Capitolo 27
Katherine sapeva cosa stesse per accadere.
Col fiato pesante al solo pensiero e la sua innocenza messa in imbarazzo, si morse un labbro, osservando l'adulta sporcarsi l'indice di crema.
Gli occhi di ghiaccio la trapassarono, ed un sorriso malizioso la sorprese, brillando sul proprio volto di ceramica.
«Preparati tesoro.» Jade la mangiò con lo sguardo, osservandola da in mezzo alle sue gambe.
'Porca...' i pensieri della ragazza fuggirono dalla sua mente. Il tremolio del suo corpo, trapelava tutta la sua eccitazione.
West si sporse, fino a sfiorarle il viso.
Volutamente premette il proprio corpo contro quello nudo e caldo dell'alunna.
Voleva sentirla addosso.
Valentine sentì una scossa al contatto di Jade, si lasciò sfuggire un versetto eccitato.
Dolcemente, West passò le labbra sul suo collo. Lo baciò delicatamente, vivendo di tutti quei sospiri che la ragazzina lasciava andare. La sua mano pulita scivolò sotto la schiena a slacciarle il reggiseno.
«Prof...» si lasciò scappare l'alunna.
Jade amava fare le cose con calma, godendo di ogni attimo, di ogni sensazione. Godeva del passare della lussuria su occhi tanto innocenti. Creava la pressione e la lasciava affogare nei fremiti di corpi bisognosi.
Prendeva consapevolezza del proprio potere, ad ogni tremito, carezza e sospiro sussurrato affannosamente.
Consapevolezza del controllo che aveva su quel corpo e quella mente, su Valentine indifesa, a sua disposizione, nelle sue mani...
Non avrebbe mai potuto stancarsi di quella sensazione. Ne era certa.
«La mia bimba innocente.» sussurrò con malizia al suo orecchio, sfilandole il reggiseno. Con un gesto lo lasciò cadere a terra.
Katherine tremava. La sensazione della lastra fredda del bancone contro la sua pelle e la professoressa che la guardava e toccava a quel modo, le stava dando alla testa.
Il luccichio potente negli occhi di West la scioglieva al suo volere.
La professoressa le prese i polsi, portandoli in alto, sopra alla sua testa.
Le ordinò di aggrapparsi al bordo del bancone.
«Ferma così...» ammiró quanto fosse graziosa piccola e semi nuda, con i seni allo scoperto.
Valentine si voltò imbarazzata, i capezzoli turgidi si sollevavano ed abbassavano, cullati del suo respiro agitato.
Lo sguardo famelico di Jade accese un fuoco nella ragazza, una fiamma bruciò nel suo basso ventre, dilagando in tutto il corpo.
Si sentì paralizzata davanti ad occhi così profondi. Respirare risultava passionalmente doloroso. Non poteva niente mentre West la studiava, affogando lo sguardo nel suo, leggendo tutto di lei, denudandola delle sue difese, scorticandole l'anima in un piacevole dolore.
Valentine morì nel desiderio di appartenerle, di essere sua, sotto il suo controllo.
'Oddio, Jade...' riuscì solo a pensare mentre tutto in lei si arrese .
I loro sguardi si incontrarono nel silenzio, perdendosi per minuti, accrescendo il desiderio.
Katherine percepiva la propria mente e i propri pensieri supplicare per essere manovrati, divorati insieme a tutte quelle sensazioni.
Il suo corpo si sarebbe lasciato fare di tutto, indifeso, sotto quelle mani tanto delicate quanto violente.
West le sorrise, come se le avesse letto sotto la pelle.
«Non vedo l'ora di gustarmi il dolce...» rise, sporcando il capezzolo sinistro di crema.
La ragazzina sussultò.
«Ah ah. Ferma.» ordinò.
Non soddisfatta raccolse un altro dito di crema, disegnando cerchi e spirali sul seno.
Con precisione ripeté lo stesso disegno per l'altro seno, godendo dell'imbarazzo dell'alunna che ad occhi chiusi, si mordeva il labbro, immobile come le era stato ordinato.
Disegnava su di Kat con la punta delle dita.
Le parve quasi poetico.
«Hai un corpo stupendo, così sensibile...» le fece notare stringendo un capezzolo e godendo del sonoro gemito che riempì la bocca della ragazzina.
