutto bene, devi stare tranquilla. Chiaro?>> mi dice e il suo si addolcisce ancora di più attirandomi a lui, poso la testa sul suo petto e lui mi avvolge con le sue possenti braccia. Chiudo per un attimo gli occhi fingendo che tutto questo non stia succedendo a me, che siamo semplicemente degli “amici” che si stanno godendo qualche giorno di riposo in un isola prima di tornare agli studi.

Purtroppo bisogna tornare alla realtà.

<< Ho paura.>> ammetto imbarazzata dando voce ai miei precedenti pensieri.

<< Lo so, ma ci sono io con te. E poi tu sei forte, andrà tutto bene!

Non permettere mai alle tue paure di fermarti o di limitarti dall'ottenere il massimo! Devi lottare e lotta.>> mi rassicura Harry.

<< E' solo che qui non è come nei film, qui sono i cattivi che vincono.>>

<< Solo perché nei film non hanno un gran fico come me, e una ragazza perfetta come te.>> dice ridacchiando, con l'intento di alleggerire probabilmente l'aria che si è creala tra di noi.

Ogni volta ha la capacità di farmi tornare un sorriso anche quando non c'è nessun motivo per farlo.

<< Sei scemo!>> dico ridendo e guardandolo.

<< Lo so, ma almeno hai riso.>> dice ridacchiando e accarezzandomi i capelli, annuisco alle sue parole ancora con un sorriso tra le labbra.

<< Chiamo Zayn, devono essere avvisati che loro stanno in città, e si devono stare al sicuro.>> dice Harry preoccupato per i suoi amici, nostri amici. Annuisco alle sue parole e dopo avermi dato un veloce bacio sulla testa si allontana da me lasciando un senso di vuoto.

Torna poco dopo informandomi di quello che hanno detto.

<< I ragazzi non hanno risposto, ho avuto paura fosse successo qualcosa. Fortunatamente mi ha risposto Jennifer al telefono di Lou. I ragazzi sono in punizione per aver rotto un vetro della classe giocando a pallone nei corridoi. I soliti coglioni.>> commenta divertito.

<< Mi sembrava strano che non avessero combinato ancora niente.>> rido alle sue parole .

<< Dovranno restare a scuola dopo le lezioni, per pulire il casino che hanno combinato e Jennifer si è offerta di aiutarli.>> mi informa Harry per poi continuare << Comunque ha detto che in città è tutto tranquillo, non sono arrivati lì. Loro stanno continuando ad andare a lezione.>> dice evidentemente più tranquillo. << E stasera andranno alla festa per stare insieme a tutti gli altri studenti.>>

<< Questo potrebbe essere positivo in un certo senso, ma.. se qui non ci sono, lì nemmeno.. e allora dove stanno?>> chiedo un po' confusa.

<< Non lo so, piccola. Probabilmente vogliono aspettare il momento giusto.>>

Ora quando mi chiama piccola non mi da più fastidio, anzi mi piace anche. Il nostro rapporto stando qui si è parecchio consolidato ed è bello.

Passiamo il resto della giornata ad allenarci duramente, mi insegna gran parte delle cose che gli hanno insegnato a lui, mi sento più sicura adesso.

Mi insegna come tenere in mano un coltello e come non sbagliare la mira, come sparare e come saper difendermi al meglio. Non sono pronta, ho paura lo stesso, ma sapendo che con me ci sarà Harry, mi da un senso di sollievo e di pace.

Dopo una cena veloce e una bella doccia fresca andiamo ognuno nella propria camera...

E così non mi aspettavo di trovarmi davanti una bellissima ragazza come te.. quasi quasi ce lo farei un bel pensierino.>> ridacchia un uomo davanti a me, avvicinandosi sempre di più.

<< No! Non la devi toccare!>> ringhia Harry tenuto fermo da altri due uomini.

Siamo sospesi in una montagna altissima, al di sotto di noi ci sono solamente una cascata e un fiumiciattolo che scorre, siamo ad un altezza di almeno cinquanta metri, soffro di vertigini, ma è l'unica cosa meno importante adesso. Mi costringo a non guardare giù, se non vedo non ho paura no?