«Cazzo...
Quando ti sento godere così mi viene voglia di fotterti e non fermarmi.» ingoiò la saliva.
Le costava enorme sforzo controllarsi, trattenere i propri impulsi per maneggiare il desiderio con l'attesa.
Non era solo il corpo della rossa a risentirne, ma anche il suo, che desiderava toccare, stringere e mordere quella deliziosa ragazza.
Aveva imparato con l'esperienza che l'attesa era la parte migliore, quella che faceva crescere la lussuria. Rendeva tutto molto più entusiasmante, spingere al limite stimolava qualsiasi malata fantasia.
Dopo essersi sporcata il dito disegnò una linea lungo il ventre; partendo dal centro del petto, scivolando tra i seni, fino all'ombelico.
Osservò Kat inarcare la schiena, muovendo il corpo istintivamente, schiava del suo tocco.
«Sei un tale tesoro...
Un visino dolce come il tuo dovrebbe essere sempre rosso ed affannato, proprio come ora.
Quanto ti sta facendo bagnare la tua Prof? Lo senti?» abbassò l'elastico degli slip.
Con la mano pulita accarezzò la sua intimità sopra al tessuto fradicio.
Fece pressione quel tanto che basta, per vedere il corpo reagire a quella fitta di piacere sussultando, e le sue labbra carnose sospirare affannate.
«Dovrai aspettare ancora un po'...» si morse il labbro guardandola negli occhi, che la supplicavano di prenderla.
«Oh povera bimba, non mi guardare così...» la prese in giro.
Prendendo dell'altra crema, si mise a scrivere con il dito, poco sopra l'elastico degli slip.
Katherine sentiva le dita affusolate solleticarla e la sostanza sporcarle la pelle.
'S'
'W'
'E'
Kat ferma, visualizzava le lettere che sentiva tracciate sulla pelle.
'E'
'T'
Un brivido, ed un sussulto le uscì dalle labbra. Eccitata non riuscì ad immaginare quanto sarebbe stato piacevole dopo.
«Jade... che stai...» cercò di chiedere a denti stretti, ma i brividi la inebriarono distraendola dalla frase che West stava componendo su di lei.
L'insegnante lesse la scritta conclusa, ad alta voce.
«Sweet Girl.» ammiró la propria opera.
«Sì, sei proprio una dolcezza.» chiuse ed appoggiò il barattolo sul piano cucina.
Si leccò i baffi, ammirando l'intero corpo della ragazza pronto ad essere assaggiato.
Nel basso ventre la scritta "Sweet Girl" la invitava ad assaggiarla in tutti i sensi.
«Penso sia l'ora del dolce... che dici Valentine?» le sorrise provocatoria.
Avvicinando la bocca ad un capezzolo, lo stimolò con la punta della lingua. Succhiò e mordicchiò, fino a non lasciare più traccia della crema.
La lingua famelica di Jade si muoveva all'avanscoperta, innamorata di quel sapore, famelica del corpo di quella ragazza.
Passò all'altro seno, assaggiandolo a baci e morsi, decorandolo di succhiotti.
Quando non rimase traccia della crema, soddisfatta, passò la lingua sulla linea che conduceva fino all'ombelico, scendendo il più lentamente possibile.
«Mmh... Dio. Muoio.» sussurrò Kat.
West amava vedere come la sua piccola si agitasse ed ansimasse, ad ogni centimetro di pelle conquistato.
Lungo la strada le scappò qualche morso. Non resistette alla voglia di lasciare una scia di succhiotti, per marchiarla sua.
Passò la lingua più volte lungo il suo ventre, tenendo le mani sul suo interno coscia.
Finalmente arrivò alla scritta sopra al suo pube, succhiando e leccando, facendo ritorcere la rossa sotto una tempesta di fitte e brividi.
Non era più rimasto niente della crema.
L'alunna aprì le gambe oscillando il bacino, la supplicò con tutto il proprio corpo di toccarla, fremendo per quella lenta tortura.
Valentine non si aspettava quella mossa.
Jade diretta spostò il tessuto bagnato delle sue mutandine e passò un dito tra le sue labbra, sporcandola dei propri ormoni
«Aaah!» sospirò forte con occhi lucidi.
«Sei stata proprio brava a stare ferma.» si complimentò Jade accarezzando il clitoride.
«S-sì...» gemette la ragazza scuotendosi sotto il controllo delle sue dita.
La professoressa le sfilò gli slip e tirandosi giù i pantaloni, la prese per i fianchi, premendole contro il pube.
Aggressiva si riversò su di lei, baciandole i seni. Valentine la spinse a sé con le gambe. Voleva sentirla addosso e non lasciarla andare. Sentiva il pube di Jade premere contro la sua natura nuda, aggressiva West prese a sbatterla violentemente sul bancone della cucina.
Impreparata la ragazza rimase senza respiro, mentre tutto il suo corpo veniva scosso su e giù, le sue nocche bianche strinsero disperatamente il bordo del bancone, ansimando eccitata per la grinta con la quale West la faceva sentire sua.
«Owh, questa è sempre la parte migliore.
Quella dove ti fotto senza pietà.» con una risata perversa la afferrò saldamente per i fianchi spingendola con colpi netti contro il proprio corpo.
L'alunna sentiva l'eccitazione tra le sue gambe, continuava a implodere ed esplodere, la investiva senza darle un attimo per riprendere fiato. La spingeva con insistenza, scuotendo tutto il suo corpo ad una velocità disumana.
«Godi, eh?
Sì... la piccola Katherine Valentine gode sempre un sacco quando la Prof se la sbatte per bene, non è così?» Jade rise vedendo la ragazzina agitarsi, con la bocca spalancata ed il viso rosso.
La Professoressa portò la mano libera sul suo seno, giocando col suo capezzolo duro.
Le urla di Kat, stavano diventando la sua musica preferita, pensò divertita dando un colpo netto che la fece gridare senza aria.
«Jade...» riuscì a fiatare in tono supplichevole.
West sorrise, quella ragazzina la riempiva di soddisfazioni ed era così innocente da non rendersene nemmeno conto.
L'ennesimo guizzo di eccitazione.
«Perché non mi dai il culo? Ah no, non ho bisogno di chiedertelo. Ho vinto io. Giusto?» con un ghigno si allontanò da lei aiutandola a girarsi a pancia in giù sul marmo.
«Dammi il culo Kat. È un ordine.» le prese i fianchi sistemando meglio il suo culetto sodo contro di sé. Ringhiò eccitata prima di scuotere violentemente il suo corpicino avanti e indietro sul marmo nero, tra una sculacciata e l'altra.
Katherine, disperata, sentì l'ennesimo impeto di eccitazione farla fremere, mugugnando, imbarazzata.
«Mh cosa sono tutti questi versetti Kat?
Non ti vergogni? Ti fai montare così?
Come una cagnetta.» un'altra botta aggressiva fece gemere la ragazza, stremata.
West rallentò il ritmo prendendo fiato.
«Da- ahh!» proprio quando Kat riuscí a parlare, sentì la lingua della sua insegnante spingere tra le sue pieghe.
«Mh, deliziosa.» le aprì le natiche, issandole le ginocchia sul bancone in modo da farla esporre meglio.
Il respiro della ragazza scemò insieme al battito del suo cuore. Il pensiero di lei in quella posizione la fece tremare. Provò a fermarlo, ma la vista di Jade che la osservava tenendola ben aperta la fece fremere ancor di più.
West le sorrise maliziosa, con il luccichio di un'idea.
«Cristo, hai un culo… e la fighetta fradicia.
Potrei darti tanto piacere, lo vuoi?» la provocò dandole un bacio sull'inguine. Kat annuì, ma a Jade non sembrò abbastanza.
«Sí...» ammise con grande sforzo.
Gli occhi di Jade scintillarono soddisfatti.
«Chiedilo bene alla tua padrona.» insistette.
«Sí. Ti... ti prego. Padrona, ti prego... preg...» ripeté in un tono tanto adorabile che riempì Jade di tenerezza.
«Sei una bambina così brava...» si complimentò, prima di passare la lingua a raccogliere i suoi ormoni, assaporando il gusto della sua lussuria.
Katherine tremante prese ad urlare sentendo il suo clitoride essere avvolto e succhiato nel calore del respiro della sua insegnante.
Quando affondò la lingua in lei un gemito di goduria uscì dalla bocca di entrambe. Il suo sapore un poco più aspro.