<< Oh Harry caro, ti sei rivoltato contro di noi e ora ne pagherai le conseguenze. Non ti dispiace se..>> l'uomo dai capelli biondi posa una sua mano sul mio petto facendo scorrere la mano su tutto il mio corpo l'allontano con una spinta e per poco non cado di sotto, la fragorosa risata dell'uomo che mi pare si chiami Jace, e il suo tocco mi fanno venire i conati di vomito. << Togliti da me.>> dico cercando di liberare il mio viso dalle lacrime.

Harry cerca di liberarsi dalla stretta dei due uomini ma invano fallisce il suo tentativo mentre Jace continua a ridere divertito dalla situazione.

<< Charlie dammi la valigetta o il tuo caro Harry farà una brutta fine.>> dice Jace con fare minaccioso dando un occhiata al fiume sotto di noi, chiunque facendo un volo da la sopra morirebbe.

<< Charlie non dargliela.>> urla Harry che stava osservando la scena da lontano tenuto fermo da due uomini, si stava dimenando ma la stretta degli uomini era forte tanto che non riusce a liberarsi, e quando cercava di liberarsi o muoversi semplicemente i due lo riempivano di calci, qualche rivolo di sangue spuntava di qua e di la su tutto il suo corpo.

<< Non toccare Harry, ti darò quello che vuoi.>> dico non volendo succedesse niente al ragazzo, cerco di prendere il contenuto della valigetta che avevo accuratamente messo in una tasca interna della mia giacca.

<< Charlie no! Non farlo.>> urla lui liberandosi con un calcio dalla stretta, e correndo verso di me. In quel preciso instante Jace tira fuori la sua pistola puntandola su di Harry, precisamente sul suo petto, dove si trova il cuore.

<< 3,2,1..>> canticchia l'uomo con la pistola, la sua espressione è un misto tra il divertito e il soddisfatto, il sorriso che gli circonda il dito, è inquietante.

<< Non sparare!>> urlo allungando una mano verso la sua pistola, ma ormai era troppo tardi, si sente un potente sparo e poco dopo del sangue su di noi, Harry si accascia per terra ormai privo di vita e del sangue spunta dalla sua camicia bianca nel punto in cui era stato sparato.

<< Harry!>> urlo andando da lui, provando a sentire se il cuore batteva. Purtroppo non era così, Harry non c'era più e questo era solo colpa mia. Non poteva essere, prima la morte dei miei genitori, poi quella del ragazzo che tanto amo?

Vorrei avere una macchina del tempo, tornare indietro e far si che le persone a me care, tornino in vita, che si prendano pure la mia, ma voglio assolutamente che loro tornino qui.

<< A-avevi detto che se ti avessi dato la valigetta non lo avresti ucciso..>> la mia voce trema leggermente, ho la mano piena del sangue di Harry <<sei un bastardo.>> dico con voce ferma e decisa mentre mi avvento su di lui, Jace fa un segno ai suoi due uomini e loro corrono sul corpo di Harry ormai privo di vita e lo lanciano di sotto verso il fiume.

Un gran tonfo rimbomba tra di noi, seguito dalla risata di Jace e dai suoi uomini, mentre mi avvento ai bordi del fiume. Il corpo di Harry non c'è più, come non c'è più la sua anima.

Non posso impedire alle lacrime di uscire, vorrei non essere così debole, vorrei poter affrontare questi tre uomini davanti a me, ucciderli uno ad uno e buttare i loro corpi da qualche parte, questo per aver ucciso Harry ma non ci riesco, non riesco neanche a fermare le lacrime che imperterrite stanno uscendo dagli occhi.

<< E ora la valigetta. Non vorrai mica fare la stessa fine del tuo ragazzo vero?>> ride lui divertito fissandomi. Sono ancora vicino al bordo del fiume, con le mani chiuse a pugno vicino alla roccia. Non voglio guardarlo.

Dopo alcuni secondi di totale silenzio, si avvicina a me, con fare minaccioso, non mi giro, ormai ho perso tutto. Tanto vale che se devo morire, morirò di spalle, finirò giù nel fiume andando a fare compagnia al mio Harry...

Non sento più niente, niente paura, niente risate, niente vociare. Solo il vuoto. È arrivata la fine anche per me..

-

 

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