Dopo aver passato la lingua su e giù, lungo tutta la lunghezza, seguì i gemiti e i fremitii, finendo con insistenza sul suo clitoride.
Gli occhi di Kat erano tanto lucidi che una lacrima le scese sulla guancia, mentre un orgasmo più violento di tutti i suoi precedenti la trovava tremante e col culo all'aria, strappandole un urlo.
Jade tolse la lingua leccandosi i baffi, osservando il corpo della piccola accasciarsi stremato, rigirandosi a pancia in su per prendere fiato. Il petto le si alzava e abbassava con fatica.
«Ti... prego...» sussurrò impercettibile la ragazzina, nascosta dal proprio braccio, ancora confusa da quell'orgasmo.
'Niente può soddisfare di più di questa vista.
Valentine stremata, nuda e bagnata di fronte a me. Che odora di sesso e sottomissione.
Indifesa, senza alcuna forza.' si morse un labbro accarezzandole dolcemente una gamba, dandole i brividi.
'E dopo tutto questo riesce comunque a mantenere la sua aura di innocenza intatta.' rifletté godendosi la vista, come se avesse finito un'opera d'arte e stesse dando l'ultima occhiata appagata.
West senza dire altro si allontanò, andando a raccogliere i vestiti di Kat, rimasti in sala.
Valentine,stanca morta, quando si accorse Jade non ci fosse più, si preoccupó, quasi l'avesse abbandonata... o peggio; ipotizzò che fosse andata a prendere qualcosa di strano per continuare, se lo aspettava da una come West.
«Jade?» la chiamò mettendosi a sedere.
Osservò il proprio corpo.
Era meglio evitare la piscina e i vestiti corti, se non voleva che le facessero domande.
Aveva i seni e il ventre decorati con piccoli succhiotti violacei.
Ne sfiorò uno; una leggera espressione di sofferenza le tocco il viso.
«Però sono carini...» pensò ad alta voce con imbarazzo.
«E Jade è la fine del mondo...» ripensò a tutto quello che le aveva fatto.
Arrossì nel panico, quando si rese conto che Jade era proprio lì, dietro di lei.
L'adulta le rivolse uno sguardo divertito, si passò una mano fra i capelli, scostandosi dalla parete su cui era appoggiata con nonchalance.
«Sono molto carini.» le lasciò i vestiti in grembo.
«E... puoi ripetere?
Hai per caso detto che sono la fine del mondo?» ghignò furba.
«Emh...» Kat sfoggiò un'espressione tanto buffa, che Jade dovette passarsi una mano in faccia per non scoppiare a ridere.
«Ho detto che… emh...
Ho detto: Devo dire a Jade che c'è la fine del mondo… sai, ecco...
La leggenda, ecco, dei Maya... che siamo ad Aprile e...» gesticoló ingarbugliandosi nelle proprie parole, ad ogni sguardo storto di West.
«Alieni.» concluse, come se la sola parola potesse giustificare il tutto.
Un silenzio imbarazzante scese sulla ragazza.
«Okay, lo ammetto.
L'ho detto!» si arrese guardando per terra.
Ormai si era abituata a sentirsi stupida... anzi, ad esserlo.
L'insegnante rise per qualche secondo.
'È adorabile.
Mai vista una ragazza tanto scema.' pensò accarezzandole la testa.
«Tu sei matta.» le diede una schicchera sulla fronte.
«Ahia!» Kat alzò la testa portandosi una mano sul punto dove era stata colpita.
«Ma apprezzo sapere che trovi che io, la fantastica e seducente Jade West, sia la "fine del mondo".
Significa che ci vedi bene.» le rinfacciò alzando un sopracciglio, piena di sé.
«P-prego...» bisbigliò di risposta ponendo tutta la propria attenzione sui vestiti.
Alzò gli slip, sistemandoli per rimetterseli, ma si fermò dopo uno sguardo.
«Emh...» in quel momento si rese conto fossero più fradice di quando le tirava fuori dalla lavatrice ogni volta che sua madre la obbligava a stendere.
Jade gliele strappò di mano, con una smorfia che la ragazza trovò dolce.
«Ho io un cambio per la tua... mh, dolcezza.» lanciò un occhio tra le sue gambe, riferendosi alla sua intimità.
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